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Autore: lorian    02/03/2012    15 recensioni
" Eh no!!!" grugnì Edward Cullen " adesso basta!!!! Sono arcistufo di questa situazione.
Non riesco ancora a capire perchè ogni volta che porto una ragazza a casa mia a conoscere la mia famiglia, dopo massimo mezz'ora la vedo sparire come nebbia al sole!!!".
Cosa succederà al nostro vampirello quando si troverà ad avere a che fare con dei quesiti....... alquanto imbarazzanti?
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Esme Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ragazze, non so voi, ma stamattina mi sono alzata con un chiodo fisso in testa!!

Voi vi starete chiedendo ma che ci sei andata a letto a fare, con un chiodo nella testa ma io, che sono calma e paziente, mi rispiego.

Stamattina mi sono svegliata con un idea che mi rimbalzava nel cervello e voi mi risponderete : " E certo con il vuoto che c'è lì dentro ahi voglia di rimbalzare!!".

Ehi ma dico un pò di rispetto, no? Comunque, dicevo, mi sono svegliata chiedendomi come diavolo facesse Edward, che stava con Bella tutti i giorni, a starle vicino in certi momenti.

Beh, alla domanda, non ho trovato una risposta ma mi è venuta fuori questa cavolata che a me ha fatto sorridere e spero che lo stesso faccia con voi.

Fatemi sapere cosa ne pensate, anche solo per confermare quello che ho detto poco fa.

Ciao a tutti

 

Capitolo unico: Un avventura imbarazzante

 

" Eh no!" grugnì Edward Cullen " Adesso basta! Sono arcistufo di questa situazione.

Non riesco ancora a capire perché ogni volta che porto una ragazza a casa mia a conoscere la mia famiglia, dopo massimo mezz'ora la vedo sparire come nebbia al sole.

Ma santo Vlad adesso basta! Eppure ero convinto che questa volta c'eravamo vicini; questa Bella mi era sembrata quella giusta: di ampie vedute, che non urlava davanti ad un buon film dell'orrore e che non sveniva davanti alla vista del sangue.

Quindi com'è che anche di lei, dopo meno di un ora, era rimasto solo l'odore?".

Mentre sfrecciava alla velocità della luce Edward sbuffò scocciato: " Beh bisogna anche ammettere la verità, forse l'incontro con i mitici Cullen poteva lasciare basiti: Emmett con le sue battute sconce, idiote e prevedibili, Jasper che con la sua apatia farebbe scendere il latte alle ginocchia perfino ad una mucca, Rosalie che gelida fino al midollo, provocherebbe i brividi perfino ad un eschimese e non dimentichiamoci di Alice!

Quella è stramba forte, con la sua incontinenza verbale e con la sua passione sfrenata per lo shopping, avrebbe fatto perdere la pazienza perfino a Gandhi.

Certo che a pensarci bene, ancora oggi, mi chiedo come diavolo facciano a stare insieme, lei e Jasper, ad essere così perfettamente compatibili: lui, con quell'aria sempre perennemente schifata, come quella di chi per sbaglio, si è appena infilato in un cumulo di letame con le sue belle scarpe costose e lei un misto tra una persona tarantolata e una morsa dalla mosca tzè tzè!".

Edward si fermò ad annusare l'aria, nella vana ricerca dell'odore di Bella, poi riprese a correre mentre imprecava con se stesso: " Per tutto il plasma dell'universo!

Allora, analizziamo a fondo la situazione e proviamo a ragionare: fino a stamattina andava tutto bene, sono passato a prenderla, c'era suo padre che ci riempito d'infinite raccomandazioni: " Tanti saluti, mi raccomando divertitevi e passate una bella giornata!".

In macchina durante il tragitto, dalla sua casa alla mia, era tutto perfetto, chiacchierava, rideva e scherzava.

Poi siamo arrivati a casa dove ha conosciuto mio padre che stava uscendo per andare al lavoro ma, voglio dire, non può essere stata lui la causa!

Carlisle è... Carlisle! Non desta preoccupazioni, serio, gentile, come un uomo di altri tempi, di

quelli che ti salutano ancora con il baciamano!

