II CAPITOLO

Ginny uscì dallo scompartimento abbastanza scocciata,… anche per il viaggio di ritorno non sarebbe potuta stare con Hermione.

…

G:-hey Lavanda, posso unirmi a voi visto che mio fratello mi ha gentilmente invitato a uscire dal suo scompartimento,-disse con aria abbastanza scocciata.

Lavanda che era abituata ad assistere al post-litigio dei due fratellini, e aveva imparato a capire bene Ginny , quasi quanto Hermione gli disse:- certo Ginny, troviamo un posto a sedere così mi spieghi per cosa avete litigato stavolta. E casomai parliamo anche un po’ delle vacanze, che ne dici??-

G:-grazie Lavanda sei proprio un’amica.-

Le due amiche seguite da altre grifondoro si avviarono per il vagone i cerca di uno scompartimento vuoto.

Ben presto scoprirono che più avanzavano e più gli scompartimenti si riempivano.

Il treno era pieno di voci squillanti di ragazzi che parlavano del più e del meno, che si scambiavano le figurine delle cioccorane e che si descrivevano l’uno all’altro il posto in cui sarebbero andati in vacanza.

Nell’ultimo scompartimento era sistemato un ragazzino del primo anno tassorosso che appena vide arrivare le belle grifone si alzò e scappo impaurito.

Ginny non se lo fece ripetere due volte e si sistemò nello scompartimento come se non fosse successo niente.

Lavanda si sistemò davanti alla rossa e la incitò a raccontare.

G:- niente, ero con Hermione e parlavo delle vacanze.

Le ho detto che quest’anno avrei fatto strage di ragazzi e Ron , come suo solito, ha dovuto metterci del proprio dicendo che non ho fatto e che non farò mai strage di maschietti.

Io proprio non lo sopporto, ma come facciamo ad essere fratelli, non ci assomigliamo nemmeno.-

Finalmente dopo tante lamentele Lavanda prese parola, ma prima che potesse incominciare a prendere un po’ le difese di Ron, la rossa si alzò e le fece cenno di zittirsi.

Infatti adesso doveva ascoltare cose ben più interessanti, si avvicinò alla porta dello scompartimento e aprendone uno spiraglio cominciò ad origliare.

-Dracuccino…. Aspettami, su, non mi lasciare da sola; sai che non sopporto di dovermi separare da te.-

- Pansy, ti prego, fammi respirare.-

Il ragazzo più affascinante ma anche il più temuto di Hogwarts, si avvicinava allo scompartimento della rossa, senza sapere di essere spiato.

Ginny aveva avvertito da lontano la sua presenza, tempo addietro si era innamorata di lui, ma essendo stata respinta in malo modo aspettava con piacere il momento di vendicarsi del male subito.

-Dracuccio, parlami delle tue vacanze, così possiamo vedere di incontrarci.

Io vado alle Hawaii, così mi farò una fantastica tintarella, se ti fa piacere ti mando una mia foto in buchini, così mi puoi pensare anche se siamo lontani.-

-mi dispiace Pansy, ma quest’anno non potremo vederci, , mio padre e mia madre hanno deciso di portarmi in Spagna, hanno detto che passo troppo poco tempo con loro.

Hanno organizzato un viaggio per l’intera famiglia.-

Ginny capì che quella era l’occasione della sua vita, ora o mai più.

Uscì allo scoperto e parlò al biondo in modo strafottente:- Wow Draco, che c’è, quest’anno la famiglia Malfoy non ha soldi per concedersi un vaggio più emozionante.

La Spagna mi pare sia un luogo un po’ troppo poco costoso per uno come te…-

Purtroppo la rossa non aveva considerato tutte le risorse del giovane Malfoy che ribattè deciso:

- senti chi parla, una stupida Weasley, sempre meglio la Spagna che la Tana, fossi in te, incomincerei a strisciare a i miei piedi in modo che io non possa vederti e di conseguenza che non mi rovini la giornata.-

Detto questo girò il culo e incominciò a incamminarsi verso un altro vagone, mentre la rossa gli urlava dietro le peggio infamate.

Draco* mi dispiace anche solo pensarlo ma la rossa ha ragione, la Spagna e scacia, chissà cosa mi riserva il futuro.*

Proprio mentre pensava questo uscì dallo scompartimento Hermione che lo guardò con aria sprezzante e se ne andò pensando che era una grazia il fatto di non vederlo per tre mesi.

In fondo la Spagna non sarebbe stata male.