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Autore: moodybibi    29/02/2012    0 recensioni
Perché tutti hanno qualcuno a cui pensare ed io no? Io voglio alzarmi la mattina con un chiodo fisso in testa, voglio addormentarmi con la sua buonanotte, voglio avere il cuore a tremila quando lo incontro, voglio qualcuno da amare... Can anybody find me somebody to love?
Genere: Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LILY
“Buuuuongiornooo Upper East Side!”.
Panico. O il terremoto parla con la voce di Kate oppure adesso devo ammazzare Kate!
“KAAATE! VATTENE!”.
Mi nascondo sotto le coperte e sotterro il viso sotto il cuscino.
“Che pigra che sei! E’ S. Stefano, sono le 11.30, la città è innevata e di là ti aspetta un buonissimo croissant franVais pour toi!”.
“Mmmmmh, vattene.”.
“SVEEEEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!”.
E adesso è giunta la sua ora. Dite addio alla maledetta hippie che mi ha appena sradicato le coperte dal letto, perché sto iniziando ad ammazzarla!
“Io ti uccidooooooo” Inizio ad inseguirla in intimo per tutto l’appartemento, finchè all’ingresso riesco a buttarla a terra.
“Lily, buongiorno”.
Oh cazzo cazzo!
Rimetto Kate in piedi con la forza e mi incollo alla sua schiena, per nascondere il mio corpo seminudo. Stephan! Stephan nel mio salotto! Perché non mi sento più le gambe?
“Steph! Oh Dio… Kate. Vieni.”.
Restando attentamente incollata alla mia ex amica, me la trascino fino ad arrivare in camera mia, mentre penso tutte le maledizioni possibili.
“BRUTTA PAZZA ASSASSINA, MA SEI CRETINA? SONO NUDA, DIO CHE VERGOGNA, FARE UNA CHIAMATA NO? CAZZO CAZZO… DEVO VESTIRMI! ODDIO CHE MI METTO? ME LA PAGHI EH!”.
E mentre corro come una furia per i tre metri quadri della mia stanza, gettando all’aria tutto il guardaroba, lei ride!
“Cosa ti ridi?!”.
Continua imperterrita. Pazza sadica.
Mi metto un maxi pull e degli stivali, mi pettino, mi lavo i denti e dopo cinque minuti corro in sala da lui.
“Buongiorno!” Sorride questa volta.
Com’è bello! Dio com’è carino! Che bel sorriso! Che begli occhini neri! Che dolce, mi ha portato la colazione!
No. Basta fantasticare, andate in classe insieme. Siete solo amici. Se poi vi lasciate cosa accadrebbe? Cambi scuola? E gli amici comuni? No no non si può!
“Ti rispondo io per lei: buongiorno!” Kate interrompe il mio logorroico e paranoico flusso di coscienza.
Mi tolgo dalla faccia l’espressione da ebete che ho durante i trip mentali e mi fiondo sul mio frappuccino starbucks con tanto di cornetto!
“Grazie, il mio preferito! Che fame…”.
Lui ride.
Com’è dolce quando ride!
No no NO.
“Oh… Bon onomaffico!” Gli auguro, con la bocca piena.
“Grazie Lily!” Lily… Lily! Dai dillo ancora! E BASTA. Oggi non riesco proprio a far tacere l’esserino rosso sulla spalla sinistra!
Steph si accomoda sul divano ai piedi del quale sono seduta io.
Dio mi sento morire!
“Io tolgo il disturbo! Vado a giocare con Glee!”.
Neanche in tempo di dirle dov’è, che già è sparita, veloce come una scheggia, per andare a stressare il mio chiwaua!
Maledetta, non può abbandonarmi proprio ora!
Mentre mangio il suo croissant, lui si alza per osservare la neve che ricopre la città. Ieri un caldo boia, oggi la neve! E mi sembra anche giusto, questa città è anormale tanto quanto le persone che la abitano. La neve a New York è una visione mozzafiato, e Central Park rende perfettamente l’idea di paradiso oggi… Poi osservo lui, ora che so che non mi sta guardando. Sembra davvero un angelo. La sua altezza, i suoi muscoli scolpiti sotto il maglione grigio. La sua pelle scura che crea un perfetto connubio con la candida neve, fuori dalla finestra. I suoi riccioli neri che cadono sui penetranti occhi corvini, così assorti che sembra stia cercando di risolvere un’equazione astronomica. Si gira a guardarmi e subito abbasso lo sguardo, ma lo sento sorridere.
“Manatthan è uno spettacolo questa mattina” sussurra, come se questa semplice frase nascondesse mille segreti. Mi alzo e mi affaccio alla finestra.
“Wow!”.
“Non finisci la colazione?”.
“Sono sazia…”.
“Usciamo allora… Ti va?!”.
Vedo le sue gote arrossire leggermente, sento le mie andare in escandescenza!
Oh cazzo cazzo!
