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Autore: HelixDeath    29/02/2012    3 recensioni
Denise parte per andare a vivere in California. E' sola,senza nessuno e in questo caso si dimostrerà un pò approfittatrice con un ragazzo che invece viene incuriosito da lei,nel vederla spaesata e in difficoltà.Brian si trova di fronte un muro di diffidenza,ma nello stesso tempo Denise sa come lasciarsi andare mantenendo sempre le sue,sfidando il ragazzo ad abbattere questo muro tanto forte quanto debole.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Synyster Gates
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Denise già sapeva che nel momento in cui avrebbe finito di insaponarsi,avrebbero suonato al campanello.
Di fatti,non fece neanche in tempo a finire accarezzare violentemente la sua pelle con la spugna,che sentì bussare. Non si scomodò,né tanto meno si preoccupò di dover andare ad aprire,c’erano Zacky e Johnny,avrebbero aperto loro e quindi continuò ciò che stava facendo.
Si era abbassata leggermente con la schiena,per poter giungere meglio alla caviglia,quando sentì la porta del bagno aprirsi di botto.

-No,ma dico..sei impazzita?-
-Brian!Sarai tu ad essere impazzito!Esci immediatamente dal bango!-
-Dai che non si vede nulla,i vetri sono opachi..comunque come ti è saltato in mente di mettermi in vivavoce con quei due presenti e soprattutto,come ti è saltato in mente di invitarli da te!-

La ragazza alzò gli occhi al cielo e sbuffò mentre continuava ad insaponarsi lasciando che la schiuma al cocco l’avvolgesse in una seconda pelle.

-Brian..ripeto,esci dal bagno..seconda cosa impara a non parlare un continuo della tua nuova vicina di casa con i tuoi amici così almeno questi ultimi non verranno a spiarmi come dei ladri maniaci-
-Ti ho detto che non si vede nulla..un momento..-

Si avvicinò di più alla doccia come se potesse interagire meglio con la ragazza che nuda,si stava spogliando della sua seconda pelle sotto il getto d’acqua calda.

-Cosa c’è..-
-Ti hanno spiata?-
-Si..ero appena rientrata da lavoro e mentre mi stavo rilassando ho sentito delle voci..mi sono affacciata e c’erano loro due nascosti dietro dei cespugli-
-Cosa?!-
-Passami l’accappatoio per favore-
-Si..cioè no dico..ti stavano spiando?e perché?-
-Grazie..comunque si..Johnny si è giustificato dicendo che siccome Brian parlava sempre della sua nuova vicina di casa,voleva vedere com’era-
-Che figlio di puttana..-
-Tu che poi vieni qui e ti fai sentire solo quando tua moglie non c’è,manco fossimo degli amanti,non ti ritieni un figlio di puttana?-

Fatta questa domanda a Brian,il quale rimase scosso, Denise uscì dal bagno e si diresse in camera sua seguita subito dopo da Brian.

-Hey..io non sono un figlio di puttana-
-Ah no?Allora perché ti comporti così?-
-Non voglio mancare di rispetto a Michelle,mi sembra normale-
-Oh si certo,e vieni qui quando lei non c’è..-
-Esatto-

Denise,che fino a quel momento dava le spalle al ragazzo mentre spalmava della crema per il corpo sulle sue gambe, si avvicinò a Brian sempre più lentamente,sempre più in modo pericoloso.

-Vedi Brian,quelli come te mi fanno un po’ schifo..credono che facendo le cose di nascosto senza dirlo,è come se quelle cose non le avessero mai fatte. Come se adesso io mi avvicinassi a te talmente tanto da poter sentire il tuo respiro su di me,baciarti con foga e poi tornare a darti le spalle per continuare a mettere la crema sul resto del corpo. Tu non dici del bacio a nessuno,io nemmeno ed è come se non fosse mai successo,ma intanto ci siamo baciati e qualcuno lo sa,anche se siamo io e te.-

Brian guardava Denise avvicinarsi sempre più a lui,osservò la ragazza mente con le dita scivolava lungo il colletto della sua giacca di pelle,osservava i suoi occhi seguire il movimento delle mani per poi ritrovarseli puntati in faccia. Deglutì quando la ragazza gli davvero tanto vicino da sentire il suo respiro sul viso e per un attimo credette di poterla baciare,credette davvero che lei lo avrebbe baciato.
Dopo aver ripreso un po’ di sicurezza,quella stessa sicurezza della quale era stato disarmato dall’avvicinarsi sensuale della ragazza,sfoderò un sorriso malizioso e portò due dita sotto il mento di lei sollevandoglielo leggermente finchè non furono in corrispondenza delle proprie.

-Ma il bacio non c’è ancora stato quindi non è davvero accaduto-
-Appunto..ora puoi dire che non è accaduto,cosa che non potresti dire se io lo facessi-

Denise inarcò un sopracciglio e si distaccò dal ragazzo lasciando che la scia del suo profumo,lo avvolgesse portando un brivido freddo al corpo e al viso del ragazzo che rimase a bocca letteralmente aperta quando il volto di Denise ebbe riacquistato un’espressione seria,una di quelle “sei talmente stupido che hai potuto credere facessi sul serio”. Tornò a dargli le spalle per continuare quanto stava facendo prima.

