Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: Little Fanny    03/03/2012    1 recensioni
Le varie compagne del Dottore, le loro disavventure e i loro pensieri.
[Dal capitolo 23]
Durante il corso dei secoli molte persone si era susseguite al fianco del Dottore: amici e nemici, conoscenti e parenti. Lei li aveva accolti tutti indifferentemente, approntando per ognuno di essi uno spazio a loro consono. Li aveva fatti sentire a casa tra le sue mura in continua evoluzione, li aveva ascoltati ridere e piangere, li aveva portati a zonzo fra mille e più pianeti, e ogni volta aveva dovuto combattere l’impulso di chiudere le porte dietro di loro per tenere il Dottore tutto per sé.
Lui era il suo uomo e lei la donna che silenziosamente lo amava, prendendosi sempre cura di lui e portandolo ovunque lui avesse bisogno di andare.
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Donna Noble, Martha Jones, River Song, Rose Tyler
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Personaggi: River Song, Twelfth Doctor
Rating: PG13
Genere: triste
Prompt: Name
Avvertimenti: future!fic, spoiler 6x07 “A Good Man Goes To War”, riferimenti alla puntata 4x07 “Silence in the Library”



Name – What’s in a name



“Oggi impareremo a scrivere il nostro nome, va bene?” annunciò l’educatrice prendendo posto a fianco della bimba e distendo davanti a lei un grande foglio bianco. Cacciò una mano nella grande borsa e ne cavò fuori un set di pennarelli colorati dalla punta grande che porse incoraggiante alla bambina che la osservava seduta compostamente al suo fianco. La bimba li scrutò sospettosa, arricciando appena il nasino, indecisa tra il blu e il rosso. Si allungò faticosamente sul tavolo, facendosi leva con una mano e afferrò decisa il pennarello color magenta, mostrandolo orgogliosa alla propria insegnante. 
“Perfetto.” Esclamò quella liberando il campo dai colori inutilizzati. “Adesso iniziamo a tracciare il tuo nome. Ti ricordi come si scrive?” 
La bambina annuì con un cenno del capo e un grande sorrisone stampato in faccia: le lettere erano chiare davanti ai suoi occhi. Afferrò il foglio e lo sistemò meglio davanti a sé, tirò fuori la lingua e con la mano ferma cominciò a tracciare le varie linee che avrebbero composto il proprio nome. Lavorò silenziosamente, celando con il proprio corpo il proprio operato: voleva dimostrare a quella maestra che lei era capace di fare le cose da sola. Era grande ormai. 
Una volta finito il proprio compito chiuse soddisfatta il tappo e si rilassò contro lo schienale della sedia, aspettandosi i complimenti della propria insegnante. 
“River?” la richiamò quella stupita, voltando il viso verso la bimba. “Questo non è il tuo nome.” 
“È quello il mio nome.” Rispose candida l’interpellata, osservando compiaciuta la scritta Melody Pond che capeggiava lettere di fuoco sul foglio bianco. La donna la occhieggiò sospettosa, ma non commentò. Solo più avanti avrebbe scoperto quanto quel nome in realtà avesse importanza. 

* * *


Il Dottore guardò River che sorrideva radiosa, mentre le montagne cantavano per loro. 
Era veramente bellissima, con i suoi riccioli biondi mossi dal vento. Quel giorno indossava un abito color turchese con lo scollo a V, terminante all’altezza del ginocchio in una gonna svolazzante bordata di pizzo. 
Lui si riempì gli occhi di quella visione, mentre piccole lacrime scendevano sul suo volto. 
La prima cosa che lei gli aveva detto appena varcata la soglia del TARDIS era che finalmente aveva avuto il permesso per andare alla Biblioteca. River non stava più nella pelle dalla felicità: era una di quelle indagini storiche che capitano solo una volta nella vita e lui non l’avrebbe fermata. Lo aveva promesso. 
Così si avvicinò lei, le donò il proprio cacciavite sonico e le fece il regalò più grande che potesse mai farle. Le sussurrò all’orecchio una sola parola, ma dal grande significato. 
Lei tremò, cogliendo l’importanza di quell’antica parola in gallifreyano: ora erano davvero una cosa sola. Ripeté con voce tremante il suo nome e si strinse contro il corpo del suo Dottore, travolta dall’emozione per quel gesto inatteso e sentì le sue braccia cingerla ancora più stretta, quasi fosse restio a lasciare dello spazio tra di loro. 
Ma conosceva il suo nome e questo era sufficiente affinché potessero stare insieme per sempre.

Fine

E il prossimo prompt sarà: Once upon a time

Note finali:
ok, la storia è stata scritta ben prima della 6x08 & co. quindi ovviamente ci sono delle discrepanze con ciò che ha deciso Moffat. Nell'ultima parte potete vederci chi volete o Twelve, come ho indicato io, o Eleven. A voi la scelta!
Grazie mille a chi commenta e anche a chi legge soltanto!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Little Fanny