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Autore: shelly2010    01/03/2012    8 recensioni
Lei: una sognatrice, che da sempre spera di incontrare il principe azzurro delle favole. Lui: un cantante molto famoso, adorato da milioni di donne, ma che spera di incontrare prima o poi una ragazza che lo ami per quello che è, e non per quello che rappresenta. Il destino, sotto le mentite spoglie della migliore amica della ragazza, li fa’ incontrare: tra loro nasce una simpatia immediata, che presto si trasforma in una profonda amicizia. Ma esiste l’amicizia tra uomo e donna? Certi sostengono di no, che prima o poi uno dei due è destinato a innamorarsi dell’altro… sarà anche il loro caso?
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 14   -   Sorpresa a Parigi
 
Una leggera brezza passava attraverso le finestre, lasciate spalancate alla disperata ricerca di un po’ di fresco in quella caldissima serata estiva.
Bunny e Seiya si trovavano seduti in silenzio sul divano del salotto: il braccio del ragazzo circondava le spalle di lei, la quale aveva appoggiato la testa sulla sua spalla, e distrattamente giocava con i suoi capelli.
Entrambi erano immersi nei loro pensieri: il giorno dopo il cantante sarebbe partito per Parigi e l’imminenza del distacco pesava su di loro come un macigno.
All’improvviso Seiya si allontanò impercettibilmente dalla fidanzata, che lo guardò interrogativamente, le sollevò delicatamente il viso e prese a baciarla: all’inizio erano lievi baci a stampo, in seguito però prese a leccarle delicatamente le labbra, invitandola a dischiuderle… invito che Bunny accolse subito, facendo incontrare le loro lingue, che si accarezzarono dando vita ad un bacio sempre più appassionato. La ragazza venne scossa da mille brividi in tutto il corpo e, senza quasi accorgersene, si ritrovò sdraiata, con lui che la sovrastava, mentre una mano le stava accarezzando il seno morbido, stuzzicandolo.
Il suono improvviso del cellulare di Seiya interruppe il momento magico che i due ragazzi stavano vivendo. Seiya si staccò a malincuore da Bunny, imprecando a denti stretti contro la capacità di certe persone nel cogliere i momenti meno opportuni per chiamare. Sollevò il telefono per vedere chi fosse il mittente e sbuffò sonoramente: - E’ Joe! Mi dispiace, ma devo rispondere per forza: può essere che mi debba comunicare qualcosa di importante per la partenza di domani.
Bunny gli carezzò delicatamente una guancia sorridendogli: - Non ti preoccupare: io ne approfitto per andare a fare una doccia. Vedi soltanto di non metterci tanto, ok? – gli disse e, dandogli un delicato bacio sulle labbra, si alzò e si diresse verso la camera da letto.
Dietro di lei sentì Seiya rispondere al telefono dicendo: - Joe… spero tanto per te che rompi per una questione di estrema urgenza, altrimenti ti attacco il telefono in faccia!
 
Entrando nella sua camera, Bunny aprì la cassettiera per prendere la biancheria pulita e, facendo questo, con le dita sfiorò il completino rosso che il giorno prima era stata praticamente obbligata ad acquistare da Marta.
Lo guardò indecisa per un momento per poi, preso il coraggio a due mani, portarlo con sé in bagno.
 
