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Autore: SilvyaStyles    28/02/2012    1 recensioni
E se i One direction si fossero conosciuti prima di partecipare ad x factor?
Immagina che Liam sia un ragazzo con degli occhi favolosi un po' troppo sinceri, immagina che Niall abbia una sorella minore un po' strana. Hai immaginato? Bene, allora comincia a leggere :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4- Niall

 

La mia prima ora di lezione riguarda la storia. Non ho problemi con quella materia, si tratta solamente di imparare un paio di secoli a memoria, qualche data e dei nomi strani. Mi avvio a grandi passi con il mio zaino su una spalla sola. Il mio armadietto è il numero sessanta, una cifra che non mi dice assolutamente nulla. Supero diversi corridoi pieni di ragazzi, si stanno tutti godendo i cinque minuti di inizio ora. Io decido di andare direttamente in classe, manca poco e sono arrivato.
Sono nervoso, e se c'è qualcuna carina? Calmo, Niall. Mi aggiusto i capelli, mi alliscio la maglia con le mani e in un secondo sono già dentro: un'aula quasi vuota, dalle pareti bianche, con delle sedie che hanno attaccate un piano su cui poter poggiare i quaderni e scrivere, e una lavagna a pennarello. Mi siedo alla penultima fila, non ho intenzione di farmi notare troppo, e poi non mi è mai piaciuto stare al primo banco. Non si può chiacchierare ai posti davanti. Mi guardo intorno: in stanza con me ci sono solamente altri due ragazzi, che se ne stanno per i fatti loro. Uno, dai capelli ricci e castani, seduto alla sedia accanto alla mia, ha la testa china e messaggia con il suo iphone. L'altro, con un ciuffo di capelli neri gellato sta guardando fuori dalla finestra e non sembra essere intenzionato a fare nuove amicizie. Bene! Prendo un foglio, e inizio a scarabocchiarci sopra qualcosa, senza sapere nemmeno il perché. Proseguo con la mia "opera d'arte" fino a quando una signora bassa e robusta, con un paio di occhiali che le cadono sul naso come se fosse una vecchietta, entra in classe reggendo un paio di enormi registri. La professoressa. Dietro di lei segue un gruppo indistinto di ragazzi e ragazze, che si siedono nei posti liberi.

"Bene, anche quest'anno è iniziato" la donna prende posto dietro la cattedra di legno. Appallottolo il mio foglio e lo butto nello zaino. La classe è in silenzio. "siete pronti per un anno di storia intensiva?" sbuffo. Quando i professori dicono così, di solito assegnano troppi compiti per i miei gusti.

"Si! Non vediamo l'ora, prof!" il ragazzo dai capelli ricci ha appena messo a posto il suo cellulare e sta ridendo con una mano davanti alla faccia.

"vi avverto ragazzi, non fatemi passare un anno come quello precedente, perché questa volta non rispondo di me. Ci siamo capiti? L'anno scorso l'avete passata liscia, ma se vi azzardate a mettermi ancora una lucertola dentro la borsa, giuro che la sospensione è assicurata" il tipo dal ciuffo gellato e quello riccio si guardano ridacchiando compiaciuti. Qualcosa mi dice che loro sono le pecore nere della classe. Mi sistemo meglio sulla mia sedia, allungo le gambe e decido di seguire la lezione.
La professoressa, di cui non sono riuscito ancora a capire il nome, si alza con un'andatura pesante e si mette di fronte alla cattedra, con la schiena rivolta verso la lavagna. Prende un registro blu e inizia a leggere i nomi. Scorre un elenco di cognomi che sembra non finire più, poi, appena la donna pronuncia: "Zayn Malik", il tipo dai capelli neri e il ciuffo risponde ad alta voce dal fondo della classe: "sono qui!" Altri nomi e cognomi, "Harry Styles" e il ragazzo che poco prima stava messaggiando alza la mano sorridendo. La professoressa passa agli ultimi dell'elenco.
Avrebbe dovuto già chiamarmi, penso. Decido di non dire nulla, non mi va che tutti si girino a guardare il nuovo arrivato. Poi, aggiustandosi meglio gli occhiali sul naso, la prof alza la testa ed esclama: "Chi è Niall James Horan?" no! Il mio secondo nome no!! divento subito rosso ed alzo la mano guardando in basso.

"ti sei accorto che ti ho saltato?" la donna mi fissa. Scuoto la testa velocemente "bene, tu sei l'Irlandese" annuisco in silenzio "Ben arrivato Horan" la professoressa di storia mi lancia un'occhiata per scrutarmi meglio e torna a sedersi dietro la cattedra.
Le teste che si erano girate verso di me si voltano subito e tornano a seguire la lezione. Sono salvo, per ora! Ho lasciato i miei libri a casa, pensando che di sicuro il primo giorno non avremmo lavorato, ma mi sbagliavo. Apro un quaderno e strappo un foglio dalla metà. Inizio di nuovo a scarabocchiare, prendendo qualche appunto quà e là. Respingo uno sbadiglio, e mi riallaccio una scarpa. Non ce la faccio più a stare seduto senza fare niente. Insomma, non mi aspettavo certo che la lezione fosse così noiosa! I professori di solito spiegano, non ti dicono di aprire il libro a pagina otto e di iniziare a leggere e fare una sintesi. Prendo l'astuccio, tiro fuori un evidenziatore ed inizio a sottolineare qualche parola che è già in grassetto. Suona la campanella, finalmente sono libero!!! Per i prossimi tre minuti.

 

  
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