Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: SognoImmortale    08/10/2006    1 recensioni
Essere Medium vuol dire sapere scansare il sottile velo che c' è tra mondo dei morti e mondo dei vivi. E' colui che fa volare le anime verso un mondo altro dopo che ha risolto tutti i legami che ancorano lo spirito a questo mondo.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Kaori cercava di chiamare Miki, la segreteria rispondeva al posto della calda voce dell’ amica. La rossa gettò il suo motorola D&G con furia nella borsa di Just Cavalli.

Arrivò in gran fretta in ufficio, Reika e Kasumi l’ osservarono un attimo “Kaori..” “Non ho tempo da perdere, trovami Miki!” urlò la donna entrando nel suo studio, doveva annotare tutto ciò che aveva visto e fare delle ricerche se c’ era qualche ragazza sparita, le due segretarie si guardarono allarmate. Kaori aveva avuto una visione, era meglio non dire nulla.

Sedeva sulla sua poltrona, sentiva che presto avrebbe avuto un'altra visione.

Accasciata per terra, si osservava attorno, un pugnale le aveva trafitto i reni, uno sguardo sadico, cercava di cogliere particolari, l’ uomo che l’ aveva colpita a morte la stava insultando, la stava insultando a morte, ma che in che lingua? Francese, era francese, ed indossava un vestiario aristocratico del settecento, circa, lei cosa indossava? Tutto era sfumato attorno a lei, mentre gli occhi si facevano pesanti di morte, sentì che lui le aveva strappato qualcosa dal collo, riuscì ad intravedere cosa l’ uomo stesse profanando da quel corpo morente, un ciondolo d’ oro bianco con incastonato nel mezzo un enorme diamante blu.

“Kaori!Kaori!” la donna sbatté le palpebre e osservò Miki davanti a lei, poi c’ erano le sue due segretarie, ed orrore negli occhi di suo fratello,della fidanzata e di Ryo!

“Che ci fate voi qui?” sbraitò la donna alzandosi “Ci siamo spaventanti della tua corsa folle e siamo venuti qui!” “Bhè come siete venuti andatevene!” urlò insolitamente Kaori “Ma Kaori cos’ hai?” “Ho avuto una reminiscenza!” disse la donna recandosi nella stanza attigua, attrezzata per la ricerca, doveva allontanarsi un attimo e sfogare la sua rabbia, odiava assistere a quelle scene, vedere morire e sentire il rumore, l’ odore e il sapore della morte.

“Cos’ è una reminescenza?” chiese Saeko accomodandosi sul divano di pelle nera tra il fidanzato e la sorella, Miki servì del the a tutti, presto Kaori sarebbe tornata tranquilla.

“Una reminescenza è quando uno spirito vuole vendetta verso qualcuno per poter superare la porta di luce ed andare nell’ al di là. Spesso bisogna rubare un oggetto profanato da una tomba, uccidere l’ assassino della vittima, dipende cosa lega l’ anima a questa terra.” Alzò di nuovo il viso dalla tazzine per posarlo sui volti attoniti che l’ osservavano, sorrise “Zucchero o limone?”. Attesero due ore, poi Kaori entrò nel salottino adibito ai ‘clienti’ con dei fascicoli in mano “Eccomi…” disse la donna completamente rilassata, non sembrava la stessa che sedeva dietro la scrivania quando l’ avevano trovata, pallida e dal volto velato di sudore , ora la Kaori di sempre, elegante, dallo sguardo furbo e maliziosa, con quell’ aria fredda e distaccata che caratterizza da sempre la sua e armoniosa personalità.

“Ho scoperto la vittima.. Madame di Pompadour…” “Ma che dici Kaori, l’ amante di Luigi VX? Morì di cancro se non erro..” le rispose Miki “No, lei non morì.. cercò di scappare da Versailles che era divenuta sua prigione dopo che una verità orribile aleggiava su lei…” “e cioè?” chiese curioso Hideyuki “Aspettava un erede del re..” “E chi fu ad ucciderla?” “Come mi sembra ovvio la moglie del re, la regina Maria Leszczyńska, che temeva che il bastardo del re potesse prendere il posto di uno dei suoi figli sul trono di Francia…” disse serafica Kaori “E adesso madame di Pompadour si sveglia che vuole vendetta?” disse ironico Ryo facendo sorridere i suoi amici “Taci! Non beffarti degli spiriti!” lo intimidì Kaori “Lei non vuole vendetta per la sua morte… Quella la trovò nella morte che fece la regina, isolata e senza l’ amore del re, abbandonata anche dai pochi figli che non le morirono prima. La Madame di Pompadour desidera che sulla sua tomba torni il regalo che le fece il re, per il suo ventesimo compleanno, anno che lei andò a vivere a Versailles, abbandonando definitivamente il castello del marito.” “E dove si trova ora il famoso gioiello?” chiese Miki “Questo è un problema, da quello che ho visto è un medaglione d’ oro bianco con incastonato nel mezzo un enorme diamante blu…” “Un diamante blu?” “Si e dietro ci dovrebbe essere scritto..” sfogliò un attimo tra le carte che aveva in mano “ si.. ecco Après nous le déluge.. Dopo di noi il diluvio..” “Che significa?” chiese dubbiosa Reika “Questa frase era incisa sul medaglione, e quando trovarono il suo corpo nel bosco limitrofo al padiglione che occupava a Versailles fu portata nelle sue stanze, il re seppe la notizia della morte prossima alla sua amante e quando arrivò al suo capezzale la dama riuscì a pronunciare solo queste parole prima di morire, il re credette sempre fosse una specie di presagio influenzato dalle sue conoscenze illuministiche di Diderot e Voltaire, e non diede molto peso a queste parole..” “e il diamante?” “La regina non poteva certo tenerlo, così lo diede in dono alla figlia di una sua dama di compagnia, Marchesa Jeannette- Marie Clarette D’ Ettories , che concesso in sposa sua figlia Margherite Eloise a Filippo Alberto II d’ Aragona..” “Così il diamante dalla Francia andò in Spagna..” “Ma la giovane dopo tre anni di matrimonio fu rimandata indietro dal marito poiché sterile, tanta e tale fu la vergogna della ragazza che si tolse la vita, la madre prese il diamante blu, essendo un dono della sua regina, e lo indossò lei. Dopo sei mesi dalla morte di Margherite, anche Jeannette si tolse la vita, abbandonata dal suo amante inglese, Lord William Schekerfill, e così il 23 giugno 1768, mentre la regina Maria Leszczyńska festeggiava il suo genetliaco, una delle dame della Marchesa D’ Ettories le riconsegnò in gran segreto la gemma, che naturalmente non poteva essere conservata all’ interno della reggia. Ma La regina madre non fece in tempo a disfarsene poiché il giorno dopo morì… E da qui la storia del nostro diamante si intrecciò ancora tra la vita della seste figlia del re e della regina Sophie-Philippine che dopo la sua anomala morte aveva lasciato il diamante al fratello maggiore Victoire-Louise successivamente a questo ultimo proprietario la storia del diamante si perde nel marasma della rivoluzione francese e successivamente del Terrore …” “Wow..” disse Miki “Quindi l’ unica cosa da dire è?” chiese Kaori per vedere se qualcuno era arrivato alla sua stessa conclusione “Ci sono! Il Diamante porta sfiga?” disse Ryo pieno della sua convinzione “No specie di subumano!” gli inveì contro Kaori, per poi sorridere, quel sorriso spaventava molto il fratello e Miki che avevano intuito la sua idea “Vado a Parigi!!” concluse entusiasta.
  
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