La nave è avvolta in un silenzio d'oltretomba......
Ho sentito avvicinarsi dei passi circa venti minuti fa e ho appoggiato l'orecchio alla porta cercando di percepire e capire la direzione che stavano prendendo.
Avrei potuto gridare per chiedere aiuto ma ho preferito tacere perché sento che  qualcosa non va....sicuramente era Harlock ma ho avuto l'impressione che non fosse solo.
Non ho la sensibilità di Mimeh...ma quando il capitano è in pericolo me ne accorgo subito.

Decido di velocizzare le operazioni per cercare di uscire da questa trappola.
Guardo verso l'alto e mi viene la brillante idea di provare ad uscire dal tetto dell'ascensore...di solito funziona!

Infatti.

Ora mi trovo in piedi sull'estremità, in una posizione non troppo stabile e devo tentare di raggiungere la scaletta di emergenza per salire al piano superiore.
Salgo i gradini di ferro aggrappandomi saldamente con le mani e in breve arrivo alla meta prefissata.
Rifletto un attimo, rimango in ascolto tentando di captare ogni singolo rumore o scricchiolìo. La via sembra essere libera e, spingendo con tutta la forza che riesco a racimolare, riesco ad aprire a sufficienza le porte di sicurezza e ad uscire all'esterno.
Mi guardo intorno con cautela ma è tutto deserto. Le luci sono soffuse ma noto subito che sul pavimento ci sono strane striature fluorescenti che seguo con lo sguardo. Vanno verso la cabina di Harlock ma contemporaneamente prendono anche la direzione opposta...
Che cosa può aver lasciato questa traccia?
Decido di seguire la scia che va in direzione del ponte di comando ma, mentre cammino, uno spostamento improvviso mi fa barcollare e cadere a terra.
Stiamo decollando!?
Quello che sento è il frastuono dei motori principali che girano a tutta forza.
Mi aggrappo al primo appiglio che trovo e guardo all'esterno. Mi sembra di scorgere Maji agitarsi in maniera alquanto preoccupata.
Ma che diavolo combina il capitano?? E' partito senza rispettare il normale protocollo....non ha nemmeno sganciato i bracci meccanici che sostenevano la nave sulla piattaforma, tranciandoli di netto!!!
E' meglio che mi sbrighi ad arrivare sul ponte, forse non è nemmeno stato lui ad attivare la procedura.
L'Arcadia è tornata in posizione orizzontale ed ora posso muovermi più velocemente. Ho sentito diversi urti poco fa...probabilmente siamo usciti dalla Emeraldas in maniera violenta ed ora siamo all'aperto.

Sono davanti alle porte del ponte principale che sono socchiuse e mi permettono di intravedere la sua figura all'interno della stanza.
Sul pavimento è sempre ben visibile la striatura fluorescente che gli passa accanto e lo oltrepassa.
Mi acquatto per osservare meglio e non correre il rischio essere scoperta; comincio a muovermi lentamente a carponi e, raggiunta una poltrona, mi ci apposto dietro più rannicchiata che posso.
Il cuore mi batte all'impazzata e sento il sudore imperlarmi la fronte. Devo proseguire per vedere chi sia il proprietario della scia verdastra.
Riesco a scorgere oltre la figura di Harlock una strana luce dorata.
Mi sporgo un altro po' e vedo il capitano spostarsi verso il timone della nave.
Bene, così potrò sapere a chi appartiene quel bagliore.....

Santo cielo!!!
Non posso sbagliarmi, non c'è ombra di dubbio....
Quella luce proviene da.....quella donna è.....

Non riesco nemmeno a pronunciare il suo nome.
La vista mi si annebbia e la gola mi brucia come arsa dal sole del deserto ogni volta che deglutisco.
Torno a raggomitolarmi dietro la poltrona, col cervello che sembra essere andato in corto. Come può essere davvero lei quella che sta di fronte ad Harlock?
No, non è possibile.... è morta tanto tanto tempo fa....
Il cuore continua a martellarmi nel petto ma devo tentare di rimanere calma....è ovvio che non può essere lei...

Resto in silenzio e mi accorgo che uno sgradevole odore di morte aleggia in tutta la stanza ma sembro essere l'unica a rendersene conto. Loro guardano immobili ed estasiati all'esterno delle vetrate.

Alzo il viso per guardare fuori e di colpo mi è chiara ogni cosa!!!
Ci stiamo dirigendo a tutta forza con l'intera nave contro quella enorme montagna che ci sta di fronte. Ma che diavolo sta facendo Harlock?? Perché ha puntato l'Arcadia in quella direzione?

"Ancora qualche minuto e saremo a casa, mio amato."

La donna parla con una voce raccapricciante che mi fa accapponare la pelle ma Harlock sembra essere ipnotizzato da lei.
Non c'è dubbio che ha intenzione di far schiantare l'Arcadia contro quella parete rocciosa e l'impatto avverrà secondo i miei calcoli tra meno di cinque minuti.
Devo fare qualcosa....ma cosa??
Come posso spezzare questa sorta di incantesimo in cui Harlock sembra essere caduto?

"Si, Maya! E finalmente ogni cosa tornerà al suo posto. Ogni colpa sarà cancellata."

Questa volta è Harlock a parlare.
La sua voce è strana, come se fosse spenta.
Le sue parole mi lasciano basita...parla di colpe da cancellare...
Un sentimento di rabbia mi invade di colpo, impadronendosi di tutto il mio essere.
Questa parte di Noo che è ancora a bordo è , se possibile, ancora peggio di quella che si è approppriata del mio corpo...non usa la paura per combattere il Capitano. Sa che non avrebbe speranze di vittoria.
Sfrutta biecamente i suoi sensi di colpa, i suoi rimorsi ed i ricordi più dolorosi...

Ho solo pochi minuti per tentare di fare qualcosa.
Il disprezzo che sto provando verso quell'essere mi spinge a ragionare ancora più velocemente ed un lampo illumina d'un tratto la mia mente: la teca,  quella su cui Tochiro mi ha fatto trascrivere i simboli della lastra!
Dovrei portrarla qui ed imprigionarvi quel demone....poi dovrei cambiare la direzione della nave per evitare di schiantarci...ma non ho abbastanza tempo per farlo....

Chiudo gli occhi e tento di trovare una soluzione, concentrandomi al massimo.
Farò il contrario. Prima cambierò la rotta della nave e poi attirerò quel demone nella sala del computer.
Che Tochiro mi assista o sarà davvero la nostra fine!
Ma per Harlock sono disposta a tutto....

Striscio sotto al banco di comando laterale sperando che lo spirito non mi veda.
Si sta lavorando Harlock per bene, non l'ho mai visto in quello stato, così docile e remissivo. Resto un attimo a guardarli di soppiatto mentre lui osserva quel demonio in cui rivede il suo amore perduto.
Lei calca ancora di più la mano continuando a parlargli dei loro sogni di gioventù e della felicità che stanno finalmente per raggiungere. Lo tiene per mano e gli accarezza il viso con dolcezza mentre lui sembra stordito da tutte quelle chiacchiere.

Ora lo sta baciando...
Non posso guardare...
Devo muovermi o sarà troppo tardi.

Con un balzo esco allo scoperto e mi lancio sul pannello dei comandi principali digitando alla velocità della luce la sequenza che permette la virata rapida.

Un grido disumano fa da sottofondo alle mie azioni ma non ho tempo di voltarmi per vedere cosa sta accadendo.
Posso immaginarlo.
In un attimo da donna è alle mie spalle e mi strattona con violenza facendomi cadere malamente a terra.
Non importa.... per fortuna a manovra ormai è in corso...