-Ora però,puoi anche uscire e chiuderti la porta alle spalle,dovrei vestirmi-

Rimase a fissarla ancora per qualche secondo come se stesse con lo sguardo perso nel vuoto.

-Beh?Brian..cosa aspetti?-
-Eh?Ah si..a dopo-

Brian scese giù dagli altri due che intanto stavano semi sdraiati sul divano.

-Brian,sembra tu abbia visto un fantasma-
-Oppure il lato B della ragazza..è una bomba vero Haner?-
-Johnny..noi uomini siamo dei porci,ma tu oggi lo sei di più. E smettila un po’ dai..-
-Hey!Cosa c’è..sei geloso?-
-Io?Geloso?Stai scherzando vero?Non lo sono di Michelle figuriamoci di lei-
-Ti spiace allora se..-
-Se cosa Christ?Allunghi le mani?-
-Esatto!-
-No..ci serve un bassista,no un amico senza mani-
-Chi ti dice che non ci stia?-
-Johnny ho detto di no..lascia perdere-
-Cosa dovrebbe lasciar perdere?E tu perché dici ad un tuo amico di lasciar perdere invece di invogliarlo a provare..se mai prova mai saprà-
-Oh la signorina è pronta..beh vuole farsi del male..ed io lo evito..è questo che fanno gli amici-
-Gli amici si aiutano leccandosi le ferite dopo aver provato a fare ciò che si vuole,no tappando le ali-
-Ma che ne sai tu di cosa fanno gli amici?Ne hai mai avuti?Tutta questa acidità che hai in corpo,questa cattiveria,ti hanno permesso di avere amici e di conoscere l’amicizia?-

Il tono alto e arrabbiato di Brian,lasciò Denise con un sorrisetto e l’aria interdetta. Il ragazzo sembrava davvero esser serio e arrabbiato con lei.

-Brian..vuoi della camomilla?Calmati,ma che ti prende?-
-Dovrei invogliare il mio amico a provarci con te,che sicuramente lo illuderai e lo calpesterai con un sorriso seguito dalla frase “non crederai davvero che io possa starci?”-
-Haner,stai esagerando..-
-No Zacky..lascialo fare..lasciagli dire ciò che pensa..continua Brian,continua-
-Tu sei una stronza..un’italiana stronza!-
-Brian..cosa ti ho fatto perché tu possa dire questo?-
-Niente..-
-Uhm..e allora su cosa ti basi?Su di uno stupido esempio fatto prima?-
-Io..-
-Brian..basta così,ho capito..è tutto ok stai tranquillo. Vado in cucina a preparare la cena-

Denise fu seguita a ruota da Brian. Lei aveva capito già tutto. Ma Brian era pur sempre un uomo,e lei era comunque una stronza. Sapeva che Brian aveva frainteso quel suo gesto e che da uomo orgoglioso era stato ferito,ma non poteva spodestarlo avanti a tutti,lo avrebbe fatto quando sarebbero stati solo loro due.

-Brian,scusa se ti ho lasciato far intendere qualcosa di diverso da ciò che volevo farti realmente capire-
-A cosa ti riferisci?-
-A quando mi sono avvicinata a te-

Si avvicinò a lui ancora una volta,proprio come aveva fatto prima,sta volta però Brian sapeva che non faceva sul serio e si mise a ridere guardandola negli occhi.
Le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e si avvicinò alle sue labbra senza toccarle.
La guardava,anzi,la osservava. Con lo sguardo ridisegnava i contorni delle labbra,del naso,del viso della ragazza, le scrutò attentamente il colore delle iridi:un castano tendente al verde.
Denise si mise sulle punte arrivando a sfiorare le labbra di Brian. Un tocco delicato,quasi impercettibile.
I suoi occhi guardavano fissi quelli di Brian che faceva lo stesso con lei.
Nessuno dei due aveva intenzione di mollare. Lei schiuse di poco le labbra e sorrise,Brian la imitò prendendole i fianchi e avvicinando il corpo di lei al suo.

-E’ bello sentire il tuo corpo contro il mio- le sussurrò lui

Aveva le mani sul petto di lui e al sentir quelle parole affondò le dita sulla giacca cambiando espressione degli occhi. Staccò gli occhi,dai suoi di occhi e li portò sulle sue labbra.
Avevano l’odore inconfondibile del fumo. Erano sottili e tese in un sorriso chela richiamava.
Pose di nuovo il suo sguardo in quello del ragazzo,si avvicinò di più alle sue labbra e morse il labbro inferiore. Un morso leggero che però fece prendere un ampio respiro a Brian,il quale strinse i fianchi di Denise.

-Non ti ci abituare Brian,potrei mordere ancora-

Dette queste parole fece scivolare le mani lungo il corpo del ragazzo fino a prendergli le mani. Gliele guardò attentamente come un critico aguzza la vista alla ricerca del difetto sul dipinto di un pittore perfetto,così, senza riuscire a trovarlo.

