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Autore: HernameisGiuls    28/02/2012    9 recensioni
"Avete presente un colpo di fulmine, l'amore a prima vista? Ecco, in quell'istante, non appena ascoltai il primo accordo di chitarra e percepii la prima voce, il mio cuore andò in perenne cortocircuito."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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26 Maggio

Oggi, io e la mia classe, andremo a Milano per la visita di un museo di fama internazionale. Non sto nella pelle: non vedo l'ora di visitare quella meravigliosa città!
-Ragazzi, domani mattina tutti davanti a scuola alle 7 per la partenza. Mi raccomando, puntuali!- il prof di storia dell'arte è stato chiarissimo ieri, che poi sarà, come minimo, da Febbraio che parla dell'organizzazione di questa gita quindi eravamo tutti già preparati. 
Decisi di partire indossando dei pantaloni neri a cavallo basso, felpa preferita (rigorosamente nera e dei One Direction) con sotto una maglia a maniche corte bianca e le mie Coq-sportif viola. Nello zaino infilai anche un cambio, nel caso facesse troppo caldo (cosa molto probabile): pantaloncini in jeans con la bandiera inglese stampata nelle tasche posteriori e una canottiera, con una leggera scollatura, celeste e con i bordi in pizzo lilla. Mi armai di, ovviamente, cellulare, cuffiette, macchina digitale, portafoglio e occhiali da sole. Ero pronta, truccata e vestita. Distrattamente guardai l'ora: 6.58 MERDA, E' TARDISSIMO! Dal corridoio salutai mia mamma appena sveglia. 
-Mi raccomando, stai attenta e non dare confidenza a nessuno!-
-Si mamma.. adesso vado!-
-E fammi lo squillo quando arrivi a Milano e dimmi quando, al ritorno, siete quasi a casa!-
-Si mamma! Dai, dai, dai che sono in ritardo!  Ciaooo!- 
urlai ormai per le scale e uscii di casa praticamente correndo. 
Ecco, ci mancava solo la predica apprensiva di mia madre per farmi arrivare in ritardo, ma ormai un minuto in più o in meno non faceva differenza. 
Arrivai dopo circa 10 minuti ed erano tutti lì che mi aspettavano.
-Signorina Giulia, la puntualità non è un optional!- rimproverò la prof di italiano. Oh Cristo, che cavolo ci fa quell'arpia con noi?! Ci mancava solo lei.
-Ha ragione prof, scusi..-
-Beh prof, lo sappiamo tutti che Giulia non è mai stata puntuale, in nessun caso! Fa parte del suo carattere ormai quindi è inutile rimproverarla!- 
sorrise Francesco cercando di prendere le mie difese.
-Ok dai, tutti su!- 
ordinarono gli altri insegnanti
-Grazie, Frà- sussurrai al mio amico.
Salimmo in corriera e mi sedetti vicino a Giorgia, una delle me migliori amiche. Eravamo sedute negli ultimi posti e davanti a noi c'erano Francesco e Nicolò che discutevano su quale canzone abbia la meglio base, o qualcosa del genere. Dal mio posto avevo la panoramica dell'intera corriera: c'era gente che dormiva, giustamente, che ascoltava musica, che rideva e faceva chiasso e poi c'eravamo io e Giorgia, che tutto facevamo tranne che dormire. Dopo solo un'oretta che eravamo in viaggio, sentivo gli occhi chiudersi a poco a poco, così decisi di addormentarmi definitivamente ascoltando loro, i miei idoli, coloro per cui provo un'amore platonico, i miei angeli dalle voci fottutamente perfette: i One Direction. Eh si, loro sono la mia forza, il mio sorriso, il mio tutto. Non esiste giorno in cui non abbia ascoltato, almeno una volta, una delle loro magnifiche canzoni. 
