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Autore: thankyouniall    01/03/2012    6 recensioni
-Quindi, se non sei una principessa, io non potrò essere il principe azzurro che ti salva-
-Eh no-
-Allora, sarò il tuo superuomo-
** vi ringrazio se la leggete e spero che piaccia a qualcuno C: **
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Part of Allison

Era lì che mi fissava.
Senza alcuna impertinenza o esitazione, mi guardava e basta e a mia volta feci lo stesso, ma il mio sguardo era sorpreso.
Non mi aspettavo di vederlo l', davanti alla mia porta in quel pomeriggio così incasinato. Gli sorrisi e lo feci entrare.
-Sei bellissima-
Mi colse alla sprovvista, le mie guancie divvamparono, le parole si erano bloccate nella mia gola.
Era così strano andare nel panico? Domanda retorica, era ovvio andare nel panico dopo aver ricevuto un complimento da lui, era strano essere reputate belle da un ragazzo così.
Raccolsi un po' di coraggio.
-Non è vero, ma grazie-
Non so come spiegare quella scena nel salotto di casa mia, io ero in piedi vicino alla porta che era ancora socchiusa, lui era davanti a me con un sorriso limpido,ed era strano, come se tra di noi ci fosse un muro di timidezza che ci metteva a disagio.
-Come stai?- chiesi.
che domanda stupida, ma non potevo pretendere un gran che dal mio cervello che era in palla.
-Stanco, tutte le sere faccio tardi e poi mi sveglio presto sai per le prove coi ragazzi-
un brillio di speranza stava invadendo la nostra conversazione.
-Capisco. Scommeto che fai tardi per colpa delle troppe ragazze da accontentare- ammicai
-Giusta osservazione, lo ammetto eh.. le ragazze non mi resistono-
Feci spallucce.
-Hai ragione, anch'io non ti resito Zayn- ammisi ironica.
Rise, la tensione si era allentata e lui sembrava quasi simpatico, anzi lo era.
Parlammo del più e del meno per quasi due ore ed ogni tanto la nostra conversazione veniva interrotta dalle nostre risate.
Notai che quando rideva, metteva la punta della lingua tra gli incisivi e i denti sottostanti e ciò lo rendeva tremendamente bello.
Qualche volta ci fermavamo e lui mi osservava come se dovesse memorizzare ogni minimo dettaglio del mio viso io ero a disagio, distoglievo lo sguardo e subito trovavamo un'altro argomento su cui parlare.
In lui trovavo un amico più che un fidanzato, mi sentivo bene nel senso che era facile aprirsi con lui.
-Ho fame- annunciai.
-Che ne dici di ordinare una pizza?- mi lesse nel pensiero.
Afferrai l'iphone e composi il numero della pizzeria d'asporto, che ormai conosevo a memoria.
-Allora per me una pizza con un po' di tutto e per..-
-Con un po' di tutto cosa?- m'interruppe il ragazzo dall'altra parte del filo.
-Con un po' di tutto.. cioè lei prende delle dosi di tutto quello che ha e "BAM" le mette sulla pizza- spiegai indignata.
Che razza di pizzeria era quella, una ragzza non può neanche ordinare una pizza con tutto quanto?!