Va beh, forse un pò antico nei modi, ma santo cielo questa galanteria a volte piace alle donne quindi no, non può essere stata lui la causa della fuga di Bella.

Tanto più che loro due hanno anche chiacchierato per qualche minuto e lei sembrava a suo agio.

Quindi scartiamo Carlisle e passiamo allo step successivo; sulla porta ad attenderci c'era mia madre ma non posso realmente pensare che il problema possa essere Esme.

Andiamo Esme che ti trasmette amore solo guardandola non può aver fatto scappare una come Isabella.

Va beh che l'incontro con la tua probabile futura suocera metterebbe l'ansia a chiunque ma Esme ti mette sempre a tuo agio: sempre sorridente, con il suo visino a forma di cuore, con la sua innata calma e pacatezza!

No, possiamo scartare anche la mia cara mammina dalla lista dei colpevoli!

Forse Bella si è fatta prendere dall'ansia alla vista della nostra casa, che a ben vedere, potrebbe mettere soggezione per la sua imponenza ma non credo che ti sconvolga tanto da fartela dare a gambe.

Quindi ricapitolando se non sono stati né i miei genitori né la vista della casa e dell'arredamento, peraltro di buon gusto, il problema ritorna alla fonte: i miei fratelli!".

Ed si fermò stizzito, sbuffando sonoramente poi riprese a riflettere, correndo: " Allora proviamo a pensare, per bene, a cosa è successo non appena siamo entrati in casa.

La prima persona che ha incontrato è stata... Rosalie! Eh è già lì, l'accoglienza non potrebbe che essere più gelida.

La mia cara cognatina, che potrebbe essere scambiata perfettamente con una confezione di gelati formato famiglia, potrebbe farti passare la voglia di stare in una casa?

Eh... può essere, in fondo la vedi così, sempre altera e ingessata, come se per lei fare un gesto che sia uno, richiedesse uno sforzo non indifferente.

Algida, altezzosa, sembra uscita da uno di quei racconti dell'ottocento: la contessa sul pisello!              No, quella era la principessa! Va beh questioni di monarchia.

Ma dico io, lei ha il suo orso che gli scalda le lenzuola e allora perché io non posso avere una donna tutta per me!

Ogni volta è sempre così, ogni ragazza che mi si avvicina, la guarda schifata come se fosse un insetto rivoltante.

Con tutte ha fatto così, con tutte: Camille, Justine, Margot, Elizabeth; tutte, proprio con tutte.

Eppure se ripenso all'incontro tra le due, non mi è sembrato che Isabella fosse così sconvolta, anzi, l'ho anche vista ridere, ricambiata da Rosalie, il che è tutto dire.

Dopo miss Io-sono-bella-e-tu-no, la successiva persona è stata... ah beh, come si fa a non pensarci; Emmett il grande, si il grande buffone, mister battuta facile.

Infatti la sua prima battuta è stata: " Caspita che bocconcino!"; eh beh in fin dei conti ha detto solo la verità.

D'altronde i miei gusti sono più che validi.

Ah, lui e le sue battute idiote, come quando gli ha chiesto di farle vedere l'intimo che celava sotto il vestito.

Ma santo Vlad quello è un maniaco allo stato puro! No dico, hai una donna che è uno schianto

sempre al tuo fianco e tu fai le proposte sconce alle altre.

Quello non ha un cervello ma la banda degli ormoni al gran completo, ha un vero e proprio film pornografico che gli scorre in testa 24 ore su 24!

Eppure non può essere neppure lui la causa, perché mi ricordo alla perfezione, che lei rideva alle sue battute, anzi gli rispondeva a tono e porca miseria!".

Edward si fermò nei pressi della sua radura rimuginando in continuazione: " Devo trovarla a tutti i costi! Deve darmi una spiegazione, almeno lei me la deve; le altre sono sparite, hanno cambiato città, numero di telefono, e-mail ma lei no, a lei non ci voglio rinunciare.

