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Autore: JimmyHouse    04/03/2012    8 recensioni
Quando amore ed amore fraterno si scontrano! John/Sherlock
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Mycroft Holmes , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata con il capitolo finaleee! Non vi tedio con discorsi inutili, anche perché alla fine della storia ho scritto una specie di poema! xD

Il sorriso gentile, con una parvenza di falso, si volse verso il biondo.
-Volevo parlare con lei, dottore, se non le dispiace- spiegò con una flemma indicibile, prendendo posto dietro l’enorme scrivania.
-Ehm…sì…okay- annuì, riflettendo sui suoi non-programmi per quella notte. Infondo una chiacchierata l’avrebbe potuto distrarre.
Ehi, aspetta! Parleremo di Sherlock, col cavolo che mi distrarrò!
Manifestò questo pensiero improvviso con una smorfia, ma Mycroft era troppo impegnato a versargli del buon whisky per accorgersene.
Beviamo per dimenticare, va’!
-Vedo che si trova bene a vivere con mio fratello e…- mentre Mycroft continuava a sproloquiare su qualcosa di ignoto, John si accorse che il suo cervello si era perso per una qualche selva oscura.
Aveva smarrito la diritta via… ma di brutto!
Si rese contro che, invece di continuare a bere senza ritegno bicchieri colmi di alcol, avrebbe dovuto smettere di annuire senza motivo ed ascoltare seriamente.
Quanto tempo è passato?
-Non mi sta ascoltando, John- disse Mycroft, leggermente infastidito. Non riusciva a mascherare così bene i suoi sentimenti dopo tutti quei bicchieri.
In effetti doveva essere passato un bel po’, ma John non era riuscito a cogliere praticamente nulla dal discorso, se non qualche sporadico “lei e mio fratello” sparso qua e là.
Per farla breve erano entrambi in un bel casino. Probabilmente alzandosi le gambe non li avrebbero retti.
Ma Mycroft ci provò comunque, riuscendo miracolosamente a barcollare fino a John. Quest’ultimo, con i suoi riflessi da soldato, era saltato su come una molla.
-Tu vuoi rubarmi mio fratello- biascicò in quello che doveva essere un tono minaccioso. John confuso si grattò il capo e chiese, quasi scoppiando a ridere:
-Quale fratello?- gli sembrava di essere in un mondo di arcobaleni ed unicorni dagli occhi di ghiaccio.
Era piuttosto evidente, da un punto di vista esterno, che John aveva un’ubriacatura allegra, di quelle che ti fanno dimenticare pure il tuo nome, ma non come ci si diverte; mentre Mycroft aveva un’ubriacatura incazzosa.
-Ssssherlock- rispose l’altro guardandolo male ed appoggiandosi con le mani ad una sedia.
-Ooooh- sul viso di John si dipinse un’aria indecentemente ebete.
-Tu lo vuoi! Gli dici ssempre cosa fare, dovrei essere io!- esclamò ancora mentre il biondo si era seduto alla scrivania e disegnava cuoricini sgangherati sull’agenda di Mycroft.
-Tu non sei suo fratello!- continuò quell’altro, facendo sì che John scoppiasse finalmente a ridere.
E chi vuole esserlo?
In quel momento John si era rialzato e Mycroft che, nella sua confusione immensa, stava scambiando quella risata per una presa in giro, gli mollò un pugno dritto sul muso.
-Che c***o fai?- la voce soffocata di John che si teneva il naso sanguinante tra le dita fece sì che Mycroft si fermasse.
In effetti si fissava le nocche con aria assolutamente shockata.
-Perché vuoi rubarmi il posto di fratello maggiore?- chiese a voce bassa, mettendosi a sedere vicino ad un John confuso e dolorante.
-Non voglio essere suo fratello!!- rispose come fosse un’ovvietà.
Infondo per lui lo era.
-E allora perché gli dici sempre che fare?- il tono era meno aggressivo di qualche minuto prima, ma ancora non placato.
-Perché lo amo!- esclamò spontaneamente John, per poi accorgersi con la poca coscienza che gli era rimasta della sua dichiarazione.
Coooooosa?
Qualche campanello folle nel suo cervello lo stava fastidiosamente allertando.
Ma lui lo sapeva.
-Anche io naturalmente!- rispose quasi subito il moro. [“amare” nel senso inglese, in cui si dice “I love you” anche ai famigliari… nulla di incestuoso mie care!]
-Sì ma…- scosse la testa John- non si tratta di fratellanza! Io con lui non voglio giocare al fratello maggiore, ma al dottore… cioè, io sono il suo dottore… voglio dire… sono laureato in medicina…-
Mycroft sbatté con violenza le palpebre, non era nel pieno delle sue facoltà mentali. Oddio, era in uno stato di semi-incoscienza!
Eppure gli sembrava di capire che, forse, dare un pungo al ragazzo di fronte a lui non era stata una cosa troppo carina.
Anche perché sarebbe potuto diventare il ragazzo di suo fratello.
Oh, Signore.
Doveva mettere assolutamente in ordine i suoi pensieri e recuperare la lucidità.
Ricapitolando:
1. John non vuole essere il fratello maggiore di Sherlock.
2. Domani pioverà, mi dovrò portare appresso l’ombrello-da-pioggia
3. C’è la necessità di abbinare la cravatta all’ombrello-da-pioggia
4. Mhm… Sherlock potrebbe essere arrabbiato…
5. Bisogna far dimenticare a John ciò che è successo…

