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Autore: AlexLoves1D    28/02/2012    2 recensioni
La verità, triste e amara, era che Abbey era insicura, voleva essere popolare, ma non riusciva ad essere sé stessa. Era conosciuta come una ragazza sicura di sé, intelligente e un po’ troia, ma la Vera Abbey era dolce, gentile, piena di insicurezze e con la paura di innamorarsi.
È per questo che le piaceva passare “serate occasionali” con i ragazzi, così era sicura di non stringere alcun legame con nessuno di loro.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The day I first met you, you told me you'd never fall in love.
-one shot.

 


Abbey Parker era poco di buono.
Tutti la conoscevano bene per questo. Aveva 17 anni, era subdola, manipolatrice, sì, aveva la capacità di manipolare le persone, soprattutto i ragazzi con cui voleva uscire.
Quel giorno Abbey prese di mira Joe Wilson. Il classico ragazzo che ha pessimi voti a scuola, tanti amici e popolarità.
Abbey non aveva limiti, se voleva una cosa, riusciva sempre ad ottenerla, ad ogni costo.  Le sue due amiche, Miley e Sheila, che non potevano definirsi vere amiche avendole scoperte a sparlare di Abbey in seconda superiore, erano sacrificabili, pur di raggiungere lo scopo.
Fu così che Abbey si presentò di fronte a Joe, vicino alla porta di uscita dell’aula di biologia.
«Ciao Joe, ho sentito che oggi hai fatto due fuoricampo agli allenamenti di baseball.» «È così. Se c’è qualcosa in cui sono bravo è il baseball. Sai in che cos’altro sono bravo?» disse avvicinandosi pericolosamente. Abbey non mosse un passo indietro, non distolse lo sguardo. «Che ne dici di vederci qualche volta, a casa mia, se hai voglia, così, giusto per farmi vedere quanto sei bravo nell’altra cosa?» disse Abbey ammiccando. «A che ora passo?» Disse Joe interessato. «Alle 6:30 di stasera, i miei genitori saranno fuori città per affari di lavoro.» Rispose Abbey. «Ci vediamo lì.»
Ancora una volta, Abbey aveva fatto punto.
La serata era una routine, i preliminari iniziavano alle sette. La prima mezz’ora era solita passarla pomiciando sul divano con il ragazzo di turno. Poi salivano insieme nella camera di lei, e i giochi iniziavano. Ogni volta che i suoi genitori erano fuori città, la storia si ripeteva.
La verità, triste e amara, era che Abbey era insicura, voleva essere popolare, ma non riusciva ad essere sé stessa. Era conosciuta come una ragazza sicura di sé, intelligente e un po’ troia, ma la Vera Abbey era dolce, gentile, piena di insicurezze e con la paura di innamorarsi.
È per questo che le piaceva passare “serate occasionali” con i ragazzi, così era sicura di non stringere alcun legame con nessuno di loro.
 
Era già da un po’ che lo teneva d’occhio, guardandolo passare tra i corridoi. Si chiamava Louis Tomlinson.
Abbey aveva un debole per quel ragazzo, perché non era come tutti gli altri. Gli piaceva ridere, stare con gli amici, ridere. È questo che Abbey adorava di lui.
 
«Ok, ragazze, ci sentiamo più tardi!» stava dicendo Abbey, quando si scontrò con Louis.
«Mi dispiace tantissimo! Non ti avevo visto, scusa!» disse,
«Non ti preoccupare, è tutto ok Abbey.»
«Tu.. tu conosci il mio nome?» chiese Abbey incerta.
«Si.. beh, ci si vede!» disse Louis ammiccando.
Sheila si avvicinò ad Abbey dicendole: «Quel ragazzo non è male.. hai intenzione di giocare con lui?».
Abbey rispose: «No, non lo farò.». Nel frattempo anche Miley si era avvicinata. Miley era piuttosto sveglia, trovava sempre l’ago nel pagliaio e aveva sempre ragione.
«Quel ragazzo ti rende nervosa.» disse.
«Che cosa? Pff, non è vero!» Disse Abbey, mentendo.
«Hey Abbey, credo tu abbia perso questa.»
Abbey si girò, e vedendo Louis disse: «Oh, che imbranata, la mia penna.. Grazie Louis.»
«Vedo che anche tu conosci il mio nome!»
«Sarà solo una strana coincidenza..» bugia! Abbey sapeva bene chi era.
Proprio mentre Louis si stava allontanando, Abbey disse: «Hey Louis! Senti.. stavo pensando.. ti andrebbe di uscire stasera, per dire, alle 7? Potremmo, non so, andare al bowling, fare un giro.. che ne dici?»
«Mhm.. ok, sarà divertente! Passo da te o ci troviamo direttamente al bowling?» «Oh, non ti preoccupare, ci vediamo direttamente là.»
«Ok. Ciao, Abbey.»
«A stasera Louis.»
«Secondo me siete molto carini insieme.» attaccò Sheila, avendo origliato la conversazione.
«Sheila, ragiona, Abbey vuole solo giocare con lui, giusto Abbey?» intervenne Miley.
Abbey non le stava ascoltando. Si era già allontanata, dirigendosi verso il suo armadietto. In fondo, il parere delle sue amiche non era così importante per lei.
 
Finita la scuola, Abbey si concesse un lungo bagno caldo. Si preparò, indossando dei pantaloncini di jeans, essendo ancora stagione estiva, e una maglietta un po’ lunga ma dalla linea elegante.
I capelli a coda di cavallo risaltavano il viso e la scollatura a V della sua maglietta.
Alle 6.50 si avviò a piedi verso il bowling, eccitata e un po’ nervosa, perché quella era la prima sera che non passava secondo la solita routine. Alle 7 entrò al bowling. Dove trovò sulla destra Louis, interessato ad altri ragazzi in pista che facevano strike fenomenali. Abbey non si avvicinò subito a lui. Rimase ferma, immobile, ad ammirare quel ragazzo che era così diverso dagli altri. Preso coraggio, Abbey si diresse verso Louis con passo deciso.
«Ciao Louis!»
«Cia.. ehi ciao!» disse lui, notando la scollatura che metteva in vista il seno.
«Mangiamo o facciamo qualche tiro?» chiese Abbey.
«Direi di fare qualche tiro prima.» rispose Louis.
«Louis, ti dirò la verità: sono una schiappa al bowling.»
«Non puoi essere davvero così male!»
Presero le scarpe e scesero in pista; Abbey tirò per prima. La palla uscì dalla pista.
«Oddio sei davvero così male!» scherzò Louis.
«Smettila di prendermi in giro!» disse Abbey sorridente, spingendo  Louis.
Il resto della serata fu tutta una risata. Abbey non si era mai divertita tanto. Parlarono del più e del meno, di loro stessi, delle loro famiglie.. iniziarono a conoscersi; poi Louis accompagnò a casa Abbey.
«Mi sono davvero divertita tanto Louis. E’ stata una bella serata, diversa dalle solite, migliore.»
«Beh, io sono sempre qui, se ti va di uscire, basta uno squillo! Ecco, questo è il mio numero.»
Ad Abbey brillarono gli occhi quando Louis le diede il suo numero.
«Allora.. ci vediamo. Ciao Louis.»
«Ciao Abbey.» disse Louis, dopo averle dato un leggero bacio sulla guancia.
Che Abbey Parker abbia deciso di conoscere l’amore vero per la prima volta?


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Spero davvero che vi piaccia, ci ho messo un po' a scriverla. Recensite se vi va :)

  
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