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Autore: Sunny_Blue    26/02/2012    5 recensioni
La vita ad Hogwarts è tornata a scorrere come prima. Purtroppo non per tutti. Per Ginny è difficile tornare ad essere la ragazza spensierata di prima, dopo che il suo mondo è andato in pezzi. Sull'onda di questa sensazione, la più giovane di casa Weasley ha iniziato una strana relazione, con la sola persona che sembra condividere il suo stato d'animo. Ma difficilmente il sesso può restare tale se intervengono i sentimenti...
Genere: Commedia, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nuvole e lenzuola

Ho scritto questa storia per il Disney Couples Contest.

Il mio pacchetto conteneva questi elementi obbligatori:
- pair Ginny/Draco;
- immagini: caramelle gommose, anelli;
- canzone: Dig a little deeper



Non ho mai scritto su Ginny, ma so che non mi piace come spesso viene resa nelle storie – un po' l'ochetta della situazione. Io la vedo come una giovane donna di carattere, determinata, ma al contempo fragile. Per me è un gran bel personaggio e spero che nella mia storia si percepisca la sua complessità.
Di Draco invece non c'è bisogno di dire molto. E' uno dei miei preferiti! Mi sono fatta di lui questa versione, non so quanto sia IC, ma in genere mi è stato detto che non è male ed è credibile. Sicuro di sé e strafottente, per nascondere una grande fragilità e sensibilità interiore. Un po' dandy, ma non troppo.

La storia si svolge alla fine di un ipotetico 7° anno, post-guerra magica. Ginny e Draco sono allo stesso anno, l'ultimo, e sono Caposcuola – per questo hanno camere singole.

La storia alterna i due punti di vista. Penso che si capisca bene quale parte è di chi, ma comunque ho scritto le parti di Draco in lilla, così da renderlo più chiaro.

Il titolo l'ho preso da una canzone dei Negramaro. La situazione che ho descritto – Draco e Ginny sul letto, ecc. - mi ricorda troppo questa canzone. Visto che non potevo inserirla nel testo, l'ho almeno messa come titolo.

Ultima cosa, i nomi delle case sono in inglese. Personalmente preferisco il suono dei nomi originali a quelli tradotti. Sono stata coerente, ho usato sempre quelli. ^^




Don't matter what you look like
Don't matter what you wear
How many rings you got on your finger
We don't care
(No we don't care!)



Ma non ti stanchi mai di ascoltare questa roba?” Il tono del giovane era irritato e divertito allo stesso tempo, mentre si sedeva con la schiena contro la testata in legno del letto.
Perché dovrei? Mi piace. È molto più varia e divertente della nostra musica.”
La ragazza dai capelli rossi si rigirò tra le lenzuola, lasciando intravedere una gamba nuda da sotto le coperte scarlatte.
La radio sulla mensola a pochi passi da loro continuava a spandere tutto intorno la sua allegra melodia...


Don't matter where you come from
Don't even matter what you are
A dog, a pig, a cow, a goat
Had em' all in here (We got em' all in here)

Sei strana Weasley...”, commentò lui con voce pensosa.

Detto da te, Malfoy, suona come un complimento.” La replica pronta non si fece attendere.

Ginny aveva un bel caratterino, quello almeno non era cambiato. Tutto il resto invece...

La guerra era finita, le persone avevano cercato di riprendere una vita normale. Gli adulti erano tornati al lavoro, i ragazzi che non avevano completato la scuola al castello di Hogwarts. Che tornasse a interpretare il ruolo della studentessa diligente, che si godesse il suo ultimo anno a pieno, alla fine che superasse i M.A.G.O. in modo brillante, era questo che ci si aspettava da lei al momento.

Ma non è facile riprendere le cose come niente fosse, quando hai visto il tuo mondo crollarti tutto intorno. Ginny l'aveva sperimentato sulla propria pelle in quegli ultimi mesi.

Non è facile voltare pagina, non è facile dimenticare.

La morte di Fred era ancora troppo viva nei suoi ricordi, e faceva male come una ferita aperta su cui è stato gettato sopra del sale. Non avrebbe più visto il viso sorridente e scanzonato del fratello, lui non l'avrebbe più chiamata allegramente “sorellina”. Troppo grande il dolore per guardare oltre.

