- Sei sempre il solito, ma come fa la tua famiglia a sopportarti?! –
- Senti chi parla, la Grande Star, guardatemi-la-più-bella-sono-io!-
- Tu, brutto…-
- Bambini, per favore calmatevi, ma che diavolo vi prende, uff, rilassatevi un po’, non potete passare tutta la mattina a strapparvi i capelli!-
- Se le tocco solo un capello sarebbe capace di uccidermi.-
- Grrr…-
- Akito, basta, ora stai esagerando! E tu Sana, fai finta di non sentirlo!-
Prima di tornare nel giardino della scuola si fecero la linguaccia. Akito voleva stuzzicarla ancora un po’, ma preferì tacere. Sana era troppo arrabbiata con lui per rivolgerli la parola.
- Akito, hai dodici anni però ne dimostri tre!- Gomi si prese gioco dell’amico, causando un’ ilarità generale.
- Boff….non ti rispondo nemmeno….- e così dicendo, seguendo il suono della campanella, ritornò in classe.

- Loodioloodioloodio e lo odio!!! Quel bambino mi farà perdere la testa un giorno di questi!-
- Su, Sana, ora calmati, non serve a niente agitarsi in questo modo, tanto lui non può sentirti. Piuttosto, finisci la verdura…-
- Odio Akito, odio essere una star e…odio la verdura!-
- Benedetta ragazza, che pazienza che ci vuole con te….-
- Vado a fare i compiti.- disse Sana scendendo dalla sedia. Era talmente furiosa che non salutò nemmeno Rei, che stava entrando in quel momento nella cucina.

- Vado a fare i compiti.- disse Akito scendendo dalla sedia. In realtà doveva andare in bagno a rimettere tutta la verdura che suo padre li aveva imposto di mangiare.
Una volta liberato da quella nausea alla bocca dello stomaco, si stese sul letto, infilò un paio di cuffie e accese il lettore CD a tutto volume.
In quel momento voleva solo dimenticare la faccia di Sana, ma forse l’indomani se la sarebbe ritrovata al posto della sua…