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Autore: Ce_    28/02/2012    2 recensioni
Dopo la guerra i sopravvissuti devono rifarsi una vita anche se può sembrare molto difficile.
Qui troverete un Ron e una Hermione molto innamorati e un Harry ed una Ginny che, distrutti dalle numerose morti, cercano di ricominciare con l'aiuto di amici e familiarei.
E' la mia prima Fanfiction, quindi, vichiedo di essere clementi e di recensire.
Grazie, Ce_
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Potter, James Sirius Potter, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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22 Ottobre
Hermione Granger
00:45
Harry non è più uscito dalla sala da quando l'ha chiamato l'infermiera e noi siamo seriamente preoccupati...
Ron mi ha raccontato del litigio tra i due, in effetti, non so come Ginny abbia potuto dire certe cose al suo compagno, ma, allo stesso tempo, so che non le pensa davvero, è impossibile!
Fuori dalla sala siamo rimasti io, Ron, i signori Weasley e George, tutti in un silenzio carico di tensione.
Dopo un altro quarto d'ora vediamo la porta della sala spalancarsi e un Harry davvero molto afflitto ne esce a testa bassa... Noi gli corriamo tutti intorno per sapere le condizioni della rossa.
<< Sta bene, sta dormendo.. >> ci dice lui in tono piatto, dopodiché riprende la sua postazione, di nuovo con la testa tra le mani, io mi avvicino facendo segno agli altri di aspettare, so che ha bisogno di sfogarsi e lui lo fa solo con me..
<< Harry, cosa è successo? Me lo dici? >> gli chiedo dolce, mettendogli un braccio attorno alle spalle

Lo sento piangere, piangere disperatamente, piangere come poche volte gli avevo visto fare, piangere e mostrarsi debole, piangere e abbandonasti a me, piangere e continuare per non so quanto tempo, piangere da non riuscire a parlare, piangere e finalmente calmarsi con le mie poche parole.
<< Herm, è tutta colpa mia! >> riesce a dire tra i singhiozzi
<< Harry dimmi che succede! Ti prego.. >> lo supplico, ora sono davvero preoccupata.. Lui prende un bel respiro
<< È in pericolo di vita, dicono che deve stare in incubatrice... C'è una piccola speranza che riesca a farcela, dobbiamo solo sperare, ma io non ne sono molto convinto >> non serve che me lo dica, sta parlando del bambino, non ci posso credere
<< Sai come dice un vecchio proverbio babbano? La speranza è l'ultima a morire... Quindi, Harry, non lasciarti andare, spera ancora che ci sia un possibiltà perché finchè continui a sperare la possibilità non morirà... >>
<< Si, ma >>
<< Vuoi un altro detto babbano? Me la ripeteva sempre mio padre: nessuna causa è persa finchè ci sarà un  solo folle a combattere per essa >>
<< Aveva ragione Ginny, non saró un buon padre.. >>
<< Non ci pensare neanche, il fatto che tu tenga al bambino non è in discussione, altrimenti non saresti qui a piangere... >> lo rassicuro e lui poggia la testa sulla mia spalla..
<< Grazie >> riesce a dire con la voce rotta dal pianto
<< Sono qui per questo, Harry >> mi alzo e mi dirigo verso la stanza di Ginny.

