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Autore: Laletterarossa    02/03/2012    4 recensioni
E se Kagome dopo aver assistito al bacio di Kikyo avesse deciso di tornare radicalmente nel proprio mondo per lasciarsi tutto alle spalle e riprendere la propria vita di studentessa alle scuole medie?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il bosco era esattamente come l’ultima volta che c’era stata, Kagome si guardò intorno, il pozzo da cui era appena uscita,  gli alberi alti e nodosi, persino il villaggio che si scorgeva in lontananza tutto sembrava immutato, ma aveva l’insistente sensazione che fosse qualcosa che non andasse. Camminando sull’erba chiara continuò a guardarsi intorno, cercando cosa ci fosse di diverso; il cielo era terso con alcuni ciuffi di nuvole che promettevano fresco nella calura, gli uccellini cinguettavano lieti e a distanza una piccola lepre la guardava curiosa per poi scomparire nella sua tana.
“Non capisco, cos’è questa sensazione?”
 disse inquieta mentre il suo cuore martellava nel petto, aumentò il passo  come per cercare qualcosa all’interno del fitto bosco, ma tutto era sereno “demoni non ce ne sono, non c’è nulla di cui preoccuparsi” si disse Kagome cercando di risollevarsi il morale, ma il suo cuore rimase in fondo allo stomaco. Arrivò nei pressi del villaggio e si sedette su una leggera collina vicino al fiume, come in attesa di qualcosa.
Poco lontano Rutth la osservava nella sua naturale forma animale, per non dare nell’occhio, chiedendosi cosa facesse quella stupida così in attesa, la vedeva agitarsi, andare di qua e di là, ma sapeva che doveva avere pazienza e aspettare che l’inconscio si manifestasse, in fondo quel sogno gli avrebbe mostrato cosa c’era nel cuore di quell’umana e questo gli avrebbe dato un grande vantaggio, l’avrebbe riferito al grande Naraku che così avrebbe agito di conseguenza, egli ne sarebbe stato così contento che l’avrebbe tenuto in maggiore considerazione invece di usarlo come suo “demone- spia”. Intanto quella strana ragazza si era alzata in piedi e si stava dirigendo verso il villaggio, così si mosse per seguirla.
Placata un po’ quella sensazione d’angoscia, Kagome si era decisa ad entrare nel villaggio, voleva raggiungere subito i suoi amici e partire per una nuova avventura, chissà cosa avrebbe detto il mezzo demone vedendola, probabilmente si sarebbe lamentato come al solito per essere stata troppo tempo via. “Lo dovrò punire con un bell’a cuccia! Questa volta” disse sogghignando Kagome, mentre passava in mezzo ai campi dove i contadini lavoravano proni sui propri appezzamenti di terra, ma sollevando la testa per guardarla al suo passaggio e mormorando.
“Ecco che ritorna questa sensazione strana” si disse la giovane sentendosi venire un brivido lungo la schiena.Ma ignorandolo ripetutamente. Camminando era arrivata davanti alla casa della vecchia Kaede, sollevò un lembo del telo che la vecchia usava come porta ed entrò.
-          Vecchia Kaede!- chiamò Kagome  - ci sei? – chiese con voce gioviale
-          Si, eccomi, arrivo! –disse la voce della donna in risposta senza girarsi dal pentolone su cui era china.
Kagome guardò l’interno dell’abitazione, era tutto come al solito solo che..c’erano due giacigli al posto dell’unico che la donna usava per dormire.
-          Kaede hai degli ospiti per caso?
-          Come? No, non direi! – disse voltandosi finalmente a guardarla, ma rimase sorpresa come se avesse visto un fantasma.
-          Cosa vuoi?- disse con aria fredda guardandola dall’alto in basso e squadrando i suoi vestiti.
-          Ah, ecco io – disse Kagome imbarazzata e a disagio di quell’ispezione  “ma che accidenti le prende?Sembra quasi che mi veda per la prima volta” – io volevo solo sapere dove sono Inuyasha e gli altri.
-          Beh , li trovi davanti al Dio albero ma...-  disse la donna alzando una mano per fermare la ragazza che già stava uscendo dalla capanna
-          Ok ciao Kaede – disse la ragazza non vedendo il suo gesto e uscendo impetuosamente
“Ma chi è quella ragazza?” pensò la donna ancora stordita.
“Chissà dove saranno gli altri? Non so perchè ma sono in ansia di vederli! “ si disse tra sé e sé Kagome mentre correva nonostante fosse appesantita dallo zaino giallo “che stupida ho scordato di lasciarlo a Kaede ma non fa nulla, lo poserò dopo”.
Arrivò nei pressi del grande albero e vide un numero di persone di cui distinse il signor Miroku, con in spalla il piccolo Shippo e..la rossa tunica di Inuyasha.
“Finalmente” pensò la ragazza ancora correndo “eccoli”..
-          Inuyasha!!!Signor Miroku!!!Shippo!!! sono tornata!-
I tre si voltarono a guardarla sbigottiti,la ragazza si lanciò per abbracciare Inuyasha che però rimase immobile sorpreso.
