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Autore: _Socianimal    01/03/2012    0 recensioni
La storia di una ragazza,che grazie alla musica è riuscita ha realizzare i propri sogni!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Viaggiammo su quella moto per un ora circa, poi Shannon iniziò a rallentare, ci fermammo in un parco abbastanza lontano da casa Leto. 
Scendemmo dalla moto, Shannon intrecciò le sue mani nelle mie, iniziammo a passeggiare; la luna piena illuminava le sagome scure degli alberi, e anche le nostre , girai lo sguardo verso Shannon, metà viso era illuminato…era ancora più bello, si voltò verso di me e mi sorrise.
Poco dopo ci sdraiammo sull’erba, lui mi abbraccio da dietro cullandomi, il mio cuore stava per scoppiare, appoggiai la mia testa sul suo petto mentre lui affondava il suo viso nei miei capelli, poi li spostò iniziando a baciarmi il collo, un brivido passò sulla mia schiena, ero volata su Marte con il mio bellissimo marziano.
Mi girai leggermente verso di lui, ci guardammo.
-ecco cosa non riesco a spiegarmi, questa sensazione di pace e di benessere che mi dai Jennifer- disse sorridendomi
-vuol dire che non mi consideri una ragazza da usare per una notte di follie?- 
- Dal primo giorno che ti ho vista così spaventata tra le mie braccia avevo capito che tu eri… diversa- sorrisi a quell’affermazione ma lui continuò –ma non voglio illuderti Jennifer, perché so come sono fatto, so che ti farò soffrire, so che ti tradirò un giorno-
Quelle parole mi fecero perdere un battito, cercai di farmi forza sussurrando –non importa Leto- sorrise mi strinse nelle sue braccia e in quel momento mi senti davvero piccola, poi posò le sue labbra sulle mie, e mi baciò con passione, con amore, e finalmente ecco… la scena che sognavo da mesi ormai, continuammo a intrecciare le nostre lingue, le sue mani erano sui miei fianchi mentre io le intrecciavo tra i suoi capelli corti, poi iniziai a baciargli il collo e quel tatuaggio che tanto amavo, ero felice si, ma anche preoccupata, davvero sarei riuscita a passare sopra alle notte di follie di Shannon leto? davvero non mi importava? Davvero sarei riuscito a perdonarlo se fosse andato con un’ altra ragazza? 
Quei pensieri mi tormentavano ma decisi di lasciar perdere e godere quel momento al 100%, ci sdraiammo sull’erba, e parlammo a lungo, lui mi raccontò della sua vita, di quanto era importante suo fratello
-adesso raccontami qualcosa di te- disse curioso,
a quelle parole il mio cuore accelerò, odiavo parlare di me e della mia vita, quindi rispondevo sempre con la solita frase.
-cosa vuoi che ti racconti? La mia vita è abbastanza noiosa-
-dai, non mi dire che non hai delle passioni, degli hobby, delle persone a cui tieni-
Decisi di buttarmi e di raccontare al mio idolo, la mia stupida e inutile vita, gli raccontai della mia passione per il canto, di quando ballavo, e di quanto mi mancasse non farlo più, di mia zia, del rapporto che avevo con lei, della mia ex migliore amica, gli raccontai tutto asciugandomi le lacrime che scendevano sul mio viso.
Lui mi guardava e ascoltava interessato, mi stringeva a se perché capiva che per me non era facile raccontare quelle cose. 
-ecco la vera Jennifer, eccoti e sei ancora più bella lo sai?- sorrise, intrecciò le sue mani nei miei capelli e mi baciò sul collo.
Era l’una passata e decidemmo di tornare a casa, tornammo alla moto e ripercorrendo le strade illuminate di Los Angeles, io ero abbracciata a Shannon, la testa appoggiata sulle sue spalle, mi staccai un secondo per sistemare una ciocca di capelli davanti al mio viso, e in quel momento vidi le luci di una macchina che venivano verso di me, accadde tutto in una frazione di secondo, la macchina urtò contro la parte posteriore della moto, non senti più la moto sotto di me, poi un tonfo e un gran dolore alla testa e alla gamba, senti delle urla, e riconobbi la sua voce che mi chiamava, senti le sue mani toccarmi il viso, poi buio.