La rossa è distesa sul letto, i suoi capelli sono sparsi per tutto il cuscino e il suo volto è davvero triste, ma non sta dormendo. Mi avvicino.
<< Gin, come ti senti? >>
<< Io, io sto bene.. >> tipico suo, cerca sempre di non far trapelare le sue sensazioni.
<< Gin, Harry mi ha detto del bambino, vedrai che tutto si aggiusterà.. >>
<< Io voglio vederlo! >>  cerca di alzarsi, ma non ce la fa.
<< No, tu ora te ne stai tranquilla, quando sarai pronta lo vedrai.. >> cerco di dissuaderla
<< No, io sono pronta! >>
<< Dai Gin, non essere incosciente! >> ci riprovo, ma dallo sguardo che mi manda capisco che tutti i miei tentativi saranno inutili, quindi vado verso la stanza del medimago.
<< Salve! Posso chiederle una cortesia? >>
<< Certo signora, mi dica tutto >> mi dice lui con gentilezza
<< Ecco, la mia amica, la signora Weasley, vorrebbe vedere il suo bambino... Mi chiedevo se era possibile >>
<< La signora dovrebbe riposare, ha avuto un operazione abbastanza importante >>
<< Si, lo so... Ma per lei è importante... >>
<< Capisco, forse una soluzione potrebbe esserci, torni dalla sua amica, io la raggiungerò tra poco.. >> mi guarda comprensivo e se ne va, io torno da Ginny
<< Forse c'e un modo.. >> la rassicuro entrando nella sua stanza, lei mi guarda speranzosa e io le spiego la conversazione che ho avuto con il medimago...

Dopo una diecina di minuti entra il dottor Prince con una sedia strana che ho visto in alcuni film babbani..
<< Ecco qui, questa è una specie di sedia con le rotelle che usano i babbani per le persone malate, si muoverà con questa, signora Weasley >> dice dolce
<< Io non mi muovo con quell'aggeggio >> riabbatte decisa Ginny
<< O questo, o niente >> le rossa capisce di aver perso e fa segno di si con la testa.
Il dottore si congeda, io l'aiuto ad alzarsi e ad adagiarsi sulla sedia, dopodiché la
porto in corridoio dove tutti aspettano di vederla.

Appena siamo fuori dalla stanza la mia migliore amica si ritrova sommersa da urla, lacrime e abbracci alla Weasley.
Harry si avvicina alla compagna e gli da un semplice bacio sulla guancia, ma vedo che i loro rapporti sono freddi, si confortano a vicenda, ma solo perché la cosa a loro piú cara sta tra la vita e la morte, il loro rapporto non è piú quello di prima, sicuramente non hanno avuto il tempo di chiarire o la litigata è stata davvero brutta che le conseguenze sono irreparabili. Non voglio neanche pensare a un'ipotesi del genere.
Ron si avvicina cauto alla sorella, le accarezza la guancia con una dolcezza infinita, ma non fa in tempo a darle un bacio perché gli arriva un pugno in faccia che lo fa indietreggiare.
Corro verso di lui
<< Ron, Ron, ti fa male? >> lui non mi ascolta neanche, guarda un punto davanti a se, seguo il suo sguardo e mi ritrovo di fronte ad un Harry infuriato.
<< MA CHE DIAVOLO TI PRENDE? >> gli urla Ron
<< Non osare avvicinarti a lei mai piú >> sibila Harry e la sua faccia incute davvero paura
<< PERCHÉ NON DOVREI? E MIA SORELLA! >>
<< PERCHÉ NON DOVRESTI? PERCHÉ SEI TU LA CAUSA DI TUTTO QUESTO, PERCHÉ È COLPA TUA SE MIO FIGLIO STA LOTTANDO TRA LA VITA E LA MORTE, È COLPA TUA SE TUA SORELLA STA IN QUESTE CONDIZIONI, È COLPA TUA SE IO STO IN QUESTE CONDIZIONI, IO CREDEVO CHE FOSSI MIO AMICO! >> il moro gli sputa tutta la sua rabbia addosso
<< Cosa stai dicendo? >> la voce di Ron è un sussurro spezzato, so che già si sente in colpa e le parole di Harry non fanno che alimentare la sua stupida teoria.
<< STO DICENDO CHE È COLPA TUA! NON SAI BADARE A TUA SORELLA, NON TI SEI RESO CONTO CHE NON POTEVA SALIRE SU QUELLA MALEDETTA SCALA NELLA SUE CONDIZIONI, HAI CERCATO DI SDRAMMATIZZARE, DI ACCONTENTARLA, MA CHE STO DICENDO? TU PRENDI TUTTO SOTTO GAMBA, NON È UNA NOVITÀ, E HAI VISTO COSA È SUCCESSO? >> Ginny cerca di entrare nella discussione per difendere il fratello, ma non ne è capace, i due sono troppo infuriati.
Io e il resto della famiglia Weasley siamo in un angolo, incapaci di reagire.
<< Vattene Ron >> ora quella di Harry è quasi una supplica
<< No, io non mi muovo >>
<< VATTENE, O SARANNO GUAI >> ora è una minaccia.

