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Autore: starmoon    03/03/2012    2 recensioni
Per risolvere tutto Elena spera di ottenere dei risultati con un occhiata al futuro, ma cosa succederebbe se l'incantesimo fallisce e lei si ritrova bloccata nel futuro?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Un cavaliere anche per me 

 

 

-tieni- Tyler porse la busta a Klaus che senza pensarci due volte la prese e l'aprì

-chi ti ha dato queste informazioni?

-una fonte anonima 

Klaus lo guardò indagatore 

-non so chi sia- si difese lui 

-lo spero per te

-cosa dice?

-ci sono in giro nuovi cacciatori 

-li affrontiamo tutti i giorni dov'è la novità?

-non sono cacciatori comuni sono streghe

 

 

 

-che ne dici di quello?- disse Michelle euforica

-si è carino ma…non mi farò mai avanti- disse schetta Juliet 

-continua così e mi rimani zitella 

-non è vero- rispose acida l'amica 

-avete finito?- chiese Elena annoiata, era da più di due ore che cercavano dei ragazzi decenti per tutta la città, e di tutti quelli che aveva indicato non ce n'era uno che andasse bene a Juliet

"almeno non ha preso da sua padre" si ritrovò a pensare 

-quello! quello è perfetto- Juliet e Elena si voltarono di scatto

Damon sorrideva con l'aria soddisfatta nel tavolino del grill mentre beveva il suo amatissimo Barbon 

-no no decisamente no- si affrettò a dire Elena 

-in effetti è carino anzi…

-non pensarci nemmeno ok lui no 

-che ha che non va insomma è perfetto-disse Michelle 

-è fidanzato 

-lo sapevo Michelle avevi ragione- disse Juliet 

-su cosa?

-rimarrò zitella 

"almeno non dovrò preoccuparmi anche dei maschi" pensò Damon ridendo ascoltando la conversazione.

Elena si girò, pensò al bacio, avrebbe voluto parlargli,ma era il posto e il momento sbagliato

-e tu?

-eh cosa?-fu la domanda di Juliet a riportarla nella realtà 

-hai un cavaliere? 

-certo ce c'è la- disse Damon avvicinandosi 

-cosa?- Elena non ci stava capendo più niente, mentre Juliet fissava il ragazzo, qualcosa le diceva,dentro se, che aveva già visto quel volto.

-sarò io il tuo cavaliere- il suo sorrisetto malizioso,mandò in tilte il cervello di Elena,che se ne stava ferma immobile, seduta su quella scomoda sedia.

-non sei fidanzato?-domandò sfacciata Michelle 

-il ballo prevede il tuo peggior nemico come cavaliere 

-cosa?- Michelle e Juliet si guardarono in faccia 

-come…

-la mia ragazza sta organizzando tutto- disse alludendo alle torture peggiori, dallo ascoltare canzoni su canzoni, a doverla aiutare con le scelte di tutto.

-ma così non è giusto…il mio peggior nemico è….è….non ci voglio pensare 

-James- disse Juliet ridendo - condoglianze amica mia 

-nooo ditemi che è un incubo 

-mi dispiace bambolina ma è la pura realtà

Juliet si passò i capelli dietro l'orecchio, e Damon rimase a guardarla, poi guardò Elena, non si assomigliavano molto fisicamente,ma gli atteggiamenti erano quelli, sperava non avesse ereditato quel tratto che odiava di lei, il volersi sacrificare a tutti i costi, per quanto non lo volesse dare a vedere amava sua figlia.

-ma non ci avevi detto di avere un nemico?- disse Michelle confusa

-non ne ho infatti- disse Elena voltandosi verso Damon, lui si avvicinò all'orecchio di Elena e le sussurrò 

-so chi sei e ti credo,ma credo che dovremmo parlare, quale miglior modo di un ballo?- il suo respiro la stava soffocando,non riusciva a trattenersi, avrebbe voluto girarsi e baciarlo,ma avrebbe mandato tutto a rotoli.

-già si siamo nemici di vecchia data- disse balbettando e con poca convinzione, per sua fortuna le ragazze si erano distratte. 

-quello non è Max?-indicò Michelle 

-si è lui- disse infastidita Juliet mentre si risedeva sulla sedie 

-io vado ci si vede Elena- Damon sottolineo il suo nome, lei fissava le sue spalle allontanarsi da lei ancora una volta, ogni volta aveva paura di non rivederlo mai più,aveva paura di perderlo.

-Elena è sistemata, adesso tu devi chiederlo a James

-non ci penso proprio ci sono molti altri nemici 

Juliet alzò un sopracciglio, proprio come fa il padre

-ok va bene,ma che sia una cosa veloce

-andiamo- disse elettrizzata Juliet, tutte e tre si alzarono e si diressero verso casa

 

 

 

 

-si può sapere che fine avevi fatto?- Caroline teneva le braccia incrociate al petto

-in giro 

-Damon non mentirmi sei andato da lei 

-già e l'ho pure invitata al ballo

-tu hai fatto cosa?

-Caroline smettila con le scenate di gelosia sai bene su cosa è basato questo rapporto- disse mangiando un biscotto che era in bella vista nella cesta sul tavolo, i balli avevano sempre qualcosa di positivo.

-io non ti capisco 

-è questo il bello no?

-che idiota 

-non fare la moralista sei la prima che se ne scappata per la villa del bel lupacchiotto- disse sdraiandosi sul divano, Caroline imbronciata,ma consapevole che avesse ragione se ne andò dal salotto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre si incamminavano per la via di casa, Juliet sentì un odore forte, sembrava,sangue, si voltò di scatto da quella direzione.

