Ragazze,
non so voi, ma stamattina mi sono alzata con
un chiodo fisso in testa!!
Voi
vi starete chiedendo ma che ci sei andata a letto
a fare, con un chiodo nella testa ma io, che sono calma e paziente, mi
rispiego.
Stamattina
mi sono svegliata con un idea che mi
rimbalzava nel cervello e voi mi risponderete : " E certo con il vuoto
che
c'è lì dentro ahi voglia di rimbalzare!!".
Ehi
ma dico un pò di rispetto, no? Comunque, dicevo,
mi sono svegliata chiedendomi come diavolo facesse Edward, che stava
con Bella
tutti i giorni, a starle vicino in certi momenti.
Beh,
alla domanda, non ho trovato una risposta ma mi è
venuta fuori questa cavolata che a me ha fatto sorridere e spero che lo
stesso
faccia con voi.
Fatemi
sapere cosa ne pensate, anche solo per
confermare quello che ho detto poco fa.
Ciao
a tutti
Capitolo
unico: Un avventura imbarazzante
"
Eh no!" grugnì Edward Cullen " Adesso
basta! Sono arcistufo di questa situazione.
Non
riesco ancora a capire perché ogni volta che porto
una ragazza a casa mia a conoscere la mia famiglia, dopo massimo
mezz'ora la
vedo sparire come nebbia al sole.
Ma
santo Vlad adesso basta! Eppure ero convinto che
questa volta c'eravamo vicini; questa Bella mi era sembrata quella
giusta: di
ampie vedute, che non urlava davanti ad un buon film dell'orrore e che
non
sveniva davanti alla vista del sangue.
Quindi
com'è che anche di lei, dopo meno di un ora,
era rimasto solo l'odore?".
Mentre
sfrecciava alla velocità della luce Edward
sbuffò scocciato: " Beh bisogna anche ammettere la
verità, forse
l'incontro con i mitici Cullen poteva lasciare basiti: Emmett con le
sue
battute sconce, idiote e prevedibili, Jasper che con la sua apatia
farebbe
scendere il latte alle ginocchia perfino ad una mucca, Rosalie che
gelida fino
al midollo, provocherebbe i brividi perfino ad un eschimese e non
dimentichiamoci di Alice!
Quella
è stramba forte, con la sua incontinenza
verbale e con la sua passione sfrenata per lo shopping, avrebbe fatto
perdere
la pazienza perfino a Gandhi.
Certo
che a pensarci bene, ancora oggi, mi chiedo come
diavolo facciano a stare insieme, lei e Jasper, ad essere
così perfettamente
compatibili: lui, con quell'aria sempre perennemente schifata, come
quella di
chi per sbaglio, si è appena infilato in un cumulo di letame
con le sue belle
scarpe costose e lei un misto tra una persona tarantolata e una morsa
dalla
mosca tzè tzè!".
Edward
si fermò ad annusare l'aria, nella vana ricerca
dell'odore di Bella, poi riprese a correre mentre imprecava con se
stesso:
" Per tutto il plasma dell'universo!
Allora,
analizziamo a fondo la situazione e proviamo a
ragionare: fino a stamattina andava tutto bene, sono passato a
prenderla, c'era
suo padre che ci riempito d'infinite raccomandazioni: " Tanti saluti,
mi
raccomando divertitevi e passate una bella giornata!".
In
macchina durante il tragitto, dalla sua casa alla
mia, era tutto perfetto, chiacchierava, rideva e scherzava.
Poi
siamo arrivati a casa dove ha conosciuto mio padre
che stava uscendo per andare al lavoro ma, voglio dire, non
può essere stata
lui la causa!
Carlisle
è... Carlisle! Non desta preoccupazioni,
serio, gentile, come un uomo di altri tempi, di
quelli
che ti salutano ancora con il baciamano!
Va
beh, forse un pò antico nei modi, ma santo cielo
questa galanteria a volte piace alle donne quindi no, non
può essere stata lui
la causa della fuga di Bella.
Tanto
più che loro due hanno anche chiacchierato per
qualche minuto e lei sembrava a suo agio.
Quindi
scartiamo Carlisle e passiamo allo step
successivo; sulla porta ad attenderci c'era mia madre ma non posso
realmente
pensare che il problema possa essere Esme.