Dio fa che non senta il mio cuore.
“A-a-adesso?” Balbetto.
“Dai! Tanto Kate starà giocando con il tuo cagnolino!”.
Quanto sei bello!
“Dovrei cambiarmi…”.
“Ti aspetto!” Si rimette il suo cappotto. “Vai”.
Senza rispondere mi precipito in camera. Scelgo dei collant di cashmire, un vestito di lana nero e stivali. Vado in camera di mia sorella alla ricerca del suo poncho rosso.
“Dove vai?”.
“AAH!” Getto un altro dei miei fantastici strilli alla Shining.
“KATE!”.
“Glee era qui..” Mi giro e la trovo rannicchiata in un angolo della stanza, mentre tortura il mio cane… Certo che questa ragazza è strana!
“Mi ha chiesto di fare un giro… Vieni anche tu?”.
No ti prego dì di no!
“Nah… Ti si legge in faccia che vuoi stare sola con lui! Resto con Glee. Se i tuoi tornano che racconto?”.
“Se i miei tornano vuol dire che mi hanno rapito gli alieni… Sono in settimana bianca da questa mattina Kate! Te l’avrò detto mille volte!”.
“Aaaah vero scusa!”.
Mi frego anche guanti e cappello con il pon pon rosso.
“Come sto?”.
“Non posso guardarti per quanto sei brutta!”.
“Ehi!”.
“No dai, sei moderatamente orrenda… Divertiti!”.
“A dopo!”.
“Ah Lily. Io metterei un filo di rossetto rosso… Poi può anche morire!”.
“E noi lo vogliamo vivo piccola diabolica Kate! Quindi vado… Addio. Ciao Glee!”.
Torno da Steph e usciamo di casa… Oddio oddio!
 
STEPHAN
"Allora dove mi porti di bello?".
Camminiamo lungo il viale innevato di Central Park, i capelli castani di Lily non coperti dal cappello sono tempestati di delicati fiocchi di neve bianchi, ed è ancora più bella così... La conosco da una vita e sono stato un vero idiota a non accorgermene prima. E ora che la nostra amicizia è così forte ho le mani legate, potrei perderla per sempre se le dicessi quanto mi piace. Ci conosciamo dai tempi delle elementari e siamo sempre stati insieme, in classe, a pallavolo, nei corsi di teatro della scuola, nei fine settimana, nei gruppi studio, sempre! Forse ho trascorso più tempo con lei che con i miei genitori!
"Steph? C'è qualcosa che non va?".
"Uhm? No scusa, ero soprappensiero...".
Devo imparare a farmi trip meno lunghi! Vedo la sua espressione corrucciarsi, ogni volta che non capisce qualcosa le si stampa in viso.
"Non ho visto Carl e Maryon in casa... Sono fuori città?".
"Sì, la tradizionale settimana bianca natalizia, ma questo potrebbe essere il mio ultimo Natale qui, non volevo rovinarmelo per annoiarmi da qualche parte in Canada, così non sono andata...".
"Il tuo ultimo Natale qui? E chi ti dice che sarai promossa?".
"Ah! Che bastardo!" Mi tira un pugno sulla spalla, ma temo sia stata lei a farsi male, ha la forza di una farfalla!
"Ahi!" Si stringe la mano destra nella sinistra, come volevasi dimostrare!
"Ma di cosa sei fatta eh? Pasta frolla?!" Le stringo la mano tra le mie. Le palpitazioni aumentano. Dannazione Steph sei un uomo ormai! Queste reazioni da ragazzino non puoi più permettertele! Le mani iniziano a sudarmi così la lascio andare e infilo subito queste due traditrici nelle tasche dei jeans. Dannazione che idiota che sono! Sorrido imbarazzato per le reazioni che ho anche quando la sfioro soltanto.
"Che hai da ridere?" Come al solito al suo bronzeo occhio da lince non sfugge nulla!
"Nulla... Sono felice!".
"Ok..." Con l'occhio della coda la vedo sorridere. Sì, mi basta farla star bene adesso.
"Allora? Mi vuoi dire che hai in testa oppure no?".
"Non ho nulla in testa!".
"Dove stiamo andando? Non ti vorrai girare tutta Central Park!".
"Ah, sorpresa!".
"Daiiii dimmelo!".
Ecco che la sua faccia si trasforma in espressione patetica della serie 'Guarda quanto sono carina e adorabile? Dai dai dai dimmelo!'. Ma ho imparato a resistere!
"Lo sai che sono irremovibile!".
"Ok, se non me lo dici... Se non me lo dici resto qui!". E con il naso all'insù fa per sedersi sulla panchina innevata!
"Aaaaah, freddo freddo freddo freddo!".
La risata nasce spontanea.
"Ahahahahaha! Che scema che sei!".
"Bastardo! Dai dimmelo!" Si ferma a braccia conserte e mi guarda imbronciata. Com'è bella...