-tutto bene?- chiese Elena

- si voi andate avanti io vi raggiungo dopo- si mise a correre, arrivò in un vicolo ceco,ma non vide niente, eppure sentiva quell'odore forte, come se ce l'avesse lei adosso, si guardò le mani, gli occhi sbarrati e le mani tremanti, non riuscì nemmeno ad urlare.

-sei impura- una voce nella sua testa, si voltò in tutte le direzioni,ma non vedeva niente.

-sei un assassino

Juliet guardò davanti a lei, cadaveri per terra. Indietreggio, ma finì per inciampare su qualcosa, era il corpo di suo fratello

-AAAAAAAAAAAHHHHHHHHH- urla, solo urla, poi un boato, si voltò un'ombra.

-non sono stata io- disse fra le lacrime e la paura 

-lo so,ma adesso svegliati 

-cosa…-non fini nemmeno la frase che si senti qualcosa di doloroso alla testa.

Quando riaprì gli occhi si trovava ancora li, istintivamente si guardò le mani.

-ma che ci fai qui?

Juliet si voltò, il volto di Max era la prima cosa che viste.

-ma che…

-scusa per la pallonata- disse alzando il pallone all'altezza del volto 

-scusami- disse lei facendo per andarsene 

-aspetta- Juliet si voltò di poco 

-ti va di venire al ballo con me?

-cosa?

-nessuno dei due sta simpatico all'altro perfetto 

- se la metti così- disse Juliet ancora frastornata

 

 

 

 

 

 

Jeremy era al grill seduto di fronte ad Alaric 

-allora perché mi hai chiamato?-domandò l'uomo

-stavo per fare un casino

-di che si tratta?

-ho detto qualcosa che rischia di mandare tutto all'aria, prima o poi scoprirà chi è…ma c'è dell'altro

-cosa?

-ti dice niente il nome katherine?

Alaric spostò lo sguardo dal bicchiere a Jeremy 

-la pace è finita 

 

 

 

 

-vuole dell'altro?

-no grazie

Rebecka ascoltava ogni singola parole di Jeremy e Alarc, un sorrisetto soddisfatto le spuntò sul volto.

 

 

 

 

 

 

-Ragazze vi devo parlare- disse Juliet entrando 

-non ora- disse Elena mentre guardava dalla porta 

-ma che fai spii?

-vieni 

Juliet non ci pensò due volte a raggiungerla 

 

-allora…io volevo chiederti…se…

-Michelle ho una partita da vincere potresti sbrigarti 

-ma non gai pazienza per niente

-oooh andiamo che mi devi dire

-al ballo devo andarci con il mio peggior nemico quindi ti va di venire?- disse Michelle arrabbiata e imbarazzata allo stesso tempo 

-ok- disse semplicemente lui 

-ok?-  ripetè sorpresa lei 

-si ok che è sei diventata sorda?

-che stronzo 

-si ok ora vado

 

-bravaa- disse Juiet spuntando dalla porta

-ma voi due…non fa niente

 

 

 

 

la sera Juliet si pettinava i capelli,il suo riflesso nello specchio, sembrava cambiare, tutto le sembrava rosso, rosso di sangue, quel sangue che sentiva, che vedeva ogni volta che ripensava a quel pomeriggio, l'odore insopportabile, l'attraeva e questo le faceva paura, ma poi qualcosa la fece riprendere dai suoi pensieri, una mano le prese la spazzola dalle mani e incominciò a spazzolare lei.

-allora che mi dovevi dire?

Juliet guardò lo specchio, le sembrava una di quelle scene di film, dove la mamma spazzolava i capelli alla figlia, sorrise a quel pensiero.

-allora?

-a si…- ci pensò un attimo, Elena era diventata importante per lei, ma quando l'aveva conosciuta, lei era triste, non faceva altro che starsene a guardare fuori dalla finestra, mentre adesso usciva con lei, si divertiva, rideva,nonostante quell'alone di tristezza nei suoi occhi non l'aveva abbandonata, quindi decise non farla preoccupare, di lasciarla tranquilla,aveva già i suoi problemi.

-niente ho trovato il cavaliere 

-davvero? sono felice…chi è?

-si chiama Max

 

 

 

 

 

 

-hai dato la busta a Klaus 

-si, e ho bisogno di te 

Janette fissava Tyler, i suoi occhi scuri contro i suoi

-cosa vuoi?-disse preoccupata dalla richiesta 

-devo trovare mio figlio 

Janette rimase a bocca aperta, fissava il volto del suo interlocutore come se fosse un estraneo

-puoi aiutarmi?

la ragazza si voltò verso il vetro del bar e poi si voltò verso di lui sorridendo.

-certo 

-grazie 

-ma…

Tyler si incupì di colpo, quel ma gli aveva messo paura

-non posso prometterti niente 

-lo so, ci si vede-disse uscendo dalla porta principale 

Janette sospirò 

-te la cavi piuttosto bene 

-katherine! mi hai fatto prendere un colpo che ci fai qui 

-passavo da queste parti 

-quelle informazioni erano vere 

-lo so, le streghette ci danno dentro,ma non mi spiego una cosa perché aiuti il tuo assassino 

- perché abbiamo nemici comuni, e poi…

- gli sei debitrice…-disse Katherine realizzando tutto 

-esatto, uccidermi era l'unica possibilità che avessi di vivere.





Angolo autrice: ecco un altro capitolo :) spero vi piaccia, come sempre mi fa piacere avere un vostro parere, scusate per gli errori di grammatica io faccio del mio meglio,ma sono molto distratta quindi qualcosa sbaglio sempre xD 

  
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