Andiamo
Esme che ti trasmette amore solo guardandola
non può aver fatto scappare una come Isabella.
Va
beh che l'incontro con la tua probabile futura
suocera metterebbe l'ansia a chiunque ma Esme ti mette sempre a tuo
agio:
sempre sorridente, con il suo visino a forma di cuore, con la sua
innata calma
e pacatezza!
No,
possiamo scartare anche la mia cara mammina dalla
lista dei colpevoli!
Forse
Bella si è fatta prendere dall'ansia alla vista
della nostra casa, che a ben vedere, potrebbe mettere soggezione per la
sua
imponenza ma non credo che ti sconvolga tanto da fartela dare a gambe.
Quindi
ricapitolando se non sono stati né i miei
genitori né la vista della casa e dell'arredamento, peraltro
di buon gusto, il
problema ritorna alla fonte: i miei fratelli!".
Ed
si fermò stizzito, sbuffando sonoramente poi
riprese a riflettere, correndo: " Allora proviamo a pensare, per bene,
a
cosa è successo non appena siamo entrati in casa.
La
prima persona che ha incontrato è stata... Rosalie!
Eh è già lì, l'accoglienza non
potrebbe che essere più gelida.
La
mia cara cognatina, che potrebbe essere scambiata
perfettamente con una confezione di gelati formato famiglia, potrebbe
farti
passare la voglia di stare in una casa?
Eh...
può essere, in fondo la vedi così, sempre altera
e ingessata, come se per lei fare un gesto che sia uno, richiedesse uno
sforzo
non indifferente.
Algida,
altezzosa, sembra uscita da uno di quei
racconti dell'ottocento: la contessa sul pisello! No, quella era la
principessa! Va beh
questioni di monarchia.
Ma
dico io, lei ha il suo orso che gli scalda le
lenzuola e allora perché io non posso avere una donna tutta
per me!
Ogni
volta è sempre così, ogni ragazza che mi si
avvicina, la guarda schifata come se fosse un insetto rivoltante.
Con
tutte ha fatto così, con tutte: Camille, Justine,
Margot, Elizabeth; tutte, proprio con tutte.
Eppure
se ripenso all'incontro tra le due, non mi è
sembrato che Isabella fosse così sconvolta, anzi, l'ho anche
vista ridere,
ricambiata da Rosalie, il che è tutto dire.
Dopo
miss Io-sono-bella-e-tu-no, la successiva persona
è stata... ah beh, come si fa a non pensarci; Emmett il
grande, si il grande
buffone, mister battuta facile.
Infatti
la sua prima battuta è stata: " Caspita
che bocconcino!"; eh beh in fin dei conti ha detto solo la
verità.
D'altronde
i miei gusti sono più che validi.
Ah,
lui e le sue battute idiote, come quando gli ha
chiesto di farle vedere l'intimo che celava sotto il vestito.
Ma
santo Vlad quello è un maniaco allo stato puro! No
dico, hai una donna che è uno schianto
sempre
al tuo fianco e tu fai le proposte sconce alle
altre.
Quello
non ha un cervello ma la banda degli ormoni al
gran completo, ha un vero e proprio film pornografico che gli scorre in
testa
24 ore su 24!
Eppure
non può essere neppure lui la causa, perché mi
ricordo alla perfezione, che lei rideva alle sue battute, anzi gli
rispondeva a
tono e porca miseria!".
Edward
si fermò nei pressi della sua radura
rimuginando in continuazione: " Devo trovarla a tutti i costi! Deve
darmi
una spiegazione, almeno lei me la deve; le altre sono sparite, hanno
cambiato
città, numero di telefono, e-mail ma lei no, a lei non ci
voglio rinunciare.
Mi
deve dare una spiegazione, perché altrimenti di
questo passo faccio prima a farmi monaco tibetano e a chiudere i
gioielli di
famiglia nel water!".
Edward
riprese a correre, nuovamente alla ricerca di
Isabella, mentre continuava a pensare al motivo per cui era fuggita: "
Dopo aver scartato Rosalie e con grande fatica, anche Emmett, la
successiva
persona che la mia piccola ha incontrato è stata... Jasper.