Mi deve dare una spiegazione, perché altrimenti di questo passo faccio prima a farmi monaco tibetano e a chiudere i gioielli di famiglia nel water!".

Edward riprese a correre, nuovamente alla ricerca di Isabella, mentre continuava a pensare al motivo per cui era fuggita: " Dopo aver scartato Rosalie e con grande fatica, anche Emmett, la successiva persona che la mia piccola ha incontrato è stata... Jasper.

Beh, di Jasper, quello che ti può inquietare è la sua freddezza, la sua apatia, forse il fatto che l'ha guardata come se fosse un esperimento andato a male.

Jasper assomiglia a quelle persone che si fanno scivolare addosso qualunque cosa, rimanendo nella stessa identica posizione.

Eppure no, non può essere stato neanche lui, perché a parte il " Ciao " che è stata la prima parola ad effetto che gli è uscita dalle labbra poi li ho visti parlare, se così vogliamo dire e mi è parso di vedere passare, negli statici occhi di mio cognato, una lampo d'interesse; il che è tutto dire!

Era quasi divertito mentre ascoltava le battute che la mia piccola si scambiava con Emmett; lei è stata la prima che è riuscita a tenere testa all'orso.

Quindi no, posso scartare anche lui ma allora l'ultima persona che rimane è la colpevole.

E come non potrebbe esserlo, quando si parla di Alice Cullen.

Vediamo, che cosa può aver sconvolto così Isabella! Forse la proposta di fare un tour de force di shopping a Port Angeles o la seduta, al limite del maniacale, dall'estetista.

Quando quella, attacca a parlare di vestiti, stilisti, cremine e parrucchieri non si ferma più, facendo sfoggio alla grande, della sua incontinenza verbale.

Sembra una molla, salta in continuazione tutto il giorno, ancora mi chiedo ma tutta questa energia da dove cappero la prende?

Tornando a pensare alla reazione di Isabella, davanti alla proposta di mia sorella, devo dire che non è stata così esagerata, anzi ha riso e ha risposto alle sue battute.

Quindi ricapitolando mi ritrovo ancora con un pugno di mosche tra le mani e della mia Bella ancora nessuna traccia!".

Edward si fermò vicino alla cascata poi ad un tratto si diede una manata sulla fronte e disse: " Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima; lei se ne è andata, come tutte le altre, per l'insieme.

Perché presi ad uno ad uno si può anche accettare ma tutti insieme è uno shock non indifferente.

Diamine, noi siamo i Cullen: c'è mia madre Esme Anne Platt Evenson Cullen, io sono Edward Anthony Masen Cullen, poi c'è Rosalie Lillian Hale Cullen, quindi Emmett Mc Carthy Cullen, dopo Jasper Whitlock Hale Cullen e per chiudere in bellezza Mary Alice Brandon Cullen.

I cognomi sono diversi ma hanno un unico denominatore comune: la parola Cullen.

Ma che vado a pensare! Che diavolo c'entra ora il cognome? Certo che devo essere arrivato alla

frutta, se penso che quello sia il motivo della sua scomparsa".

Edward si fermò nuovamente portando gli occhi al cielo plumbeo di Forks in cerca di un ispirazione quando, come un fulmine a ciel sereno, ebbe la risposta ai suoi quesiti.

" Idiota, idiota, idiota! Ma come ho fatto a non pensarci! Non è stata la casa, l'arredamento, il patrimonio o i miei fratelli.

La cosa che ha fatto scappare Isabella è stato scoprire che noi, l'imperfetta famiglia Cullen, siamo dei vampiri!

E certo solo un deficiente come me, può portare un umana ad un incontro con una famiglia di vampiri.

E va beh, rassegniamoci! Evidentemente il mio destino è quello di restare solo per l'eternità!".

Lo squillo del cellulare distolse Edward dal suo biasimo e quando rispose, la squillante ma incavolata, voce di sua sorella Alice lo fece scattare sull'attenti.

" Eddie, per tutte le trasfusioni, si può sapere dove diavolo sei finito?" sibilò sua sorella facendolo arrabbiare più del dovuto tanto che con una voce caustica, Edward rispose: " Come dove diavolo sono, Alice? Sto cercando Isabella la mia ragazza o forse dovrei dire, ormai ex ragazza!".