-Queste mani suonano solo?-
-Non proprio..fino a poco fa accarezzavano anche un gran bel corpo-

Brian era dietro Denise e le cingeva i fianchi come prima,solo che ora il petto di lui era contro la schiena di lei e le parole rotolavano tra i capelli della ragazza prima di giungere al suo orecchio destro.

-Beh,allora ora mi aiuteranno a preparare la cena-
-Per poi aiutarti a lavare i piatti dopo cena-
-Perché no-
-A mettere a posto-
-Anche..-
-E potrebbero anche aiutarti a toglierti i vestiti prima di andare a letto-
-Uhm..potrebbero,ma non lo faranno-

Prese le mani del ragazzo e delicatamente,come una carezza,le spostò dai suoi fianchi. Si sorrisero.
Erano rimasti solo Brian e Denise dopo cena.
Brian aiutò davvero Denise a mettere tutto a posto ed ora erano entrambi sul divano lei con gli occhiali,sdraiata con la testa appoggiata sulla pancia di lui,entrambi troppo occupati a guardare un film per potersi scambiare qualche parola.

-Sei sveglia?-
-Si..tu vuoi andar via?-
-Dovrei,ma non voglio-
-Non vuoi?-
-Gia..vorrei restare qui-
-Come vedi il divano è comodo,puoi restare qui..anche se ci sono delle altre stanze al piano di sopra-
-Allora torno a casa mia-
-Ok..ma giuro che non ti seguo. Se vuoi rimanere qui,puoi rimanere. C’è che sei sposato e questo che non capisco- si alzò
-Non capisci che sono sposato?-
-No..non capisco come tu possa non avere voglia di tornare da tua moglie,ma preferire di restare qui da me che conosci da forse un mese e ci siamo visti un paio di volte-
-Già..senti scusa,è meglio che vada-
-Ok..scusa me per prima-
-Prima?-
-Si..non mi son comportata bene mordendoti le labbra-
-Scuse non accettate-
-Brian..-
-Dimmi..-
-Perché non vuoi tornare a casa?Perchè vuoi restare con me?-
-Non lo so..non so nemmeno perché parlo sempre di te con i ragazzi,non so perché non vedo l’ora che Michelle non ci sia per cercarti o vederti,non so perché quel giorno mi avvicinai a te per aiutarti. Non lo so. Di solito me ne fotto,di solito sono io quello che risponde e si comporta come invece fai tu. So solo che più sto con te e più vorrei starci. Non so se Michelle stanotte torna a casa a dormire dato che abbiamo litigato ed è per questo se tutte le ragazze sono uscite. E’ un mese che si litiga e non si va più d’accordo. E’ un mese che qualcosa in me sta cambiando e non me lo riesco a spiegare-
-Dio..mi sembra di rivivere una situazione abbastanza scomoda. Cerca prima di capire cosa sta succedendo tra te e tua moglie, ma nel frattempo tienimi fuori. Non cercarmi,non venire qui. Non fare nulla che implichi me,il vedermi o il sentirmi. Non voglio essere il motivo per il quale si sfascia un amore e una famiglia,né voglio che ciò accada per mezzo mio. Mi spiace Brian,ma devo chiederti davvero questo.-
-Stai dicendo che devo impedire a me stesso di pensarti o parlare di te?Mi stai tappando le ali invece di spronarmi a provare per vedere cosa succede. Se mai provo mai saprò.-
-Brian,non ci sarò poi ad aiutarti a leccare le ferite,non potrò esserci,non io-
-A quello ci penseranno i miei amici-
-Brian..-
-No Den ascolta..-
-No,ascolta tu me..io non voglio portarti a leccare ferite,non voglio ferirti. Ci pensi a Michelle? Ma ti chiedi cosa stai facendo? Io..io mi sento sporca ora se solo ci penso..sei sposato,appartieni ad un’altra persona,il tuo cuore le appartiene. Ho sbagliato anche io come hai sbagliato tu. Scusami davvero,ti accompagno alla porta-
-Tu..ok..hai ragione. Ma se dovessi capire che non mi appartiene più? Se dovessi capire che io non appartengo più a lei?-
-Io non lo so..sono cose tue,devi sbrigartela da solo con te,con lei e con ciò che provi. Buona notte Brian-

Rimase per un po’ sulla porta,rimase a fissarla e a guardarla per l’ultima volta,o quella che sarebbe stata l’ultima volta.

-Buona notte Denise-

Chiuse la porta dopo averlo guardato allontanarsi da casa sua. Era soddisfatta di se stessa perché aveva fatto la cosa giusta anche se si sentiva in colpa per aver fatto qualcosa che non vorrebbe mai facesse il suo ragazzo.
Ma infondo Brian le piaceva e non poco.
Si appoggiò con le spalle alla porta,sospirò e si fece cadere a terra.
Portò la faccia tra le ginocchia abbracciando le gambe e chiuse gli occhi. Prima che si addormentasse si alzò e andò in camera sua. Si spogliò,indossò il pigiama e si fece abbracciare dal calore delle coperte.
   
 
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