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Autore: giormoments    28/02/2012    35 recensioni
«Perché mi chiedi continuamente di sorridere per te?» chiese Harry, guardando attentamente Louis. L’altro gli sorrise.
«Perché amo il tuo sorriso. Mi rende felice.» spiegò.
Harry sospirò e scosse la testa sentendo la solita risposta che Louis dava ogni volta alla sua domanda.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PREMETTO che questa storia non è assolutamente farina del mio sacco.
E' una Shot che ho trovato su Tumblr e mi ha commossa talmente tanto da volerla tradurre tutta di mio pugno dall'inglese per poi postarla. Per chi volesse leggere l'originale, ecco QUI il link della fanfiction originale.


Ora, ecco qui a voi: SORRIDI PER ME.




«Sorridi per me.»
Harry non poteva contare quante volte aveva sentito quelle parole. Era senza dubbio la frase che Louis aveva usato di più da quando si erano conosciuti. Harry lo ricordava ancora.

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Era il giorno che si erano incontrati, ad X-Factor.
Dopo essersi salutati, Louis guardò Harry negli occhi e gli disse «Sorridi per me.»
Sul momento, Harry rimase a fissarlo come se fosse matto, ma quando Louis lo ripeté, assentì e gli sorrise.
E fu così da quel momento.
 
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Non passò molto tempo perché la loro amicizia diventasse una vera e propria relazione. In effetti, ad essere onesti, Harry non era molto sicuro che quello che avesse con Louis fosse una semplice amicizia.
Anzi, in realtà era come se avessero completamente saltato la fase dell’amicizia e fossero passati subito alla fase dei flirt, che non ci mise molto a diventare una relazione bella e buona.
Oh, se solo le fans sapessero che il loro amato Larry Stylinson non era solo immaginario..

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Ma ogni giorno, dal primo giorno, ad un momento qualsiasi della giornata, Louis guardava Harry e gli diceva di sorridere per lui. Ogni giorno, ed ogni volta, non importa quale fosse il suo umore, Harry sorrideva. Niente aveva importanza, ogni volta Harry sorrideva.

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Quindi il fatto che Louis, nel Gennario 2011, glielo dicesse ancora, per Harry non era più una sorpresa. Ma nonostante questo, il riccio ancora non sapeva il motivo per cui Louis continuava a chiedergli di sorridere per lui.
Guardando il suo ragazzo, Harry alzò un sopracciglio.
«Perché mi chiedi continuamente di sorridere per te?» chiese Harry, guardando attentamente Louis. L’altro gli sorrise.
«Perché amo il tuo sorriso. Mi rende felice.» spiegò.
Harry sospirò e scosse la testa sentendo la solita risposta che Louis dava ogni volta alla sua domanda.
Quanto Harry non sorrise, Louis mise il broncio e lo guardò con gli occhi da cucciolo.
«Hazza.. Puoi sorridere per me? Per favore?» Questa volta non lo stava semplicemente dicendo, glielo stava chiedendo, e con quell’adorabile espressione sul viso, Harry non poté far altro se non assecondarlo. E sorrise.
Louis si chinò verso di lui e posò un dolce bacio sulle labbra di Harry.
«Grazie», sussurrò contro le labbra del più piccolo, che ancora una volta lasciò perdere l’argomento.

