Crossover
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Autore: Morgana le fay    29/02/2012    2 recensioni
Durante una gita scolastica Amy, Bree e Nikky si ritrovano in un altro mondo, dove dovranno sapere perché sono lì e cosa centrano con un certo dottore che vuole vendetta.
...
Crossover tra Bleach, Naruto, D.Gray man, tutor hitman Reborn, FMA.
Cammei: Inuyasha, lovely complex, Nana.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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CAPITOLO 12: Another Breaking in the wall

 

 

 

Amy per la millesima volta la sveglia: segnava le sette del mattino.

Aggrottò le sopracciglia e si disse che doveva alzarsi

- chi me lo fa fare?! 

In quel momento odiava Roy con tutta sé stessa. Come poteva quell’uomo costringerla ad andare a scuola? Insomma, va bene che per essere ufficialmente nell’esercito dovevano superare un test di conoscenze generali, ma frequentare una scuola, anche solo per due settimane, le sembrava una condanna.

Entrò in cucina e mentre guardava le sue coinquiline così felici, decise di trovare una nota positiva in quella…quella cosa.

Dopotutto ora poteva conoscere nuove persone.

 

 

 

Bree era raggiante.

Vedere i ragazzi in divisa, i libri, le interrogazioni, tutte le cose che la rendevano felice. Poteva di nuovo essere la migliore!

Con un senso di soddisfazione sorrise a Dino Cavallone, il suo insegnante un bel ragazzo molto giovane dai capelli biondi.

“Qui a scuola ti troverai bene, per qualunque cosa rivolgiti a me”

Bree annuì e aspettò fuori dalla classe di essere chiamata.

Non appena Dino le fece cenno di entrare, la bionda si sistemò vicino alla cattedra e studiò i suoi compagni di classe.

- Oddio! Quello è Mizuiro! -

Questo pensiero si trasformò subito in voce.

“Mizuiro!”

“Bree!”

Il ragazzo si alzò e avanzò verso la Armstrong.

“Vedo che conosci già qualcuno della classe, bene! Mizuiro, torna seduto e permetti alla tua nuova compagna di presentarsi”

La bionda si sciolse malvolentieri dall’abbraccio, ma disse lo stesso ai presenti:

“Sono Bree Armstrong, resterò per due sole settimane, ma spero che andremo d’accordo.”

“Grazie Bree, va a sederti vicino a Mizuiro, visto che già lo conosci”

Si sedette al banco assegnato e notò che accanto al suo amico c’erano altre persone conosciute

- Come si chiamava quel tizio…ah già, Keigo -

E più in là c’erano sia Chad che Ishida e pure la rappresentazione vivente del suo odio, Ichigo.

- Ecco, questo rovinerò molte cose

 

 

 

Nikky era seduta vicino a Kagome e ne era molto felice. Sparlare di Inuyasha era il loro nuovo passatempo durante le interminabili ore di lezione.

Durante la pausa era andata a cercare sia Amy che Bree, ma entrambe erano irreperibili. Così la corvina aveva fatto amicizia con gli studenti della DWMA: Maka, una ragazza dai capelli biondi che le ricordava Bree; Soul, il partner di combattimento di Maka; Patty e Liz, due gemelle molto frizzanti; Kid, un ragazzo particolarmente strano che le aveva detto “Sei perfettamente simmetrica!” da cui era terrorizzata; Black Star, uno sciroccato che si crede Dio – Neanche fosse il primo che conosco – e Tsubaki, una ragazza dolcissima.

Aveva scoperto che oltre ai ninja, ai demoni, e ad altr vari generi a cui non voleva pensare, esistevano anche i meister, Maka, Kid e Black Star, e le loro armi, Soul, Patty e Liz e Tsubaki.

- Tra un po’ comincio a credere agli unicorni -

 

 

 

L’umore di Amy era decisamente migliorato dal risveglio. Aveva fatto amicizia con la sua vicina di banco, Risa, una ragazza alta dai capelli rossicci e amante della moda quanto lei. In più aveva conosciuto gli altri suoi amici: Nobu, una ragazza bionda dai capelli ricci,  e il suo ragazzo, Nakao, un tipo alto e moro e Chiharu, una dolce ragazza dai capelli corvini e il suo ragazzo ,Suzuki, un ragazzo alto e moro che sapeva tanto di primo della classe. Risa le aveva presentato a malavoglia il suo ragazzo, Otani.

La mora aveva preso subito in simpatia quel ragazzo basso che comprendeva come lei le angherie subite a causa della scarsa altezza.

“Per me sei alto!” gli aveva detto, nonostante i 6 millimetri di differenza.

“Grazie, Amy!” l’aveva guardata con gratitudine “Posso scambiarti con Koizumi?”  guardando con astio la sua ragazza “vorrei una fidanzata come te!”

Amy ridacchiò “Certo! Basta che Risa voglia in cambio il mio di ragazzo, Edward”

Risa chiese subito chi fosse e la mora le mostrò una sua foto.

