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Autore: Lully Cullen    01/03/2012    11 recensioni
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<< Isabella, hai mai guidato ? >> mi domandò afferrando la sua giacca di pelle. Scossi il capo.
<< No, Charlie teme di ritrovarsi abbracciato ad un albero >> Scoppiò a ridere, e mi stupii di non aver balbettato.
<< Okay, allora appena finisce Lauren, la riaccompagniamo, in modo da spiegarti tutto con calma >> Uscimmo e un senso di panico mi invase.Io e lui?Soli?
 
 
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buonasera ragazze, rieccomi ( anche se in ritardo ). Sto avendo parecchi problemi è sto pochissimo al pc.

Spero che il capitolo vi piaccia, vi ringrazio come sempre per il vostro affetto!

Vi ricordo la mia pagina face book

http://www.facebook.com/pages/Lully-Cullen/364455126902230

Buona lettura.

 

 

Capitolo 5


<< Ah! Ragazze non potete immaginare quanto sia sexy e affascinante! >> alzai gli occhi al cielo e strinsi ancora di più la mela rossa che avevo tra le mani.

<< Ha un fisico da urlo, lo morderei senza sosta >> continuò la voce squillante di Lauren. Era da quando la conoscevo che non la smetteva di fare apprezzamenti su Edward, certo, all’inizio mi infastidivano, ma ora che ero la sua ragazza avrei preso la sedia e ci avrei picchiato Lauren fino a farle riattivare quei due neuroni ossigenati che si ritrovava nel cervello.

<< Davvero?  Non vedo l’ora di venire a scuola guida anche io, devo rifarmi un po’ gli occhi. >> Morsi la mela nella speranza che il collo dell’ultima arrivata potesse fare la stessa fine di quel pezzo di polpa.

<< Bella! >> Jessica, la mia migliore amica, si sedette al tavolo con il suo pranzo e afferrò la forchetta, sbavando sul piatto di lasagne che aveva davanti.

<< Jess, come mai così tardi? >> Domandai distogliendo l’attenzione dal gruppetto.

<< Banner mi ha interrogata, non mi ha fatto uscire fino a che non ho finito di risolvere il problema, bastardo. >> Scoppiai a ridere e le schioccai un occhiolino.

<< Questo amore prima o poi uscirà allo scoperto >> lei mi guardò male e afferrò il suo boccone di lasagna.

<< Il giorno in cui lo ucciderò. >>

--

<< Frena! Lisa, il freno lo devi usare, non lo hanno messo come optional! >> alzai gli occhi al cielo e sospirai. Edward era molto professionale, tanto è vero che da quando mi aveva vista mi aveva salutata con un “ciao “ e da quando eravamo saliti in macchina non mi aveva rivolto parola. Come dicevo, Edward è molto professionale. Forse anche troppo.

<< Ma ce la facevo a passare >> ribattè Lisa guardando male Edward che aveva fermato la macchina al suo posto.

<< La precedenza è sua! Il giorno dell’esame ti potranno bocciare per mancata precedenza! >> Il telefono della mia tasca vibrò, lo afferrai e sorrisi vedendo il mittente dell’sms.

Dimmi quando prenderai la patente, io non uscirò di casa.

Jake.

Un sorriso mi nacque spontaneamente, scossi il capo e digitai velocemente la risposta.

<< Isabella è il tuo turno. >> La voce annoiata di Edward mi riscosse dal mio stato di alienazione momentanea.

Alzai gli occhi al cielo e sospirai. Ho già detto che Edward oggi mi sta particolarmente antipatico? Sì,mi sta sulle palle.

<< Oggi voglio una bella guida Isabella, non voglio toccare nemmeno un pedale e non voglio riprenderti, chiaro? >> Ridussi gli occhi a due fessure mentre lui accendeva i riscaldamenti.

Annuii e mormorai un flebile “fottiti “ che udii solamente io.

Partii e non proferii parola, in macchina non volava una mosca, ma il silenzio fu spezzato dalla voce di Edward che mi dava le varie indicazioni.

All’improvviso una macchina sbucò dal nulla e mi tagliò la strada, frenai di botto e per la frenata brusca Edward e quelle di dietro andarono avanti.

<< Ma sei impazzita? Cosa diavolo ti salta in mente! Frenare in questo modo, volevi ammazzarci tutti? >>  la voce burbera e alterata di Edward mi aggredì come uno schiaffo in pieno viso.

