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Autore: Kotomy    26/02/2012    2 recensioni
E se un giocatore dell'Inazuma Eleven si innamorasse di una ragazza e se quest'ultima nascondesse un enorme segreto che porterà il giocatore quasi alla morte?
Piccola Modifica al capitolo 15 (Alla fine, la parte in cui parlo io, leggetela è importante!)
Un ultimo avvertimento: Visto che nn sono brava a descrivere le partite, nn ne metterò se non necessariamente!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Summer

 

Adesso Axel, aveva proprio superato il limite e io finalmente gli avevo dato quello che si meritava!!!!

"Summer! Aspetta!" ulrò Suzette dietro di me. Ormai mi stava seguendo da quando ero uscita dalla camera di Axel. "Cosa c'è Suzette?! Ti ho detto che mi sento benissimo adesso che gli ho dato una lezione!" gli dissi bruscamente. Mi accorsi del tono che avevo appena avuto con lei. Lei mi aveva consolata e io le stavo rispondendo in quel modo?!

"Scusami, non volevo rispondere con quel tono" dissi, adesso più calma. "Stai tranquilla, ti capisco!" "Veramente?" "Si, sai, prima di incontrare Erik, ero innamorata di un ragazzo di nome Steven, e diciamo che la mia storia con lui, era uguale identica a quella tua e di Axel. Ma dopo che mi ha tradita, l'ho lasciato perdere e adesso sto con un ragazzo meraviglioso" "Quindi io sono destinata a dimenticare Axel, perchè mi tradirà?" chiesi "No, non è questo quello che intendevo. Quello che intendevo e che ho provato le tue stesse emozioni, le tue stesse tristezze, ed ecco perchè ti capisco" mi disse dolcemente. "Suzette!" urlò qualcuno dietro di noi. Mi girai, e mi accorsi che era Erik. "Tesoruccio! Che cosa è successo?" chiese Suzette.

Adoravo vedere Erik, vergognarsi, quando Suzette lo chiamava Tesoruccio. "Volevo dirti.... Lo zio di Harley, ci ha dato a ogni ragazzo un biglietto per una cena di coppia per domenica sera, e ho pensato subito a te..." disse Erik "Quanto ti amo, Tesoruccio mio!" rispose Suzette. Mi avvicinai a Suzette. "Vai con Erik, io me la caverò!" dissi bisbigliando nell'orecchio di Suzette.

Suzette mi sorrise e mi ringraziò.

Vidi i due allontanarsi sotto braccio..... Quindi adesso tutti i ragazzi hanno un biglietto per invitare una ragazza e di sicuro, ognuno ha già pensato alla dama, e sono sicura al cento per cento che Axel porterà Nathalie alla cena.

Ma cosa stavo pensando! Mi dovevo dimenticare di lui!

 

"Ehi Summer!" urlò qualcuno. "Derek! Che cosa c'è?" gli chiesi "Lo zio di Harley mi ha dato questi, e non sapendo chi invitare ho pensato a te!" "Oh no! Caro fratellone, tu adesso prendi il cellulare" "Perchè?" "Fai come ti ho detto!". Derek prese il cellulare. "Componi il numero di Alexis e invitala qui alla Hawaii!" "Cosa?! Ma sei matta!". In un batter d'occhio presi il cellulare di Derek e composi il numero di Alexis.

"Summer, fermati!" mi disse Derek.

 

"Pronto Alexis?" chiesi "Hello, who's talking?" "I'm Summer, the sister of Derek" dissi. E' vero che venivo dall'America, ma ci avevo vissuto per un anno, quindi di inglese, sapevo solo le cose basilari.

"Oh, hello Summer, how are you?" mi rispose Alexis "Well, you? I wanted to ask you something" "Tell me as well" mi disse "You could come to Hawaii before this Sunday?" "Why?" "Because do you want to see my brother and invite to a romantic dinner" "Oh, a romantic dinner? Pass me Derek" mi disse "Ok" risposi.

"Buona fortuna, Fratellone" dissi andandomene e lasciando Derek con il cellulare in mano.

 

Andai giù nell'atrio dove incotrai Alessandro. "Ciao Summer!" mi disse vedendomi "Oh, Alessandro, come va?" chiesi "Bene e a te?" "Anche a me" risposi. "Volevo chiederti se eri libera questa domenica sera" "Perchè?" "Lo zio di Harley mi ha dato questi! Vorresti venire con me?" mi chiese sorridendomi. Io?! Aveva chiesto veramente a me?! "I...Io.." "Non sei obbligata a rispondermi adesso" "Grazie, ti farò sapere al più presto" dissi salutandolo.

