03/03/2012
7 recensioniPROLOGO.
« Andrò a quel fottuto concerto, con o senza il tuo permesso! »Così dicendo, con le lacrime che le solcavano il viso, Sam prendeva a pugni il suo letto mentre la madre, quasi soddisfatta dei suoi modi autoritari, continuava a farsi beffe di lei.
« Hai solo sedici anni, signorina! Non ti permetterò di andartene in giro per il mondo, rincorrendo cinque scalmanati! »
« Cinque scalmanati.. » ripeteva singhiozzando la ragazza. « Per te forse quei cinque 'scalmanati' non sono nulla! Non ti strappano un sorriso con una loro canzone,non ti rendono felice con una semplice battuta. Smettila di dare tutto per scontato! »
Usando quei toni, forse, Sam credeva di riuscire ad essere ascoltata. Era tutto inutile, la testardaggine della madre non le avrebbe permesso di andare al concerto dei suoi idoli: il concerto dei One Direction. Sbattendo con una forza inaudita la porta di casa, Sam scappò via in lacrime. Il suo sogno dipendeva dalla decisione di una madre iperprotettiva che non le avrebbe permesso di varcare l'Oceano per cinque ragazzi. Eppure lei ci aveva sperato. Avrebbe continuato ad amare Niall, Louis, Harry, Liam e Zayn attraverso il suo iPod, come sempre.
Biglietti per il concerto in mano, Sam sfrecciava con la sua bicicletta per le stradine della periferia di New Orleans. Di nascosto, ne aveva comprati due con la speranza che anche Ellie, migliore amica da sempre, si fosse trovata insieme a lei sotto a quel palco, ad intonare 'What Makes You Beautiful'. E adesso? Bello spreco! Come avrebbe fatto? Sam non era mai stata una dalla lacrima facile però, quando vedi i tuoi sogni, le tue speranze andare in frantumi.. il pianto isterico fa presto a solcarti il viso. Giunta al parco, Sam lasciò cadere la vecchia bici sul selciato umido e, con un rapido scatto, tolse il cellulare dalla tasca. Singhiozzando cominciò a comporre il numero dell'amica: « Si Ellie, sono io. Disfa le valigie e,se puoi, anche i sogni. Non si parte più. »
« Ohohoh, calmati Sam e spiega che diamine è successo! »
Ellie riusciva sempre a consolarla, lei c'era sempre stata. C'era quando all'asilo Mike Petterson aveva spiaccicato il gelato al pistacchio addosso a Sam. C'era durante le interrogazioni di matematica con Mrs Smith e avrebbe continuato ad esserci, con o senza concerto dei One Direction.
« Allora?! » continuò Ellie. La preoccupazione cominciava a notarsi, si capiva dalla sua voce.
Sam stava zitta o meglio, provava a non far sentire i suoi singhiozzi.
« E' successo un casino, El. Mia madre, il concerto e tutto il resto.. Non vuole che io parta! »
« Ok Sam, tranquilla. Tutto si risolverà, vedrai. Sai che anche per me incontrare quei cinque deficienti significa molto ma non fa niente. Se non parti tu.. beh, non parto neanch'io. »
« No no no no! Tu hai il biglietto e dei genitori ragionevoli! Ellie, per favore. Parti tu e canta 'More Than This' pensando a me. »
Così dicendo, Sam riattaccò e, rannicchiandosi su una panchina verde vomito, ricominciò a piangere.
Oook ragazzi, ecco il prologo della mia storia.
Spero vi piaccia e boh.. recensite perchè i pareri sono sempre graditi.
Detto questo vi saluto. Non preoccupatevi, aggiornerò ogni settimana regolarmente anche se non mi cagherà nessuno LOL
Baci, Sam.