Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: LisaAngius    02/03/2012    1 recensioni
FF liberamente ispirata al film l'ultimo dei templari. Vi prego commentateeeeeeee
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Decisioni

Autrice: Mie careeee. Mi sono laureata con 93 e il primo esame della seconda laurea è andato alla grande sono di ottimo umore XD

 

Jasper guardava  Alice mordendosi il labbro nervoso. E ora che accidenti faceva?  Si era messo in una condizione davvero pessima: se avesse coperto Alice e lei non fosse stata in buona fede avrebbe avuto centinaia di persone sulla coscienza…d’altra parte se non l’avesse coperta e lei avesse detto la verità avrebbe fatto ammazzare un’innocente. Guardò la ragazza negli occhi attentamente  cercando qualcosa che gli dicesse se mentiva o se poteva fidarsi, le iridi azzurrine come sempre gli trasmettevano solo innocenza

“Come faccio a sapere che non menti?”. Chiese con un lungo sospiro

La ragazzina scosse la testa guardandolo seria

“Jasper capisco la tua situazione davvero…ma io prove da darti non ne ho, ho solo la mia parola”

Il maggiore Noir annuì

“Facciamo una cosa…diciamo che ti credo ma sei sotto sorveglianza!”

Il cuore della ragazzina fece un balzo. Le stava dicendo  che la accettava anche se aveva quei poteri! Era molto più di quanto avesse sperato

“Grazie Jasper!”

“Non ringraziarmi, se scopro che hai mentito su  quello che fai coi tuoi poteri ti farò molto ma molto male!”

Alice scosse la testa

“Jasper no, sono sincera! Io non ho chiesto di avere dei poteri magici, ci sono nata non è colpa mia!”

Jasper scoppiò a ridere

“Ehi calma calma non sono i tuoi poteri il problema!”

La ragazzina lo fissò confusa

“Che vuoi dire?”

“Alice per me non è il fatto che tu abbia dei poteri il problema, è il fatto che sei accusata di averli usati in un certo modo”

Si certo come no! Pensò scettica  la ragazzina. Jasper era stato cresciuto in un ambiente in cui si credeva fermamente che solo chi faceva uso di pratiche oscure poteva fare incantesimi, difficilmente avrebbe creduto che le cose che faceva lei fossero innocenti

“Mmh quindi tu non hai nessun problema col fatto che io sia…hn..una specie di demone che fa magie?”

Jasper la guardò perplesso

“Che significa! Hai appena detto che non usi …un certo tipo di magia!”

Alice annuì

“Ma non è questo che ti hanno insegnato…”

“Appunto Alice, io di queste cose sinceramente non ne capisco un tubo piccola, ma penso che manco quelli che mi hanno insegnato che le streghe sono adoratrici del demonio e roba simile ne sapessero molto quindi…devo credere a quello che mi dici, che per altro mi sembra anche sensato. Onestamente, da come mi hai descritto la cosa, accusarti perché sai fare magie sarebbe come accusarti perché sei nata con gli occhi azzurri, non ha senso!”

Alice sorrise raggiante. Finalmente! Finalmente qualcuno che capiva che lei non aveva fatto nulla per essere diversa e, a dirla tutta, ne avrebbe anche volentieri fatto a meno potendo scegliere. Fin’ora l’unico di cui aveva creduto di potersi fidare era Ian.

“Lo pensi davvero?”

Il capitano Noir inarcò un sopraciglio divertito

“Oh mon dieu! Alice io sapevo benissimo che cosa avevi fatto…insomma non so magari come si fa un incantesimo ma se ne vedo uno così palese lo riconosco, se avessi pensato che fossi pericolosa avrei avvertito subito gli altri!”

“Sai Jasper insomma…non tutti la prenderebbero come te!”

Jasper rise

“Si, immagino mia cara sei stata fortunata che ti abbia vista io!”

Il viso della ragazzina si contrasse in una smorfia di terrore istintivo

“Si immagino benissimo se per esempio mi avesse vista Simòn!”

Un leggero scappellotto si abbattè sulla  nuca della giovane

“Ahia Jasper ma sei scemo!?”. Borbottò inviperita

“No sono furbissimo, talmente furbo da lasciarti un ricordino così non farai un’altra volta una fesseria simile!”. Sibilò Jasper

“Fesseria? Ehi ho salvato un uomo!”. Fu l’oltraggiata replica

“Si e per poco non ti fai ammazzare! Alice ti rendi conto che se ti avesse vista Simòn ti avrebbe fatta arrostire all’istante?”

Alice annuì

“Diciamo che ho valutato i rischi e ho deciso che valeva la pena di correrli!”

Le iridi nere del capitano delle guardie la fissarono serie

“E diciamo che io non sono d’accordo con la tua valutazione mia cara!”

La ragazzina alzò con naturalezza le spalle

“Succede, ognuno la vede a modo suo!”

“Alice! Piccola pazza io…”. Ruggì Jasper

“Shh parla piano!”

Gli occhi azzurri vagarono inquieti per la radura che gli circondava. L’erba era incolta, tanto che stando ben inchinata avrebbe coperto la sua figura nella gabbia e, a giudicare dal silenzio, erano ancora le uniche creature sveglie là dentro. Tirò un sospiro di sollievo sentendo i respiri regolari di tutti e tre i loro compagni

“Per poco non mi fai ammazzare tu!”

Un ringhio sommesso giunse alla sua destra

“Sembra che ti farei anche un favore a giudicare dal piacere con cui ti metti in pericolo!”

“Oh Jasper…”

“No! Non hai scuse signorinella potevamo farcela tu…hai corso uno stupido rischio stupidamente inutile!”

“Oh per cominciare sono grande abbastanza da decidere dei rischi che corro e punto secondo quei lupi erano in troppi ci avrebbe aggirati almeno uno prima o poi e allora…”

“E allora non erano affari tuoi!”

La ragazzina alzò il mento con aria di sfida

“Oh e da quando sono affari tuoi quello che capita a me invece?”

Jasper la trucidò con un’occhiataccia

“Sei sotto la mia responsabilità…”

“Sono adulta e vaccinata non sono sotto la responsabilità di nessuno!”

Jasper lanciò un imprecazione per la frustrazione e la rabbia. Dannata ragazzina, lo faceva impazzire!

“Alice metti la testa apposto!”

“Altrimenti?”

Un ghigno furbo increspò le labbra del bell’ufficiale

“Altrimenti dico a Ian che sei stata capace di fare una magia davanti a tutti…lui sa presumo…”

Oh oh oh! Quello era un colpo sotto la cintura e anche bello forte! Ian l’avrebbe sgridata sino a darle la nausea se avesse saputo

“Oh non oseresti!”. Sibilò indignata

Jasper avvicinò il viso a quello della ragazzina fin quasi a toccare le sbarre che li dividevano e le sfiorò lentamente la guancia con un dito in un gesto di sfida

“Oh tu non sai neanche lontanamente di cosa sono capace se mi metti alla prova signorina!”

Accidenti quella dannata carezza la distraeva, non le permetteva di pensare a una replica adeguatamente arrabbiata

“Oh piantala!”

Il sopraciglio del capitano scattò all’insù

“Di fare che?”

“Questo..mi distrae!”

“Ah ah stiamo ammettendo che ti piacciono le carezze?”

“Jasper?”

“Si?”

“Ti faccio una fattura che non te lo immagini nemmeno se non la pianti!”

Il comandante rise sarcastico

“Non puoi! Ti sei lasciata scappare che non puoi uccidere”

“No ma causare danni permanenti..ho detto di non poterlo fare?”

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: LisaAngius