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Autore: braver than nana    27/02/2012    7 recensioni
{ Larry Stylinson is love and nothing hurts - ispirata a Nothing's real but love, cantata da Rebecca F }
Non era vero niente. Erano appena atterrati sul suolo americano, tutti si reggevano a malapena in piedi ma in quel momento, con una mano che stringeva il suo nuovo telefono e l’altra che affondava nel palmo del suo migliore amico, l’unica cosa che riusciva a pensare che no, non era vero nulla.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nothing's Real { But Love }

Non era vero niente. Erano appena atterrati sul suolo americano, tutti si reggevano a malapena in piedi ma in quel momento, con una mano che stringeva il suo nuovo telefono e l’altra che affondava nel palmo del suo migliore amico, l’unica cosa che riusciva a pensare che no, non era vero nulla.

Tutte le parole, le promesse, il futuro.

Louis si riteneva una persona allegra, lo era sul serio, faceva ridere la gente, ma se si trattava di Harry ultimamente non riusciva più a ridere. C’era sempre un peso, al centro del petto, che gli diceva che non poteva sorridere, che non c’era più nessun motivo per pensare a quel ragazzo e poi sprecare sorrisi. Però continuava a stringere la sua mano, almeno in macchina, dove non li poteva vedere nessuno. Gli altri dormivano e non c’era nessuno dello staff a guardarli, a dirgli cosa dovevano e cosa potevano fare.

Louis pensava che infondo, se stavano insieme, avrebbero potuto superare tutto, invece Harry se ne stava andando. Pochi giorni dopo l’ennesima sgridata – quella cavolo di intervista con sugarscape li aveva messi in uno dei casini più grossi che avessero mai combinato – aveva deciso che basta, non potevano più vivere insieme. Aveva già un idea, il tipo di casa che stava cercando, ho guardato su internet aveva detto, ci sono belle villette verso Bloomsbury. E mentre lui parlava, con il sorriso sulle labbra ma gli occhi spenti, il più grande aveva capito. Solitamente era lento a comprendere le cose, la maggior parte delle volte perché non si impegnava abbastanza, ma se si trattava di Harry e del loro rapporto era sveglio, capiva subito. Forse era solo che capiva Harry.

E se lui stava facendo quel discorso, con il sedere appoggiato su una delle loro sedie della cucina, lo sguardo basso e le mani intrecciate, voleva dire che stavano rompendo. Non che ci fosse mai stato un vero legame, un qualcosa che effettivamente potesse rompersi. Eppure quella era la postura di un ragazzo che vuole dire Non sei tu, è tutta colpa mia oppure, nel migliore dei casi, Voglio che restiamo amici.

Il loro problema era che erano – avrebbero dovuto essere – solo amici. Amici che si baciavano ogni tanto, che scopavano, ma che soprattutto condividevano tutto. Casa, spazzolino da denti e coperte la sera, mentre guardavano la tv e scherzavano davanti a qualche film ridicolo che avevano visto un migliaio di volte.

Louis si era sentito morire e mentre lui parlava – Naturalmente non me ne vado subito, ho parlato con un’agenzia l’altro giorno e mi hanno detto che ci vuole ancora un po’ – si rese conto che non lo stava ascoltando più. Lo guardava e anche se nessuno dei due si stava allontanando, erano fermi, i loro piedi erano fissati al pavimento di finto marmo chiaro, lui lo stava chiaramente vedendo mentre andava via. E gli mancava, gli mancava terribilmente.

Anche in quel momento, mentre con un gesto Harry si girava trovando una posizione migliore per addormentarsi sul sedile della loro macchina, lasciando la sua mano, gli mancava talmente tanto che gli si mozzava il respiro.

Non era vero niente, non era vero che sarebbero stati insieme per sempre, che niente e nessuno avrebbe potuto separarli, che loro due erano più importanti di qualsiasi altra cosa. Si dicevano quello quando a xFactor si rintanavano sotto le coperte, per creare un mondo tutto loro dove baciarsi non era difficile e non dovevano tener conto a nessuno.

Non era vero niente, niente tranne il loro amore.

 

Fine.

Sì, son depressa. Quei due, ultimamente mi deprimono. Harry cambia casa, Louis scrive messaggi super malinconici su twitter ( sappiate che in una teoria scaturita da strane conversazioni isteriche su twitter si è deciso che Louis usa strani codici e che quel ‘I miss you already .....’ è chiaramente indirizzato al nostro Curly-boy. Notare il already che sta a indicare che la persona non è ancora andata via ma che lo farà presto e i cinque, sto dicendo cinque puntini di sospensione con lo spazio prima. Contate con me H A R R Y sono cinque lettere. Ok, sproloquio finito ) e loro non sono più affettuosi come una volta.

Questa storia, scritta perché oggi vado ispirata, è nata da tutti questi pensieri e dalla canzone ‘Nothing real but love’ cantata da Rebecca F. che non so di cosa parli ma che mi ha dato spunto. Detto questo, mi dileguo.

Peace and Stylinson, Nana.

   
 
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