Beh,
di Jasper, quello che ti può inquietare è la sua
freddezza, la sua apatia, forse il fatto che l'ha guardata come se
fosse un
esperimento andato a male.
Jasper
assomiglia a quelle persone che si fanno
scivolare addosso qualunque cosa, rimanendo nella stessa identica
posizione.
Eppure
no, non può essere stato neanche lui, perché a
parte il " Ciao " che è stata la prima parola ad effetto che
gli è
uscita dalle labbra poi li ho visti parlare, se così
vogliamo dire e mi è parso
di vedere passare, negli statici occhi di mio cognato, una lampo
d'interesse;
il che è tutto dire!
Era
quasi divertito mentre ascoltava le battute che la
mia piccola si scambiava con Emmett; lei è stata la prima
che è riuscita a
tenere testa all'orso.
Quindi
no, posso scartare anche lui ma allora l'ultima
persona che rimane è la colpevole.
E
come non potrebbe esserlo, quando si parla di Alice
Cullen.
Vediamo,
che cosa può aver sconvolto così Isabella!
Forse la proposta di fare un tour de force di shopping a Port Angeles o
la
seduta, al limite del maniacale, dall'estetista.
Quando
quella, attacca a parlare di vestiti, stilisti,
cremine e parrucchieri non si ferma più, facendo sfoggio
alla grande, della sua
incontinenza verbale.
Sembra
una molla, salta in continuazione tutto il
giorno, ancora mi chiedo ma tutta questa energia da dove cappero la
prende?
Tornando
a pensare alla reazione di Isabella, davanti
alla proposta di mia sorella, devo dire che non è stata
così esagerata, anzi ha
riso e ha risposto alle sue battute.
Quindi
ricapitolando mi ritrovo ancora con un pugno di
mosche tra le mani e della mia Bella ancora nessuna traccia!".
Edward
si fermò vicino alla cascata poi ad un tratto
si diede una manata sulla fronte e disse: " Ma certo! Come ho fatto a
non
pensarci prima; lei se ne è andata, come tutte le altre, per
l'insieme.
Perché
presi ad uno ad uno si può anche accettare ma
tutti insieme è uno shock non indifferente.
Diamine,
noi siamo i Cullen: c'è mia madre
Esme Anne Platt Evenson Cullen, io sono Edward
Anthony Masen Cullen,
poi c'è Rosalie Lillian Hale Cullen,
quindi Emmett Mc Carthy Cullen,
dopo Jasper Whitlock Hale Cullen e per chiudere in
bellezza Mary
Alice Brandon Cullen.
I
cognomi sono diversi ma hanno un unico denominatore
comune: la parola Cullen.
Ma
che vado a pensare! Che diavolo c'entra ora il
cognome? Certo che devo essere arrivato alla
frutta,
se penso che quello sia il motivo della sua
scomparsa".
Edward
si fermò nuovamente portando gli occhi al cielo
plumbeo di Forks in cerca di un ispirazione quando, come un fulmine a
ciel
sereno, ebbe la risposta ai suoi quesiti.
"
Idiota, idiota, idiota! Ma come ho fatto a non
pensarci! Non è stata la casa, l'arredamento, il patrimonio
o i miei fratelli.
La
cosa che ha fatto scappare Isabella è stato
scoprire che noi, l'imperfetta famiglia Cullen, siamo dei vampiri!
E
certo solo un deficiente come me, può portare un
umana ad un incontro con una famiglia di vampiri.
E
va beh, rassegniamoci! Evidentemente il mio destino
è quello di restare solo per l'eternità!".
Lo
squillo del cellulare distolse Edward dal suo
biasimo e quando rispose, la squillante ma incavolata, voce di sua
sorella
Alice lo fece scattare sull'attenti.
"
Eddie, per tutte le trasfusioni, si può sapere
dove diavolo sei finito?" sibilò sua sorella facendolo
arrabbiare più del
dovuto tanto che con una voce caustica, Edward rispose: " Come dove
diavolo sono, Alice? Sto cercando Isabella la mia ragazza o forse
dovrei dire,
ormai ex ragazza!".
