28/02/2012
2 recensioni- Titolo della storia: Suffering love
- Citazione e canzone: Unfaithful di Rihanna, It seems that wrong really loves my company, To him I just can't be true, Sorrow in my soul, The reason that this sky is blue
- Genere: Angst, Introspettivo
- Avvertimenti: Raccolta di (4) Drabble
- Rating: Verde
- Introduzione: Nel tempo in cui Hogwarts era ancora bambina era nato il folle e ossessivo amore del Barone sanguinario per Helena Ravenclaw. Quattro momenti in cui vi è stato un profondo contatto tra i due. Il ballo che li ha fatti incontrare, il primo rifiuto alla richiesta di matrimonio, la fuga di Helena dalla sua casa e il loro rapporto tormentato nel presente.
NdA: Ho poche note per questa raccolta. In primo luogo ti ringrazio. Erano secoli che volevo scrivere su questi due personaggi e le splendide parole di questa canzone mi hanno molto ispirata. In secondo luogo, siccome non era ancora un fantasma, ho voluto dare un cognome inglese e aristocratico al Barone Sangiunario. Interzo, attenendomi alle parole di Helena, ho raccontato il loro amore a senso unico, anche se penso che Helena sia dispiaciuta di non amarlo e ho voluto sottolineare questo nella seconda e nella terza drabble. Ho sottolineato nelle ultime tre drabble le frasi prese dalla canzone mentre nella prima mi sono ispirata alla frase “It seems that wrong really loves my company”. Bene, credo di non aver altro da dire se non buona lettura.
Suffering love
(101 parole)
I lunghi capelli corvini le ricadevano sulle spalle fasciate da un abito color della notte, rifulgente come la costellazione estiva. La fanciulla avanzava con un’andatura così angelica da ispirare un sorriso in ogni mago che la stesse osservando, soprattutto nel Barone Hinchinghooke, un giovane aitante e fiero come pochi. Il suo sguardo scuro, attento, cercava perennemente il riflesso della dama di Hogwarts. La casta Helena Ravenclaw rifuggiva i suoi occhi. Tremava, si carezzava le esili braccia, sistemandosi lo scialle argenteo ogniqualvolta percepiva il suo sguardo su di sé. Chinò il capo. Il sole della sua innocenza era in procinto di tramontare.
(104 parole)
Il tonfo della porta che si chiudeva fece sobbalzare la
giovane donna abbandonata contro lo schienale della poltrona più
vicina al camino di marmo. Lo scoppiettio dell’ardente fuoco fu
l’unico suono che udirono le due abitanti di quella parte del
castello. Rowena osservava sua figlia, quel tenero fiore primaverile
che illuminava di candide albe la sua esistenza. Sebbene concordasse
con la sua decisione, non avrebbe mai potuto accoglierla dinanzi alla
florida Inghilterra. Una tacita richiesta regnava nei suoi occhi
limpidi. Helena scosse il capo, lasciando che la dolce treccia
sciogliesse i suoi nodi. « Mi dispiace, Madre. Con lui non riesco a essere sincera.»
(101 parole)
Era una notte senza stelle quando Helena Ravenclaw ripudiò tutto ciò che l’aveva caratterizzata sino ai primi anni della sua fanciullezza, quando fuggì e come unica complice ebbe una Luna malevola e mutevole, né piena né crescente. Corse, la fanciulla dall’abito luttuoso, sollevando le ampie gonne, lasciando intravedere le notturne pianelle. I fili d’erba si sollevavano sotto il suo passo scossi dal suo vento impetuoso. Entrò nella foresta e cadde, accasciandosi al fianco di una pietra aguzza. Un singulto afflitto fuoriscì dalle sue labbra rosee. Non sapeva, però, che il dolore era nella sua anima e vi avrebbe vissuto per sempre.
(110 parole)
Secoli erano trascorsi da quella notte maledetta in cui aveva pugnalato il suo cuore, ma il Barone non aveva perdonato se stesso per il crimine che aveva compiuto. L’aveva privata di quella vita nascente e brillante che tanto aveva bramato condividere con lei e, sebbene non fosse più formato dalla carne, seguitava a torturarsi. Helena lo osservava, celata dagli arazzi e al suo sguardo, e lo ascoltava piangere il suo tormento. Un sorriso spontaneo, intriso di malvagità, le dispiegava le labbra pallide. V’era stato un tempo in cui le aveva mormorato che era stata la ragione per la quale il cielo era blu. Aveva distrutto quel paradiso. Meritava la sofferenza.
7° CLASSIFICATA A PARIMERITO "SUFFERING LOVE" di almeisan:
Grammatica e Ortografia: 9.98/10 Secoli erano trascorsi da quella notte maledetta in cui aveva pugnalato il suo cuore, ma il Barone non aveva perdonato se stesso per il crimine che aveva compiuto. L’aveva privata di quella vita nascente e brillante che tanto aveva bramato condividere con lei e, sebbene non fosse più formato dalla carne, seguitava a torturarsi. Helena lo osservava, celata dagli arazzi e al suo sguardo, e lo ascoltava piangere il suo tormento. Un sorriso spontaneo, intriso di malvagità, le dispiegava le labbra pallide. V’era stato un tempo in cui le aveva mormorato che era stata la ragione per la quale il cielo era blu. Aveva distrutto quel paradiso. Meritava la sofferenza.
7° CLASSIFICATA A PARIMERITO "SUFFERING LOVE" di almeisan:
I fili d'erba di sollevavano (Immagino volessi scrivere si sollevavano)
DISTRAZIONE: -0.02
Lessico e Stile: 10/10
Brava, le tue frasi erano davvero molto commoventi e
Originalità: 8/10
Okay, devo ammettere che la tua raccolta sul Barone ed Helena è tra le storie che mi è arrivata per questo contest, la più originale. Non ripercorre il solito momento della morte della donna, ma la parte prima e dopo. L'ho davvero adorata, brava!
IC Personaggi: 10/10
Li ho trovati calzanti perfettamente, davvero molto buono il loro IC. Brava!
Utilizzo canzone: 5/5
Brava, le frasi calzavano a pennello. Ne hai usata più di una e credo che sia un ottimo utilizzo.
Gradimento personale: 5/5
Brava, la raccolta mi è piaciuta molto.
Totale: 47.98/50
Ringrazio moltissimo saramichy per la velocità con cui ha postato i risultati del Contest e per il giudizio. Grazie a chiunque leggerà questa piccola raccolta. Un saluto, almeisan_