Piani (malefici e non)
[502 parole]

La neve, ingegnosa, aveva pianificato tutto.

Aveva iniziato al sua lenta discesa, gelando il paesaggio circostante; aveva fatto incontrare quattro infreddolite ragazze; le aveva costrette ad entrare in un albergo a due stanze isolato da tutto e da tutti e circondato solo da alti alberi...

No, non preoccupatevi, non è il preambolo di una storia di paura... solo di una storia/racconto/cosachefavomitare leggermente strana/illegibile/doppiamentevomitevole.

In ogni caso, le quattro donzelle si erano decise ad avanzare verso l'ostello, in modo da non morire assiderate, ed ora camminavano tranquillamente per raggiungere la porta d'ingresso. Certo, non tutte: Crazy era cotretta ad ascoltare i lamenti di Andrea che preannunciava la loro imminente, brutale, morte, mentre Marchesa e Pervet se ne fregavano altamente, avanzando indisturbate.

Una volta all'interno dell'edificio, furono accolte da una giovane ragazza, un pò bassina, dai capelli castano scuro che le arrivavano fino alle spalle.

Dopo aver discusso con lei, furono accompagnate alla loro unica camera, adorna di un tavolino rettangolare e di un letto matrimoniale a baldacchino.

Le ragazze entrarono in imbarazzo, posarono le loro cose e poi... poi Crazy si mise ad osservare il soffitto, Marchesa le sue scarpe, Andrea il panorama - un tronco d'albero che ricopriva tutta la finestra - e Pervet le sue compagne di viaggio (se con sguardo languido o meno, non ci è dato di sapere).

Restarono così per qualche minuto, finchè Marchesa non domandò:« Allora, cosa si fa? »

Gli occhi di Andrea e Pervet s'illuminarono all'istante, ma, per sfortuna di quest'ultima, Andrea fu la prima ad avere la parola. Si avvicinò al suo zaino e prese dall'interno, come se fosse un trofeo prezioso... lo scarabeo. Nessuno era particolarmente entusiasta di fare quel gioco, ma ancora una volta Andrea fu più veloce e costrinse tutte a partecipare.

Grazie al cielo il gioco fu scartato quasi subito.
Effettivamente, fu estremamente facile: bastarono sette letterine, buttate lì a casaccio, uno sguardo provocante da parte di Pervet e le ragazze iniziarono realmente a divertirsi.
È vero, inizialmente Andrea, leggendo la parola incriminante - orgiona - stava per ribatte - perché non poteva farlo! Non era accettato dalle regole dello scarabeo -, ma, prontamente, Crazy, stufa di tutte quelle chiacchiere, la baciò facendola zittire. E sì che dopo si diede alla pazza gioia anche lei!

Così, tra ansimi, baci, carezze e venute, la neve al di fuori cadeva soddisfatta del suo operato.
 

Fin... ehi! E quella cos'è? Quella cosa, proprio lì, nell'angolino sopra al letto!

Sarà... una telecamera?

Ma allora, forse... forse non è stata la neve a pianificare tutto... forse... forse è stata lei!

Ma sì, deve essere così!

Infatti, eccola!
 

Lì, davanti al televisore dell'altra stanza, Genio, la receptionista, osservava orgogliosa il filmato.

Una donna le si avvicinò alle spalle, carezzandole i fianchi:« Genio, sei... un genio! » poi, sensualmente, avvicinò le labbra alla pelle chiara del suo lobo:« Il mio Genio del male »

Genio si lasciò dominare dal piacere, si voltò verso la sua compagna e sussurrò accativante:« Allora, Pollon, che ne dici di dare inizio al nostro divertimento? »

Sguardi penetranti, sorrisi provocatori, dildi nelle mani e la festa ebbe davvero inizio.
Stavolta per tutti.

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Bene, prima che io mi scavi da sola una buca nel terreno, tenterò di giustificare la creazione di questa cosa con la solita frase: la colpa non è mia, ma della mia mente malata e perversa.
Vi prego di credervi u.u
Poi, tendo a sottolineare - così, giusto per aizzarle ancora di più contro di me - che la Shot è dedicata ai personaggi della storia, che esistono realmente e sono: Il_Genio_del_Male, _pollon_, crazy_k, MarchesaVanzetta, pervetpuccirat e Andrea.
E, infine:

One-shot partecipante alla "Challenge di Carnevale", indetta da MarchesaVanzetta, con il prompt: Piani.


Ora... voi lasciate liberi i cani ed io corro a nascondermi <3