Come nato questo amore? Facile, tramite un semplicissimo computer: era un giorno di metà Settembre, avevo iniziato da poco le superiori e, tramite facebook, vidi un'immagine..1D.. la curiosità di sapere cosa significasse era troppa, così andai a cercare. "One Direction", ecco cosa trovai su Google. "Ecco come i One Direction postano su youtube il loro primo video-clip". Ok, era un boyband.. già che c'ero ascoltai quella canzone la quale, solo dal titolo, mi aveva già colpito: "What makes you beautiful". Avete presente un colpo di fulmine, l'amore a prima vista? Ecco, in quell'istante, non appena ascoltai il primo accordo di chitarra e percepii la prima voce, il mio cuore andò in perenne cortocircuito. Mi ritrovai , solo quel giorno, a guardare quel video 15 volte (seriamente). Ammetto che inizialmente m'innamorai solo di una voce, la voce di un ragazzo che aveva uno degli assoli finali: Harry. Harry è stato il primo ad attirare davvero la mia attenzione. Forse è stato grazie a quei suoi ricci perfetti, forse quei suoi occhi verde smeraldo, o fose quel suo sorriso adorabile.. boh, non ne ho idea, so solo che m'innamorai così, senza un perchè. Il resto di quella settimana la passai a guardare la loro storia tramite X-factor UK : le prime audizioni, tutti da solisti, le prime emozioni, le prime lacrime versate quando vennero respinti uno dopo l'altro.. ma poi, tutto cambiò d'impravviso: vennero studiati e messi in un gruppo. Partirono da come sconosciuti in quel programma e continuarono alla grande restaurando un forte legame, conquistando il cuore dei giudici e di migliai di ragazzi che seguivano la trasmissione. Pur avendo talento da vendere, arrivarono solamente terzi. Erano abbattuti, demoralizzati. -Si, siamo dispiaciuti per questa sconfitta, ma questo è solo l'inizione per i One Direction!- osservò Simon, uno dei giudici, l'unico che ha veramente creduto in loro, sia come semplici ragazzi, sia come futuri cantanti, ed è grazie a lui se adesso hanno alle spalle un tour europeo, il primo album, un tour mondiale, milioni di fans in tutto il mondo, una forte amicizia tra cinque ragazzi con del caratteri diversi tra loro ma con un unico obbiettivo: cantare per gli altri e devo dire che ci stanno riuscendo alla grande! Ma aimè, come in ogni favola che si rispetti, c'è sempre "la mela marcia del cesto": indovinate un po? La sottoscritta non li ha mai incontrati. "Ma che razza di fan è se non li ha mai incontrati?!" vi chiederete, ma purtroppo è così, continuo a guardarli tramite lo schermo del computer e del cellulare, continuo a udire le loro voci tramite i medesimi aggeggi, muoio ogni giorno per questo e loro nemmono lo sanno. La sola cosa che mi 'consola' di tutta questa storia è che sono in bella compagnia. Sicuramente, tu che stai leggendo questa storia sai cosa provo e come io mi senta. Ma comunque vada, avrò anch'io la mia occasione, l'avremo tutti, ne sono sicura.  
-Giulia.. Giulia svegliati, siamo arrivati!- mi richiamò dolcemente Giorgia, siamo arrivati
-Cosa? Siamo già arrivati?!-
-Eh si, sono le 11.40, dai forza andiamo giù- 
continuò con tono calmo regalandomi un tenero sorriso. Non ci posso credere, ho dormito per più di tre ore di fila?! Wow Giulia, sei sconvolgente.
-Ehi bella addormentata, dormito bene?- chiese sarcasticamente Francesco
-Si, devo dire che ho fatto dei bei sogni d'Horan!- risposi ridendo fragorosamente
-E basta con quei cazzoni! Quando ti dico che devi credere di più in te stessa e nei tuoi sogni non intendo dire 'credi nei miracoli' perchè è inutile che continui a sperare di incontrare quella band, sono inglesi e inglesi significa 'inarrivabili'- lo guardai male, leggermente depressa
-Grazie Frà, tu si che mi tiri sempre su il morale..- sbuffai
-Dai Giù, tirati su!- e scoppiò a ridere per la sua, alquanto pessima, battuta. Lo guardai storto -Dai, ci sono io! Non ti basto?- ironizzò, gli sorrisi e anuii, poi mi prese, in modo isilarante, sottobraccio e andammo verso il gruppo. 