Iniziai di nuovo a camminare, finchè non mi ritrovai, per caso nella sala da ballo, per le feste. Ogni volta che venivo in questa sala, mi riaffiorava nella mente, la volta in cui avevo mandato Axel all'ospedale.

Adesso, però mi andava di dimenticare tutto, del mio primo bacio, dell'incidente, ma soprattutto di Axel, anche se so che sarebbe stato molto difficle.

Guardai la stanza e vidi che c'era uno stereo. Lo accesi, e iniziai a ballare.

Appena iniziai a muovere i piedi, mi sentii libera, senza nessun problema, Lo stomaco divenne leggerissimo e la testa si svuotò.

Andavo a passo con la musica e ad ogni passo dentro di me, si accendeva una sensazione diversa.

Continua a muovermi, quando qualcuno da dietro mi mise una benda sugli occhi. Stavo per mettermi ad urlare, ma vidi che quel qualcuno, iniziò a ballare con me.

Mentre danzavamo, cercai di riconoscere chi era il mio accompagnatore.

Le sue mani erano morbide, ma allo stesso tempo forti e protettive.

"Chi sei?" chiesi. Nessuna risposta. Ma sentii che la sua stretta diventava sempre più forte. Non me ne preoccupai, volevo sapere chi era.

"Per favore, puoi dirmi chi sei?" chiesi ancora una volta. A questo punto, il mio accompagnatore se ne andò.

Mi tolsi la benda e mi guardai intorno. "Peccato, avrei voluto sapere chi era" dissi tra me e me.

 

POV Axel

 

Arrivò subito sera.

Il primo pensiero, che mi tornò in mente era che Domenica, sarei dovuto partire.

 

Mi misi nel letto e iniziai a pensare a tutte le strategie da usare, per farmi odiare da Summer, così quando avrebbe letto la lettera, non sarebbe scoppiata a piangere ma almeno mi avrebbe mandato a quel paese.

Non riuscii a dormire, neanche un po'.... Nella mia testa frullavano una sacco di idee, ma una peggio dell'altra.

 

La mattina arrivò velocemente e con questa anche l'ultimo giorno di vacanza.

"Buongiorno!" mi disse qualcuno entrando dalla porta. "Cosa c'è Nathalie?" le chiesi. "Come, cosa c'è?" mi chiese arrabbiata. "Non capisco!" le risposi. "Dobbiamo preparare la valigia!" mi disse. "Ma la partenza è domani!" "Si, è vero! Ma anche se è domani, non possiamo permetterci di ritardare, visto che domani sera abbiamo la ' cena ' in cui resteremo solo cinque minuti" mi disse "Capisco... Allora inizio subito a prepararla" dissi. "Ok, ci vediamo giù" mi disse sorridendomi "Ciao" dissi.

 

Presi la valigia e iniziai a metterci dentro tutti i miei vestiti.

Mi dispiaceva il fatto che avrei lasciato tutti i miei amici. Ma non mi importava, la cosa che mi importava di più era quella di proteggere Summer.

"Axel, apri!" mi urlò qualcuno da dietro la porta. Era una voce femminile.

Andai ad aprire, ma la cosa che vidi, anzi che mi arrivò fu solo uno schiaffo. "Cosa ti prendere Suzette?" chiesi "Non azzardarti a farlo!" mi disse "Non so di cosa stai parlando!" dissi "Nathalie, mi ha raccontato tutto!" mi disse furiosa. "Senti Suzette..." "Come puoi invitare Nathalie alla cena e non Summer" mi disse. Stava parlando della cena? E io che credevo che avesse scoperto della partenza. "Senti, io non amo Summer, quindi non capisco perchè dovrei invitare lei" dissi, anche se mi costò molto. "Capisco... Allora vai a quel paese, infatti Summer andrà con Alessandro!" mi disse.

CHE COSA?! Summer andrà con Alessandro! No, Axel, devi cercare di dimenticare anche tu! "Beh, allora sono felice per lei, finalmente si è messa in testa che io non l'ho mai amata!" dissi stringendo i pugni.

"Sei uno....." "Stronzo! Lo so, me l'avete ripetuto più di una volta" dissi conludendo la frase di Suzette.

 

Suzette se ne andò e io uscii. Avevo finito la valigia e fortunatamente Suzette non se n'era accorta. Se avrebbe visto la valigia, mi avrebbe sommerso di domande.