Beh, non sarà troppo complicato
Si disse fissando il biondo con faccia e mani macchiate di sangue che stava beatamente russando sulla sua moquette.
Come diavolo aveva fatto Mycroft, in tutta la sua immensa intelligenza, a mettersi a confronto con quel ragazzino?
Si sentì sciocco, ma quell’inutile sensazione svanì molto velocemente, come i postumi di quella bevuta.
Benedetti il patrimonio genetico degli Holmes! Ubriacarsi per quei super geni era sempre qualcosa di così breve.
Recuperate a pieno le sue facoltà mentali [Dio, quanto gli erano mancate!] tutto sembrò più facile, anzi, quasi divertente.
Lo spettro di quella vana gelosia andò sempre più affievolendosi, specie quando John in un eccesso di dolcezza aveva mormorato “Sherlock” nel sonno.
Dovrei invitarli a cena da mamma pensò Mycroft mentre si allacciava la cravatta blu, perfettamente in tinta con uno dei suoi ombrelli-da-pioggia.
Quella specie di intermezzo ormai ironico non l’aveva certo privato di suo fratello. Forse glien’aveva fatto guadagnare un altro.

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-Finalmente- la voce di Sherlock arrivò confusa alla mente del povero John. Gli sembrava di essere sott’acqua.
Aprì stancamente e con fatica gli occhi. Subito un bruciore lo fece rinunciare a quella fatica, mentre cominciava a cogliere le pulsazioni della sua testa e l’allucinante dolore che proveniva del naso.
-Coz…sbs…cosa...?- mugugnò John cercando di ricollegare il cervello alla sua bocca, anche se pareva un’impresa impossibile.
-Sei barcollato fino a casa con il naso in condizioni pessime- spiegò Sherlock senza esprimere nessuna emozione- dalla nube di alcol che ti circonda, poi, direi che hai bevuto abbastanza da non ricordare nulla.
Come sempre aveva ragione. John provò con tutte le sue forze a ricordare qualcosa, mentre spremeva le fin troppo doloranti meningi.
Sentì ad un tratto un qualcosa di fresco passargli tra i capelli.
Una mano.
La sua mano.
Una serie di brividi scosse dolcemente tutto il suo corpo.
-No- se ne uscì John con un sussurro.
La mano di Sherlock scomparve simultaneamente, lasciando John con una smorfia.
-Cosa?- chiese Sherlock altrettanto piano, quasi timoroso di conoscere la risposta.
-Qualcosa me lo ricordo- aprire gli occhi gli costò un’immensa fatica, che fu subito ripagata da quella visione.
Gli occhi di Sherlock ghiacciati nei suoi, con un evidente velo di preoccupazione.
Si aggiunse una leggera aria interrogativa.
-Credo di aver detto che ti amo.
L’espressione sorpresa di Sherlock non aveva prezzo. Ma John richiuse gli occhi con aria soddisfatta.
Era come essersi tolto un enorme macigno dal cuore e dalla mente.
E sentì la fresca mano tornare tra i suoi capelli.
Tutto aveva di nuovo un senso e la calma, accompagnata dal ticchettio della pioggia, sembrava finalmente regnare al 221b Baker Street.

Fine, mie care signore! Sì, do sempre per scontato che il pubblico sia solo femminile e vorrei scusarmi, se tra l’immensa folla ci fosse qualche uomo! Quindi, questa è la fine signore e signori!
So che non è un finale col bacio, però mi sembrava altamente forzato, specie per i nostri due protagonisti, infondo hanno tutto il resto della vita per sbaciucchiarsi! xD
Aspetto con ansia i vostri commenti, specie quello di Ciulla.
Non so se dalle mie altre note era chiaro, ma lei mi ha dato un abbozzo di trama [Mycroft dà un pugno a John perché è geloso, happy ending tra John e Sherlock]! Gliel’ho chiesto io, per sdebitarmi, siccome lei è stata carinissima ad aggiungere due capitoli alla sua storia “Una tomba, una rosa, un biglietto”
Ringrazio tutte le dolci anime che hanno recensito o stanno per farlo [bazooka puntato contro] e chi ha messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate!
Ora mi ritiro, perché altrimenti il discorso finale risulterà essere più lungo della fic stessa! xD
  
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