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Autore: CABARETdelDIAVOLO    02/03/2012    4 recensioni
Benvenuti a voi viaggiatori del Web. Vi condurremo ora in un viaggio nel backstage di una delle nostre Fanfiction Hiddlesworth: "Insieme". Allacciate le cinture!
Starring: Robert Downey Jr, Jeremy Renner, Chris Evans & Mark Ruffalo
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'We belong together'
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...Making of.

Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.

La scommessa.

Senza nemmeno rivolgersi a Evans o Mark, Renner e Downey si lanciarono per il corridoio e si precipitarono giù per le scale, esaltati come due ragazzini, per poi fermarsi di colpo davanti alla camera che stavano cercando. Immediatamente, Robert si inginocchiò guardando attenamente la serratura per capire in che modo potesse entrare senza necessariamente sfondare la porta.

"Allora..." Sussurrò passandosi una mano sul mento. "Non so se con le nostre chiavi magnetiche possiamo tentare di aprirla ma possiamo provarci, per cui adesso uno alla volta ci fac-"

D'un tratto l'ingresso si spalancò davanti ai suoi occhi e l'uomo alzò la testa verso la maniglia, trovandovi poggiata sopra la mano di Jeremy, il quale lo guardava dall'alto con un'espressione sconcertata sul volto.

"Chris si dimentica sempre di chiudere la porta..." Affermò a bassa voce fissando il collega ancora seduto a terra.

"..tirati su...Arsenio Lupin..." Concluse in tono divertito, entrando piano piano nella camera.

Chris e Ruffalo gentilmente aiutarono Rob a rialzarsi e tutti insieme, dietro a Renner, si infiltrarono quatti quatti nella stanza. Voltarono l'angolo e si ritrovarono di fronte al letto, completamente disfatto, su cui si aggrovigliavano bianche lenzuola di cotone. Tutti si bloccarono e trattennero il respiro nel vedere qualcosa muoversi sotto quelle leggere coperte. Una gamba sbucò dal copriletto mentre un braccio si sollevava per qualche secondo per poi tornare ad accasciarsi sul materasso e una testa, coperta da una massa di capelli biondi tutti spettinati, si accoccolava nuovamente fra i cuscini.

Una sola testa.

In quell'istante, Robert e Jeremy contemporanemente imprecarono. Mentalmente, ma imprecarono. Un sorrisetto allegro increspò le labbra di Evans mentre un'espressione sadica e goduta si impossessò del volto di Mark che schioccò le labbra e delicatamente alzò una mano a palmo aperto, pronta a ricevere il denaro, posizionandola accanto al viso di Renner. L'uomo imprecò di nuovo, questa volta a bassa voce, scuotendo la testa e afferrando il portafogli dalla tasca. Ne estrasse 50 dollari e li sollevò verso la mano del collega, poggiandoglieli sul palmo e guardandolo con sguardo truce, ma non fece in tempo ad allontanare le dita, che un'altra mano, quella di Downey, si piazzò sopra la sua con uno scatto. Tutti lo guardarono perplessi ma subito si accorsero che i suoi occhi erano puntati verso un altro punto della camera, un punto più lontano, oltre il letto. Lentamente si voltarono e ciò che trovarono davanti ai loro occhi gli fece perdere istantaneamente la capacità di parlare. Un uomo, un amico, come non lo avevano mai visto. Aveva addosso un paio di pantaloni scuri, evidentemente suoi data la misura, ancora sbottonati, una camicia chiara completamente slacciata, evidentemente NON sua date le dimensioni, capelli neri tutti arruffati, evidentemente spettinati da qualcun'altro, e sguardo attonito sul viso liscio e pallido, fermo in piedi con uno spazzolino fra le dita.

Tom Hiddleston.