Bunny era davanti allo specchio del bagno e si guardava indecisa se uscire o meno vestita in quel modo. Aveva indossato il completo intimo rosso, appurando così che la sua prima impressione era stata esatta: una cosa era certa, e cioè che quell’indumento lasciava ben poco all’immaginazione. Aveva una profonda scollatura a V con spalline sottilissime e l’orlo della camicia da notte le arrivava a malapena a metà coscia. Gli inserti in pizzo, infine, avevano la funzione di “vedo-non vedo” che creava un profondo imbarazzo in lei.
Sentì un rumore dietro la porta, segno che Seiya aveva finalmente terminato la telefonata con il suo manager: la ragazza fece un profondo respiro e con il poco coraggio che le era rimasto in corpo e le gambe che le tremavano aprì la porta, mostrandosi così alla vista del suo fidanzato.
Seiya in quel momento le voltava le spalle e non si era ancora accorto del suo arrivo: anche lui si era cambiato per la notte e indossava semplicemente dei boxer neri a causa del caldo. Bunny arrossì vistosamente alla vista del corpo perfetto del ragazzo e per il ricordo delle sensazioni che provava quando era a stretto contatto con il suo.
Accorgendosi della presenza di Bunny alle sue spalle, Seiya si voltò verso di lei e per un attimo ci fu il rischio che gli venisse un infarto quando vide cosa indossava la ragazza.
- Bunny… ma come ti sei vestita? – le chiese lui, deglutendo a fatica un po’ di saliva che gli si era fermata in gola.
- Mi ha obbligata Marta ad acquistarla ieri – gli spiegò la ragazza rossa come un pomodoro, tenendo gli occhi bassi per l’imbarazzo. – Ecco… lo sapevo che non dovevo darle retta: sono ridicola vestita in questo modo! Vado immediatamente a cambiarmi e torno subito.
Seiya l’afferrò prontamente per un braccio e disse: - Dove credi di andare tu? Sono rimasto semplicemente sorpreso visto che questo… insomma… non è proprio il look con cui sono abituato a vederti a letto… ma dire che mi dispiace sarebbe una grossa bugia… e sicuramente NON sei ridicola, anzi!
Bunny si sentiva come se stesse camminando sui carboni ardenti: era eccitata per le parole di lui e nello stesso tempo si vergognava parecchio perché lei non era solita vestirsi e comportarsi come una seduttrice.
A toglierla dall’imbarazzo ci pensò Seiya che le si avvicinò, iniziando ad accarezzarla dolcemente prima lungo le braccia, per poi salire lungo il collo e arrivare al viso, che raccolse a coppa nella sua mano, costringendola così  a guardarlo negli occhi.
- Non ti devi assolutamente vergognare, capito? – la rassicurò con tono dolce. – In questo momento tu sei bellissima ed io ti desidero da impazzire.
- Da… davvero? – gli chiese lei, ancora incredula, nonostante tutto, di essere capace di sedurlo così facilmente.
- Lascia che te lo dimostri – le rispose semplicemente lui e, detto questo, la trasse a sé, schiacciandola con il suo corpo e iniziando a divorarle la bocca.
Bunny sentì contro di sé il corpo eccitato del ragazzo e fu percorsa da tanti brividi lungo la schiena, ma inspiegabilmente si sentì anche molto potente nella consapevolezza di essere in grado di causare simili reazioni in lui.
Seiya abbandonò per un attimo le labbra di Bunny e si abbassò per baciare l’incavo tra i seni della ragazza, sorridendo nel vedere l’effetto che facevano i suoi baci sul corpo di lei attraverso il leggero tessuto di quella camicia da notte.
Con dolcezza, la spinse lentamente verso il letto, facendola sdraiare sopra, e intraprese con lei una danza che li portò in breve tempo a raggiungere le vette più alte del cielo.
 
