Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Carla Volturi    27/02/2012    6 recensioni
Lei, Lucilla insegnante di italiano trentanovenne, sposata con due figli; lui, Antonio, avvocato quarantenne divorziato. Tutto avviene a Vietri, città del sole, del mare e di un incontro: il loro!
ATTENZIONE: I PERSONAGGI DI QUESTO RACCONTO SONO PRESENTI NELLA MIA ULTIMA STORIA “LA STAGIONE DEL CUORE-PARTE SECONDA-”.
TUTTAVIA “SOLO PER AMORE” PUO’ ESSER LETTO INDIPENDENTEMENTE DAL RACCONTO APPENA CITATO, POICHE’ I PROTAGONISTI PRINCIPALI CAMBIANO, DUNQUE NON SI PUO’ PARLARE DI UN VERO E PROPRIO SEGUITO.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Buon inizio settimana a tutti! Posto un nuovo capitolo, sperando che vi piaccia.
Un bacio da Carla.

P.S.= Nella foto Lucilla (protagonista della storia) e l'uomo misterioso, anche se credo abbiate capito chi sia ;)

CAPITOLO 5- INCONTRI INASPETTATI


Il lungo sfogo con Bianca è servito solo in parte: è vero che mi sono totalmente liberata, ma avrei preferito farlo con il diretto interessato, piuttosto con mia cognata. Per giunta mi sono sentita anche in colpa, perché le ho scaricato addosso le mie ansie e i miei problemi, senza contare che è incinta che in questo momento dovrebbe unicamente essere felice per ciò che le sta capitando. E’ come una sorella per me, le voglio lo stesso bene che riservo a Luna e Cristiano. Noi due ci siamo sempre capite a perfezione, non ci sono mai stati dei fraintendimenti e nel momento del bisogno l’una è stata accanto all’altra. E vogliamo mettere in conto i suoi due angioletti: sono tremendamente belli e dolci. Poi, sapete, i bambini piccoli ti strappano le coccole dalle mani e quando li vedo perdo il lume della ragione: mi faccio fare ciò che piu’ desiderano, compreso tirarmi i capelli. E’ una famiglia magnifica quella di Bianca e Cristiano, c’è tanto amore, tanta passione, tanta voglia di stare insieme e di non dividersi mai. Ecco il loro nucleo è l’esatto opposto del mio: pensandoci bene ma la mia si può chiamare ancora famiglia? Ma si dai: dove ci sono i figli c’è sempre una famiglia e la mia Marta e il mio Luca rappresentano ciò che piu’bello lascerò al mondo. Cammino per strada, dopo essermi congedata da mia cognata. Una casa non si mantiene con l’aria, dunque mi tocca fare la spesa. Osservo la merce dei negozi. Opto per il supermercato “Piscopo”, molto grande e ben fornito. Afferro a volo un carrello ed inizio a circolare tra i vari settori: prendo dei biscotti alla marmellata, fette biscottate, nutella. Ogni tanto mi sollevo sul piede destro per scrutare meglio i prodotti. Certo che le grandi marche non sanno proprio come abbindolarti: “Confettura di pura frutta”, “Confettura con frutti freschi”, “Confettura della nonna”….niente di meno! E sta nonna è una stakanovista, altro che ad un passo dalla fossa!. Ah mie care aziende non sapete come spillarci i soldi.
In un secondo reparto mi dedico alla ricerca del caffè. Aggrotto il sopracciglio: e dove si trova? Alzo lo sguardo in alto ed osservo il cartellone sospeso in aria “Settore 2: coloniali”: teoricamente qui dovrebbe esserci ciò che cerco. Cammino guardando ogni minimo dettaglio: zucchero a non morire, orzo…che brutto l’orzo!, thè di tutti i gusti possibili ed immaginari, camomilla. Ma si può sapere dove si trova il caffè? Mi occorrono solo due buste, niente di trascendentale. Spingo il carrello e mi adopero nuovamente alla ricerca, fin quando non retrocedo d’improvviso. Mi volto di scatto ed, imbarazzata ai massimi livelli, mi rendo conto di aver investito, con il dannato aggeggio tra le mie mani, un uomo. Gli vado subito vicino per scusarmi. Il malcapitato è chinato su se stesso, intento a massaggiarsi la caviglia. Datemi una pala e un bel terreno: voglio scavarmi la fossa da sola per la vergogna…sono un imballata cronica!.
Sfioro la sua spalla, coperta da una maglia blu scuro, cosi come il suo pantalone lungo di cotone.
Mi abbasso leggermente: “Le ho fatto molto male?”.
Si alza. E’ dinanzi a me. Un passo indietro e i miei occhi su di lui: avrà all’incirca la mia età, occhi verdi, barba incolta, capelli corti castano chiaro. Labbra carnose quanto basta, rosse. Il suo sguardo da sicurezza ma allo stesso tempo me la toglie. Sembra dolce e tenebroso. Sensibile e sicuro. Gentile ed impertinente. E’ un misto di sensazioni belle e soprattutto opposte. E’ affascinante, sexy. E’ bello da morire.
Scoppia a ridere. Ride davvero di gusto. Porta le mani nelle tasche del pantalone.
Perplessa esclamo: “Cosa c’è da ridere?”.
E’ la prima volta che vengo investito da un carrello”, afferma ancora divertito.
Faccio spallucce: “Contento lei”. Riprendo l’affare colmo di prodotti: “Mi scusi ancora!”.
Scuote la testa: “Non mi ha fatto nulla, non si preoccupi”.
Un ultimo sguardo e le nostre strade si dividono: procedo avanti, lui resta li a controllare chi sa cosa. Trovo il caffè, ne porto due confezioni nel mio cesto mobile e mi dirigo alla cassa. Pago il conto, scruto in lontananza: del bel misterioso non c’è traccia. Certo che visione però, peccato che non abiti qui a Vietri…lo sai quanti carrelli gli avrei lanciato addosso pur di fermarlo?.  Afferro la busta della spesa e chiamo Marta al cellulare: ho necessità di sentire la sua voce, la sua candida voce. Ho bisogno del loro affetto, che non manca pur essendo lontani. E nuovamente lui, mio marito, nella mente: ma che cavolo hai combinato Adriano? Ma che cavolo siamo diventati?.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Carla Volturi