Accompagno Ron alla porta.
<< Tu che fai? >> è la seconda volta che sono costretta a scegliere tra il mio migliore amico e il mio amore
<< Resto >> ed è la seconda volta che scelgo il mio migliore amico, ma in questo momento Harry ha veramente bisogno di me.
Ritorno al piano di sopra, Harry mi guarda con riconoscenza.
<< Voglio vedere il bambino! >> Ginny rompe il silenzio che si è creato tra noi.
<< Si, andiamo! >> Harry prende la carrozzina
<< Mo, deve venire anche Herm >> Ginny vuole un sostegno morale, e io l'accontenteró.
<< Certo! >>
Ci dirigiamo verso la rianimazione pediatrica, chiediamo all'infermiera dove trovare il bambino e lei ci indica la strada.

Cerco di farmi forza e precedo Harry e Ginny, mi fermo davanti ad una specie di culla trasparente con su scritto:"Potter".
Davanti a me c'è un incubatrice, l'esserino al suo interno è praticamente irriconoscibile, è coperto di tubicini dappertutto e un tubo piú grande lo aiuta a respirare.
Ginny si fa avanti con le lacrime agli occhi e Harry l'accompagna cercando di sostenerla.
È incredibile come in così poco tempo tutto quello che si è costruito possa crollare, in un paio di giorni la loro vecchia vita è cambiata radicalmente e non so se tornerà piú come prima.
<< Signori, scusate.. >> una donna grassottella e con un aria dolce interrompe i miei pensieri, noi ci voltiamo verso di lei e la invitiamo a proseguire.
<< Dovreste dirmi quale è il nome del bambino.. >> già, il nome..
<< Sirius Potter >> risponde Harry frettolosamente, pensavo che questo fosse il nome che aveva scelto Ginny.. L'infermiera lo scrive sulla culla e sul suo registro e fa per andarsene...
<< NO! >> l'urlo di Ginny arriva un pochino in ritardo, come se si fosse appena risvegliata da un lungo sonno e, per la prima volta da quando siamo entrati, stacca gli occhi dal suo bambino
<< Il suo nome è James Sirius Potter.. >> non c'è nulla da fare, questi due possono litigare quanto vogliono, ma si amano davvero, entrambe cercano di far felice l'altro.
<< Ok, come volete.. >> la donna corregge quello che aveva appena scritto e esce dalla sala.
<< Grazie >>  sento Harry sussurrare la sua riconoscenza all'orecchio della rossa
<< Piace anche a me! >> è l'unica risposta che la donna riesce a dare, continuando a tenere gli occhi fissi sulla culla.
Vedo il moro prenderle la mano e decido di lasciarli soli.
Esco nel corridoio di fronte alla sala, prendo il cellulare e chiamo Ron...
<< Pronto? >> mio marito mi risponde con aria stanca dall'altro capo del telefono
<< Ron sono io, che fine hai fatto? >>
<< Cosa te ne importa di me? >>
<< Ma che stai dicendo, Ron, che ti prende? >> è impazzito
<< COSA SUCCEDE? SUCCEDE CHE DUE VOLTE NELLA MIA VITA TI HO FATTO LA STESSA DOMANDA, DUE VOLTE TU MI HAI RISPOSTO LA STESSA COSA E DUE VOLTE IO SONO RIMASTO DELUSO, FERITO, UMILIATO. ECCO COSA SUCCEDE, HERMIONE! >> la sua voce si spezza mentre pronuncia il mio nome.
<< Ron, devi capire che ora loro hanno piú bisogno di te! >>
<< Certo, io vengo sempre dopo.. >>
<< NON METTERTI A FARE IL BAMBINO! Non è il momento adatto.. >> perché non capisce mai quando è il momento giusto per dire certe cose.
<< Non lo è mai.. Torna, per favore, ho bisogno di te >>
<< Ci vediamo a casa Ron, torno tra un po'.. >>
<< Si.. >> il suo tono è ancora freddo, mamma mia quanto è permaloso!
<< A presto! > mi congedo e chiudo la telefonata, forse qui il mio impegno è finito, ora Harry e Ginny si conforteranno a vicenda... Lo spero, almeno.