Bunny si svegliò e, sbadigliando leggermente, si voltò verso il posto nel letto occupato da Seiya, trovandolo però vuoto. Alzò immediatamente la testa guardandosi intorno, vedendo il fidanzato camminare avanti e indietro lungo la stanza, in assoluto silenzio per non svegliarla.
- Stai già partendo? – gli chiese in tono triste, mettendosi a sedere più comoda e portandosi il lenzuolo al petto per coprire il suo seno nudo.
- Scusa, non avevo l’intenzione di svegliarti per il momento – sussurrò lui. – Tranquilla, è ancora presto: stavo radunando le mie cose, in modo che dopo avrei avuto tutto il tempo per svegliarti e stare ancora un po’ con te prima di partire.
- E così è arrivato finalmente il fatidico giorno… - disse Bunny tristemente.
- Bunny… lo sapevi benissimo che sarebbe arrivato… - sospirò Seiya. – E sai anche che, se solo potessi, manderei all’aria tutto quanto, vero?
La ragazza annuì con la testa e poi riprese: - Ma a volte volere non è potere, ne sono perfettamente consapevole. Il fatto è che in questi giorni… averti qui in casa… mi ci ero ormai abituata! Mi mancherà terribilmente non vederti più girare per le stanze canticchiando qualche motivetto strano…
Seiya la guardò serio per un minuto, poi abbandonò ciò che stava facendo e si sedette sul bordo del letto accanto a lei: - Un mese passa in fretta – le disse accarezzandole una guancia. – Vedrai che prima che tu te ne accorga sarò già di ritorno.
Una lacrima vinse la sua battaglia e riuscì a passare la barriera delle ciglia scivolando lentamente lungo la guancia di Bunny. Seiya se ne accorse subito e con il pollice gliela asciugò.
- Non piangere, ti prego, altrimenti mi rendi ancora più difficile la partenza: già non ho assolutamente voglia di andare, se poi ti lascio qui piangente… - la supplicò lui.
- Hai ragione, scusa. – disse lei, asciugandosi le altre lacrime che, seguendo l’esempio della sorella, avevano preso a scendere. – E’ stato soltanto un momento, adesso passa.
Seiya l’abbracciò d’impeto, baciandole nel contempo la testa, e stettero così per un bel po’ di tempo, assaporando entrambi il calore della reciproca presenza, cercando di imprimersi nella memoria il ricordo, che li avrebbe accompagnati per l’intero mese che i due innamorati sarebbero stati separati.
- E’ meglio che riprenda a radunare le mie cose, così dopo possiamo stare tranquillamente insieme un altro po’ – disse Seiya mettendo fine a quell’abbraccio.
Lei annuì con la testa e lo guardò alzarsi per dirigersi verso la valigia che aveva lasciato abbandonata ai piedi del letto: il cuore le si strinse a quella vista, ma gli aveva promesso che non avrebbe pianto più ed era fermamente decisa a mantenere la promessa.
 
Il tempo passò, purtroppo, molto velocemente e presto arrivò il momento per Seiya di recarsi alla casa discografica, dove gli altri lo aspettavano per partire.
Bunny lo accompagnò alla porta, stretta in una vestaglia che copriva la sua solita camicia da notte, molto diversa da quella che aveva indossato la sera prima, ma che in Seiya produceva lo stesso effetto: aveva la testa chinata e stava cercando di ricacciare indietro le lacrime che ancora una volta, dispettose, erano ricomparse nei suoi occhi.
- E così è arrivato il momento… - disse Seiya per rompere quel silenzio che era andato a crearsi tra loro.
Bunny annuì con la testa senza parlare, ben sapendo che se lo avesse fatto in quel momento avrebbe iniziato a piangere, e lei non voleva che lui vedesse le sue lacrime.
- Vieni qui! – disse lui, ben capendo lo stato d’animo della ragazza, essendo identico al suo, e l’abbracciò stretta, come se non volesse lasciarla più. – Ti telefonerò tutti i giorni, anche più di una volta, e ti manderò delle lunghe mail in cui ti racconterò tutto quello che mi è capitato durante la giornata… vedrai che i giorni passeranno in fretta!
Bunny annuì con la testa appoggiata al petto del ragazzo e si limitò a rispondergli soltanto abbracciandolo ancora più stretto.
Con una mano Seiya la obbligò ad alzare la testa per guardarlo: gli occhi della ragazza erano lucidi, le sue guance ancora bagnate, a causa delle lacrime che lei aveva versato e cercato di tenergli nascoste; lui si specchiò per un lungo momento nei suoi occhi, come se volesse imprimersi nella memoria il suo viso, e poi si abbassò per baciarla. Fu un bacio lungo, dolce e tenero, che esprimeva in pieno l’amore profondo che i due ragazzi provavano nei confronti dell’altro. Quando finalmente staccarono le loro labbra, Seiya diede un lieve bacio sulla punta del naso a Bunny per poi dire: - Adesso devo proprio andare: sto rischiando di arrivare in ritardo e poi chi lo sente Joe? Mi raccomando: fai la brava e pensami in questo mese… io non farò altro – le disse facendo un piccolo sorriso. – E non dimenticare che ti amo.
Bunny sorrise leggermente e gli rispose: - Anche tu, specialmente tu, fai il bravo: con tutte le parigine in circolazione non è che sto molto tranquilla! … Sì, sono gelosa, va bene? – affermò accorgendosi dello sguardo divertito del suo fidanzato. – Mi mancherai terribilmente… ti amo.
Seiya le fece una carezza, un ultimo bacio e poi entrò nell’ascensore, sparendo alla vista di Bunny.
- Ci rivedremo presto amore mio! – pensò Bunny appoggiandosi allo stipite della porta e guardando l’ascensore che aveva inghiottito la sua ragione di vita. – Due settimane… e poi saremo insieme a Parigi.
 
