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Autore: Asterion    03/03/2012    2 recensioni
Ok, avevo previsto che Nara ne avrebbe combinata un'altra delle sue, ma non pensavo certo che quel ragazzo rasentasse l'imbecillità. Evidentemente mi ero sbagliata e di grosso!( Estratto)
Avviso: I riferimenti a cose e persone sono puramente casuali: In particolare, i personaggi Temari; Shikamaru; Ino; Sakura appartengono a Masashi Kishimoto. La storia non è stata scritta per nessun scopo di lucro.
Credits: La canzone citata è "Bambola" di Patty Pravo
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Shikamaru Nara, Temari
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ok, avevo previsto che Nara ne avrebbe combinata un'altra delle sue, ma non pensavo certo che quel ragazzo rasentasse l'imbecillità. Evidentemente mi ero sbagliata e di grosso!

 

Quella sera, io , Ino e Sakura avevamo deciso di passare un bel sabato sera tra amiche e avevamo optato per la discoteca. Ovviamente mi ero preparata a dovere per quell'evento : Per iniziare mi fiondai deliberatamente nella doccia e vi rimasi una mezzora , assaporando quel momento di relax e lasciandomi avvolgere dal vapore aleggiante e dolcemente carezzevole. Dopo essermi velocemente asciugata al caldo dell'accappatoio iniziai a pensare al vestiario: scelsi un top nero e un leggero vestitino rivestito di pizzo nero, corto alle ginocchia; Ai piedi indossai un paio di tacchi di 15 cm, con Plateau, bianchi. La fase trucco previde un mix di ombretto blu scuro, mascara a volontà e rossetto rosso fuoco.

Ok, e ora VAMOS!

Pensai tra me e me poco prima di uscire di casa. Presi le chiavi nel pianerottolo , dilettandomi enormemente ad ascoltare il dolce suono provocato dai miei tacchi nuovi fiammanti; Arrivata sulla soglia, percepii un vago odore di popcorn diffondersi nell'aria e un lento sgranocchiare. Mi voltai e , involontariamente, una smorfia si dipinse sulle mie labbra.

Shikamaru Nara, nonché mio compagno all'università, con una ciotola arancione piena di croccanti popcorn in mano.

 

“Che hai da guardare Temari? E... dove hai intenzione di andare così conciata come una battona?”

Mi chiese lui come se ciò che avesse appena proferito fosse la più evidente delle verità.

Strinsi i pugni, cercando di trattenere l'ira che si stava furiosamente diffondendo in me come un fuoco distruttore.

 

“NARA, FOTTITI! Punto numero uno: io guardo quel che cazzo mi pare e, poi, ti sei visto?” lo squadrai da capo ai piedi. Indossava una vecchia maglia verde stinta a maniche lunghe ed un paio di pantaloncini neri che presentavano diverse scuciture; Ai piedi un paio di infradito.

 

“Punto numero due: chiamami ancora battona e ti ammazzo, seriamente.” Lo fulminai con lo sguardo e lui, probabilmente, capì che non c'era da scherzare , tanto che rimase zitto continuando a sgranocchiare imperterrito i popcorn.

 

“ A proposito mio caro Shikamaru...” soggiunsi, estraendo uno specchietto dalla mia pochette blu e controllando che il trucco non si fosse sbavato “ tu hai un conto in sospeso con me e, in tal caso..” chiusi l'oggetto argentato con uno scatto deciso, ritornando a fissare il ragazzo negli occhi “ pretendo che tu mi venga a prendere al “Blue Movida” diciamo...verso le quattro di domani mattina..”

 

“Tsk, povera illusa!” mi rispose con un sorrisetto sarcastico sulle labbra. Si avviò poi nel salotto che condividevamo e si abbandonò sul divano blu , poggiando i piedi sul puffo davanti alla tv.

“ Ti piacerebbe! Torni da sola o ti fai riaccompagnare da qualcuno..tipo..” afferrò il telecomando e iniziò a fare distrattamente zapping “ Ino.. o..Sakura...o Neji ad esempio”.

 

Sebbene i miei nervi stessero ormai per cedere, riuscii a trattenermi dal dargli due belle manate nel viso e mantenni la lucidità. O quasi.

 

“ SENTI RAZZA DI CRETINO, TU DOMANI MATTINA MI VIENI A PRENDERE E ZITTO, CAPITO?”

 

Shikamaru, quasi come se le mie parole gli fossero suonate come un debole brusio fastidioso, prese il telecomando in mano e alzò il volume del televisore al massimo livello. Sullo schermo appariva una ragazza bionda che, a quanto pare, stava per fare la dichiarazione d'amore al suo amato. Si, era una telenovela e io odiavo le telenovelas. La cosa, come prevedibile, mi fece incazzare ancora di più.