"
E dove diavolo la stai cercando,
fratellino?" gli rispose indisponente la ragazza e lui, altrettanto
scocciato, le rispose: " In questo momento, se devo essere sincero, non
so
dove sono; da qualche parte in mezzo al bosco!".
La
voce di Alice sfiorò il limite dei decibel quando
disse o meglio urlò: " TU SEI NEL BOSCO? E COME PENSI DI
TROVARE NEL
BOSCO, QUELLA CHE DICI ESSERE LA TUA EX RAGAZZA, QUANDO LEI
È QUI A CASA CON
NOI!".
Edward
spalancò, in simultanea, gli occhi e la bocca
poi, ripreso il controllo di se, balbettò: " Co-come
è-è a ca-casa?"
e Alice gli rispose: " Si, Isabella è qui e ti sta
aspettando e si sta
chiedendo che razza di idiota debosciato si è scelta come
ragazzo, visto che
sei sparito nel nulla!".
Edward
piccato, rispose: " Ehi no, aspetta, è lei
che è sparita nel nulla!" ma la sua risposta non piacque ad
Alice.
Infatti,
dopo due secondi dovette allontanare il
telefono dalle orecchie per evitare lo sfondamento di un timpano,
quando sua
sorella, urlò: " EDWARD ANTHONY MASEN CULLEN, TORNA SUBITO A
CASA!
ADESSOOOOO!".
Poi
la conversazione si concluse con buona pace delle
sue orecchie e Edward fiutando l'aria, come un cane da caccia,
individuò la
scia della sua casa e prese a correre a più non posso,
mentre pensava: "
Lei è a casa, non è scappata, non mi ha lasciato!
Sempre se non lo farà
ora!".
Arrivato
a casa si fiondò all'interno e giunto in sala
da pranzo, trovò tutti, perfino suo padre che era rientrato
dall'ospedale.
Tutti
stavano chiacchierando tranquillamente ma non
appena si accorsero della sua presenza, il silenzio scese glaciale in
tutta la
stanza e Isabella si alzò andandogli incontro, con un
sorriso dolcissimo che le
aleggiava sulle labbra.
"
Edward ma dove sei stato?" gli chiese la
ragazza e lui, spalancò la bocca, incapace di parlare.
Nella
sua testa, la voce di Alice gli esplose decisa:
" Idiota dille qualcosa! Inventati che ne so, che sei andato a comprare
qualcosa! Apri quella dannata bocca e dai fiato ai polmoni, santo Vlad!
Stai
facendo la figura dell'idiota! Ah no quello lo sei di natura!".
Edward
fulminò sua sorella poi riportando lo sguardo
verso la sua meravigliosa ragazza mormorò:
"
Ehm no, scusami Bella ma avevo dimenticato di
comprare una cosa!".
"
Che cosa?" gli chiese Bella e lui,
annaspando sempre di più, gracchiò: " Il latte,
ho dimenticato di comprare
il latte!".
La
reazione della sua famiglia, alla sua battuta, in
simultanea fu: Carlisle ed Esme spalancarono la bocca allibiti, Emmett
scoppiò
a ridere sghignazzando, Rosalie scosse la testa rassegnata, Jasper si
portò una
mano alla bocca per trattenere un incredibile quanto rara risata e
Alice si
diede una manata sulla fronte.
"
E da quando i vampiri bevono il latte?"
chiese ironicamente Isabella e Edward si rese conto di aver detto la
bestialità
della giornata.
Balbettando
furiosamente, disse: " Eh, uhm, beh
ecco io... si... ecco la verità... ecco si... va beh! Ma tu
piuttosto
do-dov'eri? Non... non ti ho più vi-vista?".
Isabella
strinse gli occhi poi disse: " Edward
sbaglio o stai rigirando la frittata?".
"
Noooo, ma che dici" disse Edward,
completamente perso " ma di che frittata stai parlando. La
realtà è che tu
non c'eri e io ero uscito a cercarti!".
"
Cioè tu sei uscito per cercare me?" gli
chiese incredula Bella " Cos'è temevi che fossi scappata?".
"
Ehm... si!" ammise in imbarazzo Edward e
la ragazza scoppiò a ridere poi quando si riprese disse: "
Io non me ne
ero andata, Edward Cullen, non lo farei mai; mi sono semplicemente
allontanata
per ovviare ad un problema!".
