III. The Shitiru's book.

Corremmo verso la biblioteca e trovammo tre -delle dieci- immense librerie rovesciate a terra, con i dovuti libri sparsi a terra, sul pavimento di parquet.

-No! I miei libri!- urlò angosciata mia sorella, correndo disperata verso i suoi cosiddetti “figli”. Velocemente incominciò a riporre tutti i libri su dei tavolini

di pregiato mogano lì vicino, assicurandosi, premurosa, che non avessero subito alcun danno alle copertine, dovuto alla caduta.

Mi portai accanto alla mia “gattina” e le sussurrai malizioso: -Ehi, se vuoi un giorno noi due potremmo leggere insieme un libro, magari nella vasca da

bagno, con qualche pasticcino.- la vidi diventare di tutti i colori immaginabili e la sentii sussurrare un “m-maniaco pervertito...”, per poi allontanarsi da me

ed aiutare mia sorella a finire di raccogliere la decina di libri rimasti. -Chi credete sia stato?- domandò mia sorella, quasi sul colmo delle lacrime.

Io ci pensai su un attimo, poi azzardai poco convinto: -Forse ladri, ma le guardie ci avrebbero già avvertito.-

Stavo per continuare, quando un fischio acuto interruppe la nostra discussione. Per il fastidio, ci tappammo le orecchie.

Il suono era così forte che mandò in piccoli pezzi cristallini una vetrina di vetro, posata su un tavolino rotondo di marmo, dov’era contenuto un libro.

Come in trance, mia sorella corse verso il libro e se lo portò al petto, stringendolo. A quel gesto, il fischio tacque.

-Oh, che mal di testa...- sussurrò Fine, svenendo -senza volerlo- tra le mia braccia. Insieme a mia sorella ci sedemmo su una poltrona di velluto rosso lì

vicina, Rein parlò per prima: -Secondo te perché, quando ho preso il libro in mano, il fischio si è spento? E’ come per magia.-

Scossi convinto il capo e asserii: -Sorellina, la magia non esiste, è decisamente impossibile.-

Lei storse la bocca in un sorriso deluso e dopo aver spolverato per bene la vecchia copertina di pelle marrone, vecchia e sgualcita, cominciò a leggere la

prima pagina ad alta voce:

Centinaia e centinaia di anni fa...

Il potente dio Shitiru decise di creare la vita.

Prese terra, per render robusto e possente il corpo, prese sabbia per donare un cuore d’oro e prese acqua, per render puro lo spirito e l’anima.

Infine, Shitiru infuse il respiro della vita nel corpo dei suoi figli e creò per loro anche un bellissimo regno, dove lande e lande di campi si susseguivano

l’uno sull’altro, cascate scroscianti rendevano il paesaggio fresco e alti monti svettavano in cielo, fino a toccare la casa del dio Shitiru.

Dopo molti millenni... e dopo che generazioni di regnanti si susseguirono, il dio Tapporu -unico fratello di Shitiru- invidioso, si ribellò e ruppe l’equilibrio

del regno di Xinlang. Acqua e terra si separarono, le cascate si inaridirono e gli abitanti dell’acqua morirono assetati, le vette si ridussero a colline e gli

abitanti delle nevi morirono per il caldo... anche aria e fuoco si divisero, l’aria divenne inspirabile e il fuoco bruciò tutto, per poi scomparire.

Xinlang si divise nel Buio e nella Luce. Nel regno Bianco della Luce, dove ogni giorno nevica e insieme splende il sole, nel regno Nero del Buio dove il sole

non sorge mai e la luna regna solitaria nel cielo scuro. Dalla furia, i due dei si combatterono fino allo stremo e quando capirono che nessuno dei due

avrebbe vinto, scomparvero nel nulla e il regno di Xinlang venne rinchiuso in una scacchiera.

