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Autore: ramoso97    04/03/2012    1 recensioni
Sbuca una cosa e appare un'amore.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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« No, così non va! »
Urlò James in preda all'esasperazione.
Mani tra i capelli, denti stretti e natiche al vento.
Sirius, con un ghigno, gli si avvicina ispezionando per bene il caso.
Niente male, davvero.
« NO, NO, NO E NO! » 
Per poco il cercatore rosso-oro non si metteva a piangere.
« E la partita?! Come faccio Sir- » 
Si blocca e guarda l'amico, con gli occhi sottili.
Black, incantato dal sedere perfetto di James, non lo stava nemmeno ad ascoltare e non si era accorto che l'altro aveva smesso di parlare.
Si lecca il labbro superiore ripetutamente, eccitato dalla scena.
La sua testa era piena di pensieri perversi e poco puri. La tentazione di mordere, palpare e possedere quel didietro era tanto forte da stimolare l'amico tra le sue gambe.
« MA COSA STAI FACENDO PERVERTITO SCHIFOSO! » 
Quella mattina il ragazzo doveva urlare per esternare la sua indole nervosa.
Carica il braccio e tira un sonoroso schiaffo sulla guancia di Sirius.
 James, troppo impegnato nel piccolo problema che alloggiava poco più sopra del posteriore, ritorna a guardarsi allo specchio.
« Sirius... Aiutami! Oggi ho la partita! Come posso presentarmi così?! » 
Dopo qualche istante di estasi totale, l'amico si riprende. 
Era come quando fissava le ragazze, uno schiaffo e poi se le trovava a letto... E James dormiva anche con lui.
« Vai in infermeria e di che stai male. » 
Fa spallucce, come se niente fosse. Non capiva la gravità della cosa.
« Non mi faccio vedere da una vecchiaccia! E... Non posso saltare il Quidditch. Siamo contro le Serpi e senza di me non si fa nulla. Mi umilieranno a vita! E... Tutta la scuola saprà del mio problema! » 
Sirius abbassa appena il capo, guardando la codina folta da cervo che era sbucata sull'amico.
« Possiamo sistemarla un po’. No? » 
James, con la mano, prova a schiacciarla ma un gemito rocco esca dalle sue labbra.
Gli faceva male, quindi doveva esternarla al pubblico.
Si morde l'angolo della bocca e sospira, imbronciato. La sua espressione era simile a quella di un bambino. 
Gli occhi grandi marroni erano ancora più grossi dietro alle lenti e appannati dalle prima lacrime. 
Sirius si schiarisce la voce, come per sovrastare quell'urlo che lo faceva eccitare maggiormente.
Se urlava così anche a letto...
« Resterò qui per sempre e tu non ti muovi! Mi fai compagnia! » 
Si butta sul letto a pancia in giù. Con tutti qui gesti non si rendeva conto che stava stimolando l'amico.
Sirius sospira e si siede sul bordo del letto.
« E cosa facciamo? »
Gli passa una mano tra i capelli, come per rassicurarlo.
Con quel bel sederino, sarebbe stato difficile resistergli. Doveva trovare un'alternativa.
« Parliamo... » 
Le idee del cane erano leggermente diverse da quelle che aveva James. Ma gli andava bene comunque.
Il cercatore leva gli occhiali appoggiandoli sul comodino in mogano, molto vecchio, affondando poi il viso nel cuscino.
Come approfittarne del fatto che non vedesse?
« Di cosa parliamo? » 
Chiede l'altro disinvolto. Continuava a chiedersi come nessuno lo aveva ancora violato. Lui l'avrebbe fatto all'istante.
« Di quello che vuoi... »
Brontola con la bocca occupata dal cuscino.
« Quindi non hai mai fatto sesso con un uomo? » 
 James scatta a sedersi e arrossisce lievemente, imbarazzato da quella domanda.
Effettivamente, per quanto fosse strano, lui non aveva mai avuto un rapporto con nessuno.
La cosa che gli dava maggiormente fastidio, però, era il modo di parlare dell'altro. Senza peli sulla lingua. Senza mettersi nei panni dell'altro.
« No. » 
Risponde secco, gonfiando le guance. Che domande erano? Parlare di qualcosa di più serio, no?
« Ti piacerebbe? » 
Sirius nota il rossore dell'altro e sorride. Era tanto carino e si, poteva provare qualcosa per il cercatore.
Di certo spiare il ragazzo mentre si faceva la doccia, non era da semplice amico. 
James si morde il labbro e abbassa lo sguardo. Era come un fratello per lui, poteva dirgli tutto.
« Dipende... »
Il suo tono è sicuramente più basso e tranquillo. Infondo non parlavano sempre e nemmeno di queste cose. Forse era giusto così.
« Da cosa? » 
Sir avrebbe fatto di tutto pur d'averlo. Anche sfidare la piovra gigante che viveva nel Lago Nero o farsi picchiare da uno gnomo.
Forse era troppo esagerato.
« Da chi è... »
« Chi è chi? »
Il ragazzo si era distratto un attimo tra i suoi pensieri, di nuovo.
La nudità del ragazzo gli faceva perdere la testa.
« Dai Sirius! Mi metti in imbarazzo! »
Il cane ridacchia sotto i baffi, portandogli una mano sulla gamba.
« Tranquillo. Voglio solo sapere... Chi sarebbe il tuo ragazzo ideale? »
Bella domanda. James a dir poco sapeva distinguere cosa provava per la Evans, figuriamoci con un uomo.
