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Autore: _LightBlue_    28/02/2012    0 recensioni
-Guardate là, un pullman!! – Kia cominciò a correre verso il mezzo che si era fermato alla fine della strada e io la seguii trascinandomi dietro la borsa già piena di piccoli acquisti. Con i capelli al vento e la ridarella per quella situazione che si era creata ci facevamo strada tra il fiume di gente sui marciapiedi. Stavamo per raggiungere la nostra meta quando due ragazzi che uscivano da Starbucks con i loro bicchieri in mano ci si pararono davanti giusto in tempo per farsi centrare e innaffiarci con le loro bevande.
-Cavolo!- urlammo all’unisono io e la mia amica: eravamo lavate di Frappuccino al cioccolato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'WE ARE YOUR CARROTS :)'
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-Finalmente, quanto ho aspettato questo momento!- Quando l’aereo atterrò all’aeroporto Heathrow di Londra mi sentii realizzata.
Io e le mie due migliori amiche avevamo appena finito gli esami di maturità e avevamo deciso di passare l’estate in Inghilterra. Quelle ultime settimane erano state un susseguirsi di studio e ansie, avevamo bisogno di una meritata pausa.
-Non vedo l’ora di fare una passeggiata per i negozi!- disse Chiara dopo che prendemmo i nostri  bagagli e ci mettessimo alla ricerca di un taxi.
-Io direi che prima è meglio passare in hotel e lasciare lì le valigie…- replicò Geo, la più pacata e saggia tra di noi.
-Sono d’accordo con voi. Non mi sembra vero, ora sì che sono felice!!- 
Salimmo sul primo mezzo che trovammo e facendo nuovi progetti per la vacanza (sarebbe dovuta essere memorabile!) e perdendoci in fantasticherie d’ogni genere ci ritrovammo all’albergo. La stanza che avevamo prenotato non era eccessivamente grande ma  l’importante per noi era stare insieme. Neanche il tempo di entrare e il mio angolo era già una fogna, la valigia aperta con annessi e connessi sparsi in giro. Geo e Kia mi guardarono esasperate, loro erano due persone ordinate. Io sono sempre stata un tipo molto estroverso ed esuberante, Chiara era una ragazza divertente e allegra, sempre a disposizione per le amiche e Geo era la persona più dolce e gentile di questo mondo. All’apparenza non sembravamo molto simili ma tra noi c’era un legame di amicizia profondo. Diverse ma unite.
Uscimmo tutte eccitate nelle strade londinesi che erano davvero affollate ma poco ci importava: eravamo lì per divertici e non avevamo intenzione di perdere tempo.  L’aria estiva inglese ci soffiava sul viso mentre passavamo  da un negozio all’altro ridendo e sognando di possedere questo o quello. Entravamo ovunque per provare capi d’abbigliamento che non ci saremmo mai comprate o per curiosare tra gli scaffali di una strana bottega, solo per il gusto di farlo. Senza rendercene conto tra vetrine e chiacchiere avevamo perso la cognizione del tempo e del luogo.
-E adesso dove siamo? Non posso crederci, iniziamo a perderci già dal primo giorno! – esclamò Kia.
-Da domani restiamo chiuse in albergo.- rincarai io la dose di positivismo.
-Vediamo di stare tranquille, cerchiamo un pullman così torneremo all’hotel senza perderci di nuovo.- per me era un mistero come Geo riuscisse sempre a mantenere la calma anche in situazioni come queste. Incominciammo a guardarci intorno alla ricerca di un mezzo sotto lo sguardo sconcertato dei passanti che probabilmente ci avevano scambiato per turiste allo sbaraglio.
-Guardate là, un pullman!! – Kia cominciò a correre verso il mezzo che si era fermato alla fine della strada e io la seguii trascinandomi dietro la borsa già piena di piccoli acquisti. Con i capelli al vento e la ridarella per quella situazione che si era creata ci facevamo strada tra il fiume di gente sui marciapiedi. Stavamo per raggiungere la nostra meta quando due ragazzi che uscivano da Starbucks con i loro bicchieri in mano ci si pararono davanti giusto in tempo per farsi centrare e innaffiarci con le loro bevande.
-Cavolo!- urlammo all’unisono io e la mia amica: eravamo lavate di Frappuccino al cioccolato.
-Oddio, guardate cosa avete fatto!!- Quando alzai gli occhi da quel disastro che era la mia maglietta per dare una ribaltata come si deve a quei due il mio sguardo incontrò due occhi verdi che mi scrutavano divertiti: erano gli inconfondibili occhi di Harry Styles e il suo amico era niente meno che Louis Tomlinson. Le parole mi si bloccarono in gola ma la stizza non era certo sparita. Voleva infierire ancora di più quell’insolente? La situazione era già abbastanza seccante anche se non rideva della nostra sventura. Nonostante l’indignazione crescente non riuscii a non notare una piccola gomitata che Harry aveva dato al compagno e l’occhiata complice che si erano scambiati.
-Scusateci!- ammiccò Louis -Non vi abbiamo viste, ci dispiace per avervi rovesciato tutto addosso…- Ostentava mortificazione ma era chiaro che si stesse sforzando di non riderci in faccia.
-Figurati, non è colpa vostra. Vi siamo venute addosso noi!- Kia era sbalordita ma aveva ancora la facoltà di parlare, beata lei. Mentre eravamo intente a cercare di ripulirci i vestiti che ormai esalavano un profumo di cioccolato arrivò Geo che era rimasta indietro (lei non aveva corso con noi e quindi non era stata vittima dei frappuccini, quelli non perdonano).
-Ecco, abbiamo perso il bus!- esclamò lei
-Non importa, in ogni caso non potete tornare a casa in questo stato. Venite con noi, abbiamo la macchina qui vicino e potrete cambiarvi a casa nostra.- Louis era, come dire, particolarmente interessato a Kia a giudicare da come la guardava.
-Io non lo so…- incominciò Geo
-No, è meglio di no. Non ci conosciamo nemmeno!- Non avevo certo intenzione di venire umiliata ancora di più, anche se era un’enorme bugia, noi li conoscevamo. Li conoscevamo bene.
-Grazie, sarebbe veramente carino!- disse Chiara sorridendo.
-Beh, comunque io sono Louis Tomlinson e lui è Harry Styles.- Come se non lo sapessimo.
-Tanto piacere! Io sono Kia e loro sono Geo e Emma.- Chiara rise a quelle presentazioni così inutili.
-Bene, ora che ci conosciamo non c’è nessun problema!- e ci incamminammo verso la loro auto. Mentre attraversavamo la strada guidate da Louis ad un certo punto Harry mi si affiancò e ci disse: –E’ stata proprio provvidenziale la doccia al frappuccino, eh?-
-Parla per te.- sbuffai io allungando il passo per non rispondere a quella provocazione.
-Questa è la nostra macchina, ragazze. Andiamo.- Salimmo a bordo ed io e le mie amiche ci lanciammo per tutta la durata del viaggio occhiate dense di sottintesi.
Stavamo veramente andando a casa dei One Direction o ci eravamo sognate tutto?
 
  CIAO RAGAZZE  :)
QUESTA E’ LA NOSTRA PRIMA FF, SE VI PIACE O SE AVETE CONSIGLI PER MIGLIORARLA SCRIVETECI PURE :)
_LightBlue_
 
  
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