L’unica speranza sono i tre Prescelti, ognuno con un dono speciale. La prescelta della Pioggia, con il dono Bianco del coraggio, il prescelto dell’Ombra,

con il dono Bianco dell’audacia e infine lei... la prescelta del Bene, con il dono Bianco della magia. Saranno loro l’unica speranza per riuscire a riportare

la pace tra il regno Bianco e il regno Nero, ma un prescelto dovrà sacr...

Andando avanti la maggior parte delle pagine era illeggibile, poiché bruciata. Ci scambiammo un’occhiata scettica ed aggrottai le sopracciglia. Osservando

le pagine del libro sfogliare davanti a me, spalancai gli occhi e in uno scatto acciuffai il libro dalle mani di mia sorella.

Risfogliai il libro e rividi di nuovo quella frase comporsi, presi foglio e matita e la scrissi:

i soldati ormai caduti sono... a capo di loro Re e Regina bianchi, i fidi alfieri e i cavalli li proteggeranno, le torri di vedetta stanno

-Oh, cosa crediate possa significare?- domandò Fine, ormai risvegliata da un bel po’.

Mia sorella, dopo aver letto lafrase, le scintillarono gli occhi e balzando sul tavolino, esclamò convinta : -Ovvio! Presto miei fidi alleati! Alla scacchiera!-

Ad osservarla in piedi sul tavolino, io e la mia “gattina” ci scambiammo un’occhiata divertita.

***

Seguimmo Rein fino al salotto principale ed arrivati lì, ci postammo davanti alla scacchiera.

-Ed ora, sorellina?- domandò Shade, fissandola curioso -Cosa intenderesti fare?-

La turchese sorrise lievemente e con una mano avvicinò la scacchiera d’epoca al fratello. -Credo, fratellone, che debba essere tu ad aprire la porta verso

Xinlang,- poi lo fissò intensamente e sembrò quasi volergli lanciare un messaggio, che non riuscii a capire -dai, aprila fratellone.-

Lo vidi annuire con il capo e dopo aver riletto varie volte la frase, abbassò tutti i soldati bianchi, posizionò davanti loro il Re e la Regina e subito accanto i

due alfieri ed anche le due torri. Istintivamente, tutti e tre spostammo una mano sulla scacchiera.

Una luce bianca, accecante ed intensa illuminò il salotto, mentre la scacchiera brillava di una luce sinistra verdastra.

Magicamente, entrammo nel gioco, il tempo si fermò e tutti gli orologi fermarono il loro solito giro.

Regno Bianco di Xinlang.

Il sole splendeva sfolgorante in cielo e contemporaneamente la neve scendeva leggiadra, posandosi sul terreno e formando un soffice manto di un colore

puro e incontaminato, bianco. Nella fortezza Bianca, un ragazzo stava per annunciare un’informazione di gioia e speranza.

Appena entrato nella maestosa sala del trono, si inginocchiò davanti al Re bianco e disse raggiante: -Vostra altezza! I tre prescelti sono appena entrati nel

regno Bianco, presto saranno qui.-

Il vecchio uomo si lisciò la barba soddisfatto. -Bene, molto bene Sentinella del cielo Bright, preparati ad accoglierli...- asserì.

Poi esclamò: -Finalmente, il nostro regno è salvo!-

Il giovane ragazzo uscì dalla fortezza, mentre i candidi fiocchi di neve gli bagnavano i lisci capelli color del grano; si infilò il cappuccio scuro sulla testa, poi

rimase in attesa dei Prescelti.

***

(my 3^rd chocolate N.d.a)

Salve a tutti!

Mi dispiace infinitamente per questo ritardo! Quindi: scusascusascusate!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e nel prossimo si capirà cos’è una Sentinella del cielo.

Ringrazio anche tutti quelli che leggono senza recensire e

chi ha messo la mia storia nelle preferite/ricordate/seguite.

E spero di riuscire a postare il prossimo capitolo presto, ehm......

Ci si legge in giro, Choco! :D

***