Con malcelata calma poggiai la pochette sulla sedia e mi diressi, a colpi di tacchi, in salotto, posizionandomi proprio davanti alla tv con le braccia incrociate.

Shikamaru alzò lo sguardo sbadigliando e mi si rivolse:

 

“Ehi, Temari, potresti gentilmente toglierti da lì? No è che sai..mi rovini la visuale!”

 

“SENTI NARA NON HO VOGLIA DI SCHERZARE, QUINDI PIANTALA ! ” lo afferrai per il bavero della maglia e poi, con la mano sinistra, presi il telecomando lanciandolo fuori dalla finestra, sul prato del giardino che circondava il complesso degli appartamenti, sotto lo sguardo incredulo di Shikamaru.

 

“Ehi, ehi calma calma Temari! Levami le mani di dosso!”

 

“Lo farò, Nara! Ma solo se mi verrai a riprendere domani in discoteca!”

 

“Ufffff...e va bene!! Che palle però!”

 

Sorrisi soddisfatta, lasciandolo andare, e, presa la pochette nell'altra stanza, mi avviai verso la porta.

 

“Allora alle quattro di domani mattina, Nara!” lo salutai con un cenno della mano e chiusi la porta dietro di me.

 

“In fondo...è adorabile, basta solo convincerlo!”

 

In realtà non sapevo quello che dicevo.

 

Raggiunsi quasi subito la mia macchina, una lancia y rossa, vi entrai, e, infilata la chiave, accesi la radio sul canale musicale che ero solita seguire, mentre risuonavano le note di una canzone pop molto conosciuta.

 

Tu mi fai girar, tu mi fai girar, come se fossi una bambola..”

 

“Bambola, di Patti Pravo: una delle mie preferite” pensai sorridendo e alzando la canzone a tutto volume. Mentre sfrecciavo per le strade di Tokyo notai gli sguardi interrogativi dei passanti.

Si, forse il volume era troppo alto...ma non me ne fregava un fico secco di quello che avrebbe potuto pensare la gente!

Mentre guidavo tranquilla verso la destinazione, ossia la casa di Ino, mi venne da pensare a Shikamaru.

Ormai erano sei mesi che avevo incontrato Nara , ma quel ragazzo mi dava sempre l'impressione di conoscerlo da una vita, come se fosse un mio vecchio amico di infanzia.

Sono venuta a Tokyo per frequentare un'importante e prestigiosa università, tuttavia, venendo da lontano, mi sono dovuta arrangiare e farmi affittare un appartamentino che, per l'elevato costo mensile, ho dovuto condividere con quel...bah, lasciamo perdere. Ovviamente si tratta di un complesso di appartamenti per studenti, ma io mi chiedo... tra tutti quelli che potevano capitarmi in casa, proprio quello lì???

Meno male che viviamo in sezioni separate dell'edificio , altrimenti lo avrei già fatto fuori da tempo!

Eh già, perché il signorino è presuntuoso, fastidioso e svogliato! Come se ciò non bastasse non si preoccupa minimamente di prendersi cura di se stesso o della casa, fosse per lui a quest'ora il suo “territorio”, che, guarda caso, confina con il mio , sarebbe un bel porcilaio. Meno male che gli ho dato una mano a quel fannullone! Bah...

 

Accostai nei pressi di una bella villetta rosa e bianca panna. Ino, che indossava un meraviglioso vestitino rosa a scaglie, mi aspettava davanti al cancello. Le aprii la portiera di fianco a me e lei entrò immediatamente, chiudendo e salutandomi calorosamente.

 

“Temari!! Che bello vederti, era da tempo che non ci si sentiva eh? Pronta per scatenarti?”

 

Sorrisi e ricambiai con parole altrettanto affettuose. Ero contenta di rivedere Ino e di riconoscere il suo naturale entusiasmo.

Ci dirigemmo in un men che non si dica al “Blue Movida”, dove trovammo Sakura, anche lei molto elegante e di buon umore. Iniziammo sedendoci ad un tavolino all'interno del locale e ordinammo delle bibite. Parlammo, ridemmo e scherzammo e, verso mezzanotte, ci preparammo per scatenarci in pista. Ballai ore, si, ma a me sembrarono secondi. La musica assordante e le luci psichedeliche mi rintontirono un po', ma mi divertii moltissimo e passai una magnifica serata.