"No, aspetta e vedrai!".
"E io non mi muovo!".
"Daiii!".
Non risponde si gira di spalle. Gli occhi mi cadono dove non dovrebbero...
STEPHAN. Contegno.
Vado davanti a lei e inizio a trascinarla. Quando vuole la forza la tira fuori però, eh!
"Dimmelo o non vengo!".
"La smetti?".
"Dimmelo!".
Ok, non mi lascia altra scelta! La prendo sulle spalle rischiando la rottura del setto nasale con una delle sue scalciate!
"Sta ferma!" Ricomincio a camminare portandola in braccio.
"Lasciami andare! Stephen lasciami daiiiii!".
"Sta zitta, ho più muscoli di te, ti tengo stretta e posso farti male se non ti calmi!".
"Uffa. Non è divertente!".
"Oh sì invece!".
"Ti odio!".
"Non è vero...".
Non risponde. E spero che sia vero che chi tace acconsente!
Dopo cinque minuti di silenzio di tomba arriviamo, e la metto giù.
"Grazie!".
"Prego! Grazie a te per avermi distrutto la spalla!".
"Di nulla! Allora? Me lo dici?".
"Girati...".
E dopo essersi girata getta un urlo di gioia. Per fortuna... La pista di pattinaggio è bellissima oggi! E fortunatamente abbastanza affollata da non farmi sentire troppo a disagio, anche se siamo comunque io e lei... Da soli...
Oh non essere ridicolo! Sarà la miliardesima volta che siete insieme e da soli!
"Che bello! Andiamo a pattinare?".
"Su una pista di pattinaggio cosa vorresti fare? Bungee Jumping?".
"Ma non ho i pattini...".
"Stupida li affittiamo!".
La prendo sottobraccio e mi avvio al noleggio. Con la coda dell'occhio la vedo sorridere come una bambina! Non so per quanto ancora potrò resistere... Dannazione!
"Che numero hai?".
"Trentasette! Ma li voglio rossi!" Lei e la sua fissazione per i colori!
"Li prendi come ce li hanno!" E rimette il suo adorabile broncio.
Torno con dei pattini rossi e i suoi occhi si illuminano. Mi salta al collo e mi da un bacio sulla guancia. Gesto normalissimo... Allora perchè sono diventato viola? Oh Dio, ricoveratemi!
"Dai mettili!" Taglio breve e vado a sedermi sulla panca della pista.
Indossati i pattini entriamo in pista.
"Stephan...".
"Dimmi Lily".
"Ti devo dire una cosa....".
Oddio. Panico. E ora questa che deve dirmi?
"Io... beh ecco...".
Oddio... Mi sento male, ossigeno! Carenza di ossigeno!
"Io non ho mai pattinato prima!".
Ma va... Mh, mi vengono in mente troppe imprecazioni ora!
"Non è difficile, basta mettere un piede davanti all'altro un po' come quando cammini!" Sorrido e la sua bocca si arriccia di nuovo in quell'adorabile broncio.
Faccio tre falcate, mi giro a guardarla.
"Dai fai lo stesso!".
"Ok...".
Una...
Due...
Tutti giù per terra! Scoppio a ridere di nuovo e mi arriva un meritato calcio da Lily, ma è troppo comica!
"Dai idiota, aiutami!".
Tenta di alzarsi, ma ricade. E io rido!
"STEPHAN McGRAY! AIUTAMI!".
Ecco. Quando fa così mi spaventa!
"Ok ok!".
Mi avvicino a lei cercando di non ridere, mi appoggio con una mano al recinto della pista, mi abbasso e le offro una mano.
Lei si aggrappa come se fosse un ancora il mio braccio. Io mi tiro su e lei per non perdere l'equilibrio si aggrappa con entrambe le mani al mio collo. Non capisco se è un'impressione mia, o quell'accidentale abbraccio dura davvero un po' di più di qualche secondo. Sento il suo respiro tra i miei capelli, le mie guance vanno in escandescenza, il battito cardiaco aumenta. Dopo circa due minuti simili a due anni, si stacca da me reggendosi al recinto della pista.
"Scusa" Sussurra imbarazzata, abbassa lo sguardo e i capelli le ricoprono metà volto.
"Niente..." Anche la mia voce è molto flebile. Ma il suo imbarazzo. Temo abbia capito qualcosa... Non è da lei essere così. Spero davvero di sbagliarmi.
Passiamo un altro minuto in silenzio. Io guardo lei, lei guarda i pattini. Dopo di che alza la testa, ridendo come nulla fosse successo, e riparte.
"Adesso però mi appoggio a te! Non vorrei farti ridere troppo!".
"Ok, ti faccio da bastone, vecchietta...".

*** 
Spero che ci sia qualche osservatore che apprezzi la mia storia, ma mi piacerebbe tanto saperlo se così fosseeeee :) un bacio
Bi.
  
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