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Autore: MartiSpunk    27/02/2012    1 recensioni
Un'altra storia Robsten? Sì.
E'la prima che scrivo, perciò non siate troppo critici o offensivi: sono molto sensibile. LOL.
Anyway, che dire? Tramite i Gossip - giusti v.v - ho deciso di cimentarmi su questa storiella.
Alcune frasi sono delle citazioni famose, altre sono di mia pura invenzione. I luoghi e il resto, a volte veri, a volte no.
Per me i Robsten sono nati COSI'. La loro storia è nata così.
Quindi... buona lettura. :D
-MartiSpunk.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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POV ROBERT:

"Porca troia, Tom, ancora non viene."
"Amico, ti fai troppi problemi. Arriverà, rilassati."
"E se ha fatto un incidente? Oppure i paparazzi l'hanno bloccata? Giuro che se li incrocio li trucido."
"Cazzo, Rob. Da quando sei andato a letto con lei ti preoccupi pure se le viene il ciclo in ritardo!"
Gli lanciai un'occhiataccia, intrecciando le dita fino a farle indolenzire. "Zitto. Facciamo i seri, potrebbe capitare, sai?"
"Woho! Allora ci vai dentro, amico!" Soffocò una risata allettante, dandomi un pugno sulla spalla destra. Io lo guardai nuovamente di traverso, restituendo il gesto e abbozzando un sorriso.
Abbassai lo sguardo. "Onestamente ci ho pensato...", confessai, di punto in bianco.
"Che?", chiese lui, curioso.
"Ho pensato per bene.... alle conseguenze", continuai, alzando gli occhi verso i suoi. "A ciò che sarebbe successo dopo questo nostro... contatto fisico, ecco."
"Pensi che sia incinta? E magari è scappata di casa perché non vuole dirti niente? Wow, che mente fantasiosa."
"Non è di questo che parlo", sbottai, "è che... stamattina era strana. Sai, non è successo nulla di ciò che doveva succedere."
"Spiegati", m'incalzò, improvvisamente interessato.
Mi buttai sopra il letto, in ginocchio, frugando tra le lenzuola disperatamente. Tom mi guardava interdetto, era ovviamente confuso dal mio comportamento. Afferrai con dolcezza un'ombra nera e la portai al naso: poi l'annusai.
"Che fai?", disse.
Odorai un'altra volta, più intensamente della precedente. Quanti ricordi; giravano nella mia mente come flashback. Scene incantevoli.
"Ma che minchia fai? Ehi", cercò di togliermi dalle mani quella meraviglia, spostando le mani qua e là e provando a prenderla. 
"No, lascia!", sbraitai.
"Cazzo, fa' vedere, oh!"
Come un lampo, la strappò via dalle mie mani, cantando gloria.
Quando indentificò con chiarezza di cosa si trattasse, spalancò gli occhi come un pazzo e aprì la bocca, cercando di trattenere l'orrore o la... sorpresa. 
"No, ma fammi capire", borbottò, "adesso vivi di... oddio", fece una smorfia teatrale.
"Dammelo. Se non dovesse ritornare... lo ammirerò ogni singolo istante della mia vita. Diventerà una specie di moglie."
"Ma ti sei fumato qualche canna o cosa?", disse, ironico. "Quando sei innamorato sei... uno schifo, senza offesa. Sei peggio di Edward. Secondo me di sei calato troppo nella parte."
"Cullen non c'entra un emerito cazzo. Qui stiamo parlando di Pattinson."
Sbuffò. "Sei innamorato di Kristen Stewart, santo cielo."
Mi morsi un labbro e aggrottai le sopracciglia, pensante. "Sei così superficiale", conclusi.
"Oh, scusa. La prossima volta troverò qualcosa di più concreto. Che ne pensi di stregato?", chiese, disgustato.
"Folgorato è anche sufficiente."
"Sei patetico."
"Almeno io mi ci impegno nelle cose. Non sto a sognare ad occhi aperti", risposi, decisamente acido.
Si sedette accanto a me. "Ehi, sicuro di ciò che fai?"
"Perché non dovrei esserlo?", chiesi.
La sua espressione si fece triste. "Ricorda che è pur sempre fidanzata con quello... Angarano."
"E be'? Quello si smonta in cinque minuti."
"Attento a ciò che fai", mi avvertì, severo. "Non voglio perdere il mio migliore amico."
Mi addolcii. "E io non voglio perdere il mio rompi coglioni. Gli voglio troppo bene."
"Questo soprannome mi si addice alla perfezione", commentò ridendo. "Ehi, anche io te ne voglio. E proprio per questo voglio aiutarti."
"Stanne fuori. So cavermela... dai. Esci di scena, fai fare tutto a me. E' un tipetto facile da spezzare", ridacchiai.
La sua risata si unì alla mia. "Be', del resto sei un vampiro, no? Su, esci fuori i canini", ringhiò imitandomi.
"Vuoi smetterla di paragonarmi a quello? Io sono molto più forte."
"Non sei di pietra come quello, ma... suvvia, ci conto."
"Oh, che grande soddisfazione", sorrisi.
Si rabbuiò per qualche minuto, guardandomi negli occhi. "Poco fa mi hai detto una cosa che ancora non ho capito", ammise.
"Cosa?"
"Hai detto che Kristen non si è comportata come dovrebbe dopo il sesso... perché?"
Merda. Aveva ripreso il discorso. Mi feci coraggio, con un filo di imbarazzo. "Di solito dopo l'amore... ci si sta insieme. Carezze, coccole, baci. Lei invece... è scappata via, così, d'un tratto. Ed era nervosa. Quando le ho detto amore... mi ha guardato pure male."
"Pensi ci sia un precedente a questo?"
"Non lo so", mormorai. "L'unica cosa che posso dirti è che le è vibrato il cellulare e si è talmente irritata da rivestirsi in un lampo e fuggire via. Cosa può essere?"
"Non ne ho idea amico. Non è che c'entra con Angarano, scimmia non evoluta?", chiese, annuendo.
"Non credo. Si sono litigati fino a ieri. No, no, non è possibile", scossi la testa.
"Boh, comunque credo che tornerà fra un po'", mi rassicurò con un sorrisetto.
Ricambiai, socchiudendo gli occhi. "Chissà cosa sta facendo ora..."



 
  
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