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Era il loro quarto mesiversario. Harry giaceva nel letto con Louis sopra di lui, il viso di quest’ultimo nell’incavo del collo del più piccolo, entrambi con il fiatone per aver festeggiato il loro quarto mese insieme come una coppia.
La mano di Louis, nei capelli di Harry, giocava piano con i suoi ricci e le unghie di Harry accarezzavano dolcemente la spina dorsale di Louis.
«Buon mesiversario», sussurò Harry, chinandosi leggermente, posando un bacio soffice sulla nuca di Louis. Lo sentì sorridere contro il suo collo.
«Buon mesiversario» gli rispose Louis sospirando contro la sua pelle.
Un silenzio pacifico, entrambi si stavano godendo quel momento. Fu Harry ad interrompere quella pace.
«Non mi hai mai detto cosa vuoi come regalo.» disse.
Circa una settimana prima, Harry gli aveva fatto la medesima domanda. Louis non aveva risposto, aveva solamente sorriso e aveva baciato il più piccolo.
Louis alzò leggermente la testa affinché Harry potesse vederlo. C’era un leggero sorriso sulle sue labbra quando parlò.
«Sorridi per me.»
Harry avrebbe dovuto aspettarselo, e stava per commentare di nuovo, ma qualcosa negli occhi di Louis lo trattenne dal chiedere il motivo della sua richiesta, questa volta.
In risposta, Harry sorrise con il sorriso più affettuoso che potesse fare, e fu premiato con un bacio.
Harry dimenticò presto di chiedere a Louis perché continuasse a chiedergli di sorridere quando il più grande approfondì il bacio, facendo muovere le sue mani sul petto e sul corpo di Harry.
Non passò molto tempo prima che i due celebrassero il loro quarto mesiversario di nuovo.
 
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Era il 21 dicembre, ed era il ventunesimo compleanno di Louis.
«O mio Dio Harry! E’ meraviglioso!» esclamò Louis; aveva appena aperto il regalo che il riccio gli aveva fatto per il suo compleanno.
Sorridendo felice tra sé vedendo la reazione di Louis all’orologio Hugo Boss che gli aveva regalato, Harry si avvicinò e baciò il suo ragazzo sulla guancia.
«Sono contento che ti piaccia. Non mi avevi detto cosa desideravi, quindi ti ho preso qualcosa che pensavo potesse piacerti.» disse Harry, osservando con divertimento come Louis guardasse l’orologio, sembrando anche un po’ perplesso.
«E’ perfetto.. Grazie. Grazie mille.» disse Louis, distogliendo lo sguardo dall’orologio e voltandosi verso il suo ragazzo, sporgendosi per baciarlo amorevolmente.
«Oh, andiamo! Prendetevi una stanza!» si lamentò Niall, dopo aver guardato i due baciarsi per circa cinque minuti.
«Harry, potrai regalare a Louis un po’ di sesso quando ce ne saremo andati!» si girò Zayn con un finto tono ovvio.
«Io penso che siano carini..» affermò Liam.
«Oh, sta zitto Liam!» disse Niall stizzito.
Louis sorrise contro le labbra di Harry, prima di staccarsi e di strofinare il suo naso contro quello del piccolo.
«So di averti detto di non volere niente per compleanno. Ma..» sussurrò Louis, in modo che solo il suo ragazzo potesse sentirlo.
«Ci sarebbe una cosa che vorrei..» continuò Louis. Harry alzò un sopracciglio, curioso, guardando l’altro mordersi il labbro inferiore prima di continuare.
«Sorridi per me?»
Harry non poté far altro se non ridacchiare sentendo la richiesta del più grande.
«Chissà perché, non sono sorpreso...» ridacchiò Harry, posando un altro bacio sulle labbra di Louis. Ma, come sempre, lo assecondò e sorrise.

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Gli One Direction avevano appena finito un concerto a Liverpool. Era marzo 2013, e il clima non è esattamente il più caldo dell’anno quando la band lasciò le stadio per recarsi alla macchina.
Liam e Zayn erano già in macchina, mentre Niall si era dilungato nello stadio per salutare alcuni amici venuti a vederli.
Harry e Louis stavano camminando verso la macchina, entrambi avvolti nei loro cappotti per cercare di scaldarsi.
Qualcosa di umido si posò sul naso di Louis, e lui realizzò subito che stava iniziando a nevicare.
Fermandosi, Louis alzò la testa e vide come i fiocchi di neve leggeri cadevano lentamente dal cielo.
Harry era qualche passo avanti a lui, praticamente arrivato alla macchina quando si accorse che Louis non era accanto a lui. Girandosi, vide Louis che guardava il cielo.
«Lou-Lou! Sei pazzo? Si congela qua fuori! Entriamo in macchina!»
Con aria confusa, Harry raggiunse il suo ragazzo, prendendolo per un braccio e iniziando a tirarlo per convincerlo a salire in macchina.
«Andiamo Louis! Morirai congelato, qua fuori!» lo supplicò Harry, preparandosi a spingere Louis verso la macchina se fosse stato necessario.
Si fermò quando sentì Louis liberarsi dalla sua presa solo per prendergli la mano ed abbracciarlo.
«Harry, sta nevicando.» disse Louis, lo sguardo ancora puntato verso il cielo ed un grande sorriso stampato in faccia.
«Lo so, e fa anche freddo da morire. Quindi possiamo andare in macchina, per favore?» chiese Harry, guardando Louis con occhi imploranti.
«Ad una condizione.» disse il più grande, spostando il suo sguardo dal cielo ad Harry. «Sorridi per me.»
Harry si sforzò di trattenere un lamento frustrato e stava per chiedere se dovesse farlo in quel momento, al freddo, ma la scintilla negli occhi di Louis ed il rossore delle sue guance lo rendevano così dannatamente bello che non riuscì a protestare.
Quando glielo chiese, Harry lo fece. Sorrise. E fu premiato con un bacio tanto affettuoso che si dimenticò all’istante del freddo.
 
