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Autore: itsHazzaa    26/02/2012    3 recensioni
OS scritta tempo fa, ispirata a loro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: premetto che questa OS l'ho scritta un anno fa, non di recente. Vedrete quindi dei riferimenti ai capelli di Liam che pensandolo oggi sono totalmente sbagliati. In ogni caso la scrissi di getto, spero comunque che vi piaccia :)

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“Alle 19 a casa mia, le chiavi sono al soli posto, entra senza problemi!”
Fu il messaggio che trovai all'uscita dall'università, il mittente era lui, lo conoscevo bene, tre anni oggi.
Percorsi il tragitto dall'università a casa a piedi immersa in miliardi di milioni di pensieri incentrati sulla nostra storia, sui momenti belli, magici, perfetti e anche su quelli dolorosi, brutti che avrei voluto rinchiudere in una scatola e spedirla lontano. Mi soffermai su quel 15 Marzo di tre anni fa.

Era un Venerdì sera, avevo già pensato di passarmelo in compagnia di qualche popcorn, una bibita e i miei amati libri di anatomia, ci vollero Jess e Caroline, alias la mia migliore amica e la nostra magnifica coinquilina. Decisero che quella sera saremmo uscite tutte tre assieme, il tempo di prepararmi e rendermi almeno presentabile e fummo in un ristorante molto carino non troppo lontano da casa, eravamo noi tre e tutto sembrava così magnificamente perfetto. Dopo cena prendemmo un taxi che ci portò in un locale nel centro di Londra, quando entrammo vidi Caroline puntare un biondino in un angolo, era seduto con un gruppo di amici e sembrava fosse lui l'intrattenitore. Carol senza pensarci troppo si incamminò verso il loro tavolo ovviamente trascinando anche noi. Quando fummo abbastanza vicine uno dei ragazzi si alzò “JESS, da quanto tempo!” andò incontro alla mia migliore amica. Era piuttosto alto, moro con un taglio che faceva molto Chuck Bass di Gossip Girl e l'atteggiamento molto simile, da 'io sono figo, tu no!' “Oi ciao Zayn..queste sono Alexis e Caroline” il ragazzo si presentò e dopo aver fatto una radiografia completa a Jess decise di presentarci i suoi amici partendo dalla preda di Caroline, si chiamava Niall, irlandese, biondo tinto, occhi azzurri e un senso dell'umorismo molto spiccato; accanto sedeva quello che a primo impatto si sarebbe detto il gemello di Justin Bieber, se non fosse che a parte il taglio di capelli non aveva nulla in comune, si chiamava Liam, capelli biondo cenere, occhi nocciola di una profondità e dolcezza visibili a chiunque, labbra ben disegnate e per quanto si poteva scorgere, fisico perfetto.
Di fronte a Niall e Liam sedevano Harry un ricciolino con un viso da schiaffi, occhi che in base alla luce sembravano verdi o azzurri molto furbi, labbra perfette spesso sorridenti e alquanto impertinenti; accanto a lui c'era il più grande del gruppo, Louis, bruno come Harry e con un taglio simile a Liam, occhi azzurri e il sorriso sempre stampato sul viso.
Zayn propose a Jess di unirci a loro, la risposta la diede Caroline che senza pensarci su due volte si fiondò a prendere posto tra Niall e Liam, Jess tra Liam e Zayn e io mi ritrovai a pensare di fuggire o di prendere un tavolo da sola, ci pensò Harry a indicarmi un posto libero tra lui e Louis.
“Allora ragazza nuova, che cosa fai nella vita?” Harry non era sicuramente un tipo che perdeva l'occasione per attaccare bottone, “Bè ragazzo straniero studio con la speranza di diventare un buon medico un giorno” “Bene! Se serve sappi che io mi offro volontario come tua cavia!” mi sorrise facendo comparire per la prima volta quelle fossette adorabili e si spostò un ricciolo che gli cadeva sull'occhio. Louis a differenza dell'amico era più silenzioso, o almeno così pareva, bisognava solo trovare l'argomento adatto e poteva diventare l'animatore della serata, era facile piegarsi in due dal ridere con lui.