GIORGIA POV. (qualche ora prima)

Vidi Jared scendere dalla scale, dovevo essere arrabbiata con lui, ma poi per cosa? Io non sto con Jared, lui può liberamente decidere cosa fare della sua vita,però quella troia bionda non poteva venire un altro giorno, perché proprio oggi, perché proprio quando c’ero io?.
Jennifer usci fuori e Jared prese il posto di Jennifer,
-io… mbeh volevo chiederti scusa per prima, non volevo farti vedere quella scena… mi dispiace davvero- 
-Jared non devi darmi nessuna spiegazione, ti ho già detto che la vita è tua,io non sono nessuno per decidere cosa devi o non devi fare-
-non è vero che non sei nessuno- si bloccò, quelle parole gli erano uscire, spontanee, senza riflettere, il mio cuore accellerò
-con questo cosa vuoi dire- chiesi
-no… niente e che…-
-Parla Leto- lo guardai dritto negli occhi, quegli occhi, quell’oceano.
-e che, non saprei spiegarti cosa provo, ma l’altra sera quando ci siamo salutati, mbeh non ho fatto altro che pensarti-
Avevo smesso di respirare, il mio cuore stava per esplodere, avevo seriamente paura che da li a un secondo sarei collassata sul pavimento, diventai rossa e poi bianca tutto in un secondo, non riusci a spiccicare una parola.
Jared mi guardava perplesso, poi presi fiato, recuperai i pochi neuroni rimasti.
-dimmi che non stai scherzando, dimmi che non è un nuovo modo per portarmi a letto solo per una notte-, sorrise
-vediamo se adesso è più chiaro- sorrise maliziosamente, e posò le sue labbra sulle mie, senti il mio volto andare a fuoco, teneva il mio viso nelle sue mani, e io intrecciai le sue nei suoi capelli,avevo desiderato toccare quei capelli da 5 anni, e adesso era tutto vero, poi sentimmo un rumore provenire dalle scale, ci girammo Jennifer era caduta a terra, era imbarazzata per aver rovinato quel momento e si levò dai piedi immediatamente, noi ridemmo, poi Jared mi guardò negli occhi, mi porse la mano –vieni-
Salimmo in camera sua,aveva una camera molto adolescenziale, una parete nera con tanti poster, cd, e scritte e un letto a due piazze , vicino alla finestra una chitarra acustica, una scrivania con un computer, e dei quaderni sparsi. Entrammo, mi spinse contro il muro, continuando a baciarmi il collo, si appoggiò contro il muro impedendomi di scappare (e chi voleva scappare da quel paradiso) poi intreccio le sue mani con le mie e mi giro verso il letto facendomi sdraiare e sdraiandosi a sua volta su di me, il suo corpo aderiva perfettamente al mio.
Mi alzò la maglietta baciandomi dappertutto, avrei voluto fare l’amore con lui, ma con molto coraggio mi fermai, lasciandolo di stucco, presi il suo viso tra le mie mani, baciandoli il collo fino a sussurrargli all’orecchio –dimostrami che quello che mi hai detto in salotto non era solo un modo per portarmi al letto- lui mi guardò sorrise, e si distese accanto a me stringendomi a se.
-i tuoi occhi mi faranno impazzire lo sai?- mi disse, mi colse di sorpresa, normalmente quella frase la usavo io per descrivere l’effetto che i suoi occhi facevano su di me.
Poco dopo ci addormentammo abbracciati.
Era all’incirca l’una e il mio cellulare inizio a suonare, lo cercai nel buio.
-Ma che cazzo…- poi misi a fuoco – Shannon? Oddio…-
Jared si mise seduto nel letto, perché Shannon chiamava a quell’ora di notte?.
-Pronto?-
-Giorgia,vi prego dovete venire sulla Wilshire 6th street- stava piangendo, il mio cuore accellerò
-Che è successo Shannon?- le mie mani tremavano e Jared mi guardava preoccupata.
-Abbiamo avuto un incidente e Jennifer, non risponde… sta arrivando l’ambulanza, non lo so-
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-
 urlai e scoppiai a piangere…
  
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