Al momento, oltre alla perdita irreparabile di uno dei gemelli, Ginny doveva fare i conti anche con la lontananza dell'altro. George era partito per un viaggio in Europa, per trovare nuovi prodotti per il negozio, diceva. Ma nonostante nessuno le avesse rivelato niente di più – la irritava tremendamente il fatto di venire considerata ancora una bambina, nonostante tutto quello che si era trovata ad affrontare! - lei sapeva benissimo che era un po' di pace, quella che il fratello andava cercando. La separazione dalla sua perfetta metà doveva pesargli dentro come un macigno. Vivere negli stessi posti che lui e Fred avevano frequentato insieme doveva essergli sembrata una maledizione. Nessuna sorpresa che fosse partito.

Bill e Charlie erano tornati alle rispettive occupazioni, lasciando la Tana dove per qualche tempo erano tornati a vivere ancora più vuota. Persino l'irritante Percy aveva la propria vita ormai, qualcosa che lo distraesse dai ricordi e dal dolore, qualcosa per cui vivere.

Cosa aveva invece lei? Compiti di pozioni e noiosissime lezioni, un po' poco per potersi considerare attiva.



And they all knew what they wanted
What they wanted me to do
I told 'em what they needed
Just like I be telling you



Ginny afferrò una caramella gommosa dal barattolo a pochi centimetri da lei.

Draco inarcò le sopracciglia.

Un'altra piccola concessione al mondo Babbano”, si giustificò la ragazza sovrappensiero.

Le piacevano quei dolciumi. Erano piccoli, morbidi, color dell'arcobaleno. Soprattutto, erano qualcosa di diverso da quello a cui era abituata da sempre. E al momento, era proprio la novità ciò di cui aveva bisogno.

Sicuro di non volerne nemmeno provare una?” Allungò una stellina multicolore nella direzione di Malfoy, che si spostò indietro come se gli fosse comparso davanti uno Schipodo Sparacoda inferocito. Ginny rise. “Guarda che non morde.”

Lui mise su un piccolo broncio, prima di sibilarle in risposta: “Dopo tutto quello che ho passato, non vorrei morire proprio per colpa di un veleno Babbano.”

La ragazza scosse la testa, facendo dondolare i lunghi capelli rossi, e mise in bocca la caramella. Malfoy poteva dire ciò che voleva, secondo lei erano deliziose.



You got to dig a little deeper
Find out who you are
You got to dig a little deeper
It really ain't that far



Per un attimo Ginny si concentrò sulle parole della canzone che stavano ascoltando.

Dig a little deeper – Scava un po' più affondo.

Cosa c'era davvero nel suo intimo? Difficile dirlo. Quello che sapeva con certezza era che una volta tornata a scuola non era riuscita a sentirsi la ragazza di prima. Le cose che prima la entusiasmavano avevano perso il loro sapore, le persone che prima le piacevano... be', dire che erano diventate insignificanti sarebbe stato un eufemismo.

Harry non era tornato al castello quell'ottobre. La lotta contro il male doveva essergli sembrata più importante del completamento della propria istruzione.

Ginny aveva sofferto, sul momento, ma non si può dire che non avesse compreso la scelta di lui. Semplicemente, farsi risucchiare di nuovo dal normale ambiente scolastico, dopo tutto quello che era successo, non sarebbe stato sopportabile.

Aveva sofferto, ma l'aveva lasciato andare.

Era una bella ragazza, non aveva avuto problemi a trovare degli altri ammiratori. Alcune delle sue vecchie fiamme – come Dean e Michael – si erano rifatti avanti, altri ci avevano provato per la prima volta. Era scivolata via dalle loro braccia come un'anguilla in una rete dalle maglie troppo larghe. Tutto quello che in passato poteva esserle sembrato naturale ora le appariva soltanto forzato e inutile. Il corteggiamento, i bigliettini passati di mano in mano durante le lezioni, i baci rubati per i corridoi più bui. Adesso tutto questo le dava quasi la nausea.

Non era più la ragazzina un po' civetta che era stata fino al 5° anno, non era più quella ragazza.

Era per questo suo sentirsi diversa, quasi come se fosse venuta da un altro pianeta, che aveva legato con la più improbabile delle persone.

Era per questo che, quasi in modo naturale, aveva scelto lui.



When you found out who you are
You'll find out what you need
Blue skies and sunshine guaranteed
You got to dig (Dig)

You got to dig (Dig)



All'inizio non erano state altro che occhiate furtive lungo i corridoi. Lui la guardava di sfuggita e lei si sentiva avvampare – strano, dal momento che il disprezzo era l'unico sentimento che avesse mai provato nei confronti di Draco Malfoy.