O meglio, Tom Hiddleston dopo una nottata che loro quattro avevano scherzosamente ipotizzato potesse avvenire. Una nottata che, evidentemente, pareva essere realmente accaduta. Con una lentezza comica, Jeremy riprese delicatamente i soldi dalla mano di Mark e se li rimise nel portafogli mentre un sorriso beato gli si dipingeva sul volto. Evans aveva la bocca praticamente spalancata e le braccia gli penzolavano lungo i fianchi come ad un pupazzo di stoffa. Ruffalo aveva ancora gli occhi sbarrati e la mano gli era rimasta bloccata a mezz'aria. L'unico a non aver avuto nessuna apparente reazione era Robert. Era rimasto tutto il tempo a guardare Tom negli occhi, accorgendosi della preoccupazione che si stava impossessando del suo viso. Capì subito che ciò che era successo in quella stanza non era una sciocchezza su cui si poteva sorvolare facilmente. Era una di quelle cose che ti stravolgono la vita, che ti costringono ad affrontare sentimenti tanto forti da spezzarti il cuore. Si erano introdotti nel segreto più intimo e profondo di due cari amici. Un segreto che avrebbe potuto sgretolare le loro vite. E Tom lo sapeva, e ne rimase impaurito fino a quando non vide comparire, sul volto di Downey, un sorriso affettuoso e comprensivo che in un attimo si espanse, disegnandosi sulle labbra di tutti i suoi colleghi, anche dei più sconvolti.
Amici.
Fu l'unica parola che Tom riuscì a pensare prima che un mugugno simile ad un ruggito, proveniente dalle lenzuola, lo facesse voltare verso il letto. Pian piano da sotto le coperte, comparvero gli occhi azzurri e assonnati di Chris che subito incontrarono quelli del moro.

"C'è la colazione?" Sussurrò delicatamente il biondo guardando l'inglese ancora con infinita dolcezza, senza accorgersi degli intrusi arrivati nella sua camera. A quelle parole, Robert guardò i suoi colleghi ricevendo subito segni di totale intesa.

"Si..."

Disse a voce alta facendo istantaneamente voltare l'australiano.

"Adesso facciamo un panino!"

Concluse ridendo verso Chris che pareva molto allarmato. E faceva bene, perchè in una frazione di secondo, si ritrovò addosso tutti e quattro i suoi amici, uno sopra l'altro sul letto sotto gli occhi di un incredulo Tom.

Robert si mise steso di traverso sul suo petto.

"Ahia!Ahia! Leva quel gomito! Rob, quella è la mia costola, leva il gomito!"

Ruffalo praticamente seduto sulla sua vita.

"No, no, no, no! Lì no Mark! No! NO!"

Evans sdraiato sui suoi piedi.

"Chris ti prego no! Il solletico no!"

E Renner attaccato alle sue cosce.

"Oh! Ma qui c'è qualcuno che è ancora come mamma l'ha fatto!"

"Non ti azzardare Jerry! Lascia lì quel lenzuolo! Non toccare! Tom, AIUTO!"

Il moro, che fino a quel momento era rimasto a guardare l'accaduto, incapace di trattenersi dal ridere, lentamente si andò a sedere sul letto proprio accanto a Chris, senza smettere di sorridergli. Dopo un solo istante, un rumore orribile, uno schricchiolio sofferente uscì dal letto e ogni traccia di risata scomparve istantaneamente dalla stanza.

"Nessuno...muova...un...muscolo." Robert parlò sottovoce quasi avesse paura che anche solo un suono troppo forte potesse scatenare il dramma.

Nessuno fiatò, tutti ubbidirono trattenendo il respiro.

Tranne Evans...

"E...EEE..."

...che proprio non potè resistere...

"EEEETTTTCIÙÙÙÙÙÙ!"

Il suo risuonò per qualche secondo nella camera lasciando dietro di se un silenzio spaventoso.

Miracolosamente non successe nulla...

"Evans...dovevi proprio fa-"

"SBAAAAAM!"

...almeno non immediatamente...

Le gambe di legno cedettero e la parte anteriore del letto si sfondò irrimediabilmente andando a schiantarsi al suolo con un tonfo impressionante. Tutti si sbilanciarono in avanti per qualche istante, il tempo di realizzare ciò che era successo, poi si pietrificarono immobili ad occhi sbarrati mentre il rimbombo dello schianto si disperdeva nell'aria. Solo dopo diversi secondi tutti, tranne il povero Chris, fecero un profondo inspiro e Robert schioccò la lingua sul palato prima che un coro infuriato si levasse nella stanza.

"EEEEEEVAAAAAAANS!"

  
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