-Ragazzi, adesso ci divideremo in quattro gruppi. Ogni gruppo adrà a vedere una parte del museo e, a rotazione, tutti faremo il giro della mostra- annunciò il prof di arte e così facemmo. Io ero in gruppo con Giorgia e Francesco, fotunatamente, e altri della mia classe. Il giro iniziò e tra quadri e statue, le ore passarono veloci. Erano le 14.00 e, dopo esserci trovati tutti davanti al museo, andammo a mangiare. Io, non essendomi portata neanche un pacchetto di crechers,, andai nella paninoteca a consmprarmi, insieme a Francesco, un hot-dog e un thè alla pesca. Come predevo, il caldo di faceva sentire così, finchè ero in bar, mi cambiai mettendomi il cambio nello zaino. Restammo a mangiare lì sulla piazza, sulle scalinate del Duomo e poco dopo ritornammo a visitare la seconda parte del museo. Amo questo tipo di gite, la storia dell'arte mi ha sempre appassionato.
Erano le 15.10 e stavamo passando l'ultima oretta davanti una bancarella di bracciali e collane varie, quando, improvvisamente, il mio cuore smise di battere. Feci cadere la bottiglietta di thè che avevo in mano, bagnando tutte le scarpe a Giorgia.
-Giù, ma cazzo! M'hai bagnato tutte le scarpe!- urlò ma non le diedi retta. Mi richiamò più volte, poi mi decisi a rispondere.
-Ggia..- dissi affannata -Guarda lì.. Ti prego, dimmi che non sto sognando..- e le indicai le scalinate del Duomo 
-Oh.mio.Dio!- disse sgranando gli occhi
-Noo noo, non sono loro.. Oh santissimo Nando's.. Ggia, tu credi che..- e Giorgia annuì
-OH PORCA CAROTA DI TOMMO!!- tirai un urlo talmente frte che tutti i miei compagni si girarono guardandomi storto, ma me ne fregai perchè i miei idoli erano lì, a qualche decina di metri da me, tranquilli e beati a mangiare un gelato mentre io e il mio cuore eravamo arrivati sulla luna non appena li vidi.
-Cazzo, ma che ci fai ancora qui?! Dai, vai da loro, MUOVITI!- urlò eufotica
-Hai ragione!- feci per andare da loro ma tornai subito indietro -Vieni con me, ti prego!- implorai, inizialmente sbuffò, poi mi assecondò entusiasta.
Eccoli, ci sono tutti: Liam, Harry, Zayn, Niall e Louis. Non ho mai visto tanta bellezza, tanta perfezione. 
-Hi guys..- quasi sussurrai per l'emozione
-Ehii.. hi girls!- Harry si alzò in piedi di scatto e si avvicinò all'istante a me facendomi quasi indiettreggiare per la 'paura'. Sfoderò uno dei suoi sorrisi mozzafiato facendomi, letteralmente, mandare il cervello in pappa. *i dialoghi che seguono sono riportati in italiano* Iniziai a fare versi strani, dato che mi mancavano le parole.  
-Ehi baby, hai bisogno?- chiese sempre l'angelo riccio
-Ehm.. si ecco.. io sono una vostra grandissima fan e volevo chiedervi un autografo e magari una foto..se non vi dipiace..- da dove trovai il coraggio parlare?! Il dio delle carote era con me in quel momento! Alla mia richiesta gli occhi di quei cinque ragazzi si illuminarono. Si alzarono in piedi e si presentarono uno per uno. 
-Come ti chiami dolcezza?- ehm.. il mio cervello perse l'ultimo neurone rimasto. Come cazzo mi chiamo?! Rimasero fermi aspettando la risposta, poi la trovai. 
-Giu..Giulia- balbettai. Mi guardarono un po' male e non avevano tutti i torti: alla domanda più stupida del mondo, son rimasta imbambolata. -Complimenti Giulia, fatti sempre riconoscere!- Ehm.. Cosceinza, vattene a cagare! 
-Scusatela, è l'emozione. Sogna questo momento dalla prima volta che vi sentì cantare!-  intervenne Giorgia in mio soccorso. Quanto posso amare quella ragazza?? Vidi i ragazzi lanciarmi uno sguardo  tenero, quasi adorante ma mai quanto il mio.. chissà com'ero presa. Porsi loro un pennarello indelebile e mi feci firmare lo zaino. Dalla sua borsa, Niall tirò fuori un foglio di carta e ognuno di loro mi lasciò dedica. Che cosa dolce! Ma intanto io non mi facevo convinta di come non ero ancora svenuta, questa la devo capire.
-Volete una foto?- chiese Giorgia ed accettammo con entusiamo. Ne scattò un paio , poi Louis tirò fuori la sua macchinetta.
