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Autore: Ca_mu    04/03/2012    2 recensioni
La protagonista di questa storia si chiama Susanna;è una ragazza di ventitre anni,sovrappeso.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La protagonista di questa storia si chiama Susanna; è una ragazza di ventitre anni,sovrappeso.
Susanna è creativa.. fantasiosa e allo stesso tempo fragile.
Ama l'arancione; è il suo colore preferito ma è appariscente da indossare, e con quei chili di troppo lei crede,anzi è fermamente convinta, di sembrare ridicola.
Inoltre ha paura del vuoto ed è aracnofobica.
Sua madre Antonia lavora in banca e non ha mai avuto tempo neanche per ascoltarla o semplicemente salutarla alla mattina con un caldo: "Buon giorno".
Antonia ha la sensibilità di una pietra e l'umanità di una donna troppo stanca... in attesa.
Suo padre è un celebre uomo d'affari, professionalmente realizzato.
La sua ambizione era quella di arrivare in alto: ebbene, c'è riuscito.
Susanna invece non ha particolari progetti per il futuro, o almeno non ha ambizioni come quelle di suo padre.
Ha solo una grande passione: cucinare.
Secondo i suoi genitori non ha chance di fare qualcosa nella sua vita; è ancora una teenager troppo ingenua, troppo presa dal mondo delle favole per pensare a qualcosa
di veramente concreto e costruttivo.
Susanna è un caso anomalo.
Susanna è diversa.
Il mondo però è cieco.
Questo è quello che lei pensa davvero; che  le persone  hanno perso la voglia di vivere... di amare qualcuno oltre se stessi.
 Pensa di essere tra i pochi in grado ancora di sognare.. di vedere qualcosa di diverso in un mondo che ha perso la percezione del gioco; il sogno di volare.
L'unica via d'uscita da un'esistenza  insapore è quella legata alla gastronomia.
In particolare lei ama creare nuove combinazioni di sapori diversi fra loro,ma che si sposano benissimo assieme.
Questa passione della cucina nasce per Susanna da quando era piccola; suo nonno Emanuele era l'unico che sembrava avere considerazione,tempo e voglia per la nipote.
E le aveva detto una volta che nella vita bisogna andare alla ricerca di sè stessi e contemporaneamente della passione.
Le aveva insegnato e trasmesso quella famelica gioia nel fare qualcosa di diverso, che la facesse sentire viva;che le piacesse davvero.
Susanna così mentre impastava,sfornava... creava nuove ricette, sentiva affiorare dentro di sè quella sensazione... quella gratificazione tanto amata.
Così in un certo senso attraverso quei piccoli gesti,riprendeva le redini della sua personalità e delle sue emozioni.
Morto il nonno pasticcere,l'unica persona che forse aveva mai amato, lei non aveva avuto altro modo per dar voce al proprio dolore,se non sfogandosi sul cibo; in
particolare sul cioccolato.
Dall'età di undici anni così aveva scaricato  la propria frustrazione... rabbia... solitudine, su tutto ciò che si potesse definire commestibile.
Edibile.
Masticabile.
Ora però dopo tanto tempo doveva fare qualcosa; era arrivato il momento di agire.
 Aspettava una svolta nella sua vita, voleva cambiare pagina..ricominciare da zero e come  piatto forte: dimagrire.
Voleva svelare a sua madre quanto la avesse resa insicura di sè con quel suo atteggiamento freddo e distaccato.. contrariato in ogni sua espressione.
Voleva comprarsi una casa e andare a vivere da sola.
Trovarsi un compagno di viaggio.
Aprire una pasticceria sua...
Inoltre avrebbe voluto avere il coraggio di dire ad  Antonia stessa che suo marito la tradiva, che il suo matrimonio era fallito.
La vita non era una favola ma lei non voleva perdere la speranza di credere nel futuro.
Dopo tutte queste elucubrazioni si scruta un'ultima volta allo specchio, prende la sua borsa,lascia la lettera scritta in bella grafia sul tavolo affinchè i suoi la
trovino.
Ha cominciato pian piano a spargere le prime briciole dietro di sè per non perdere il cammino.
Poi sì incammina verso la fermata dell'autobus.
Sta andando a fare un colloquio in una pasticceria non tanto distante.
Oggi ha diverse commissioni da fare, tra cui cercare una casa in affitto.
Susanna non ha ambizioni faraoniche per il suo futuro, questo è vero ...
Non è il genere di persona che ama sognare a occhi aperti, è semplicemente  qualcuno di ottimista.
Qualcuno che presto affronterà a testa alta le proprie difficoltà e lotterà per far valere la sua voce; i suoi colori in una realtà priva di creatività.
Magari non viaggerà mai nè mai vedrà la propria faccia comparire in televisione o sulle pagine dei giornali, ma troverà il suo piccolo posto nel mondo.
Si realizzerà.
Farà ciò che le piace... che la fa star bene,che la diverte: cucinare.
E come portata principale:  vivrà la sua vita.
  
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