Era tentato nel dire il suo nome, ma forse avrebbe rovinato tutto con una risposta. Magari erano solo domande per metterlo a disagio.
« Non ci ho mai pensato. »
Subito, porta le ginocchia al petto, inglobando le gambe in un abbraccio.
« E se ti si avvicinasse uno che vuole farlo con te? Magari... che ne so... Gli piaci! Tu cosa fai? »
Il cercatore ci riflette molto affondo. 
« Penso che se uno mi piace, non ho intenzione di portarlo a letto... Insomma. Non è l'unica cosa che si pensa quando si vede una persona. A me piacerebbe anche solo poter abbracciare Lily... Non... Fare l'amore. » 
Sirius si irrigidisce a quella risposta. Non era il ragazzo per lui.
« Però... Dipende. Mi piacerebbe farlo con una persona per cui provo qualcosa... magari che mi seduce o mi tratta bene. Qualcuno che mi faccia sentire importante e che non mi abbandoni mai. Un pò come te, Sirius. »
Ridacchia lievemente cercando di nascondere la tensione e l'imbarazzo. All’altro, cosa interessava di lui, infondo?
« Ti fa male la coda? »
Nel notare il disagio dell'altro cerca di cambiare discorso. Voleva farlo sentire bene infondo.
« Umh? S-solo un po’. Soprattutto quando mi ci siedo sopra. » 
Lo fa stendere con delicatezza e scuote il capo.
« Allora resta giù. »
James stringe tra le braccia il cuscino sentendo il cuore cominciare a battere. Non si era mai preoccupato così tanto per lui, mentre ora?
Sembrava un'altra persona. 
« Ti fa ancora male? »
« Un po’... » 
Pigola con una vocina infantile, impegnato a pensare al suo cuore che alla coda.
Sirius, con un gesto, passa la mano sulla piccola codina senza preoccuparsi della reazione.
James avvampa e mugola di piacere, stringendo istintivamente le gambe.
« Ti piace? » 
Ghigna nuovamente l'amico, avvicinandosi lentamente al suo orecchio.
Piacere... non aveva mai provato una sensazione simile, ma di sicuro non gli dava fastidio.
Annuisce velocemente, ritornando subito tranquillo.
Qualcosa non andava davvero.
Sirius, non poteva più resistere. 
Deglutì diverse volte e fa scendere la mano sul suo sedere. Lo desiderava più di qualunque altra cosa.
« Scusa... »
Il cercatore non poteva far altro che restare immobile. Non aveva intenzione di fermarlo. Sentiva che era lui quella persona.
L'altro si avvicina al suo orecchio.
« Non essere così rigido... »
Gli tocca il lobo dell'orecchio con la lingua  e delle scariche di piacere attraversa il corpo del più piccolo.
« S-Sir… »
Avvicina le labbra, ritirando lentamente la lingua nella bocca, andando a succhiargli il piccolo lembo di carne, andandosi a mettere sopra di lui.
Come poteva non essere rigido in quell’istante di completo imbarazzo?! Che cosa stava facendo?! Era solo un divertimento, si?!
Gli porta una mano tra le gambe e lentamente glielo accarezza. Si poteva sentire subito la rigidità del suo membro.
« Ci penso io… »
Lo impugna, come se sapesse già fare tutto, come se volesse sentire la sua voce in una situazione particolare.
James si fidava cecamente.
Comincia ad ansima, mentre l’altro passa il pollice dalla base alla punta.
Una strana sensazione. Il petto gli sembra pesante e non vuole che smetta.
Stringe appena i denti sentendosi in estasi.
Nulla nella testa se non la sua mano che si muove con lentezza, senza tralasciare nessuna parte del sesso pulsante.
Sotto di lui, comincia a tremare mentre di nuovo passa il pollice per tutta la lunghezza.
Morde il labbro inferiore e allontana appena il bacino dalla sua mano, facendo così strofinare il sederino sul pacco dell’amico.
« Non ti serve molto, eh? »
Preme il bacino contro il sedere dell’altro per bloccarlo e riporta la mano sul glande, stuzzicando il buchetto d’uscita.
James arrossisce, sentendosi sempre più accaldato, come se stesse per bruciare.
« Ah… »
Un gemito leggero esce dalle sue labbra, irrigidendo i muscoli delle gambe e del bacino. Il respiro si era mozzato e non riusciva più a trattenersi.
Con un altro gridolino viene sporcandogli la mano e la coperta.
Sirius porta la mano piena di seme dell’altro vicino alle labbra di James.
« Lecca. »
Il ragazzo ubbidisce e lecca con piccole lappate il palmo.
Lo osserva e si aggiunge, leccando il seme e la linguetta del piccino, baciandolo con leggerezza.
Dopo quello che aveva fatto non si aspettava un gesto tanto dolce, specialmente da Sirius.
Il respiro torna normale ma il rossore resta.
Piano, James si accascia al letto, senza voltare il viso verso l’altro troppo imbarazzato.
« Hey, Piccolo… »
James scuote il capo, accovacciandosi su se stesso.
« Jammy, cos’hai? »
Chiede un po’ preoccupato stendendosi al suo fianco. Ecco. Ora preferiva andarsene molto lontano dall’altro.
I suoi gesti irrazionali e poco pensati lo portavano a sbagliare, o così credeva.
« P-perché? »
La voce gli trema. Aveva paura della risposta, ma allo stesso tempo era curioso. Come poterlo biasimare?
« Perché… Perché ti amo. »
Passa la mano sulla sua schiena e gli dona un leggero bacio sulla fronte.

  
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