" E dove diavolo la stai cercando, fratellino?" gli rispose indisponente la ragazza e lui, altrettanto scocciato, le rispose: " In questo momento, se devo essere sincero, non so dove sono; da qualche parte in mezzo al bosco!".

La voce di Alice sfiorò il limite dei decibel quando disse o meglio urlò: " TU SEI NEL BOSCO? E COME PENSI DI TROVARE NEL BOSCO, QUELLA CHE DICI ESSERE LA TUA EX RAGAZZA, QUANDO LEI È QUI A CASA CON NOI!".

Edward spalancò, in simultanea, gli occhi e la bocca poi, ripreso il controllo di se, balbettò: " Co-come è-è a ca-casa?" e Alice gli rispose: " Si, Isabella è qui e ti sta aspettando e si sta chiedendo che razza di idiota debosciato si è scelta come ragazzo, visto che sei sparito nel nulla!".

Edward piccato, rispose: " Ehi no, aspetta, è lei che è sparita nel nulla!" ma la sua risposta non piacque ad Alice.

Infatti, dopo due secondi dovette allontanare il telefono dalle orecchie per evitare lo sfondamento di un timpano, quando sua sorella, urlò: " EDWARD ANTHONY MASEN CULLEN, TORNA SUBITO A CASA! ADESSOOOOO!".

Poi la conversazione si concluse con buona pace delle sue orecchie e Edward fiutando l'aria, come un cane da caccia, individuò la scia della sua casa e prese a correre a più non posso, mentre pensava: " Lei è a casa, non è scappata, non mi ha lasciato! Sempre se non lo farà ora!".

Arrivato a casa si fiondò all'interno e giunto in sala da pranzo, trovò tutti, perfino suo padre che era rientrato dall'ospedale.

Tutti stavano chiacchierando tranquillamente ma non appena si accorsero della sua presenza, il silenzio scese glaciale in tutta la stanza e Isabella si alzò andandogli incontro, con un sorriso dolcissimo che le aleggiava sulle labbra.

" Edward ma dove sei stato?" gli chiese la ragazza e lui, spalancò la bocca, incapace di parlare.

Nella sua testa, la voce di Alice gli esplose decisa: " Idiota dille qualcosa! Inventati che ne so, che sei andato a comprare qualcosa! Apri quella dannata bocca e dai fiato ai polmoni, santo Vlad! Stai facendo la figura dell'idiota! Ah no quello lo sei di natura!".

Edward fulminò sua sorella poi riportando lo sguardo verso la sua meravigliosa ragazza mormorò:

" Ehm no, scusami Bella ma avevo dimenticato di comprare una cosa!".

" Che cosa?" gli chiese Bella e lui, annaspando sempre di più, gracchiò: " Il latte, ho dimenticato di comprare il latte!".

La reazione della sua famiglia, alla sua battuta, in simultanea fu: Carlisle ed Esme spalancarono la bocca allibiti, Emmett scoppiò a ridere sghignazzando, Rosalie scosse la testa rassegnata, Jasper si portò una mano alla bocca per trattenere un incredibile quanto rara risata e Alice si diede una manata sulla fronte.

" E da quando i vampiri bevono il latte?" chiese ironicamente Isabella e Edward si rese conto di aver detto la bestialità della giornata.

Balbettando furiosamente, disse: " Eh, uhm, beh ecco io... si... ecco la verità... ecco si... va beh! Ma tu piuttosto do-dov'eri? Non... non ti ho più vi-vista?".

Isabella strinse gli occhi poi disse: " Edward sbaglio o stai rigirando la frittata?".

" Noooo, ma che dici" disse Edward, completamente perso " ma di che frittata stai parlando. La realtà è che tu non c'eri e io ero uscito a cercarti!".

" Cioè tu sei uscito per cercare me?" gli chiese incredula Bella " Cos'è temevi che fossi scappata?".