Scesi giù nell'atrio e vidi Derek impaziente. "Ehi!" gli dissi. Lui si voltò e appena mi vise, mi guardo con un'aria confusa. "Axel?" "Si, sono io, tutto bene?" chiesi "Oh si, sto aspettando una persona. Comunque io e te dobbiamo fare due chiacchiere" "Perché?" chiesi "Per mia sorella" mi rispose netto. "Ah..." dissi senza aggiungere altro. "Mi vuoi spiegare una cosa? Ma perchè voi due non riuscite ad avere un rapporto tranquillo?" mi chiese "Per il solo fatto che io non la amo" dissi. "Quindi l'hai presa in giro?" mi disse con aria severa. "Beh... N....Si" risposi concludendo "Stai mentendo!" "Non è affatto vero!" dissi controbattendo. "Senti, Axel, se l'hai presa in giro, allora mi vuoi spiegare perchè sei diventato così triste appena abbiamo iniziato a parlare di lei?" mi chiese. Non sapevo come rispondere. Non potevo dirgli: ' Sono triste perchè, sono un angelo e ho il compito di proteggere tua sorella, e l'unico modo per farlo è starle lontano, così le ho detto di non amarla ' . "Perchè semplicemente non mi va di farmi di nuovo chiamare stronzo da qualcun'altro" dissi. "E' vero, in effetti sei uno stronzo, ma io credo che tu stia solo mentendo a te stesso" mi disse.

"Hei Derek! Hello, I'm here!" gridò qualcuno dietro di noi. "Hello Alexis! I missed you!" disse Derek prendendola per la vita e baciandola sulle labbra.

Mi alzai, non volevo dare troppo fastidio, ma soprattutto non volevo diventare il terzo incomodo. "Ehi Axel! Questa è Alexis, la mia ragazza" mi disse "Hello Alexis! I am Axel, a friend of Derek" dissi. Fortunatamente, me la cavavo abbastanza in inglese. "Hello! You're really very nice and kind!" mi disse "Thank you!" dissi sorridendo. "Now I leave you alone! I was pleased to meet you!" dissi "Me too! See you soon!" mi disse Alexis.

 

Salli le scale e mentre stavo per imboccare il corridoio per andare alle camere, incontrai Summer.

"Ciao Axel" mi disse "Ciao... Ho conosciuto Alexis, la ragazza di tuo fratello, è veramente molto simpatica" dissi "Mi fa piacere, scusa, ma adesso ho un appuntamento e sono veramente in ritardo!" mi disse "Con Alessandro?" chiesi "Cosa?" mi chiese "L'appuntamento è con Alessandro?" chiesi "Credo che questi non siano affari che ti riguardino" mi rispose "Immagino di no... Allora ciao e divertiti" dissi, riprendo a camminare.

 

POV Summer

 

Quelle mani, mi erano rimaste impresse nella mente. Quella melodia che ci aveva accompagnato, adesso era diventata un'ossessione. Quel suo modo, di coordinare i passi... Chissà chi era....

 

"Ciao Suzette!" dissi scendendo "Finalmente è da mezz'ora che ti aspetto!" mi disse "Non dire stupidaggini! Che sei qui da neanche cinque minuti!" dissi dandogli una gomitata.

 

Uscimmo dall'Hotel e ci dirigemmo verso il centro, dove avremmo fatto aquisti da tutte le parti possibili!

La nostra prima meta, fu un negozio di costumi. Suzette ne comprò uno rosso fuoco, mentre io uno acquamarina.

La nostra seconda meta, fu un negozio di vestiti. Suzette si comprò un vestitito blu, mentre io mi comprai un pantaloncino di jeans e una maglietta blu a giro con un teschio sopra.

La nostra terza meta, fu un negozio di scarpe, dove questa volta comprai solo io un paio di ballerine nere.

E la nostra ultima meta fu un negozio di cappelli, dove Suzette comprò un cappello con visiera, mentre io un cappello alla Michael Jackson, tutto blu con alcune payettes nere sparse un po' dapperttutto.

 

Per fare i nostri giri, ci impiegammo un pomeriggio intero.

Ritornammo in Hotel che erano le nove di sera.

"Siamo tornate!" disse Suzette. Tutti gli altri si girarono e ci guardarono, poi spostartono il loro sguardo verso le buste che avevamo in mano. Vidi che anche Axel, mi stava guardando, ma appena vide le buste, scoppiò in una piccola risata, impercettibile per chi non lo stava guardando come me.