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Era l’ottobre 2013. Harry era seduto accanto al letto d’ospedale dove giaceva Louis. Erano passati esattamente due giorni da quando gli avevano diagnosticato la leucemia. Gli stavano facendo trattamenti non-stop da quando gli avevano diagnosticato la malattia, e Louis era stanco. Molto stanco.
Aveva dormito per le ultime due ore, ed Harry non aveva mai lasciato il suo posto da quando si era addormentato. E non aveva intenzione di farlo.
Se non fosse stato perché dovesse mangiare o perché avesse bisogno di un po’ d’aria fresca, non l’avrebbe lasciato per niente.
Non finché sarebbe stato meglio, almeno.
Le unghie di Harry accarezzavano il dorso della mano di Louis mentre lo guardava dormire. Era distrutto, certo, ma era comunque l’essere umano più bello che Harry avesse visto in tutta la sua vita.
Gli occhi di Louis si mossero sotto le palpebre, e Harry capì che stava per svegliarsi. Lentamente, Louis aprì gli occhi.
«Hey, tu.» disse piano Harry, sporgendosi un po’ per posare un altro bacio sul dorso della mano di Louis.
«Ciao..» sussurrò Louis, mentre i suoi occhi trovavano quelli di Harry.
«Come ti senti?» chiese Harry, facendo scorrere le sue dita sulla guancia di Louis, accarezzandolo.
«Sono stanco, Hazza. Molto stanco. Non so per quanto altro tempo potrò sopportarlo.» sussurrò il più grande quasi senza respiro. Harry moriva ogni volta che lo vedeva così.
«Non dirlo, Boo-Bear. Vincerai tu. Devi solo continuare a combattere, come hai fatto negli ultimi due mesi. Stai andando bene Louis, e sono sicuro che il trattamento inizierà a funzionare presto, e starai bene prima ancora che tu possa accorgertene, ok?» insistette Harry, come sfogandosi, la voce bassa, ma ferma. Louis chiuse gli occhi.
«Ma fa male, Harry…» sospirò. Le lacrime invasero gli occhi di Harry, che li chiuse prontamente.
«Lo so, Lou-Lou. Ma smetterà presto, lo so. Devi solo continuare a lottare. Devi.» disse Harry implorandolo, ed era sicuro che Louis potesse sentire che era sul limite delle lacrime.
Louis odiava quando Harry piangeva.
Lentamente, aprì gli occhi ed usò tutte le forze che aveva per prendere la mano di Harry nella sua.
«Harry..» sussurrò, stringendo debolmente la mano di Harry per fargli riaprire gli occhi.
«Sorridi per me.» biascicò, sorridendo lui per primo ad Harry.
Harry non poté far altro che sorridergli, pensando che anche nel suo momento più difficile, Louis trovava la forza di sorridere e di chiedergli di sorridere per lui.
«Sei incredibile.» disse, chinandosi in avanti per baciarlo. Quando si staccò, poggiò la sua fronte su quella di Louis e regalandogli un altro sorriso.
«Ti amo» sussurrò Louis, contento del suo sorriso.
«Lo so. Ti amo anch’io.»
 