“Certo! Ti cedo senza problemi quel nano di Otani per un ragazzo così”

La mora si mise a ridere nel vedere i due battibeccare e scoprì di aver trovato la coppia che voleva diventare con Eddy.

 

 

 

Nikky aveva un appuntamento. Certo, era solo un appuntamento tra amici ma era pur sempre una specie di appuntamento. Considerando che Kiba era sempre occupato e le loro uscite non avevano nulla di romantico, voleva considerare come appuntamento qualunque incontro con l’altro sesso.

Amy aveva un fidanzato, anche se la corvina non lo considerava nemmeno un vero uomo quel suo fidanzato. Bree sembrava felice e sospettava che avesse un amante a causa degli sbalzi d’umore.

Guardò l’orologio, stranamente era presto!

 “Nikky!”

“Oh Kiba sei tu..” disse lentamente e senza enfasi la corvina.

“Che faccia non sei felice di vedermi?” il moro le sorrise.

“Certo! Ma come mai sei da queste parti?”

Kiba la guardò interdetto.

“Nikky. Non hai letto il mio messaggio?”

La corvina rovistò nella borsa e agguantò il cellulare.

In effetti c’era un messaggio non letto, proprio da Kiba.

“Eh si mi è arrivato, ma non l’avevo mica letto.”

“Ah” Kiba parve deluso.

“Quindi non vuoi mostrarmi Amestris e le sue meraviglie?”

- Devo digli dell’appuntamento-

“Kiba io..”

Nemmeno a farlo apposta proprio in quel momento si sentii chiamare.

“Nikky! Scusa il ritardo, ma..”

Ichigo guardò Kiba e si voltò verso Nikky.

“Questo ragazzo ti importuna?”

“Io la starei importunando?! E tu chi saresti?”

“Io sono Ichigo Kurosaki, tu invece?” guardando il moro con aria di sfida.

“Sono Kiba Inazuka. Senti amico ora potresti andartene?”

“Hei!! Avevo un appuntamento con Nikky, io!” disse sottolineando l’ultima parola.

Kiba lo guardò con aria un po’ sperduta e si voltò verso Nikky che stava segretamente trovando interessante quello scambio di battute, visto che per una volta era lei l’interessata.

“Nikky dovevi vederti con sto tizio?” disse il moro a voce alta “Beh scusa se ti ho scritto allora!! Esci con chi vuoi!! Non mi interessa!!”

“Aspetta Kiba!” ma il moro se ne era già andato.

“Nikky tutto ok? Volevi andare in giro con lui? Non mi sembra molto affidabile, ma..”

“No!” disse la corvina con voce chiara.

Nessuno le trattava così solo perché.. perché..Ah dio solo sa perché!!

“No no, andiamo lo stesso a fare un giro per i negozi di cd.”

Detto ciò si incammino spedita con Ichigo che la guardava stupito.

 

 

 

 

 

 

 

“Nooo!!” esclamò Amy “Siete anche voi fan di Umibozu?”

La coppia guardò la piccola mora con un sorriso che avrebbe illuminato il mondo, felici di aver trovato un altro amante del loro cantante rap preferito.

Continuarono a ciarlare allegramente fin quasi a casa della Armstrong, quando apparve davanti a loro Edward.

“Eddy!” sorrise la ragazza, avvicinandosi a lui e prendendogli la mano.

“Voglio presentarti Otani-kun e Risa-chan.”

Ed rivolse loro a malapena uno sguardo e borbottò un piacere, cercando di riottenere la totale attenzione della sua ragazza.

“Ehm Emmy.. Ti ricordi che giorno è oggi?”

“No. Che giorno è?” lo sguardo di Amy era dubbioso.

Ed rimase un po’ male, che Amy se ne fosse dimenticata?

Certo si era accorto più di una volta che lei aveva poca memoria per le data, ma così era esagerato!

 

 

 

Risa osservava il fidanzato della nuova compagna di classe e si chiedeva perché anche il suo, di fidanzato, non potesse essere così carino?

Certo Edward non era tanto alto ma era decisamente più carino di Otani!

Sospirò affranta all’idea della sua vita amorosa con il nano al suo fianco e decise di aiutare la mora visto che il biondo sembrava in difficoltà.

“Amy-chan!” richiamò l’attenzione “sei sempre molto simpatica!” disse con un mega sorriso idiota.

La mora la guardò con aria vagamente spaventata.

“Fino a prima mi dicevi che eri molto emozionata per oggi pomeriggio!”

Amy aveva ancora l’aria di non capire.

“Su non facevi che decantare quanto fosse importante questa data perché..” Risa si morse il labbro.

Cosa diavolo poteva saperne sul perché fosse speciale questa data?

“Perché oggi è il vostro mesiversario di quando vi siete conosciuti.”

La voce di Otani fece voltare la rossiccia e la mora.

Ed sorrise “eh già, è proprio oggi!”

“Oh.. Oh già!”

Amy parve ricordarsene improvvisamente.

“Hai in programma qualcosa, tesoro?”

“Certo, mancavi solo tu!”

