UNTITLED.

Era finalmente riuscita a sentire sulla sua pelle il brivido dell'emozione.
Era riuscita a sentire il fiato corto, lo stomaco chiuso, il sorriso splendente involontario.
E sentiva la foga di non perdersi neanche un minuto di quell'emozione, perchè forse non sarebbe più tornata.
Era forse troppo impegnata a voler imprimere a fuoco quell'emozione, che forse quel momento non se lo stava godendo in pieno.
Allora cercò di calmarsi, di respirare a pieni polmoni quel profumo che la faceva impazzire, di osservarlo quanto più poteva in silenzio, tranquilla, essendo Kate.
Kate senza passato alle spalle. Kate con la testa sul petto di Rick.
Semplicemente.

L'equazioni se le si capiscono, non sono difficili. E loro bastava capirli. 
Bastava semplificare quà e là e il risultato veniva da sè. Perfetti. Un'equazione perfetta, dannatamente perfetta.
E come uno studente stenta a credere che quel risultato così pulito infondo sia giusto, così quell'amore così chiaro, seppur brillando così tanto, era rimasto ostile da credere vero.
Però poi la professoressa riporta il compito e tu hai preso 10, proprio con quell'equazione dal risultato pulito.
Però poi la vita chiede il "voto" e tu le daresti volentieri 10, ora che sei così, in quella posizione.

Non vorresti scollarti neanche un secondo da quella posizione.
Chiudi gli occhi, rilassi tutti i muscoli.
Lo senti muoversi e stringerti ancora di più. Ti lascia una carezza sul dorso della mano e poi la ritrae.

Pensi sinceramente che abbia paura di te, o di quello che sei diventata. Ha paura della tua reazione.
Ha paura della rabbia.
Prendi la sua mano e distruggi le paure, così come hai distrutto il muro.

Quel dannato muro.
Perchè perdere tempo a costruirlo? 
Per difesa. E l'ultimo mattone messo sopra questo muro era stato Josh, posto lì per non far passare nessuno. L'ultima pietra poggiata e la prima ad essere tolta.
Lui, Castle, si è messo lì, a scavare con le mani una breccia nel muro più forte del mondo... o forse no: infondo quel muro è cascato.

Il film è finito.
La musica si alza per attirare per un ultimo istante l'attenzione e fissi lo schermo.
Decidi che forse, un po' la febbre un po' la pazzia, è ora di agire.
Fa per alzarsi e lo blocchi in quella stessa posizione.
Fermo.
Lui ti guarda e facendosi forza con le braccia si posiziona sopra di te.
Ti osserva con gli occhi grandi e azzurri e vorresti davvero guardare altrove ma non ce la fai.
Lo fissi.
Lo fissi di nuovo e sorridi.
Lui ha capito, non avrebbe mai azzardato una simile mossa altrimenti.

"E se ti dicessi che ricordo tutto, ti arrabbieresti?"
Lui rimane serio.
"E se ti dicessi che il muro è crollato?"
Niente.
"E se ti dicessi che ti amo?"
Aveva quasi le lacrime agli occhi difronte a tale passività.
Poi un sorriso si aprì sul volto dell'uomo, sincero e spontaneo.
Si chinò su di lei e lasciò un lungo bacio delicato sulle sue labbra.
Il primo, di una lunga e fortunata serie.


Angolino Mio.

E anche questa è finita. Capitolo finale un po' più corto, lo so, ma vi giuro che sono fuori questi giorni!
Mi sono concentrata più su di Lei stavolta, sperando che vi piaccia comunque.
In arrivo altre storie, devo solo decidere se pubblicarne una lunga o una breve; quella breve potrebbe crearmi problemi. 
Vabbè, ci penserò.
:D
Spero vi piaccia.
Saluto Esse che mi sopporta sempre con taaaaaaanta pazienza.
E vi ricordo che sono una lettrice passiva. Leggo tutto e non riesco a capire come fate ad essere così brave nella scrittura.
Grosso bacio popolo di EFP.
A presto, molto presto!