Caro Fred,
mi manchi.Sono passati dieci anni dal quel dannato giorno;dalla sera in cui Rookwood ti ha portato via da me.E il dolore che mi attanagliava quel giorno è lo stesso che provo in questo momento.Il tempo non guarisce le ferite,Freddie;Il tempo non ha fatto altro che evidenziare la tua assenza.Ogni giorno,ogni singolo momento il dolore per la tua perdita mi pervade e mi trascina sempre più a fondo.
A volte,mi guardo allo specchio solo per vedere qualcuno identico a me,restituirmi uno sguardo sconsolato;Ma poi quello stesso sguardo cade sull’orecchio che Piton mi ha reciso e ritorno brutalmente alla realtà.Quello non sei tu.
La mamma continua a farti un maglione ogni Natale.Io la osservo,la guardo terminare quell’indumento e baciarlo prima di riporlo in uno scatolone,insieme a tutti gli altri.Su ogni maglione è ricamata una F,evidentemente mamma pensa ancora che tu non sappia il tuo nome.
Ne ho regalato uno a mio figlio;Ha il tuo stesso nome ma non è te.Per quanto ti/mi somigli,lui non è te.
Piango,Freddie!Piango ogni giorno,nel momento esatto in cui apro gli occhi.Vedo il tuo viso e lacrime calde iniziano a rigare le mie guance.Piango perché vedo te in mio figlio,vedo in lui la tua stessa vivacità,il tuo stesso coraggio,la tua stessa aria indomita.Sarà un grande Grifondoro,lo so.Esattamente come mio fratello.
Ultimamente vado spesso a trovare i nostri genitori;La Tana è il luogo di ritrovo di tutti i Weasley e dei Potter (Ginny ha sposato Harry alla fine.Hai vinto la scommessa,fratello) ogni finesettimana.Beh..non proprio tutti.Tu non ci sei mai.
Ogni volta  che varco quella soglia,mi convinco che tu abbia avuto qualche impegno e quindi non sia potuto venire.
Ricordi quell’orologio che Mamma comprò dopo la nascita di Ginny?Non lo guardo mai,perché ho paura Fred.Ho paura di vedere la tua lancetta ferma sulla parola “morto” o di non vederla affatto.
La mamma non mi biasima,se non fosse che non abitiamo più tutti sotto lo stesso tetto,non lo guarderebbe nemmeno lei.
Fred chiede insistentemente di te,ti considera il suo idolo;ti venera come tale.Non lo rimprovero mai quando il discorso verte su di te.Per quanto ogni parola mi provochi un dolore tremendo.
Dolore.Il dolore è quello che manda la mia convinzione di averti ancora accanto,a farsi benedire.Perchè non soffrirei se tu fossi ancora con me,giusto?Non abbraccerei mio figlio,sperando che siano le tue braccia quelle a ricambiare.
Non guardo mai le nostre foto.I ricordi non sono altro che momenti di una realtà passata.Una realtà sicuramente più felice di questa.Non riuscirei a guardare quelle foto senza crollare.
Non riesco più a evocare un Patronus,Freddie.Ogni momento felice che cerco di rievocare è macchiato dal dolore.Ogni mio momento felice ti riguarda.Ora al posto della tua immagine sorridente,vedo sempre il tuo cadavere.Quegli occhi sbarrati,quel sorriso infantile identico al mio dieci anni fa.
Non sorrido da allora.Tu eri il mio sorriso.Mi manchi Fred.