-Questa ce la portiamo sempre dietro, nel caso in cui trovassimo qualche fan. Non hai idea delle foto che ci sono qui dentro, anzi, stasera le carico su un cd; ma queste, queste di oggi le metto in twitter!- sorrise entusiasta. Oh Dio, quel sorriso. L'istante dopo mi chiesero il nome di twitter ed Harry rise fragorosamente, dato che mi chiamo @Giu_Hazza. Mi sentivo leggermente imbarazzata, ma sembrava andarne fiero. 
Posso chiedervi un'ultima cosa? ecco.. non ho mai avuto l'opportunità di vedere un vostro concerto, nemmeno quando veniste qui in Italia qualche mese fa, quindi.. potreste cantare qualcosa? Mi fareste la ragazza più felice del mondo..- sorrisi tutta rossa. Niall mi guardò con degli occhi tenerissimi e mi venne ad abbracciare: in assoluto l'abbraccio più bello che abbia mai ricevuto. Mi sentivo leggera come una farfalla, libera, e volavo fino al paradiso. Mi dedicarno 'One Thing' e intanto Giorgia filmava. Dato che il mio gruppo stava per salire sull'autobus, ci salutammo. Mi diedero un bacio sulla guancia uno dopo l'altro, Liam mi stritolò persino le guance. Devo dire che Zayn, invece, visto dal vivo, è ancora più arrapante. Come ultimo, Harry mi baciò più di una volta, mi prese il braccio e iniziò a scriveci qualcosa, forse numeri.
-Ti prego, ogni tanto scrivimi. Voi italiane siete magnifiche, ma tu.. Stammi bene. Ciao principessa!- quest'ultima frase la disse con un italiano impeccabile. Ok, Harry Styles, l'amore della mia vita, mi ha lasciato il suo numero di telefono e mi ha chiamata 'principessa'. Ehm.. Giulia, mantieni la calma. Dalle interviste e dai vari video son venuta a sapere che Harry è sempre stato un po'.. 'sciupafemmine' e che se gli piace una ragazza non si fa molti problemi a provarci, ma comq può Harry Styles, aver dato il suo numero proprio a me?! Come potevo aver incontrato i miei idoli così, per caso?! Avevo l'impressione di essere nel ben mezzo di uno dei miei sogni strambi, spero solo di sbagliarmi. 
Salimmo in corriera e ringraziai  Giorgia per tutto quello che aveva fatto per me.  Poi, mi addormentai pacificamente con un sorriso ebete in volto, mentre ascoltavo quei cinque eroi. Niente poteva cancellare dalla mia mente quella giornata fantastica, niente poteva cancellare dal mio cuore quelle emozioni indescrivibili,niente poteva rendermi felice più di così. 
-Giulia..Dai sveglia.. è ora di alzarsi..-
-Alzarsi?- risposi aprendo leggermente gli occhi -Mamma?! Ma che cavolo ci fai qui?!-
-Ehm.. son venuta a svegliarti, sono le 6.30- Cosa?!
-Un momento.. mamma, che giorno è?!-
-Il 17 Gennaio.. ma che ti prende?-
-Niente.. adesso mi alzo..- non appena uscì dalla stanza, capii che, come immaginavo, il mio era solo un sogno, anzi un desiderio in realtà. Scoppiai in un pianto doloroso e soffocato, mi sentivo male, malissimo, il mondo mi p caduto praticamente addosso e non c'è niente che può risollevarmi, solo cinque ragazzi posso salvare il mio cuore stanotte.

 




Angolo autrice


Ehi gente:D
Scusatemi se sono ancora qui a rompervi con le mie storie insensate, 
ma questa la volevo condividere con voi..
E' da un po' ci penso e ieri mi son messa all'opera e oggi l'ho pubblicata
Che ve ne pare? 
Sappiate che ho sognato tutto, dalla gita a Milano, ai dialoghi con i miei eroi
Li ho sognati sul serio, ho sognato Harry che mi lasciava il suo numero, 
Niall che mi abbracciava e Liam che mi strattonava le guance, 
e tutto questo in una notte.
Il 17 Gennaio è il giorno in cui feci questo sogno, e non son riuscita a dimenticarla..
Al risveglio, ho pianto come una scema.. non potete capire..

Va beh, adesso lascio i commenti a voi.. fatemi sapere se vi è piaciuta!:)
Un abbraccio, Giuls:3
   
 
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