-Bene ha capito? E poi ne vorrrei un'altra salsiccia e peperoni-
Non tardò molto ad arrivare infatti dopo circa un'ora avevamo già finito di cenare.
Lavavo i piatti e Zayn li asciugava, sorridevamo mentre lo scorrere dell'acqua riempiva il silenzio della cucina.
-Stiamo facendo un ottimo lavoro- dissi
-Ha ragione mio capitano- sorrise e lo imitai.
Era passato così in fretta quel pomeriggio, pensai, mi voltai di scatto verso l'orologio appeso alla cappa del forno 20.45
-Oh cristo!- urlai
Zayn stupito si girò verso di me non capendo il motivo del mio urlo
-Che cè? Cos'è successo?- chiese preoccupato.
-Sono le otto e quarantacinque, le nove meno un quarto..- dissi sconvolta.
Lui sghignazzò -Brava la mia bambina, hai imparato a leggere l'orologio-
-Non è il moneot di scherzare.. tra undici ore la mia prof di matematica mi interrogherà, Claire è ammalata e quindi non mi portà suggerire e se non dormo almeno sette ore la mattina non capsico un cazzo, quindi mi rimangono quattro ore per studiare dieci capitoli di cui non so niente e non capisco niente..sono fottuta, fottuta. Caput- camminavo avanti e indetro e gesticolavo con foga.
Zayn mi prese la testa tra le mani, mi baciò la fronte, con calma e con un debole fiato mi rassicurò
-Allison, ti aiuterò io-
Era a pochi centimetri dal mio viso e il suo respiro si bloccava leggermente sopra al mio collo, la mia mente era annebiata e mi ritrovai a pensare al casino in cui mi ero cacciata.
Cioè esistono molti altri casini, ma questo proporzionato alla mia vita tranquilla era un enorme casino.
Non intendo il fatto dell'interrogazione di matematica, un quattro si può sempre rimediare, intendo il casino tra me, Niall e Zayn.
Era ancora un rapporto, diciamo platonico tra me e Niall, ma sapevo di provare qualcosa per lui e dopo quel bacio ne ero certa.
Ma ero anche confusa su zayn, insomma perchè era venuto a casa mia, di certo non per una visita di cortesia, o forse si..ma credo proprio di no.
Basta Allison tu pensi troppo  mi dissi, si è vero pensavo troppo ma in queste circostanze se non si pensa cosa si dovrebbe fare..
E' solo che non volevo mettermi tra Zayn e Niall, loro sono amici, rovinerei il loro rapporto e probabilmente anche la band e non me lo sarei mai perdonato, mai.
-Perchè sei quì?- la frase mi uscì dalla bocca in una velocità assurda.
-Cosa?-
.-Hai capito bene. Perchè sei quì Zayn, cosa sei venuto a fare?- forse risultai troppo prepotente.
-Non lo so davvero- ammise
-Come non lo sai? Hai visto casa mia e hai pensato "Oh andiamo  fare una visita a Allison" ?-
-Si è così. Ho pensato di conoscerti meglio- era sincero.
E si, forse stavo costruendo un problema dal nulla e infondo anch'io volevo conoscerlo meglio.
-Ah.. e ci siamo conosicuti meglio oggi?-
-Penso di si, e ora so come sei- alzò le sopracciglia
-E cioè?- chiesi imbarazzata.
Lui ingorò la mia domanda, come se volesse lasciare in sospeso il discorso e le mie parole caddero nel silenzio.
-Allora Allison? La matematica ci aspetta-
Ricacciai ogni pesniero, ogni parola in un angolino del cervello, presi i libri e incominciò a spiegarmi gli argomenti che non avevo capito.
Ogni tanto qualche stupido pensiero ritronava al centro della mente, ma cercavo sempre di riporlo "nell'angolino" oppure lo ingoravo totalmente.
-Su prendi il quaderno, passiamo alla pratica con la teoria non si impara niente-
Zayn tutto d'un tratto aveva assunto la parte del ragazzo maturo o per meglio dire del fratello maggiore che aiuta la sorella coi compiti.
Ma io non ero sua sorella, io ero Allison e non sapevo cosa si aspettasse da me.
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Part of Niall

Liam provò a chiamare zayn più volte, ma il telefono era sempre staccato.
-sarà dai suoi parenti- pensò ad alta voce Louis.
Ma si, infondo lui va spesso dalle sue sorelle e poi ora non mi preoccupavo più di tanto.
Riflettei parecchio sulle parole che Allison mi aveva detto l'altra sera "non hai bisogno di nessuno, basti tu"  e non so, mi davano forza.
ogi volta che ripensavo ai suoi occhi fissi sui miei, mi sneto come se di lei io mi possa fidare perchè so che guardandomi quella sera, pronunciando quelle parole, non stava mentendo.
-A questo punto cos'hai intenzione di fare?- la domanda di Liam entrò nei miei pensieri.
-Ancora non lo so, ma credo che lui capirà-
-No, non intendo con Zayn. ma con Allison-
-In che senso?- avevo esaurito le mie cellulre nervose, era tardi.
-Ti vuoi fidanzare con lei?- chiese come se la sua domanda fosse ovvia.
-Ma Liam, siamo nel ventunesimo secolo, è il periodo in cui si scopa non in quello in cui si fanno i balli in maschera e i fidanzamenti ufficiali- commentò Harry entrando in cucina.
-Io ti voglio bene Hazza, ma  avolte usi la scusa del sesso con tropa facilità. Non esistono solo le ragazzi da una botta e via- lo ammonì Louis
-Quoto pienamente- dissi io.
Lou aveva ragione esistono anche le ragazze per cui vale la pena di litigare con un amico.
-Prendi per esempio me e Danielle o Lou ed Eleanor- Liam stava facendo ingelosire Harry che se ne andò borbottando.
-Eleanor quà Eleanor là...un giorno vedrete Louis sarà solo mio pff-
Adoravo i ragazzi e le loro chiacchierate riuscivano sempre a strapparmi un sorriso, ma avevo bisogno di schiarirmi le idee,  di riposarmi e di pensarci il mattino seguente, avevo troppa confusione in testa.
Così presi le chiavi della macchina e dissi che andavo a casa a riposarmi, nessuno obbiettò, capirono che ne avevo bisogno.