" Ehm... si!" ammise in imbarazzo Edward e la ragazza scoppiò a ridere poi quando si riprese disse: " Io non me ne ero andata, Edward Cullen, non lo farei mai; mi sono semplicemente allontanata per ovviare ad un problema!".

" Che problema, Bella?" gli chiese Edward e la ragazza arrossì di botto, rimanendo zitta.

" Non ti conviene saperlo fratellino, dammi retta!" gli rispose con un sogghigno Emmett ma lui insistette: " Eh no, invece, io voglio saperlo!".

Rosalie, con la voce fredda, gli disse: " Edward non insistere, lascia le cose come stanno!".

Ma lui esattamente come prima si oppose, continuando a dire: " Nooo! Io voglio saperlo! Se la mia ragazza sparisce nel nulla ho diritto di saperlo, no?".

" Sei proprio tonto, Edward!" gli rispose incredibilmente, Jazz e lui dopo aver spalancato la bocca per il suo intervento, disse rivolto ad Esme: " Mamma ma li senti? Ma digli qualcosa?" e la donna, imbarazzata rispose: " Beh, ehm, Edward forse è meglio che tu segui il loro consiglio!".

Sbuffando il ragazzo disse: " Pure tu mamma? Ma cos'è vi siete messi d'accordo?" poi incrociò le braccia al torace e portò lo sguardo sul volto infuocato di Bella.

" Allora? Sto aspettando! In fondo non mi sembra di aver chiesto chissà che.

Voglio solo una spiegazione, cosa c'è di così difficile? Io non capisco?" disse serio.

" Già tu non capisci, idiota debosciato d'un fratello!" disse sbuffando, Alice e Edward roteò gli occhi scocciato.

La voce intimidita di Bella gli giunse alle orecchie lieve: " Edward io... ho avuto un... problema fisico che nella vostra situazione mi ha un pò spaventato!".

Edward la fissò, come se gli fosse spuntato un grosso punto interrogativo sulla faccia, poi disse:

"Qual'è il problema che ti ha spaventato, amore? A me puoi dirlo!" e lei sempre più rossa, sibilò:

" E' che forse sapere, proprio oggi, che voi siete dei vampiri mi ha un pò inquietato!".

Ma Edward, ben lungi dall'aver compreso il problema, ribatté: " Perché che cos'ha questo giorno di così speciale?".

" Beh, e-ecco vedi, io oggi ho avuto le... visite!" balbettò imbarazzata Bella e Edward serafico,

rispose: " Ma amore, potevi dirmelo che avevate gente a pranzo almeno avremmo spostato questo incontro!".

Emmett scoppiò a ridere mentre Alice e Rose si diedero una manata in faccia.

Isabella, spostando il suo peso da un piede all'altro, disse: " No, Edward, temo che tu non mi abbia capita.

Il fatto è che io oggi ho avuto il ciclo!".

Ma per quanto per tutti, fu facile capire a cosa si riferisse la ragazza, il giovane vampiro fraintese, nuovamente, ciò che volesse dirle la sua fidanzata.

" Il ciclo che?" chiese infatti Edward e stavolta Emmett sbottò a ridere cadendo giù dalla sedia.

" Oh, uff, Edward cerca di capirmi quando parlo" sbuffò scocciata Bella " Ho avuto il ciclo, ho le mie cose!".

Di male in peggio! La faccia di Edward divenne un vero e proprio punto interrogativo.

Il ragazzo fissò la sua fidanzata come se parlasse in turco poi portò lo sguardo verso la sua famiglia e vide le loro reazioni, che erano assolutamente allibite.

Carlisle ed Esme si guardavano sconvolti, Emmett annaspava per le troppe risate, Rosalie si passava le mani tra i capelli come se volesse strapparseli, Jasper scuoteva la testa basito e Alice era crollata con la testa sul tavolo.

Isabella spazientita e sull'orlo di una crisi di nervi, portò le sue mani sui fianchi ed esibendo un espressione truce, con voce gelida chiese: " Edward amore, ma tu ci sei o ci fai?".