Guardandomi in giro notai che Jess e Zayn era presissimi dalla loro conversazione, Niall e Caroline potevano già definirsi una coppia anche se per cortesia cercavano di rendere Liam partecipe nei loro discorsi.
Passammo due ore in loro compagnia, quando Caroline dovette salutare Niall poiché la mattina seguente l'aspettava una giornata di lavoro. Si alzò in piedi e prese a salutare tutti i ragazzi rifilando baci ad ognuno di loro “Ragazzi noi dobbiamo proprio andare spero che avremo presto un'altra occasione per passare del tempo assieme”. “Sai se in caso un giorno dovessi avere un attacco di cuore sarebbe opportuno avere il numero di un medico” esclamò Harry guardandomi mentre mi alzavo, credo che in quel momento la mia espressione lasciasse chiaramente trapelare lo sgomento che mi prese in quel momento “Senti Harry, questo è il mio numero, ma giura che non te ne uscirai mai più con una frase del genere o giuro che ti userò come cavia!”.
Nel tragitto verso casa, mentre Caroline ci riempiva la testa di quanto fosse magnifico, straordinario, simpatico e super carino Niall, io mi ritrovai a pensare e lui, era una cosa che mi faceva sorridere e spaventare al tempo stesso, ero impaurita perchè era l'opposto di quello che avevo sempre considerato il ragazzo ideale, se ascoltavo il cuore avrei rischiato tutta me stessa. Pochi mesi dopo quella serata ero la ragazza di Harry, avevo ascoltato per la prima volta il mio cuore. Anche Niall e Caroline stavano assieme, tutt'ora, ripensandoci, sono affiatati come quella prima sera, Jess e Zayn sono stati assieme per un anno poi Liam si è deciso e ora sono felici.
Io ed Harry abbiamo passato giorni indescrivibili assieme in cui trascorrevamo le giornate nella nostra intimità a non fare nulla o presi dalla frenesia di qualcosa di più grande; i momenti brutti non sono mai mancati, sapevo che di lui potevo fidarmi, non avevo dubbi ma la mia insicurezza perenne e le civette che gli si sono sempre buttate addosso mi facevano dubitare e fidatevi quelle ragazze non mancano mai.
Arrivata a casa sua cercai la chiave che teneva all'interno di una lampada accanto alla porta d'ingresso e a quanto ricordavo non aveva mai funzionato.
Entrai nella villetta che condivideva da sempre con i suoi migliori amici, il corridoio era illuminato solo da delle piccole candele poggiate sul pavimento che facevano da strada fino al salotto che si trovava sulla destra; entrai e rimasi stupita, quella che normalmente era un campo di battaglia come si può immaginare in una casa dove vivevano cinque ragazzi, era ora una stanza magnifica, il tavolo era apparecchiato per due, al centro c'erano tre candele alte che illuminavano i piatti e il resto dell'argenteria, spostai lo sguardo verso il camino che era acceso nonostante non facesse poi così freddo, di fronte c'erano dei cuscini e attorno tante rose sparse, mi sorpresi, sapevo di cosa era capace, ma mai era arrivato a tanto, ero per la prima volta completamente sicura di lui e di quel sentimento.
Ancora mi guardavo attorno stupita dalla magnificenza di tutto ciò quando arrivò lui, mi cinse i fianchi da dietro e piano, quasi a non voler rovinare quella quiete mi disse “Ti piace? Sai, lo so che non sei proprio la ragazza più romantica del mondo, ma era l'unico modo per farti capire che ti amo, ti amo davvero, come puoi amare la vita, non è l'amore comune di due creature, è l'amore straordinario di due spiriti.” Mi voltai lentamente verso di lui, presi il suo viso tra le mani, lo guardai negli occhi, gli sfiorai delicatamente la labbra con un bacio e gli sussurrai “Ti amo anche io Louis William Tomlinson.”

  
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