-Sono  a casa- mi buttai sul divano.
-Mamma e papà non ci sono- Nathan stranamente era in casa ed era tutto tranquillo...
-I nostri non ci sono e tu non organizzi una festa con droga alcool e rock and roll?- chiesi stupito
-Ah ah. Nah non ne avevo voglia di divertirmi- ammise
-Neanch'io-
Che strano stavo parlando normalmente con mio fratello, le cose andavo proprio male allora
-E perchè?- chiese curioso.
-Nah niente- accessi la TV per non discutere dell'argomento.-
Ragazze giusto?- si sedette accanto a me.
-Nathan non sono affari tuoi- mi spostai
-Dai su almeno dimmi il suo nome-
-Allison..soddisfatto!-
Andai in cucina, mi seguì come un cagnolino.
-E' carina eh..- mi diede una pacca sulle spalle.
-Si, molto- sorrisi.
Non ci credevo, stavo parlando di Allison a mio fratello che era interessatoa  ciò che dicevo.
Mi sembrava un sogno, avevo sempre sperato di avere un fratello con cui cofnidarmi, am poi nacque Nathan e la speranza sparì, ma forse quella sera ci stavamo riavvicinando.
-La porterai a casa un giorno?- mi guardò insistente.
-Forse..- rimasi sul vago, non mki fidavo troppo di quell'improvviso interessamento.
-Un giorno portala voglio conscerla..- concule correndo in camera sua.
Mio fratello interssato a qualcosa che non faceva parte della sua vita? No non poteva essere lui, di sicuro il buco dello zono si era allargato e qualche alieno si era impossesato della vita di molte persona tra cui lui...era l'uncia spiegazione.

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Party of Allison:

-Oh ti prego basta. Ho la testa che mi scoppia- cercai di convincerlo a smettere di parlarmi di numeri e lettere.
-Dai, facciamo così prendi il libro e ci mettiamo sul divano- mi sorrise compiaciuto della sua idea.
Ma io non ci trovai niente di che.
-E allora?- chiesi
-Bhe così ci riposiamo mentre studiamo-
-Mentre studio- lo coressi.
Ci stistemammo sul divano uno accanto all'altro mentre leggevamo formule matematiche.
-Sei bravo in matematica, sei sempre stato così?- interruppi la sua spiegazione.
-Si, non so mi viene naturale- sorrise - e te sei sempre stata una schiappa?- sorrise nuovamente
Quel maledetto sorriso
-
Io sono brava in italiano, le lettere i temi e tutto il resto sono gfacili per me, ma quando ci hanno messo in mezzo anche i numeri non ci ho capito più niente- ridemmo insieme.
-Ora ci capisco di più?- s'informo.
-Oh certo...- mi buttai a peso morto - No non è vero, non ci capisco proprio niente.-
Non mi accorsi, che lasciandomi cadere a peso morto sul divano mi ero ritrovata sulle sue gambe .
feci per alzarmi credendo di dargli fastidio, ma Zayn prese il libro di matematica e me lo mise tra le mani bloccandomi.
-Allora, restiamo quì finchè non capirai qualcosa- esordì  -E non ti muoverai fino a quando non ti ho spiegato tutto.-

-Sissignore- esclamai.
-Non ho capito bene?-
-Sissignore- ripetei
-Alza la voce non ti sento- incalzò ridendo.
-Sissignore- urlai con tutto il fiato che avevo.

 

 

                                                      

  
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