-          Inuyasha! Che bello vederti! Scusami se ci ho messo tanto a tornare!!!- disse la ragazza posando la testa sul suo petto ancora irrigidito – sei ancora tanto arrabbiato – disse alzando gli occhi e osservando i brillanti occhi gialli ancora sorpresi.
-          Scusa.. ma.. chi sei? – disse allontanandola da sé
Kagome sentì il suo mondo cadere. Lo guardò con occhi sbarrati ma cercò di riprendersi .
-          Ma come Inuyasha, sono io Kagome! – disse con un sorriso dolce
-          Kagome?? Io non conosco nessuna Kagome!.. –
“possibile che sia così arrabbiato e che questo sia il suo modo di farmela pagare??”Il cuore della ragazza prese a battere furiosamente nel suo petto e sentì le mani gelarsi.
-          Inuyasha smettila di scherzare.. dai andiamo Shippo, Signor Miroku.. –
Ma i due la guardarono straniti.
-          Come? Conosci anche noi?
-          Chi sei scusa? – chiese il piccolo Shippo
-          Ma scusate.. che vi prende? Io..-  cercò di spiegare Kagome ancora più confusa
-          State lontani!! – urlò una voce di donna
Kagome si voltò verso la donna a diversi passi da lei. Era Kikyo con un arco teso pronto a scoccare una freccia, puntata contro di lei.
-          State in guardia!Potrebbe essere un demone inviato da Naraku!
Improvvisamente vide i suoi amici allontanarsi da lei e prepararsi alla lotta. Inuyasha tirò fuori tessaiga e la puntò contro di lei.
-          Kikyo!Allontanati! Può essere pericoloso, non emana nessuna aura malefica ma non si sa mai!-
Kagome era sempre più confusa arretrò di diversi passi e sgomenta guardava i suoi amici che la fissavano con odio e non sapeva darsi una spiegazione, le veniva da ridere e piangere insieme, le sembrava una situazione così irreale.
-          Inuyasha.. – iniziò a dire con aria conciliate – cosa ti prende? E lei che ci fa con voi? – chiese sbigottita
Il mezzo demone le teneva ancora contro la spada.
-          E’ la mia donna, demone e non la toccherai!! – le urlò contro – vattene e non farti più vedere non sei ben accetta in questo posto”
-          Ma i frammenti della sfera..dobbiamo completare la.. – disse con un filo di voce Kagome, che si sentiva mancare.
-          Visto? – disse Kikyo – era solo una spia di Naraku!!Vuole i frammenti –
-          Ma no..io..- disse guardando la donna e facendo un passo verso di lei
-          Non mi hai sentito prima? Ti ho detto di andartene se hai cara la vita!!-  disse Inuyasha guardandola con odio – e stai lontano da Kikyo!!-  disse mettendosi in mezzo a loro
-          Ma tu e lei siete..? – chiese con occhi umidi avvicinandosi a lui e a Tessaiga – Inuyasha tu.. tu non puoi esserti dimenticato di me e voi Shippo.. Miroku..io vi..-
Cadde in ginocchio.
“Questo dev’essere un incubo. Dev’esserlo per forza.”
Strinse un ciuffo d’erba tra le dita e calde lacrime le rotolarono giù dalle guance.
-          Inuyasha ma tu non ricordi? Ti ho liberato dal grifo di Kikyo, ho rotto la sfera con un colpo di freccia e da allora siamo andati in giro a cercarla – guardò negli occhi del demone cercando un briciolo di gentilezza in quegli occhi così minacciosi ma invano – abbiamo vissuto tante avventure insieme, abbiamo conosciuto tanti amici..
-          Non so che farmene di queste chiacchiere!Se Naraku ti ha ordinato di incantarmi con i tuoi trucchi puoi smettere quando vuoi, non ricordo queste cose di cui tu vai blaterando io amo Kikyo e lei soltanto- abbassò la spada con un sorriso dolce si avvicinò alla donna, che lo guardava con aria adorante, e la baciò con ardore.
-          Inuyasha ti prego tu..- disse allungando la mano verso di lui Inuyasha ti prego ascoltami! ASCOLTAMI..Inuyasha!!!!-
“Bene bene, questo è quello che teme quell’umana” pensò Rutth tra sé e sé sogghignando “so quello che devo fare”
Con un incantesimo uscì di colpo dalla testa di Kagome che ignara dormina nel letto mandida di sudore e con un’espressione contrita sul volto. Una lacrima le era uscita dagli occhi bagnandole il cuscino.
Il demone, che aveva ripreso le sue sembianze umane,
-          Mia povera cara! Mi dispiace per te.. ma farò in modo che non ti risvegli mai più..- rise diabolicamente – e con il dito disegnò un piccolo simbolo sulla sua fronte, che prese a brillare –Addio , piccolo essere inferiore,  stavolta nessuno verrà a salvarti – disse prendendo il suo volto tra due dita e avvicinandosi – Inuyasha non verrà mai più a prenderti e questo sogno continuerà ancora e ancora senza che tu ti possa svegliare e ti consumerà fino alla morte – Si rialzò piano soddisfatto di sé e uscì dalla finestra. Lasciando Kagome in balia dei suoi sogni.
 
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto..Presto tornerà  Inuyasha (quello vero!!!!E non quello che la fantasia di Kagome teme sia vero!!!) continuate a seguirmi!
  
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