"
Che problema, Bella?" gli chiese Edward e
la ragazza arrossì di botto, rimanendo zitta.
"
Non ti conviene saperlo fratellino, dammi
retta!" gli rispose con un sogghigno Emmett ma lui insistette: " Eh
no, invece, io voglio saperlo!".
Rosalie,
con la voce fredda, gli disse: " Edward
non insistere, lascia le cose come stanno!".
Ma
lui esattamente come prima si oppose, continuando a
dire: " Nooo! Io voglio saperlo! Se la mia ragazza sparisce nel nulla
ho
diritto di saperlo, no?".
"
Sei proprio tonto, Edward!" gli rispose
incredibilmente, Jazz e lui dopo aver spalancato la bocca per il suo
intervento, disse rivolto ad Esme: " Mamma ma li senti? Ma digli
qualcosa?" e la donna, imbarazzata rispose: " Beh, ehm, Edward forse
è meglio che tu segui il loro consiglio!".
Sbuffando
il ragazzo disse: " Pure tu mamma? Ma
cos'è vi siete messi d'accordo?" poi incrociò le
braccia al torace e portò
lo sguardo sul volto infuocato di Bella.
"
Allora? Sto aspettando! In fondo non mi sembra
di aver chiesto chissà che.
Voglio
solo una spiegazione, cosa c'è di così
difficile? Io non capisco?" disse serio.
"
Già tu non capisci, idiota debosciato d'un
fratello!" disse sbuffando, Alice e Edward roteò gli occhi
scocciato.
La
voce intimidita di Bella gli giunse alle orecchie
lieve: " Edward io... ho avuto un... problema fisico che nella vostra
situazione
mi ha un pò spaventato!".
Edward
la fissò, come se gli fosse spuntato un grosso
punto interrogativo sulla faccia, poi disse:
"Qual'è
il problema che ti ha spaventato, amore?
A me puoi dirlo!" e lei sempre più rossa, sibilò:
"
E' che forse sapere, proprio oggi, che voi
siete dei vampiri mi ha un pò inquietato!".
Ma
Edward, ben lungi dall'aver compreso il problema,
ribatté: " Perché che cos'ha questo giorno di
così speciale?".
"
Beh, e-ecco vedi, io oggi ho avuto le...
visite!" balbettò imbarazzata Bella e Edward serafico,
rispose:
" Ma amore, potevi dirmelo che avevate
gente a pranzo almeno avremmo spostato questo incontro!".
Emmett
scoppiò a ridere mentre Alice e Rose si diedero
una manata in faccia.
Isabella,
spostando il suo peso da un piede all'altro,
disse: " No, Edward, temo che tu non mi abbia capita.
Il
fatto è che io oggi ho avuto il ciclo!".
Ma
per quanto per tutti, fu facile capire a cosa si
riferisse la ragazza, il giovane vampiro fraintese, nuovamente,
ciò che volesse
dirle la sua fidanzata.
"
Il ciclo che?" chiese infatti Edward e
stavolta Emmett sbottò a ridere cadendo giù dalla
sedia.
"
Oh, uff, Edward cerca di capirmi quando
parlo" sbuffò scocciata Bella " Ho avuto il ciclo, ho le mie
cose!".
Di
male in peggio! La faccia di Edward divenne un vero
e proprio punto interrogativo.
Il
ragazzo fissò la sua fidanzata come se parlasse in
turco poi portò lo sguardo verso la sua famiglia e vide le
loro reazioni, che
erano assolutamente allibite.
Carlisle
ed Esme si guardavano sconvolti, Emmett
annaspava per le troppe risate, Rosalie si passava le mani tra i
capelli come
se volesse strapparseli, Jasper scuoteva la testa basito e Alice era
crollata
con la testa sul tavolo.
Isabella
spazientita e sull'orlo di una crisi di
nervi, portò le sue mani sui fianchi ed esibendo un
espressione truce, con voce
gelida chiese: " Edward amore, ma tu ci sei o ci fai?".
In
quell'istante Rosalie, si alzò impettita, come se
avesse ingoiato un bastone e avvicinandosi al cognato, gli mise una
mano sulla
spalla, dicendogli: " Adesso riesco a capire come mai le altre se la
sono
data a gambe e non biasimerei Bella, se facesse lo stesso.
