Milano.
Una casa.
Una camera.
Jessica, una ragazza di 17 anni è sdraiata sul suo letto, ripensando a tutto ciò che ha passato. I suoi occhi verdi sono come il deserto, sono caldi e misteriosi, i suoi capelli sono castani e ondulati e le arrivano alle spalle circondandole il viso. E' alta, abbastanza in carne e al momento indossa un paio di jeans a una semplice maglietta. All'apparenza è una ragazza normale, ma come dice un proverbio l'apparenza inganna. Infatti Jessica si è sempre sentita diversa dalle sue compagne di classe, e questo l'ha sempre infastidita, ancora da quando era alle medie. Era solo una sua impressione, ma ora non più. Ora lo era davvero. Tutto iniziò due anni fa.
Jessica non aveva mai avuto delle amiche vere e questo la rendeva triste. Quindi decise di compiere il “primo passo” e chiedere ad una delle ragazze popolari del paese di uscire insieme a lei, tanto per fare un giro. La ragazza in questione si chiama Lorena. E' poco più alta di Jessica ed ha capelli riccioluti e occhi neri. Quando ricevette il messaggio di Jessica all'inizio fu un po' sorpresa ma poi accettò senza problemi, in fondo Jess non era poi così male. Durante la loro uscita Jessica raccontò a Lorena della sua situazione scolastica, raccontandole le sfuriate dei prof ed i litigi con i compagni, invitandola a fare lo stesso. Lorena era un po' titubante, ma poi si sciolse e tra le due si formò qualcosa, l'inizio di un'amicizia. Arrivata a casa Jess era felice come una pasqua e dopo aver fatto una doccia controllò sul suo social network preferito se qualcuno la aveva taggata in qualche foto o se le era arrivato un qualche messaggio. Un messaggio. Lo aprì e vide che era di Lorena, che la ringraziava per il bel pomeriggio passato e la invitava a chiamarla qualunque volta volesse uscire. Jess rispose che anche lei si era divertita e che l'avrebbe chiamata al più presto.

3 MESI DOPO
Lorena e Jessica erano ormai amiche, si sostenevano a vicenda e uscivano insieme per divertirsi. Una domenica sera Lorena invitò Jessica ad un party organizzato da lei stessa dove c'erano molti bei ragazzi e un sacco di alcolici. Jess non era il tipo di ragazza che beveva o trasgrediva le regole ma decidette per una sera di “abbandonare la vecchia lei e creare una nuova lei”. Fu l'errore più grave che avesse mai fatto. Infatti quella sera, dopo aver bevuto un bicchierino di troppo si risvegliò in camera della sua amica abbracciata ad un tipo a dorso nudo che dormiva profondamente. Jess balzò in piedi e lui si svegliò. Dopo averla osservata attentamente le disse: “ciao cara, sei stata fantastica ieri sera” e le sorrise, in attesa di un complimento. Lei lo guardò per un attimo perplessa ma poi capì tutto. Se quel babbeo non aveva preso adeguate precauzione lei avrebbe potuto passare guai molto seri! Preoccupatissima gli chiese: “hai usato il preservativo?” e lui ridendo le rispose “ma certo che l'ho usato, non sono mica scemo”. A queste parole lei si tranquillizzò, anche se il pensiero di essere stata a letto con un ragazzo che lei non conosceva le faceva un po' senso. Lui si presentò: “io sono Paolo, tu sei?”
“sono Jessica”
“bel nome, beh se ora mi vuoi scusare Jess devo andare e che ne dici di rifarlo qualche volta?”
“dico che ero ubriaca e che se fossi stata sobria non avrei mai fatto una cosa del genere, quindi sparisci dalla mia vista e non chiamarmi Jess, io per te sono Jessica”
“che peperino, tieni questo è il mio numero, chiamami qualche volta..”
Jessica rimase ferma nel punto in cui era da quando si era alzata dal letto e guardò Paolo uscire dalla stanza, tenendo in mano il foglietto che le aveva dato.