Bunny si trovava in aeroporto insieme alle sue amiche: era in partenza per Parigi e tutte loro si erano offerte volontarie per accompagnarla.
La ragazza era immersa nei suoi pensieri e non ascoltava il chiacchiericcio delle sue amiche: era un po’ preoccupata e iniziava ad avere paura di aver commesso un grosso errore ad accettare il piano organizzato da Marta… certo, Seiya la chiamava come minimo tre volte al giorno e le inviava lunghissime mail in cui le raccontava per filo e per segno tutto quello che gli capitava durante la giornata, messaggi che lei conservava gelosamente salvati su una chiavetta… in questo modo aveva quasi l’illusione che lui non fosse mai partito… però lei era piena di dubbi.
- E se con il mio arrivo gli dessi fastidio? Se iniziasse a pensare che non mi fido abbastanza di lui e per questo iniziasse a stancarsi di me? In fondo è vero che a volte sono troppo gelosa… - questi erano soltanto alcuni dei pensieri che le giravano per la testa in quel momento.
- Ehi, Bunny? Sei ancora tra noi? – la riscosse la voce di Marta.
- Cosa? Scusa… mi sono distratta un attimo… - disse Bunny arrossendo leggermente per essere stata beccata in flagrante.
Marta alzò lievemente le spalle e riprese: - Allora… darai un bacio a Yaten?
- E perché dovrei baciare Yaten quando il mio ragazzo è Seiya? – chiese Bunny perplessa, mentre Marta la guardava stupefatta, le altre scoppiavano a ridere e Rea si teneva la testa dicendo: - Ecco… l’abbiamo persa definitivamente!
- Intendevo dire… darai un bacio a Yaten da parte mia? – le spiegò gentilmente l’amica, avendo capito perfettamente che in quel momento Bunny non ci stava molto con la testa.
- Oh… - disse semplicemente lei. – Sì… certamente!
Intanto dalle altoparlanti si sentì una voce dire: - E’ in partenza il volo con destinazione Parigi: i passeggeri sono pregati di recarti al punto di imbarco n. 2.
- E’ il mio volo… ci siamo ragazze! – disse Bunny con un sorriso un po’ tirato causato dall’agitazione sia per il fatto che dovesse prendere l’aereo da sola, sia perché tra poco meno di due ore avrebbe rivisto il suo amore.
- Dai che andrà tutto bene! Yaten continua a dirmi che Seiya non fa’ altro che parlare di te tutto il giorno… gli farai una sorpresona con i fiocchi per il suo compleanno! – la incoraggiò Marta, mettendole una mano sulla spalla.
- Già… anche Taiki dice lo stesso: ormai quei due sanno di te più cose di quelle che conoscono di me e Marta… - confermò Amy, facendo arrossire l’amica per l’imbarazzo.
- Davvero non fa’ altro che parlare di me? – chiese ancora incredula.
- Quando ti renderai conto che Seiya ti ama alla follia? – chiese Marta. – Credimi: lui è completamente pazzo di te.
- Mi sembra ancora impossibile… insomma… lui è un cantante bello, famoso, simpatico, circondato tutti i giorni da bellissime donne… e ha scelto me! Mi sembra di vivere in una delle favole che mi piacevano tanto da bambina!
- Allora, principessa, ti conviene muoverti perché l’aereo non aspetterà di certo che i tuoi reali piedini si posino su di lui per partire! – la incitò Rea.
Bunny la guardò storta per un attimo, poi rendendosi conto che l’amica aveva perfettamente ragione, salutò tutte con un abbraccio e si avviò verso il punto d’imbarco indicato poco prima nell’annuncio.
 