Verso le quattro di mattina incominciai a barcollare e a volermi sedere. Sia io che Ino che Sakura eravamo veramente esauste. Guardai l'orologio e pensai che Shikamaru sarebbe dovuto arrivare a momenti. Intanto Sakura si accasciò sul tavolino del locale ancora gremito di persone e si addormentò. Ino , invece, se ne andò subito via perché i suoi erano già arrivati per portarla a casa.

Il tempo sembrava non passare mai, ma, forse, pensai, mi faceva quest'effetto perché la mia amica stava dormendo ed io ero lì lì per imitarla.

Osservai con impazienza il quadrante dell'orologio.

Le 4 e 20 di mattina e ancora Shikamaru non si era fatto vivo.

Detti uno sguardo fuori e notai che aveva appena iniziato a piovere. Il cellulare di Sakura, abbandonato vicino a lei sul tavolo di plastica iniziò a vibrare a intervalli regolari. Strattonai la bella addormentata e lei, dopo poco, alzò il viso e mi guardò con sguardo intontito.

 

“Ehi, Temari perché mi hai svegliato? Stavo facendo un bellissimo sogno su Sasuke!” biascicò brontolando.

 

“Ti sta suonando il cell , Sakura!” riposi io sorridendo.

 

La ragazza rispose prontamente e, dopo pochi minuti, mi avvertì che erano i suoi che la attendevano fuori dal “Blue Movida”. La salutai e poi tornai a sedere al tavolino, da sola.

Erano ormai la 4 e 30 e di Shikamaru nessuna traccia.

Incominciai a fremere di rabbia; se quel cretino non si fosse presentato entro 5 secondi me l'avrebbe fatta pagare. Oltretutto la macchina, che seppure era lontana, non ero in grado di guidarla così assonnata. Afferrai il cellulare e composi freneticamente il numero di cellulare di Shikamaru.

 

“ Salve! Si avverte le gentile cliente che il suo credito..”

 

“MA VAFFANCULOOOOOO!” gridai io, riattaccando. Tutti i presenti nella sala mi guardarono attoniti e qualcuno rise anche sotto i baffi.

 

Ricomposi il numero, mi sorbii di nuovo il messaggio informativo della compagnia telefonica e attesi. Più i minuti passavano , più nessuno rispondeva, più la mia rabbia aumentava esponenzialmente. Perché quel cretino non rispondeva???

Forse se ne è dimenticato ed è sempre a casa pensai sul momento; Questa volta, allora, composi il numero di casa .

Passarono innumerevoli minuti, ma, alla fine, Nara mi rispose.

 

“Pronto. Ma chi cazzo è a quest'ora del mattino, quando la gente dorme?”

 

Per qualche secondo non fui in grado di spiccicar parola semplicemente perché non mi sarei mai aspettata che Nara stesse realmente dormendo..

S-Stava dormendo? STAVA DORMENDO MENTRE IO ERO QUI AD ASPETTARLO?

 

Pensai incazzata nera, per poi sospirare e rispondere:

 

“Nara...NO MA DICO, SEI RINCOGLIONITO O LO FAI APPOSTA?”

 

“Oh merda. Scusami Temari...dovevo venirti a prendere vero?? Perdonami mi ero addormentato!”

 

UFFFFFFFFFFFFFFF......sei pazzesco. No, ma davvero eh. Senti Nara assicurati di essere qui entro cinque minuti altrimenti ti fo diventare biondo!”

 

“Ok, mi metto il giacchetto e vengo!”

 

Riattaccai furiosamente e sbuffai un sacco di volte, attirando l'attenzione di tutti, come al mio solito. Per fortuna non dovetti aspettare il suo arrivo per molto, tanto che dopo circa cinque minuti dall'ultima chiamata il mio cellulare iniziò a vibrare.

 

“Pronto!”

 

“Temari esci dalla discoteca che sono qui vicino! Anzi, dato che ci sei vieni al semaforo dall'altra parte della strada, così si fa prima!”

 

“Ok,a dopo!”

Posai il cellulare nella pochette e afferrai il mio giacchetto dal guardaroba a destra del banco. Salutai la barista e uscii confidando di poter finalmente tornare a casa. Ma niente.

Ovviamente fuori l'acqua veniva giù come un fiume in rotta e sarebbe stato troppo semplice se avessi avuto con me un ombrello.

Sbuffai di nuovo, rumorosamente,mentre le prime gocce di pioggia mi inumidivano i capelli biondi e mi scendevano lungo il collo. Mi diressi immediatamente verso il semaforo, per evitare di fare il bagno, ma mi accorsi che non c'era nessuna macchina con i fari accesi che mi attendeva. Attraversai di getto la strada, incazzata nera come mai fino a quel momento, mi appostai proprio accanto al semaforo per evitare fraintendimenti e presi il cellulare.

