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Autore: Francibella    02/03/2012    2 recensioni
Dannata pubertà, che cosa fai agli adolescenti? Io non sono uno stupido immaturo – come molti pensano – so che le ragazze non sono cani rabbiosi con le pulci da evitare ad ogni costo. Semplicemente, non trovo che baciare una ragazza sia un passo fondamentale che va compiuto entro una certa età. E poi baciare non è così… [...]
Il primo bacio di Oliver Baston secondo me. Questa storia si è classificata sesta al contest "Una carrellata di primi baci" di Acquamarine_
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Wood/Baston
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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A Fra, che ha il mio stesso nome, ma non potrebbe essere più diverso da me.
A Fra, che mi sopporta anche nei miei momenti peggiori.
A Fra, che mi strappa sempre un sorriso, soprattutto nei giorni più tristi.
A Fra, che non sa quanto io gli voglia bene.
A Fra, che non leggerà mai, ma è il mio migliore amico. 

 
Baciare, che schifo!
 
Vedrai, Oliver, è un’esperienza che non si dimentica facilmente.

Non esiste solo il Quidditch, c’è molto di più.

Non si può spiegare, devi provarlo per capirlo.


Queste sono solo alcune delle frasi che mi sono sentito rivolgere in questi ultimi tempi. Per tutti i miei amici, da un paio di anni a questa parte, non c’è nulla di meglio che baciare una ragazza. In realtà, ritengono che ci sia  qualcosa di meglio, ma non mi sembra nemmeno il caso di prenderlo in considerazione. Non più tardi di ieri sera ho avuto una discussione con Timmy, il mio compagno di stanza, che si è sempre trovato d’accordo con me. Adesso, all’improvviso, ha conosciuto una ragazza e ha completamente cambiato idea. È passato anche lui “dall’altra parte”. Dannata pubertà, che cosa fai agli adolescenti? Io non sono uno stupido immaturo – come molti pensano – so che le ragazze non sono cani rabbiosi con le pulci da evitare ad ogni costo. Semplicemente, non trovo che baciare una ragazza sia un passo fondamentale che va compiuto entro una certa età. E poi baciare non è così… Ok, basta, chi voglio prendere in giro? La verità è che il mio primo bacio è stato uno schifo, ma intendo proprio una cosa disgustosa, da seppellirsi sotto le coperte e non uscirne più. Non ci credete? Lasciate che ve lo racconti.
È stato circa due mesi fa. Era una domenica ed eravamo andati quasi tutti a Hogsmeade, anche se io avrei voluto rimanere al castello per studiare o per preparare schemi in vista dell’imminente partita contro i Corvonero, ma Timmy me lo aveva impedito. Alla fine ho pensato che una Burrobirra in compagnia non avrebbe potuto farmi male. Quanto mi sbagliavo! Tornato al castello e salutati tutti i miei amici, mi ero diretto verso l’ufficio del professor Vitious (dovevo recuperare una T e speravo che potesse farmi rifare il compito), un po’ su di giri. Pessima idea. Se sei un po’ troppo allegro, non vai in giro per la scuola come se niente fosse; ti nascondi in Sala Comune (o meglio, in camera) e non parli con nessuno. Lasciamo perdere il mio giovanile errore e andiamo avanti. La farò breve, mi sono scontrato con una ragazza. Ashley Reeland, carina, del mio anno, Tassorosso, molto simpatica. Lei è arrossita violentemente, cercava di scusarsi (anche se era evidente che fosse colpa mia) e io ho avuto la malsana idea. Come quale idea? Quella di baciarla. Non so perché, non cercate un senso, perché non ce l’ha.
«Ashley, non ti preoccupare, è colpa mia.»
«Ol-Oliver, sei gentile, ma io ero un po’… persa nei miei pensieri.»
«Spero che nessun brutto pensiero ti affligga.» Da dove mi sia uscita questa frase, io non lo so. In realtà lo so. L’ho sentita dire così spesso da Roger (Roger Davies, lo conoscete? Beh, diciamo che è uno che con le ragazze ci sa fare), che ho pensato di provarci anch’io. In ogni caso, lei non ha detto nulla, non mi ha guardato come se fossi un alieno o qualcosa di simile. Si è limitata a scuotere energicamente la testa e ad arrossire maggiormente, se possibile.
«Ti è caduto il cappello.»
«Non me ne ero nemmeno accorto.» Mentre si piegava per raccoglierlo, ho capito che era il momento. Mi sono piegato, come se non mi fossi accorto che lo stesse già raccogliendo e quando ha tirato su la testa ci siamo trovati faccia a faccia. Lentamente ci siamo ricomposti, ma sempre rimanendo molto vicini, troppo vicini. Ci saranno stati massimo dieci centimetri tra le nostre bocche. Mi sono sentito uno stupido, ho pensato di tirarmi indietro, ma le sue labbra erano molto invitanti e gli occhi leggermente languidi, come se non aspettasse altro che un bacio. E, beh, io ne ho approfittato. Mi sono avvicinato al suo viso e ho premuto le labbra contro le sue. Ho fatto finta di avere un momento di indecisione, come se volessi capire se lei fosse d’accordo, per vedere la sua reazione. Ashley si è premuta completamente addosso a me e ha aperto la bocca, con troppa velocità. Lì avrei dovuto accorgermi dell’errore e tirarmi indietro. Invece ho preferito scavarmi la fossa da solo. Ho infilato la lingua nella sua bocca con poca grazia (era la prima volta, dopotutto!) e, presa un po’ di confidenza con quella strana sensazione, ho cominciato a muoverla. Io lo trovavo disgustoso, mi sembrava di sbavare, odiavo quel miscuglio di salive, ma a lei pareva piacere molto, tanto che mi si attaccava sempre di più. Ormai avevo Ashley ovunque. Era spalmata addosso a me, la sua lingua nella mia bocca, le sue mani sui miei capelli. Finalmente – per mancanza di ossigeno – ci siamo staccati. Lei era tutta rossa e felice, io ero semplicemente disgustato.  Non so come riuscii a togliermi da quella situazione, so soltanto che la mattina dopo, mi aspettava davanti alla Sala Grande, per mangiare insieme. E anche il giorno dopo. E quello dopo ancora. E così per due lunghissime settimane. Mi diceva che aveva sempre avuto una cotta per me, veniva a vedere i miei allenamenti e, soprattutto, più io ero insopportabile, più lei si attaccava a me. Quando l’ho lasciata, ha pianto per ore, chiedendomi che cosa avesse fatto di sbagliato. Era stata, forse, troppo assente? Troppo distaccata? Mi era sembrata disinteressata? In quel momento ho elaborato un paio di pensieri, che potrebbero sembrare scontati, ma vi assicuro che non lo sono. Uno, mai baciare una ragazza, se prima non ci hai pensato molto bene. Due, ma da quale pianeta vengono le ragazze? Certamente, non dal mio stesso pianeta.
 