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Era il 17 dicembre 2014. Harry sedeva sul letto della sua camera, un libro di fotografie sulle ginocchia. Guardava quel libro, il suo nome scritto sulla copertina con quella calligrafia così familiare.
Era passato esattamente un anno da quando Louis aveva perso la battaglia contro la leucemia.
Era passato un anno ed Harry non era ancora riuscito a risistemare le cose di Louis prima di allora.
Ed era allora che aveva trovato l’album fotografico. Era in uno scatolone insieme alle magliette preferite di Louis.
Ed ora era sulle ginocchia di Harry, il suo nome scritto sulla copertina con la calligrafia perfetta di Louis. Prendendo un respiro profondo, Harry lo aprì.
Era pieno di foto di loro due insieme, da quando si erano incontrati il primo giorno ad X-Factor fino all’ultimo giorno che avevano passato insieme, in ospedale, prima che Louis se ne andasse.
La data di ogni foto è scritta accanto, un piccolo testo sotto ognuna di esse. Perlopiù qualcosa che uno dei due aveva detto al momento dello scatto.
Harry guardò tutto il libro, pagina per pagina, nonostante le sue lacrime scorressero sulle guance. Alcune di queste caddero sull’album. I ricordi di lui e Louis felici lo facevano urlare di dolore e di felicità allo stesso momento.

Dio, quanto gli mancava Louis.

Quando arrivò alla terz’ultima pagina, c’era un testo più lungo del solito. Non solo una citazione, ma un messaggio.

‘’Harry,
se stai leggendo questo messaggio, allora significa che me ne sono andato già da un anno. Questo era esattamente il tempo di cui avevi bisogno per sistemare le cose che mi appartenevano.’’


Harry sussultò quando lesse le parole di Louis. Ma come cavolo faceva?

‘’Non essere così sorpreso, Styles. Dovresti sapere che ti conosco talmente bene da sapere di quanto tempo avresti avuto bisogno per affrontare tutto questo. Non dovresti essere sorpreso.’’

Harry singhiozzò. Lo conosceva davvero bene.

‘’Ma ora che ho finalmente la tua attenzione, voglio dirti che ti amo. Ti amo dannatamente tanto, Harry Edward Styles. Molto più di quanto io abbia avuto la possibilità di dirti. E non hai idea di quanto mi manchi. Perché mi manchi. Anche se sono quello che se n’è andato, mi manchi. Mi manchi ogni secondo di ogni giorno, e non c’è niente che vorrei di più che tornare lì per guardare i tuoi meravigliosi occhi verdi e dirti quanto ti amo. Ma non posso.’’

Harry dovette chiudere gli occhi per evitare che le lacrime cadessero sul messaggio di Louis. Ci volle un po’ perché si riprendesse e continuasse a leggere.

‘’Ma Harry, devi sapere che non c’è un momento in cui non sono con te. Ci sono sempre. Sono con te in ogni momento, e ci sarò sempre. Mi avrai sempre nel tuo cuore, e quando avrai bisogno di me, cercami nel tuo cuore, sarò lì. Pronto ad aiutarti quando ne avrai bisogno.’’

Harry soffocò un sussulto mentre leggeva, il suo cuore che si spezzava ad ogni parola che Louis aveva scritto.

‘’Non dimenticare che sono sempre lì, Harry. Sono sempre lì. Ora e sempre.
Ti amo Harry. L’ho sempre fatto. Lo farò sempre.
Baci, Louis.’’


Alla pagina dopo il messaggio c’era una foto di loro due. Era quella che Liam aveva scattato nel Natale del 2011. Louis era steso di schiena sulla neve, Harry era steso sopra di lui. Erano entrambi coperti di neve e si stavano baciando. Si vedeva che entrambi sorridevano. Era la preferita di Harry.
Sotto, c’era un altro messaggio di Louis.

‘’Oh, e.. Harry?’’

Era scritto con la bellissima calligrafia di Louis. Il messaggio finiva lì, ed Harry ebbe paura che Louis non avesse avuto il tempo di finire di scriverlo. Ma poi si ricordò che era rimasta l’ultima pagina.
Prese un respiro profondo e girò la pagina.

‘’Sorridi per me.’’

Ed Harry sorrise.
  
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