<< Ma quella macchina è sbucata all’improvviso! Se non avessi frenato avremmo fatto un incidente! >> ribattei.

<< Sai perché quella macchina è spuntata all’improvviso? Perché non hai guardato bene! Sei la solita sbadata >> Sentii il magone che si faceva sempre più prepotente in me.

<< Mi hai confermato anche tu che potevo andare >> continuai nonostante lui continuasse a sbraitare.

<< Bene, adesso la colpa è mia ! >> sganciai la cintura e afferrai la borsa.

<< Sai che ti dico? Vattene a fanculo >> aprii lo sportello e iniziai a camminare verso casa di Jessica, che stava a pochi isolati da lì.

<< Si può sapere dove vai? Torna subito qui ! >> non lo ascoltai e continuai per la mia strada. Non mi meritavo di essere trattata così, quella macchina era uscita davvero all’improvviso, ed era stato lui a confermarmi che potevo andare tranquillamente. Cosa avrei dovuto fare? Di sicuro non volevo far parte della carrozzeria di quel fuoristrada nero!

Una cosa era certa, non avrei più rivolto la parola ad Edward, quello ad essere nel torto era lui e non io. Arrivai a casa di Jessica e mi venne ad aprire Mathilda, una signora con i capelli biondi e gli occhi color pece.

<< Isabella cara, entra! Jessica è sopra, vai pure! >> Annuii, la ringraziai e  salii le scale. Jessica stava studiando, aveva la testa poggiata su una mano e la matita tra i denti.

<< Jess? >> lei si voltò di scatto e venne verso di me sorridendo.

<< Bells! Come mai qui? >> la abbracciai e scoppiai a piangere.

--

<< Quel cretino! Certo che il tuo fidanzato è proprio stupido! >> mormorò infervorata Jessica. Le avevo raccontato tutto dalla A alla  Z, e da emozionati e felici i suoi occhi erano arrabbiati.

<< Sai che ti dico? La prossima volta sbatti la macchina dalla sua parte, che muore solo lui >> afferrai il KitKat dal comodino e iniziai a mangiucchiarlo mentre ascoltavo lo sproloquio di Jessica.

<< Cos’ha in quel cervello? Una distesa di Carote ?  Beh, non mi stupirei dato il colore aranciognolo dei suoi capelli! Giuro che se lo prendo lo investo con l’auto, e ci passo sopra tante di quelle volte fino a farlo diventare parte integrante delle strisce pedonali! >> scoppiai a ridere e Jessica si voltò verso di me.

<< Io prendo in giro il tuo ragazzo – Forse ex – e lo minaccio di morte, e tu ridi? >> Annuii e inghiottii l’ultimo boccone del cioccolatino.

<< Scusa, stavo immaginando te con il tuo mini Cooper e lui sotto come striscia pedonale >> mi giustificai.

<< Ho una fantastica idea! E se lo usassimo come Boomerang? >>

<< Jess, basta. Ha sbagliato e gli ho tolto il saluto, problema risolto! >> lei sgranò gli occhi e si avvicinò a me. Proprio in quel momento il cellulare iniziò a squillare; lo afferrai e lessi il nome “ Edward “ sul display. Jessica lo afferrò e lo spense.

<< Vai a mangiare carote, coniglio! >>

<< Jess! >> mormorai stupita.

<< No, niente Jess. Deve arrivare in ginocchio dalla scuola guida fino a qui, e con un cesto di rose sulla schiena. >>

<< Non stai esagerando ? >> le chiesi assottigliando lo sguardo.

<< No Bella, tu sei troppo accondiscendente e buona. Se si presentasse con un sorriso smagliante o con il labbro tremolante lo perdoneresti seduta stante! >> abbassai lo sguardo. Aveva ragione.

<< Quel coniglio deve imparare a riconoscere le carote che sono nel suo orto, e deve capire che tu sei speciale, e che con me non si scherza! >>

--

Cosa succederà ora?

A-   Si lasciano.

B-    Fanno a botte

C-    Si lasciano

D-   Bella lo perdona

E-    Edward si presenta camminando in ginocchio con un cesto di rose sulla schiena

F-    Un nuovo personaggio bacia Bella.

 

Ps. Il prossimo sarà un Pov Edward.

 

   
 
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