Torno in sala d'aspetto e trovo alcuni membri della famiglia Weasley piú i due neogenitori che aspettano un medimago per avere notizie piú dettagliate sulle condizioni del bambino.
Mi avvicino a loro e nello stesso momento un uomo di colore esce dalla porta dove è ricoverato il bambino, noi ci stringiamo in cerchio attorno a lui.
Sento la mano di Ginny stringermi convulsamente il braccio.
<< Salve, chi sono i signori Potter? Vorrei parlare in privato! >>
<< No, loro possono ascoltare.. >> Ginny ci permette di esserci
<< Bene, abbiamo appena fatto le analisi al bambino, ma i parametri vitali non sono migliorati, anzi, abbiamo avuto anche un leggero peggioramento, ma non per questo dobbiamo arrenderci, cercheremo di fare il possibile.. Il feto ha preso una grave contusione con la caduta >> silenzio, nessuno osa parlare
<< Grazie >> riesco a dire io, i Weasley si allontanano e il medimago fa lo stesso ma viene richiamato da Harry.
<< Scusi, ma noi abbiamo bisogno della verità e solo della verità, quindi, per favore, risponda sinceramente alla mia domanda. Che percentuale c'è che il bambino possa farcela? >> tipico di Harry, essere Auror gli ha insegnato ad essere il piú pratico possibile , soprattutto in situazioni come questa.
<< Non dico che le possibilità sono nulle, ma c'è almeno un 97% di probabilità che il feto non superi la notte. Mi dispiace.. >> ci annuncia il medimago con una sincerità disarmante.
Le lacrime rigano il mio volto.
Sento la mano della mia migliore amica mollare la presa sul mio braccio, Harry si accascia vicino a lei, si stringono in un abbraccio...
E piangono, piangono insieme,  piangono perchè forse cosí riusciranno a sfogare il proprio dolore, piangono perché la loro unica ragione di vita potrebbe non superare la notte, piangono perché in questo momento è giusto farlo, piangono disperatamente, piangono cercando di farsi forza l'un l'altra, piangono accasciati sulla sedia a rotelle, piangono abbracciati, piangono e nessuno riuscirà a fermarli, piangono come non avevano mai pianto prima.

Ron può dire quello che vuole, ma in questo momento loro hanno bisogno di me e io ci saró perché non li ho mai visti piangere così.

NDA
Lo so, lo so, sono imperdonabile... Ho un ritardo mostruoso, ma è stato davvero difficile scrivere questo capitolo e, alla fine, neanche mi convince piú di tanto..
Comunque, come avete visto la situazione tra Harry e Ginny non è migliorata di molto, ma cercano di farsi forza a vicenda.
Per chiarire un pochino: la domanda che rivolge Ron a Hermione è la stessa che gli rivolge durante la ricerca degli Horcrux.
Per il resto non so cosa dire, mi scuso di nuovo per i tremendo ritardo.
Grazie mille a chi è arrivato a leggere fin qua e a chi ha recensito.
Continuate a leggere la mia storia e a farmi sapere cosa ne pensate.
Con affetto,
Ce_
   
 
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