Poi una sera si erano ritrovati a fare la ronda di controllo dei corridoi insieme.

Non farmi perdere tempo, Weasley”, l'aveva apostrofata lui con un sorriso beffardo sulla bocca, appena Ginny era comparsa.

Scusa tanto Malfoy, cercherò di non rallentare il tuo incedere implacabile”, il tono ironico di lei lo aveva colpito. Non erano molti quelli in grado di tenergli testa.

La sua vita tornato a scuola era tutt'altro che facile, dopo tutto quello che era successo. Dei suoi vecchi compagni Slytherin nessuno aveva fatto ritorno. Era più solo di quanto non fosse mai stato negli anni passati – e considerato che già allora non era l'anima delle feste, questo la diceva lunga su quanto isolato fosse adesso.

Quando incontrava qualcuno per i corridoi la reazione più comune era la fuga di massa. Nessuno lo guardava negli occhi, in pochi gli rivolgevano la parola.

Aveva fatto il suo giro di controllo come Caposcuola sempre da solo.

Quando la McGranitt gli aveva comunicato che da quella sera avrebbe invece avuto Ginevra Weasley ad affiancarlo, la protesta gli era subito salita alle labbra. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era di avere tra i piedi la fidanzatina petulante di San Potter. Ma poi aveva annuito e non aveva detto nulla. Sarebbero bastati pochi minuti per farla desistere...

Invece aveva trovato pane per i suoi denti e... per Merlino, quel gioco era iniziato a piacergli!

Lei non era quella che aveva immaginato. Non era timida, non era timorosa. Tutt'altro. Era tagliente come una lama di coltello, sempre pronta a dire la sua e a fronteggiarlo quando qualcosa non le andava. Quando si arrabbiava prendeva le sembianze di un piccolo tornado e, per quanto non facesse davvero paura, era spassoso vederla perdere i gangheri.

Era divertente, acuta, pungente, e poi era dannatamente bella.

Su questo punto Draco aveva dovuto arrendersi all'evidenza, il suo orgoglio si era dovuto piegare ai fatti. Non poteva negare che la Weasley fosse una delle ragazze più particolari e più attraenti con cui avesse mai dovuto avere a che fare. Il suo fascino era tutto personale, aveva qualcosa di magico che quasi ti stregava. Il suo modo di sorridere, il dondolio dei suoi capelli rossi, la luce dei suoi occhi scuri...

Draco non era il tipo da perdere la testa come uno scolaretto, ma quando lei gli si era avvicinata durante una notte di ronda e gli aveva fatto capire chiaramente cosa voleva non poteva negare che il suo cuore aveva fatto una piccola capriola.



Prince Froggy is a rich little boy
You wanna be rich again
That ain't gonna make you happy now
Did it make you happy then? NO!
Money ain't got no soul
Money ain't got no heart
All you need is some self-control
Make yourself a brand new start

You got to dig a little deeper
Don't have far to go
You got to dig a little deeper
Tell the people Mama told you so



Era iniziato tutto così, per gioco. Nessuno dei due si faceva illusioni sulla natura del loro rapporto. Si piacevano fisicamente, c'era attrazione e riuscivano a dimenticare l'uno tra le braccia dell'altro i rispettivi problemi. Fine della storia.

Ma i mesi erano passati e quella “cosa” non si era estinta come un fuoco di paglia come in un primo momento Draco aveva pronosticato tra sé. Passavano i giorni, ma lui continuava a desiderare il corpo di lei, per quante volte già l'avesse tenuto tra le mani.

E a poco a poco, era anche altro quello di cui sentiva il richiamo. La risata argentina di Ginny, le sue chiacchiere acute, le sue strambe passioni. Ogni giorno si faceva più forte il semplice desiderio di vederla, indipendentemente dal lato fisico della cosa.

Non le aveva detto niente di tutto ciò ovviamente, il suo orgoglio non tollerava simili ammissioni di debolezza, ma lei non aveva fatto ancora alcuna domanda, come se lo stato presente delle cose le andasse più che a genio.



Can't tell you what you'll find
Maybe love will grant you peace of mind
Dig a little deeper and you'll know



Nessuno sapeva di quella strana relazione tra loro.