Non
siamo noi che le spaventiamo e non è neppure il
fatto di scoprire che siamo vampiri; fuggono perché devono
avere a che fare con
te, che sei tonto nell'anima.
La
cosa comica è il fatto che tu abbia tre lauree e
non hai compreso che Isabella ha le mestruazioni ti è chiaro
adesso,
cognato?".
"
Oh cavolo...! Bella mi dispiace! Ti giuro
che..." disse Edward con l'improvviso desiderio di sparire " Ora ho
capito!" e tutta la famiglia Cullen al gran completo, compresa
Isabella,
scoppiò a ridere.
Oh,
per la miseria,
pensò Edward, guardali
come ridono tutti e quando dico tutti, intendo dire proprio tutti.
Si,
perfino Rosalie e Jasper, si stanno sganasciando
dalle risate e io ho il profondo sospetto che mi stiano prendendo per
il lato
b.
Ok,
non è un profondo sospetto ma un assoluta certezza!
E va beh se questo è il mio destino.
Non
è colpa mia se mi hanno trasformato che avevo 17
anni e sono un uomo, santo cielo e ai miei tempi non è che
questo fosse un
argomento che le madri affrontavano con i loro figli maschi.
E'
anche vero, come dice Rosalie, che io ho tre lauree
in medicina, e anche se una è in pediatria, una in
psicologia e una in
cardiologia e nessuna ha a che fare con quel settore ma, porca miseria,
ho
studiato il corpo umano.
Ha
ragione la mia gelida cognata, neppure io
biasimerei Bella se, se la desse a gambe.
"
Perdonami Isabella, sono stato proprio un
idiota" gli disse Edward con l'aria contrita e la ragazza facendogli
una
carezza gli rispose: " Sta tranquillo amore, non ti devi scusare,
può
capitare!".
"
Si come no!" disse Emmett prima di
scoppiare a ridere sguaiatamente e Edward imbarazzato,
si
rivolse a Bella dicendogli: " Bene amore, perché
non cominci il tuo pranzo?".
"
Ehm, Ed tesoro, io ho già finito di pranzare!"
gli rispose la ragazza abbassando lo sguardo a terra e il ragazzo
desiderò di
scomparire nel nulla.
"
Ah beh, che facciamo? Vu-vuoi che ti
ri-riaccompagno a ca-casa?" disse balbettando e la ragazza alzando gli
occhi rispose: " Perchè? Non mi vuoi più qui?".
"
No! Ma che dici? E' che... qu-questa g-giornata
non è proprio andata come l'avevo immaginata!" disse nervoso
Edward.
Bella
prendendo tra le sue mani quella gelida del suo
ragazzo disse: " Per me, invece, è stata perfetta.
Ho
imparato a conoscervi e ho compreso che come
famiglia, mi piacete un sacco e questo mi consola perché
quando diventerò come
te, saprò di avere accanto delle persone speciali!".
Edward
spalancò gli occhi, prima di dire: " Bella
tu mi stai dicendo che nonostante tutto, tu vuoi diventare come me?".
"
Certo, tesoro" gli rispose con un sorriso
Bella " sarebbe un onore per me e una meravigliosa fortuna quella di
poterti
avere, accanto per sempre!".
"
Quella semmai sarebbe una sfiga, Bella!"
latrò Emmett sghignazzando e Edward piccato, rispose: " Ma
stai un pò
zitto, Winnie the pooh dei poveri!".
"
Ha ragione Emmett" disse ridendo Jasper
" e poi pensa Edward che una volta che Bella diventerà una
di noi, non
sentirai mai più parlare di cicli, cose e mestruazioni ne
saprai mai che cos'è
e come è fatto un assorbente!!".
Tutti
riscoppiarono a ridere e Edward afferrò la sua
ragazza dicendole: " Bella, amore, di quello parleremo più
avanti; ora
vieni qui e baciami perché mi devo riprendere da questa
colossale figura del
cavolo!!".
E
con un caldissimo bacio tra i due ragazzi, la
famiglia Cullen si apprestò a vivere una nuova e
appassionante giornata.