Nel frattempo, a Parigi, Seiya e Taiki erano seduti al tavolo della cucina nell’appartamento che avevano affittato per quel mese, giusto perché a tutti e tre non andava di passarlo in una stanza di albergo.
Yaten entrò nella stanza allacciandosi la camicia, proprio nel momento in cui Seiya lanciava il suo cellulare sul tavolo, sbuffando; l’argenteo alzò un sopracciglio e gli disse: - Noto che sei già di buon umore di primo mattino…
- E’ da quando mi sono svegliato stamattina che provo a chiamare Bunny, ma ha sempre il telefono spento… - gli spiegò il fratello con aria mogia.
- Mi sa che l’hai sfiancata, povera ragazza: quante volte l’hai chiamata ieri? – gli chiese divertito.
- Sei – rispose il moro sottovoce.
- E poi ti lamenti se ti tiene il telefono spento? – gli chiese Yaten stupito. – E’ già un miracolo che abbia resistito tanto! Se per sbaglio mi capita di chiamare Marta una volta più del necessario, lei mi fa capire chiaramente che sono troppo esagerato!
- Cosa ci posso fare se mi manca da morire? – rispose Seiya sospirando.
- Guarda che anche noi due siamo nella stessa barca – intervenne Taiki, mettendogli una mano sulla spalla. – Dai Seiya, che sono passate già due settimane… ormai manca pochissimo al nostro rientro! – e intanto guardò Yaten, facendogli un lieve cenno del capo cercando di non farsi scoprire dall’altro fratello: l’aereo di Bunny stava per atterrare e, se non si sbrigava, c’era il rischio che la ragazza non trovasse nessuno ad attenderla.
- Allora io vado – disse Yaten, accogliendo perfettamente l’invito del castano.
- E dove andresti, scusa? – chiese Seiya stupito. – Oggi è il primo giorno che abbiamo libero e avevamo deciso di approfittarne per visitare un po’ la città…
- Arrivo subito – gli rispose l’altro con un cenno della mano senza voltarsi. – Devo semplicemente fare una commissione… - e senza aspettare la risposta dell’altro uscì di casa.
 
L’aereo era atterrato e Bunny si apprestava a scendere a terra: era molto agitata, ma nello stesso tempo euforica all’idea di essere di nuovo a soli pochi chilometri di distanza dal suo amore.
- Chissà chi sarà venuto a prendermi… oppure se, con una scusa, hanno portato Seiya qui in aeroporto! Mi sono dimenticata di chiedere a Marta come è rimasta d’accordo con Yaten, accidenti! – pensò Bunny.
Andò alla ricerca del suo bagaglio e poi prese le scale mobili per uscire… e proprio in cima vi trovò Yaten, debitamente mascherato per non farsi riconoscere, che l’attendeva appoggiato a una colonna.
- Era ora che arrivassi! – l’accolse Yaten non appena la vide spuntare.
- Scusa… l’aereo ha fatto un po’ di ritardo…
- No, non intendevo quello! Per fortuna è arrivato il giorno del tuo arrivo: ti avverto che io e Taiki non reggiamo più Seiya… se dovevamo aspettare ancora un po’ c’era il rischio che gli facevamo fare un bel volo dalla finestra! – le spiegò Yaten tra il serio e l’ironico.
- E perché, scusa? – chiese sorpresa Bunny.
- Perché non fa altro che parlare di te! – le spiegò Yaten, facendola arrossire vistosamente. – Credimi… ormai io e Taiki conosciamo ogni minimo particolare che ti riguarda!
- E’ così… esagerato? – chiese lei, stentando a credere che l’argenteo stava parlando proprio del suo Seiya.
- Esagerato? Credimi: non parla di te soltanto quando dorme! – e tranquillamente si diressero verso l’uscita dell’aeroporto. – Però in fondo sono contento che ti abbia incontrata: da quando voi due state insieme lo vedo veramente felice! – le confessò improvvisamente.
- Gra… grazie! – disse Bunny presa in contropiede. – Anch’io devo dire di essermi completamente ricreduta su di te: all’inizio pensavo che non fossi il tipo di persona adatta per stare con Marta… e invece devo ammettere di essermi completamente sbagliata sul tuo conto.
- Già… ricordo il giorno in cui ci siamo conosciuti – ridacchiò Yaten. – Però scommetto che adesso sei contenta di non aver indovinato allora…
- Devo dire che hai proprio ragione – gli rispose lei con un piccolo sorriso divertito.
 