Ginny non ne aveva fatto parola nemmeno con Hermione a cui voleva bene e di cui si fidava come di una sorella.

Cosa avrebbe potuto dire?

A volte immaginava di sedersi semplicemente al tavolo Gryffindor per la colazione e iniziare una normale conversazione: “Bella giornata oggi, vero, Hermione? Ah, a proposito, vado a letto con Draco Malfoy. Mi passi il burro?”

Pura follia.

Nessuno avrebbe potuto capire le sue ragioni, nessuno l'avrebbe perdonata perché di tanti uomini disponibili era andata a finire tra le lenzuola proprio del biondo Slytherin.

All'inizio nemmeno lei sapeva bene cosa l'avesse spinta in quella direzione. Le prime volte si era trattato solo di attrazione fisica, un'attrazione irresistibile e sconvolgente, che era sfociata in un paio d'ore di sesso. Niente di più. Nessuna implicazione, nessuna complicazione. Il paradiso per la mente turbata e confusa di Ginny Weasley. Nessuna domanda, nessuna formalità o inutili carinerie.

Si piacevano, erano stati abbastanza folli o disperati da farselo intendere reciprocamente, andavano a letto insieme quando ne avevano voglia.

Questo era l'inizio.

Quando Ginny si alzava dalle lenzuola verde scuro di Malfoy, si rivestiva in silenzio e spariva nel nulla così come era arrivata. Quando si scambiavano a malapena qualche parola, “ciao” e niente altro, prima di ritrovarsi stretti l'uno contro l'altra come due poli magnetici.

Questo era prima...





Miss Froggy, might I have a word?
You's a hard one, that's what I heard
Your daddy was a lovin man
Family through and through
You your daddy's daughter
What he had in him you got in you



Le cose a poco a poco erano cambiate, quasi di propria iniziativa. Le visite di Draco nella torre Gryffindor si erano fatte più frequenti, così come quelle di lei nei sotterranei Slytherin.

Nessuno dei due aveva commentato l'infittirsi dei loro incontro, quasi sperando che senza parole di mezzo non sarebbe cambiato niente.

Ma era già tutto diverso, Ginny lo vedeva bene.

Non era più solo il corpo di Malfoy quello che bramava quasi come un sorso d'acqua fresca nel deserto. Erano la sua presenza, il ghigno sulle sue labbra, le sue frecciate e le sue mezze frasi. Erano questi particolari quello che le mancava quando lui non era lì.

Piano piano si era resa conto che solo con lui si sentiva... viva. Si sentiva bene.

Lui che non faceva domande sciocche e banali, che non cercava di riempire i vuoti con chiacchiere insulse. Lui che non pretendeva di sapere come Ginny si sentisse e non dava consigli inutili su come riprendersi. Lui che affidava tutto il suo essere a pochi gesti, e parole in minor numero ancora. Lui. Semplicemente lui.



You got to dig a little deeper
For you it's gonna be tough
You got to dig a little deeper

You ain't dug near for enough



A cosa stai pensando?” La voce di Draco la distolse dal groviglio dei suoi pensieri.

E' strano che tu mi faccia una domanda del genere.” Di solito lui non sembrava interessarsi molto a quello che le passava per la testa, anche se ultimamente Ginny si era ritrovata a pensare che fosse solo una delle tante maschere del ragazzo e che invece sotto sotto iniziasse a contare qualcosa per il glaciale Malfoy.

Lui ghignò come suo solito. “E' solo che era un po' troppo tempo che la tua vocetta fastidiosa non riempiva la stanza, iniziavo a preoccuparmi.”

Ginny prese un cuscino e glielo lanciò.

Draco schivò il proiettile con facilità e si lanciò su di lei, intrappolando il suo corpo tra il materasso scarlatto e il proprio. Bloccò le mani di Ginny sopra la testa e con una carezza lenta iniziò a scostare la trapunta rosso e oro.

La ragazza indossava solo una vecchia t-shirt sformata e la biancheria intima.

Draco percorse con la mano le sue gambe toniche. Dall'ombelico alla caviglia, andata e ritorno scoprendo palmo a palmo la sua pelle. La ragazza si ritrovò a tremare sotto la sua carezza. Tutto passava in secondo piano, quando lui era così vicino. Tutto poteva aspettare, quando il viso di lui le riempiva il campo visivo. Chiuse gli occhi, lasciandosi andare alle sensazioni della sua mano sulla gamba. Il contatto cessò per un attimo, Ginny aprì di nuovo gli occhi.

