Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: MadLucy    04/03/2012    4 recensioni
Diciotto anni dopo,dopo Maka,Kid,Black*Star e gli altri,ci troviamo qui. A Death City.
Dove un tempo tutto è iniziato,e ricomincerà di nuovo.
Chi occuperà i banchi della Shibusen? Chi saranno i protagonisti di questa storia? Ma loro,ovviamente.
I figli dei nostri eroi.
La nuova generazione di Soul Eater non passerà meno guai dei loro predecessori; dovrà vedersela con manie di protagonismo,nevrosi da simmetria,lividi da enciclopedia e attacchi di panico,senza contare i loro genitori...
Ma la follia minaccia di nuovo il mondo,più forte che mai...a causa di chi? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'ingenuità di Silver e la fragilità di Ran. Minacce di morte da parte di Natasha, vuoi uccidere la tua ultima possibilità?



-Allora?! Forza, non abbiamo tutto il tempo!-
Silver tamburella il piede a terra.
Calma, irruente ragazzina. Abbi la pazienza, per una volta, di fermarti ed ascoltare, la rimproverano pacatamente le fiamme viola. La figlia del Kishin si trova in un salone qui, a piano terra, e per raggiungerla non dovete fare altro che seguire il corridoio fino ad una porta, vicina all'ingresso.
Silver fa un sorrisone da cinquecento watt. -Hey, pensa un po'! La stavamo cercando in capo al mondo e lei era... vicino l'entrata. Pfui, mi aspettavo di meglio da Ran!- Si ravviva i capelli fruscianti, azzurro sorbetto. -Ma ormai è evidente che solo io sono la vera Dea!- Attende assensi. Ma niente, silenzio. Si volta stupita e offesa.
Jackson ha le braccia incrociate, sembra inquieto. Squadra circospetto il braciere. Anche Natasha ha un'espressione strana, un solo sopracciglio sollevato con aria scettica.
-Si può sapere cosa fate lì impalati?! Lodate e ammirate senza riserve la mia onnipotenza!- sbraita, irritata dall'evidente incapacità dei suoi amici di dare rilevanza a ciò che davvero è importante. Tipo lei.
-Non so, Silver.- commenta il ragazzino dubbioso. -C'è qualcosa che non mi torna.-
-Che non ti torna?! E cosa?! Più chiaro di così! Usciamo, troviamo Ran -basta controllare tutte le entrate nei pressi dell'ingresso- e torniamo a casa! Cosa non ti è chiaro in tutto questo?!- conclude lei, soddisfatta della sua abilità di sintetizzare esaurientemente i piani.
-Beata ingenuità.- borbotta Natasha annoiata -o forse no, chi può dirlo?
-...beata che?!-
-Ohh, su! Natasha ha ragione! Questa storia... non ti puzza troppo di bruciato? Voglio dire... è tutto semplice.- esplode Jackson, sgranando gli occhi. -Arriviamo qui, scopriamo dov'è Ran e andiamo via. Fine. Ehi, mi sa che qui manca una parte della storia!-
-Proprio quello che penso io.- sottolinea Natasha secca, con un cenno del capo -Silver nota con stupore che è la seconda volta che parla nell'arco di un minuto, e questo è senz'altro inquietante.
La ragazza dai capelli fissa sbalordita i suoi compagni, una vena sul collo che pulsa convulsamente.
-Ma...ma...ma allora siete proprio scemi! Oggi, giorno in cui il destino ha deciso di favorire una Big come me, vi mettete a discutere?! Eh?! Ma non potete stare un po' zitti?!-
I due tacciono, ma si tratta di un silenzio rassegnato e forse un po' nervoso.
Silver*Star decide di ignorarli, si rivolge ancora al fuoco.
-Beh, quante volte mi ricapiterà nella vita di potere avere risposta a qualsiasi domanda?! Ahahah, tanto vale approfittarne! Approfittare ciò del favore del destino verso una stella del mio calibro...- Mette le mani sui fianchi. -Vediamo, allora. Cosa posso fare per distruggere Ran?-
Le pare quasi di sentire le fiamme scoppiettare una risata. Tu? Oh, mi spiace deluderti, ma non puoi fare proprio nulla. Solo una persona può salvare quella ragazza.
Silver si stupisce della sua scelta di parole: salvare quella ragazza. Non il mondo dalla follia, ma quella ragazza.
-E chi, sentiamo?! Il Sommo?!-
No. L'ultima Gorgon, ovviamente.
-Ecco, lo sapevo! Adelle mi ruba la scena troppe volte, di questi tempi!- sbuffa Silver, imbronciata. -Solo perchè è la nipote di quella vecchiaccia di Medusa, eh?!-
Certo ha ereditato poteri che nemmeno immagina dalla sua stirpe, ribatte il fuoco. E sarà proprio uno di questi, quello che le servirà per sconfiggere la follia.
-Uhm. Sì, okay. Sarà meglio andare ad avvertire gli altri, allora. Perchè ovviamente Adelle non ce la farà mai senza il mio aiuto!- La ragazza si ricompone, aggiusta la gonna del vestito  di jeans sfilacciato. -Avanti, ragazzi! Muoviamoci!-
Loro annuiscono stancamente. Silver*Star si avvia a lunghe falcate verso l'uscita, con decisione, seguita dai due.
E, proprio come temevano...
Aspettate. Lei si ferma, irritata.
-Che c'è?!-
Non pensate mica di andarvene così, vero? Nessuno fa niente per niente, stolti ragazzini.
Jackson sospira. -Lo sapevo, io...lo sapevo. Anzi: te l'avevo detto.-
-E si può sapere cosa vuoi?!- sbotta Silver, infastidita dal commento.
Io? Nulla. Ma ciascuna domanda vale una vita umana, e tu mi hai fatto ben tre domande, conclude candidamente il fuoco.
I tre rimangono sulla soglia della porta.
-Beh...- borbotta Silver*Star, cercando di mascherare la paura che inizia a sbiancarle il suo viso.
-Oh, mio Dio!- squittisce Jackson. -Ca...cavolo!-
-Silver, io ti ammazzo.- annuncia Natasha con calma.
-Al mio tre correte!- strilla lei. -Tre!-
I ragazzi escono a tutta velocità, scappando a perdifiato, il cuore in gola.
Poveri imbecilli.
Le fiamme esplodono. Ed in un attimo riempiono completamente la stanza.



