Ancora
non riesco a crederci.
Arrivare prima in un contest a cui hanno aderito così tanti
partecipanti mi dà una gioia immensa. Se penso poi che
questa drabble l'ho scritta in un quarto d'ora scarso e che non sono
mai stata ferrata su questo genere, mi viene voglia di mettermi a
saltare qua e là per la casa, ma penso che i miei mi
prenderebbero per matta.
Questo è il concorso: La
Morte in Cento Parole , indetto da Oyzis
sul Forum di EFP.
Dopo tanto, dopo più di un anno dalla mia ultima
pubblicazione sul sito, ritorno con una cosina semplice, senza troppe
pretese, ma di cui vado molto, molto fiera. Spero che vi piaccia. Se vi
va lasciate una traccia del vostro passaggio.
Grazie alle altre partecipanti al contest e alla giudice. <3
L'INGIUSTA MORTE DI UN FIORE
M'ama,
non m'ama. M'ama,
non m'ama.
E' incredibile che gli
umani pensino che cancellarmi possa aiutarli a prevedere il loro
futuro sentimentale.
E' un processo fin troppo
lungo, doloroso, straziante.
Ad uno ad uno, i miei
petali bianchi cadono a terra silenziosi, sotto lo sguardo
supplicante d'una ragazzina speranzosa.
Alcuni vengono sospinti
dal vento più lontano dagli altri, fermi ai piedi di colei
che tanto
desidera essere amata e non comprende che anch'io condivido il suo
stesso desiderio.
E poi lentamente muoio,
abbandonata sul prato, calpestata da un piede in un gesto di stizza.
Non l'ama.
E' dunque colpa mia?
Fine