Non appena udii la voce tranquilla e pacata di Shikamaru all'altro capo del telefono, urlai:

 

“NARA DOVE CAZZO SEI????”

 

“Ehi calmati Temari, c'è traffico!”

 

“TRAFFICO? AH, SI? ALLE QUATTRO DI MATTINA?”

 

“So che può sembrare strano, ma in questo momento sono davvero bloccato!”

 

Riattaccai senza nemmeno salutarlo e, a braccia incrociate, mi appoggia al palo che sosteneva il semaforo, noncurante del fatto che ero mezza e bagnata come un pulcino.

In quel momento, una fiat 500 nera come quella di Shikamaru accostò e il finestrino si abbassò lentamente.

 

“Ciao bellezza ..”

Era un ragazzo giovane, che, a prima vista, mi sembrò ubriaco.

 

Ecco quest'altro

pensai ai limiti della sopportazione, per poi sbraitare come uno scaricatore di porto:

 

“SENTI CICCIO NON MI ROMPERE LE PALLE E LEVATI DI CULO ENTRO 5 SECONDI, ALTRIMENTI TE LA FO PAGAREE!”

 

Non feci in tempo a finire la frase che il ragazzo, verosimilmente sorpreso e terrorizzato dalla mia reazione, sgommò via, lasciandomi di nuovo sola.

Proprio quando persi le speranze e pensai che Shikamaru non sarebbe mai arrivato , risolvendo di affidarmi all'autostop, una fiat 500 nera (questa volta quella di Nara) si soffermò e con uno scatto la portiera si aprì , permettendomi di entrare.

Non so perché, ma, non appena misi piede in quella macchina, mi sentii tranquilla e...al sicuro.

 

“Alla buon ora Nara, sono quasi le cinque! Facevo quasi prima a tornare a casa da sola! Tra l'altro è passato or ora uno che mi ha scambiato per una poco di buono!”

 

“Ehi, senti, ora smettila di lamentarti come al solito, mi hai svegliato, mi hai fatto prendere la macchina e mi hai fatto sorbire anche la fila!”

 

“Tsk! Non farmi pensare a quante ne ho passate stanotte!”

 

Spostai lo sguardo su di lui e, per una volta, mi sorpresi del suo abbigliamento.

 

“Camicia bianca e pantaloni neri! Che elegante Nara! Come mai ?” sorrisi sarcastica.

 

“ Non potevo mica uscire in infradito e maglietta, no?”

 

“Notevole..”

 

“Smettila di prendermi per il culo!”

 

Dopo pochi minuti arrivammo finalmente nei pressi del nostro appartamento. Shikamaru parcheggiò , in un men che non si dica, nel parcheggio adibito agli studenti che abitavano nel complesso e, in pochi secondi, entrammo in casa.

 

Vedere il tanto desiderato ingresso, il salotto, il bagno, la cucina e la camera mi sollevò.

Finalmente ero a casa.

Shikamaru entrò subito dietro di me e chiuse la porta, soffermandosi anche lui nell'atrio.

Io, impercettibilmente, mi trovai ad un centimetro da lui e percepii un profumo agrumato e forte , da uomo, emanare dal suo corpo. Mi girai verso di lui e gli annusai il collo.

 

“Temari che cazzo fai?”

 

“Buon profumo Nara! Complimenti per lo stile! ” esclamai io, per poi afferrare tra la mani il suo viso e dargli un bacio a stampo, breve ma intenso, sulle labbra.

Non so perché lo feci, forse per gioco o forse perché avevo bevuto troppo e, se devo dir la verità, non mi dispiacque per niente.

 

“Ma che cazz-?? Sei per caso ubriaca Temari? ” intervenne Shikamaru, con il volto divenuto paonazzo per la vergogna e la sorpresa.

 

Io, senza nemmeno guardarlo in faccia, mi tolsi i tacchi lasciandomi scappare un'espressione di sollievo e , a piedi nudi, con il vestitino leggero che mi sfiorava le gambe , mi diressi verso la mia stanza, aggiungendo solamente:

 

“Vai a letto Nara. Hai bisogno di dormire.”

 

Entrata in camera, mi gettai sul letto e mi abbandonai tra le braccia forti e seducenti di Morfeo.

 

Messaggio Autrice:

 

Salve a tutti i lettoriiiii :D

Ammetto che questa one-shot è un po' strana e non ha molto senso XD Mi è venuta in mente ascoltando una canzone e l'ho subito scritta! Spero che vi sia piaciuta e ringrazio tutti coloro che recensiranno/ seguiranno o anche solamente passeranno di qui a dare un'occhiata! Grazie! :3

Bacioni

Asterion :)

 

 

 

 

 

 

  
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