"Avete fatto compre?" ci chiese Shawn "Si, senti Shawn, potresti venire un attimo di la' con me?" chiesi "Sicuro!" mi rispose. "Grazie"

 

Andammo in una stanza a parte. "Allora cosa è successo?" mi chiese "Tu conosci abbastanza Axel vero?" gli chiesi "Si, ma se vuoi sapere qualcosa di più personale su di lui, devi chiedere a Mark, è lui il suo migliore amico" mi disse "Oh.... Grazie comunque per l'informazione" dissi.

Ritornammo nella saletta e vidi che ci stavano guardando tutti con degli occhi che brillavano, a parte Axel.

"Non vi fate strane idee! Mi ha chiesto una cosa riguardo al calcio!" disse Shawn. Adesso capisco gli sguardi tutti brillanti. Avevano creduto chissà che cosa.

"Uffa e noi che aspettavamo qualcosa di piccante!" disse Jordan, ma ricevette subito una gomitata da Celia. "Ahia!" gridò "Così la prossima volta impari a restare con la bocca chiusa!" gli disse.

 

Andai a letto e iniziai a sognare.

Ero in un prato, dietro di me, c'erano un sacco di alberi.... Dietro a uno di questi c'era qualcosa, o meglio, qualcuno.

Inziai a camminare, ma mi ritrovai in un buco nero. Mentre stavo precipitando, il tempo si fermò. Da una parte del buco, comparve Alessandro con una mano, che mi diceva che non l'avrebbe mai fatta andare, mentre dall'altra parte comparve Axel, che non disse neanche una parola, ma mi rivolse un sorriso.

 

Mi risvegliai con un brutto presentimento.

Mi alzai, mi lavai la faccia e i denti, presi i vestiti e mi andai a fare una doccia.

Appena uscii dalla vasca, mi asiugai e mi misi i vestiti. Mi asciugai i capelli e me li pettinai, li raccolsi in una treccia.

 

"Buongiorno dormigliona!!!" urlò Suzette entrando in camera mia. "Cosa è successo? Perchè entrata come una pazza in camera mia?" chiesi "Come cosa è successo?" mi urlò da finta arrabbiata. "Non capisco...." "Oggi che giorno è?" "Domenica" "E cosa c'è stasera?" "...... LA CENA CON ALESSANDRO!" urlai. Me ne ero proprio dimenticata.

"Ma che brava, ci sei arrivata finalmente.... Cosa ti metti stasera?" mi chiese "Avevo pensato allo stesso vestito che mi sono messa al ballo, il giorno in cui Axel è andato in ospedale" "Non ci pensare neanche!" mi disse "Tu vieni con me, al negozio di vestiti che c'è nell'Hotel" concluse Suzette. "Ma io avevo pensato di uscire un po' oggi" dissi controbattendo "Niente ma! Tu vieni con me!" mi disse trascinandomi fuori dalla stanza. Presi in tempo chiavi e portafoglio.

 

Entrammo nel negozio, c'erano un sacco di vestiti e Suzette ci si immerse in due secondi. Ne uscii con un vestitino rosa. "Allora?" mi chiese. "Non ci penso neanche!" "Ok, ritorno subito!".

Riemerse con un vestitino verde. "Questo invece?" mi chiese "Questo, va molto meglio!" dissi.

Entrai nel camerino e quando uscii Suzette mi guardò a bocca aperta. "Sto male vero?" chiesi "Stai scherzando! Stai benissimo!" mi disse "Grazie, allora prendo questo!" risposi. "Bene adesso passiamo alle scarpe!" mi disse. Se ne andò e quando ritornò aveva un paio di decoltè verde scuro. "Wow" dissi. Quando Suzette me li porse, li provai e vidi che mi stavano a meraviglia. "Bene, penso che abbiamo finito!" dissi "Bingo! Però c'è un ultimo dettaglio da sistemare" "Quale?" chiesi "La pettinatura!" "Ah... Per quella avevo pensato a..." "A..." chiese curiosa Suzette "Sorpresa!" dissi concludendo. "Uffa! Ma per favore, a me puoi dirlo!" mi disse "No!" risposi andandomene e lasciandola la'.

 

Entrai nella mia stanza, posai i vestiti e uscii per andare a fare la mia attessissima passeggiata.

Uscii e vidi che in giro c'erano un sacco di persone. Mentre camminavo, mi ritrovai ad entrare in un negozio di musica.

 

"Buongiorn.... Summer!" disse Alessandro. "Cosa ci fai tu qui?" chiesi "Io ci lavoro qui!" "Veramente?" "Si, ti piace?" "Assolutamente si!" "Allora vieni" mi disse.

Mi portò in una stanza con un pianoforte nel mezzo. "Questo piano è fantastico!" "Lo so" mi rispose.