 Nda. Potrebbe risultare un po' troppo comico, ma Oliver è un ragazzino, forse un po' immaturo. Insomma, è la sua prima esperienza. Ecco il giudizio di Acquamarine_

6a classificata: “Baciare, che schifo!” di Francisca_Potter
 
Grammatica: 19,7/20
La grammatica è molto buona, ho trovato solo tre errori.
“La farò breve, mi sono scontrato con una ragazza. Ashley Reeland, carina, del mio anno, Tassorosso, molto simpatica.  “ →avrei messo i due punti, anziché il punto fermo. La frase risulta così più scorrevole e non spezzata. -0,15 (per due punti mancanti).
“Non so come riuscii a togliermi da quella situazione, so soltanto che la mattina dopo, mi aspettava davanti alla Sala Grande, per mangiare insieme.” →La seconda virgola è superflua. -0,15 (per virgola di troppo).
Questo, più che un errore da segnalare, è un parere personale, quindi prendilo come un consiglio. Non ti sottrarrò punti proprio perché non è un errore ^^ Nella frase “Due, ma da quale pianeta vengono le ragazze? Certamente, non dal mio stesso pianeta.” cambierei la fine con “Certamente non dal mio!”, poiché “pianeta” è già detto nella frase precedente.
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Oliver. Simpatico, dolce, insicuro. Sei riuscita molto bene anche con Ashley, inizialmente dolce e timida, poi opprimente ed esagerata. Quest'ultima parola non vuole essere una critica, anzi. Molte ragazze le somigliano, quindi il tutto è molto realistico.
Originalità: 10/10
Non ho mai letto nulla di simile :)
Utilizzo prompt: 1/5
Il prompt viene solo nominato.
Bonus: 1/1
Il luogo facoltativo è stato utilizzato.
Gradimento personale: 10/10
La one-shot mi è piaciuta moltissimo. Ho apprezzato la comicità delle sue parole, lo stile utilizzato per raccontare, i pensieri di Oliver, il suo voler nascondere il “segreto”, la caratterizzazione e il cambiamento della ragazza. Dolce e timida per mettersi con lui, opprimente in seguito. Un'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è il fatto che tu ti sia soffermata sul bacio e, soprattutto, sulle emozioni di Oliver durante esso. Insicurezza, disgusto iniziale – ma anche finale -, fastidio, tutto assolutamente perfetto. La grammatica era molto buona, l'unica cosa che ti ha un po' penalizzata è l'utilizzo del prompt, avresti potuto renderlo più centrale, ma molto molto brava!

   
 
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