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Autore: MrBadCath    01/03/2012    1 recensioni
«Quindi? Dove è?»
«Sono andati a comprare il pane»
«A comprare il pane?»
*-*-*-*-*-*-*-*-*
«Sai qual'è il paradosso?»
«No»
«Che le prime due volte che ti ho vista eri quasi nuda e adesso stiamo facendo l'amore col cappotto.»
*-*-*-*-*-*-*-*-*
Storia di 4 amanti e tutto quello che ne consegue (quindi un gran casino).
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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III – I want Brian to be the Invisible Man


Quella situazione stava andando avanti da un po’, ormai. Praticamente tutti i giorni, o comunque quando avevano avviso o sentore che si potesse consumare il tradimento, Brian e Cassie si vedevano, lezioni permettendo, e pedinavano i due amanti clandestini, cioè Freddie e Cleo.
Era dalle otto che i due stavano appostati fuori da una caffetteria, dentro la macchina di Brian, a controllarli.
«Certo, anche te, cavolo, far tingere la macchina di rosso, così è bella evidente, una trovata geniale!» si complimentò Cassie, sarcasticamente.
«Senti, eh, non cominciare, se tu avessi una tua auto potremmo pedinarli con la tua...» borbottò il ricciolino, non molto convinto.
Ci fu un momento di silenzio, poi Cassie iniziò a rovistare nella sua borsa, che da quanto era grande sembrava una borsa da spiaggia.
«Ho portato questo...» esordì.
Brian la guardò preoccupato: sapeva benissimo che la ragazza aveva un binocolo nascosto nella borsa, anche se ancora non aveva trovato il coraggio di tirarlo fuori. Ma non fu quello l’oggetto che estrasse, era una piccola busta di carta chiara.
«Che cos’è?» domandò il chitarrista.
«Il nostro pranzo!»
«Aaaaah!» esclamò lui, a dire la verità non molto sollevato.
«Questo è il tuo...» la ragazza le porse un panino e prese per sé un recipiente con dentro dell’insalata.
«Ma... se vuoi posso prendere io l’insalata!» tentò il ricciolo.
«Puoi scordartelo, sto diventando una balena e di recente ho messo su un po’ di chili tra cioccolata e carenze d’affetto varie...»
«Ehm, Cassie...»
«Davvero, la mangio volentieri l’insalata, lascia perdere!»
«Io sono vegetariano...»
«Ah. Stando così le cose...»


Ω


«Com'è andata con la tua amichetta?» domandò la rossina su due piedi.
«Mary, intendi. Non essere irrispettosa nei suoi confronti, è com...»
«È comunque la mia ragazza» completò Cleo prima che il suo amante potesse finire, poi alzò un sopracciglio color ruggine e aggiunse, parlando a bassa voce «Non è la tua ragazza quando stiamo a letto insieme e fra un mugolio e l'altro sussurri il mio nome.»
Non dissero altro, mentre sorseggiavano la loro cioccolata calda.
Una volta usciti, i due, notarono qualcosa di familiare.
«E sta' giù!» ordinava Cassie al chitarrista, che, a causa della sua altezza e della chioma che si ritrovava, non riusciva a mimetizzarsi «Su questa testa hai lo stesso volume di una pecora, Gesù!»
Se Cleo li avesse notati, avrebbero fatto una figura terribile.
Il moro e la rossa gli passarono vicino, poi all'improvviso si fermarono, Freddie bussò al finestrino, mentre gli altri due pregavano perché una gru afferrasse l’auto e la catapultasse da qualche altra parte:
«Brian! Che diavolo state facendo?» chiese con una punta di esitazione, sperando di non aver rovinato qualcosa, poi guardò la ragazza sul sedile del passeggero e si rese conto che non era Chrissie, ma Cassie: «Cassie, tu che ci fai qui con...?»
La bionda ebbe un moto di rabbia: proprio lui chiedeva a lei cosa ci faceva con Brian? Lei non stava tradendo nessun fidanzato. Fece finta di niente per non mandare all’aria la copertura e si giustificò, gesticolando nervosamente:
«Ah... Sì! Hem, siamo venuti a prendervi! Sta mettendo un cielo che non promette nulla di buono!»
«Come sapevate che eravamo qui?» Freddie mise le mani sui fianchi, curioso. I due all’interno dell’abitacolo diventarono dello stesso colore della vernice.
«Sì, d'accordo, andiamo...» tagliò corto Cleo, piuttosto innervosita.


Ω


«Non capisco cosa ti sia preso! Pensi che io sia stupida?» Cleo era piuttosto furiosa, mentre Cassie sedeva sul proprio letto, arrabbiata perché sapeva che la rossa non poteva permettersi di fare la predica, vista la sua posizione.
«Ma sentiti! Tu non sei stupida, sei solo una sfascia coppie!»
Si guardarono negli occhi, quasi sconvolte da quella discussione, poi ci fu un attimo di calma, di fraternità:
«Almeno lo ami?» domandò la bionda.
«No che non lo amo. Non lo amerò mai» affermò la rossina, scuotendo la testa contrariata.
Non sapeva che nei giorni successivi sarebbe cambiato tutto.
Quell’affermazione sarebbe diventata progressivamente sbagliata.
   
 
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