Quella giornata, Charlie era riuscita a rubare delle sacche dalla banca del sangue.
Si aspettava di trovare maggiori difficoltà, ma così non fu.
Soggiogare le guardie era stato un gioco da ragazzi, ed era stato altrettanto facile passare inosservata.
Ne prese parecchie, infondo servivano anche a Zayn.
Un brivido le attraversò la schiena.
Non riusciva ad immaginare il ragazzo come lei.
Amava sentire i battiti del suo cuore farsi sempre più forti quando le era vicino, ma adesso era tutto svanito.
E la colpa era solamente sua. Non avrebbe dovuto dargli il suo sangue per farlo guarire.
Era stata un’irresponsabile, sapeva benissimo quali rischi correva.
Dal canto suo, però, Zayn non era sicuro di riuscir a vivere con quel peso sulla coscienza, e nasconderle il fatto d’essersi suicidato per diventare come Charlie di sua spontanea volontà.


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Zayn camminava per le strade di quella Londra affollata, barcollando.
Sembrava un ubriaco, faceva fatica anche a reggersi in piedi.
Era ancora in fase di transizione, non aveva bevuto del sague umano.. anche se in quel momento, ne aveva bisogno, le forze lo avevano quasi completamente abbandonato.
La sua idea era di bere direttamente da qualcuno, ma non essendo ancora diventato un vampiro, quindi non avendo i canini, aveva portato con sé un coltellino.
Doveva abituarsi alla sua nuova natura, ormai.
-Scusa, amico..- Zayn urtò per sbaglio la spalla di un ragazzo.
-TI senti bene?- fece il tipo, vedendo il moro barcollare.
Zayn scosse la testa.
-Ho un capogiro, e credo di avere la febbre.- mentì.
Il ragazzo lo guardò preoccupato.
-Dimmi dove abiti, ti accompagno.- disse il ragazzo con aria gentile.
Zayn annuì.
Una volta arrivati in una stradina isolata, si fermò.
-Va tutto bene?- chiese l’altro.
Il moro cacciò dalla tasca posteriore un piccolo coltellino.
-Che vuoi fare?- il tipo era evidentemente spaventato.
Zayn riuscì a bloccarlo, prendendogli il polso.
Lo tagliò il poco che bastò per far uscire del sangue.
Istintivamente il moro porto la sua bocca verso il liquido rosso.
Iniziò a bere, prima piano.
Si staccò da lui, respirando profondamente.
Ora la sua trasformazione era completata.
Gli occhi gli si inniettarono di sangue e prontamente gli spuntarono i canini.
Essendo la prima volta, provò anche un pizzico di dolore.
Perforò il collo del ragazzo, che si dimeneva. Dopo un po’ smise, ed anche Zayn estasse i suoi canini dalla pelle di lui, dopo averlo prosciugato.
Il corpo cadde a terra, inerme.
Il vampiro sbarrò gli occhi, incredulo di quello che aveva appena fatto.
Chiamò Charlie, sapeva che era l’unica che poteva aiutarlo.


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-Bevi questo, la caffeina aiuta a tenerci caldi.- la chioma bionda di Charlie fece capolino in salotto.
La ragazza reggeva con la mano destra una tazza di caffè fumante, che porse subito al moro.
-Allora… cos’è successo?- domandò, accomodandosi sul divano di fianco a lui.
Zayn staccò le proprie labbra dalla tazza bianca per prendere parola.
-Ho ucciso un uomo.- si fermò, nel vedere Charlie sbarrare gli occhi, poi continuò. –mi dispiace… e mi dispiace ancora di più il fatto che mi sia piaciuto da matti.-
Charlotte sorrise amareggiata, sapeva benissimo come ci si sentiva e di certo non poteva fargliene una colpa.
-Però… il solo pensiero di aver ammazzato un uomo, di aver provocato un lutto.. uccide anche me.-
Charlie gli prese la mano, accarezzandogliela.
-Come ti senti?- gli chiese. Potrebbe sembrare una domanda stupida, ma non lo era affatto.
-Non lo so… ho una confusione in testa. Sento come se… le mie emozioni fossero amplificate, ecco.- spiegò.
La bionda annuì.
-E’ ovvio, Zayn. Quando si diventa come noi anche i 5 sensi si amplificano.-fece.
-Mi sento di scoppiare.- il moro si portò una mano tra i capelli, per poi lasciarsi cadere con la testa sulla spalliera.
Charlie odiava vederlo così. Sapeva benissimo quello che stava provando in quel momento.
Poggiò la testa sul suo petto, dove rimase delusa nel non sentire i battiti del suo cuore.
Avrebbe solo dovuto farci l’abitudine, ormai.
Alzò lo sguardo verso di lui, per poi lasciarli un leggero bacio sul collo.
-So io come farti distrarre.- sussurrò contro la sua pelle.
La ragazza si mise a cavalcioni su di lui, sfilandogli la maglietta.
-Sì, credo che questo possa funzionare.- fece lui, imitandola e lanciandole uno sguardo malizioso.

 

itsmartyx:
saaaaaaalve.
Prima cosa: GRAZIE MILLE PER LE RECENSIONI.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
Seconda cosa:  …devo postare solo l’epilogo e la storia sarà finita, cazzo yguhjk cwc
Però ne inizierò un’altra, quindi.. uù
spero la seguirete. <3
va beh, continuate a farmi sapere cosa ne pensate, per favore. <3