In quell'istante Rosalie, si alzò impettita, come se avesse ingoiato un bastone e avvicinandosi al cognato, gli mise una mano sulla spalla, dicendogli: " Adesso riesco a capire come mai le altre se la sono data a gambe e non biasimerei Bella, se facesse lo stesso.

Non siamo noi che le spaventiamo e non è neppure il fatto di scoprire che siamo vampiri; fuggono perché devono avere a che fare con te, che sei tonto nell'anima.

La cosa comica è il fatto che tu abbia tre lauree e non hai compreso che Isabella ha le mestruazioni ti è chiaro adesso, cognato?".

" Oh cavolo...! Bella mi dispiace! Ti giuro che..." disse Edward con l'improvviso desiderio di sparire " Ora ho capito!" e tutta la famiglia Cullen al gran completo, compresa Isabella, scoppiò a ridere.

Oh, per la miseria, pensò Edward, guardali come ridono tutti e quando dico tutti, intendo dire proprio tutti.

Si, perfino Rosalie e Jasper, si stanno sganasciando dalle risate e io ho il profondo sospetto che mi stiano prendendo per il lato b.

Ok, non è un profondo sospetto ma un assoluta certezza! E va beh se questo è il mio destino.

Non è colpa mia se mi hanno trasformato che avevo 17 anni e sono un uomo, santo cielo e ai miei tempi non è che questo fosse un argomento che le madri affrontavano con i loro figli maschi.

E' anche vero, come dice Rosalie, che io ho tre lauree in medicina, e anche se una è in pediatria, una in psicologia e una in cardiologia e nessuna ha a che fare con quel settore ma, porca miseria, ho studiato il corpo umano.

Ha ragione la mia gelida cognata, neppure io biasimerei Bella se, se la desse a gambe.

" Perdonami Isabella, sono stato proprio un idiota" gli disse Edward con l'aria contrita e la ragazza facendogli una carezza gli rispose: " Sta tranquillo amore, non ti devi scusare, può capitare!".

" Si come no!" disse Emmett prima di scoppiare a ridere sguaiatamente e Edward imbarazzato,

si rivolse a Bella dicendogli: " Bene amore, perché non cominci il tuo pranzo?".

" Ehm, Ed tesoro, io ho già finito di pranzare!" gli rispose la ragazza abbassando lo sguardo a terra e il ragazzo desiderò di scomparire nel nulla.

" Ah beh, che facciamo? Vu-vuoi che ti ri-riaccompagno a ca-casa?" disse balbettando e la ragazza alzando gli occhi rispose: " Perchè? Non mi vuoi più qui?".

" No! Ma che dici? E' che... qu-questa g-giornata non è proprio andata come l'avevo immaginata!" disse nervoso Edward.

Bella prendendo tra le sue mani quella gelida del suo ragazzo disse: " Per me, invece, è stata perfetta.

Ho imparato a conoscervi e ho compreso che come famiglia, mi piacete un sacco e questo mi consola perché quando diventerò come te, saprò di avere accanto delle persone speciali!".

Edward spalancò gli occhi, prima di dire: " Bella tu mi stai dicendo che nonostante tutto, tu vuoi diventare come me?".

" Certo, tesoro" gli rispose con un sorriso Bella " sarebbe un onore per me e una meravigliosa fortuna quella di poterti avere, accanto per sempre!".

" Quella semmai sarebbe una sfiga, Bella!" latrò Emmett sghignazzando e Edward piccato, rispose: " Ma stai un pò zitto, Winnie the pooh dei poveri!".

" Ha ragione Emmett" disse ridendo Jasper " e poi pensa Edward che una volta che Bella diventerà una di noi, non sentirai mai più parlare di cicli, cose e mestruazioni ne saprai mai che cos'è e come è fatto un assorbente!!".

Tutti riscoppiarono a ridere e Edward afferrò la sua ragazza dicendole: " Bella, amore, di quello parleremo più avanti; ora vieni qui e baciami perché mi devo riprendere da questa colossale figura del cavolo!!".

E con un caldissimo bacio tra i due ragazzi, la famiglia Cullen si apprestò a vivere una nuova e appassionante giornata.

 

  
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