Ed all'improvviso, più niente.
Solo un istante prima un fragore insopportabile infuriava, il più terribile dei frastuoni lo stordiva, sordo e terrificante quanto non ne aveva mai sentiti.
Era un disastro, un incomprensibile disordine. E poi la calma.
Theodore apre gli occhi, stupito, ritrovandosi con la fronte premuta contro le piastrelle. Si solleva a fatica.
Attorno a lui...semplice devastazione. Niente, in quella stanza, è rimasto intatto.
Gli immensi specchi che prima ricoprivano le pareti sono ridotti a mere ombre pallide. Una miriade di frammenti, lucenti come diamanti al sole, feriscono le sue braccia contro il pavimento. Rivoli di sangue rosso sbiadito scivolano pacatamente fra i cocci, donando loro sfumature porpora.
E' terribile e ammaliante, un ammasso di macerie ormai prive di vita. La calma successiva alla tempesta regna incontrastata, come una silente regina.
Theodore si puntella sui gomiti, trattenendo un gemito. Solleva la testa, accorgendosi dell'ennesima ferita che gli squarcia una guancia.
-...R...an?-
Nessuna risposta, solo quel maledetto silenzio a fargli eco. Insopportabile.
-Ran, dove...?!-
E all'improvviso la vede. E' poco lontano da lui, ma talmente...piccola da scomparire fra le piastrelle.
Già, piccola. Appare talmente minuta e fragile, accasciata a terra, che il ragazzo stenta a riconoscerla.
Lei alza il capo. Flessuosi boccoli zuppi di sangue scivolano lungo le sue spalle.
-Smettila.-
La sua voce lo coglie di sorpresa. Incredibilmente acuta e squillante, in contrasto con l'apparente debolezza del suo corpo.
-Smettere cosa?- domanda, piano.
-Smettila di cercare di convincermi a non essere ciò che sono. Non puoi riuscirci. Perciò smettila, smettila.-
Si alza in piedi. Anche così sembra fragile, anche così sembra diversa. -Smettila, smettila, smettila, smettila.-
-Tu non vuoi impazzire, Ran. Tu non vuoi che la smetta.- ribatte lui, con tranquilla fermezza.
Ride, ride una risata fiacca e umana. -Allora ti uccido.-
Il ragazzo sorride. -Davvero vuoi uccidere la tua ultima possibilità?-
In un istante è di fronte a lui. Non si rende conto del suo movimento, sente solo dita sottili e forti stringergli la gola.
-Sì.-




-Ne sei sicuro?-
Cassian annuisce semplicemente con il capo. 
-Siamo arrivati.-
-Vuoi dire che...?- Shi sistema una ciocca dietro l'orecchio, nervosamente.
-Sì. Ran è qui dentro.- Una conferma e un lungo silenzio.
Il ragazzo si limita a sorridere. -Ottimo, godetevi lo spettacolo. Sarà interessante.-
Le sue scarpe ticchettano contro il pavimento di pietra. Una, due, tre, quattro volte.
-Aspetti...si fermi!-
Grace gli ha afferrato una manica, mentre una lacrima solitaria le riga la guancia sporca di cenere. -...aspetti, signore.-























Note dell'Autrice: Ah, per stavolta vi lascio così. Bastarda, vero? ^-^
Okaaay, sono in ritardo, ormai ripetermi è inutile. Perciò spero solo che il capitolo vi sia piaciuto e vi anticipo sviluppi interessanti. *-*
D'accordo, scappo! Mi raccomando, recensite!
Lucy






  
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