Impiegarono circa mezz’ora per arrivare a destinazione: a quell’ora della mattina il traffico era molto concentrato e impiegarono più del dovuto.
Quando furono in prossimità della porta che conduceva all’interno dell’appartamento dove risiedevano i tre cantanti, Yaten si girò verso Bunny e, facendole segno di non fare rumore, disse sottovoce: - Adesso io entro e con una scusa farò uscire Seiya: tieniti pronta, mi raccomando!
Bunny si limitò ad annuire con la testa.
Non appena Yaten entrò in casa, la ragazza sentì la voce di Seiya e il cuore prese a batterle all’impazzata.
- Si può sapere dove ti eri cacciato? Possibile che tu debba sparire proprio nell’unico giorno che siamo riusciti a tenere libero dopo due settimane?
Bunny sorrise divertita nel sentire il tono indignato del suo ragazzo.
- Uffa, quanto sei noioso! E va bene, te lo dico: sono andato a ritirare la sorpresa che ti ho preparato per il tuo compleanno! Soddisfatto adesso? – gli rispose stizzito l’argenteo.
- Compleanno? Già è vero… oggi è il 30 luglio! Ma dove sarebbe questa sorpresa che dici di avermi preso? Io non vedo niente! – lo schernì.
- L’ho lasciata fuori dalla porta perché è troppo ingombrante: se vuoi vederla vai a prendertela – gli rispose il fratello.
- Sempre molto gentile tu, vero? E pensare che iniziavo a credere che in qualche modo ti eri addolcito quando ho saputo che mi avevi preso una sorpresa per il mio compleanno…
- Non si può avere tutto dalla vita – disse con tono non curante Yaten. – Prendere o lasciare…
- Prendo, prendo… - rispose il moro. – Però aspetta un attimo che provo ancora a chiamare Bunny… no, ancora niente… ma si può sapere dove si è andata a cacciare quella benedetta ragazza? Possibile che si sia dimenticata anche che oggi è il mio compleanno? Sto iniziando a preoccuparmi seriamente!
- Cos’è… hai paura che sia scappata con un altro? – gli chiese con tono divertito Yaten.
Bunny intanto, fuori dalla porta, ascoltava lo scambio di battute tra i due fratelli e tratteneva a stento le risate. Sentì dei passi avvicinarsi alla porta d’ingresso e, mentre quest’ultima veniva aperta, sentì la voce di Seiya dire: - Vediamo che sorpresa mi hai portato: conoscendoti, magari è tutta una bufala.
Seiya uscì sul pianerottolo ridendo e si volse verso di lei, bloccandosi totalmente e spalancando gli occhi: - Bunny? – chiese semplicemente.
 
 
Ed ecco arrivato finalmente, dopo tantissimo tempo, questo nuovo capitolo. Chiedo veramente scusa per il ritardo, ma ormai ho forse troppe storie aperte e tenerle aggiornate tutte in tempi brevi sta diventando veramente un’impresa.
Ringrazio veramente di cuore tutte le persone che hanno letto e quelle che hanno recensito fin qui i precedenti capitoli: vi confesso che io sono molto affezionata a questa storia e leggere tanti consensi mi rende veramente felice!
Un abbraccio
Shelly

 

   
 
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