Draco si era alzato in ginocchio sul letto e teneva in mano una piccola scatola di velluto blu.





Dig down deep inside yourself
yYou'll found out what you need
Blue skies and sunshine Guaranteed
Open up the windows

Let in the light children
(Blue skies and sunshine)
(Blue skies and sunshine)



La vedo spalancare gli occhi, sorpresa.

Non sono un tipo di molte parole, io, e tanto meno uno dei suoi patetici ex che ricordo le si presentavano davanti ogni giorno con regali e frasi smielate.

Che poi, lei è la mia ragazza? Noi stiamo insieme? Nessuno dei due ha mai provato ad addentrarsi in questo campo minato, come se parlarne, mettere in chiaro cose che per adesso sono state affidate solo ai fatti, potesse irrimediabilmente cambiare tutto.

Non sarò io a sollevare l'argomento, può starne certa. Ho un orgoglio, non sopporterei di sentirmi rifiutato. Le parole si perdono nel vento, contano meno di niente. Per questo penso che un gesto solo basti per dire tutto. Senza sotterfugi, senza fronzoli.

Nero su bianco, eccomi qui. Per questo ho voluto fare qualcosa per lei.

Mentre le porgo la scatola e la vedo aprirla con impazienza, il mio essere Malfoy si contorce dentro di me. A cosa ti sei abbassato, Draco? Ti stai rammollendo?

Cerco di non prestare orecchio a queste voci. Mi concentro solo sul viso di lei. Gli occhi nocciola che gettano scintille di pura gioia tutto intorno, quando dal velluto tira fuori un piccolo cerchietto d'oro a forma di corona. Lo rigira più volta tra le dita, osservando la luce colpire le piccole pietre incastonate tutto intorno all'anello.

Poi alza lo sguardo su di me.

Non dice niente, non chiede niente – è proprio questo che mi piace di lei. Non ha bisogno di risposte, Ginevra Weasley, quello che sente e che vede le basta come prova.

Mi porge l'anello e io abbozzo un mezzo sorriso ironico. Ma poi le prendo la mano e faccio scivolare il gioiello al suo anulare sinistro.

Lei mi guarda, sfavillante come oro fuso o come un fuoco che arde nel camino.

Non ti facevo il tipo da gesti del genere, Malfoy”, sussurra al mio indirizzo mentre si fa più vicina. “Sei una continua sorpresa...”, le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie, “...ed è questo che mi piace di te.”

Supera l'ultima distanza e posso sentire tutta la morbidezza del suo bacio.

Sa di zucchero e cannella, il gusto di quelle strane caramelle gommose Babbane immagino – anche se mi sono ben guardato dall'assaggiarne una. E poi sa di passione, di fresco e di pulito. Sa di luce.

Sei la mia regina Weasley – questo il messaggio celato dietro la forma a corona dell'anello -, sei la brezza fresca nella mia vita arida.

Non so nemmeno io da quanto tempo ne sono cosciente. Lo penso, lo so, ma non lo dico. Non sono ancora pronto per una dichiarazione così aperta. Chissà se lo sarò mai, mi dico mentre mi stendo di nuovo sopra di lei e ricomincio la mia esplorazione della sua pelle.

Un cerchietto d'oro più sobrio di quello che le ho infilato al dito brilla dalla mia mano destra. L'ho indossato di soppiatto, lei non si è accorta di niente. Mi sento uno sciocco sentimentale – tutto quello che detesto essere –, ma non ho potuto resistere. Come se due anelli gemelli potessero significare più di dichiarazioni e parole. Come se avessero il potere di legarla a me in un modo più duraturo di quanto possa fare il sesso.





Blue skies and sunshine
Guaranteed



Mi accorgo del secondo anello quando la sua mano mi sfiora l'interno coscia. Sento qualcosa di freddo e liscio sulla mia pelle e sposto la mano davanti agli occhi per vedere di cosa si tratti.

Prima è sorpresa pura, poi è gioia. Lui non dice niente, mi guarda e basta.

Anche io resto in silenzio. Intreccio la mia mano con la sua e lo tiro ancora più vicino a me, come se fossimo una cosa sola, come se non esistessimo altro che noi due e questa stanza.

Blue skies and sunshine, guaranteed.”



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