Alessandro mi fece sedere sulla sedia. "Sai suonarlo?" mi chiese "Sapevo suonarlo, da piccola mio padre, me l'ha insegnato" "Allora prova" "No, non ci tengo!" dissi, guardando l'orologio. "Cosa c'è?" mi chiese "Maledizione, è tardissimo, devo andare in Hotel!" "Ok, ci vediamo stasera alle sette, davanti alla tua stanza" mi disse "Ok!". Dissi salutandolo.

 

POV Axel

 

"Ehi Axel!" mi disse Nathalie. "Che c'è?" "Hai preparato le valigie?" mi chiese "Si" "E i vestiti per stasera?" "Si" "Ok, allora io vado, ci vediamo stasera alle 7 davanti alla mia stanza!" mi disse "Ok, ciao" risposi.

Non ci potevo credere, questo era l'ultimo giorno di vacanza.

Mi sedetti vicino alla mia scrivania. Ripresi la lettera, la rilessi e iniziai a scriverne un'altra, stavolta per i miei compagni.

 

Ciao Ragazzi, appena leggerete questa lettera, vuol dire che io sarò già

partito per Parigi con Nathalie, non so se ci rivedremo. Ma per adesso vi

dico Addio.

Il vostro amico Axel.

 

 

Piegai la lettera e la misi dentro ad un'altra busta.

Adesso dovevo escogitare un modo, per recapitare le lettere, una a Summer e l'altra ai miei compagni.

 

Uscii dalla camera. Fortunatamente, mi ero procurato una copia delle chiave delle stanza di Summer. Non sapevo neanche perchè.

Entrai in camera sua e vidi i vestiti sul letto. Vidi anche una borsetta, una piccola borsetta. Mi chiedevo sempre che cosa ci mettessero le ragazze in quella scatola in miniatura.

La aprii e misi la lettera dentro. Mi assicurai di piegarla molte volte, in modo che diventasse molto piccola.

Uscii senza farmi vedere da nessuno e mi recai nella stanza di Mark, tanto lui la lasciava sempre aperta.

Misi la lettera nella tasca dello smoking di Mark.

Uscii anche da camera sua e mi recai nell'atrio.

 

"Ehi Axel!" mi disse Shawn "Oh... Ciao!" risposi, uscendo.

 

La sera arrivò prestissimo.

 

"Nathalie? Sei pronta!" "J'arrive!" mi disse uscendo.

"Bene andiamo!" dissi "Come sto?" mi chiese "Magnificamente!" le risposi. "Grazie, e adesso andiamo" mi disse.

Arrivammo al ristorante e vedemmo che tutti avevano un tavolo riservato.

 

Cenammo, vidi Summer e Suzette alzarsi e andare in bagno. Mentre Mark, stava iniziando ad avere fastidio, visto che nella tasca c'era la lettera.

Io e Nathalie ci alzammo e andammo via.

Appena arrivati in Hotel, prendemmo le nostre valigie e salimmo sulla limousine che ci avrebbe portato all'aereoporto.

 

POV Summer

 

Cos'era adesso questo biglietto? Vidi che era firmato da Axel, così trascinai anche Suzette in bagno.

"Cosa c'è Summer?" mi chiese "Guarda qua!" gli dissi mostrando la lettera. Suzette la prese e iniziò a leggerla.

"Non ci posso credere!" disse alla fine. "Cosa è successo?" "Leggi!" mi disse porgendomi la lettera.

Iniziai a leggerla.

 

Ciao Summer,

Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che io sarò già partito

con Nathalie per Parigi.

Non so quanto tempo starò via. Ma in quel tempo, ti auguro

di trovare la felicità. Sai quelle cose che ti ho detto, erano

tutte una menzogna. Le ho detto, per proteggerti, per non

costringerti a farti del male, per mezzo di tu sai chi.

Sai, ho capito che standoti vicino, aumento il rischio

di far uscire allo scoperto tu sai chi.

Quindi, non so se dirti ciao o Addio.

Ma credo sia meglio dirti Addio.

Non so se mi stai credendo, spero di si.

 

Addio dal tuo amico Axel.

 

Non ci posso credere, Axel se n'è andato veramente.

 

Riandammo in sala correndo.

 

"AXEL S'E N'E' ANDATO!" urlammo "Lo sappiamo, Axel ci ha lasciato questa!" disse Mark.

"Quindi non lo rivedremo più?" chiesi "A quanto pare si!" disse Xavier, era molto triste, molto più degli altri.

   
 
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