Si allontanarono, lasciando sola Risa con Otani.

“Com’è che lo sapevi che era il loro giorno speciale?”

Otani la fissò in silenzio.

“Perché è anche il nostro e tu come lei te ne sei scordata stupida!”

 

 

 

 

Amy non staccava gli occhi da Ed.

Il loro appuntamento era iniziato piuttosto male, visto che lei accidentalmente aveva scordato il loro pseudo mesiversario – deve essere l’unico ragazzo al mondo che si ricorda una cosa del genere- , ma era migliorato con il tempo.

Non avevano litigato e questo aveva contribuito a fare in modo che uno dei due non se ne andasse furioso.

La passeggiata nel centro di Amestris si stava protraendo fino a tarda ora, ma Amy non importava.

Oggi non c’era per nessuno.

Oggi c’era solo per lui.

Solo per Edward.

Si voltò lentamente e prese il viso di Ed tra le mani per baciarlo delicatamente, il biondo non perse tempo e ricambiò il bacio.

Il loro bacio diventava sempre più carico di desiderio ed intensità.

Appena si staccarono entrambi ripresero fiato, cercando con lo sguardo.

“Amy io..” la sua voce era un po’ roca ed Amy ebbe un brivido.

“Ed..” nemmeno lei riusciva ad esprimere quello che sentiva.

Lui ebbe un moto di coraggio e le prese la mano per portarla al hotel dove alloggiava.

Nella mente della ragazza le domande si susseguivano in un mare di –oddio!!!- che non si placavano.

L’hotel era piccolo e confortevole e i due camminavano mano nella mano in silenzio.

Amy d’un tratto incespicò in un gradino, Ed prontamente la sostenne e poi, dopo qualche istante, la sollevò da terra prendendola tra le braccia.

Istintivamente lei si abbandonò sul suo petto, ma trovava ingiusto che lui la portasse per tutte quelle scale, dopotutto lui doveva essere molto stanco.

“Eddy, posso camminare.”protestò debolmente.

Lui la fissò per un secondo e rispose “va bene così.”, continuando a portarla in braccio.

Una volta entrati, lui non si preoccupò di accendere la luce, anche perché la stanza non era completamente buia: le tende erano tirate e mostravano la luna in tutta la sua bellezza.

Per un attimo Ed si fermò e Amy udì chiaramente i battiti del suo cuore così simili al suo, mentre le sue braccia non si staccavano da lui.

Lui era così vicino.. e Amy sentiva di non aver mai desiderato nessuno tanto fino ad allora.

Le  loro labbra si sfiorarono di nuovo e lei chiuse gli occhi, dissolvendosi nella scarica di desiderio che il tocco di lui le accendeva dentro.

Ed la strinse fra le braccia e cominciò a tempestarle il viso e il collo di baci, sussurrando non una, ma molte volte il suo nome.

Lei gli accarezzava il petto, baciando delicatamente le sue cicatrici.

Le loro labbra si cercarono di nuovo unendosi in un bacio così intenso che le tolse il respiro.

Ad un tratto però Ed si allontanò da lei.

“Amy.. Tu.. Vuoi anche tu?” le domandò in un soffio.

Lei lo fissò seria in volto.

Come poteva dire di no?

Come poteva ignorare quello che provava?

Come poteva anche solo averle sfiorato le mente che potesse esserci qualcun’altro per lei?

Come poteva..?

“Si, Edward.” Disse seriamente “Si.”

Le mani di Ed seguivano il profilo dei suoi seni, mentre lei tramava di piacere.

Voleva di più, più di questo.

Ne aveva bisogno quanto respirare.

Ed stava esplorando il suo corpo con una certa velocità ma lei notò lo stesso che le sue mani tremavano facendo sorridere Amy.

-Non solo l’unica nervosa almeno-

Appena il biondo si fermò un attimo, la mora rovesciò le sorti della partita prendendone i comando.

Iniziò a spogliare il ragazzo, ammirando la sua bellezza statuaria.

Un violento, incontrollabile tremito di desiderio s’impossessò di lei, un desiderio che non aveva freno: Amy pose fine a quel gioco sedendosi a cavalcioni sul ragazzo. Gli sorrise serena e lasciò che il tempo perdesse ogni spessore, le parole diventavano inutili, restavano solo il loro amore.

 

 

Amy aprì un poco gli occhi e si trovò ad osservare la luna e a sorridere.

Girò la testa e si rannicchiò accanto ad Edward che dormiva al suo fianco.

Non si sarebbe mai pentita di questa notte, lo sapeva.

 

 

 

 

Eh-ehm!!

Sono tardi di due giorni, ma ho un buon motivo: ieri era il mio compleanno e sto festeggiando a più non posso!!

Poi mi vergogno della scena finale di questo capitolo, non è una vera lemon, ma non posso non esserne imbarazzata.

Per cui non prendetela male.

Grazie a tutti.

 

Un bacio,

 

Momo

 

PS. Prossimo capitolo non prima di due settimane.

 

 

  
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