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Autore: herestous    26/02/2012    2 recensioni
You should let me love you, let me be the one to give you everything you want and need.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente! (: Torno con una storia, stavolta Monchele1 Dopo tutti questi rumor, mi sentivo ispirata *-* I due tipi qui sono comunque famosi, ma la storia è completamente diversa, non c'entra Glee. Troverete comunque gli altri attori del cast, ma per il resto la storia si sconvolge! xD Buona lettura *-* Spero vi piaccia! (:


Erano le 8:00 di mattina e le strade di New York erano già completamente affollate, tra persone che camminavano velocemente e taxi gialli immersi nel traffico di tutti i giorni. I negozi stavano aprendo, per dare ancora più vita a quella grande città di grattacieli e costruzioni moderne. In un appartamento al 23esimo piano di uno dei grattacieli in Park Avenue, risuonò nella camera da letto la melodia della sveglia puntata per quell’ora. Una ragazza dai capelli castani e con la frangia arruffata si coprì il viso, impedendo ai piccoli raggi di filtrare dalle finestre semi aperte e di svegliarla. Si rigirò velocemente nel letto e dopo aver spento con una mano la sveglia richiuse delicatamente gli occhi. La suoneria del telefono, però, la fece svegliare immediatamente. Afferrò il suo iPhone e, dopo aver letto il nome lampeggiante sul display, rispose ancora assonnata.
Lea Michele, ti aspetto fra un’ora precisa davanti ad una tazza di cappuccino da Starbucks!” Si passò una mano contro la fronte, maledicendosi di essere andata a dormire tremendamente tardi, la sera precedente.
“Oh, Vic … Ma che ore sono?”
Le 8:00!” urlò entusiasta la ragazza dall’altra parte della cornetta.
“Comunque avrei un impegno questa mattina… Devo vedermi con Theo e..”
Disdici tutto, Theo puoi vederlo anche stasera! Ti prego, è importante!” Socchiuse gli occhi e lentamente si alzò, aprendo le finestre per far cambiare aria e per permettere al suo cervello di azionarsi ed iniziare a ragionare. Sbuffò alla richiesta della sua migliore amica, nonché sua manager da 4 anni, e dopo averle assicurato la sua presenza agganciò il telefono e si chiuse in bagno, pronta per una doccia rigenerante.

 

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“Sei in ritardo come al solito!” la accusò una ragazza dai lunghi capelli neri come il petrolio. Lea inarcò il sopracciglio ed entrando guardò l’orologio posto al di sopra del bancone.
“Sono le 9:07, è un orario anche troppo perfetto per me.” Le fece l’occhiolino e la ringraziò per la sua tazza di caffèlatte già pronta. “E comunque, ho dovuto spostare due appuntamenti che avevano priorità assoluta per questo incontro. Quindi ora ti accontenti del mio ritardo, o mi perdi per sempre.” Si guardarono accigliate per poi scoppiare a ridere all’unisono catturando l’attenzione dei pochi clienti seduti ai loro tavoli.
“Ok, Lea Michele. Preparati ad una notiziona.” La castana la fissò sorseggiando un po’ della sua bevanda, allo stesso tempo curiosa e ancora assonnata. Si attorcigliò una ciocca dei suoi lunghi capelli con un dito mentre in silenzio aspettava che la ragazza di fronte a lei tirasse fuori ciò che stava cercando nella sua enorme borsa firmata Chanel. “Eccolo.” Victoria le mise davanti un enorme blocco di fogli e un sorriso smagliante, entusiasta e impaziente di conoscere i pensieri di Lea, che lesse velocemente il testo scritto in grassetto e allontanò i fogli.
“Scordatelo!” rispose decisa Lea. “Ho appena finito di girare due film consecutivi. E poi sai che sto organizzando una vacanza con Theo, non posso dire di no. Ho bisogno di un po’ di tempo per me stessa, me lo avevi promesso.” La guardò negli occhi senza distogliere lo sguardo, aspettando che fosse lei a cedere per prima per avere vinta almeno quella battaglia.
“Ma Lea, è a Los Angeles!” trillò la brunetta. “E’ il sogno di una vita! E’ l’occasione per arrivare al livello superiore, quello che hai sempre detto di voler raggiungere!” Le tolse con forza la tazza di cappuccino, privandola della sua bevanda calda in quella mattina d’estate, stranamente fresca, a New York. La castana incrociò le braccia all’altezza del petto, distogliendo lo sguardo dalla sua amica e perdendosi nel traffico newyorkese. In effetti volare a Los Angeles per girare un film era un’occasione che non capitava tutti i giorni. Lea aveva 23 anni ed era entrata a far parte del mondo del cinema solamente da 1 anno. Si era sempre esibita sui palchi dei teatri, dal Canada all’Europa, fino a, ovviamente, Broadway. Ma tutto quello stress, la lontananza, i rapporti a distanza, le facevano venire l’ansia, e troppe volte aveva pensato di gettare la spugna. “E poi”, riprese Victoria, richiamandola alla realtà, “il copione ti appartiene. Ho letto la storia, Lea, e sembra scritta per te. Inoltre è un musical, ti piacerà sicuramente.” La fissò sperando di riuscire a convincerla, e notò nei suoi occhi una punta di curiosità. La castana giocherellò fingendosi indifferente con il copione, sfogliando le pagine con noncuranza. Alzò lo sguardo, incontrando quello della sua amica, che la implorava.
“Gli darò una letta.” Si arrese infine. La sua manager si era già alzata e la stava stringendo in un caloroso abbraccio. “Si, ma questo non vuol dire che ho accettato, eh!” precisò Lea sorridendo, consapevole della felicità che aveva procurato all’amica. Finì di bere la sua tazza di cappuccino che nel frattempo si era freddata per poi afferrare il copione, pagare velocemente ed uscire da Starbucks. Salutò frettolosamente Victoria, che aveva un incontro importante, e guardò l’orologio. Segnava le 10:15, e si meravigliò di come il tempo fosse passato in fretta e di come improvvisamente tutta la stanchezza non trovasse più posto nella sua mente né sul suo corpo. Inspirò l’aria calda di New York, alzando gli occhi al cielo e perdendosi nel sole che riscaldava la sua pelle. Non aveva voglia di tornare a casa, perciò decise di dirigersi verso Central Park, per perdersi nella natura e magari iniziare a leggere il nuovo copione.

  
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