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Autore: Cimb904    04/03/2012    3 recensioni
Mentre Finn era impegnato a riempirle le orecchie con migliaia di parole riguardo il suo ruolo fondamentale nella squadra di football, Rachel non potè fare a meno di notare un gruppo di ragazzi che stava entrando in mensa solo in quel momento…
“Chi sono quelli?”
Chiese sovrappensiero, interrompendo gli sproloqui del giovane. Finn puntò gli occhi nella stessa direzione della ragazza e si accorse del gruppetto.
“E’ la famiglia Schuester al completo.. Sono dei ragazzi che sono stato adottati da due coniugi che a quanto pare non possono avere figli, ma non portano lo stesso cognome del padre adottivo, in quanto erano già grandi all’adozione…”
“E lei? Lei chi è…”
Rachel teneva gli occhi puntati sulla figura di una ragazza incredibilmente bella, forse più di tutti gli altri della sua famiglia… I suoi lineamenti erano estremamente delicati e leggiadri, il suo viso sembrava fatto di porcellana e i suoi occhi l’avevano totalmente lasciata senza fiato… Aveva un’espressione intensa che si manifestava attraverso il colore castano delle sue iridi… La giovane aveva smesso di respirare nel momento esatto in cui l’aveva vista, incantandosi ad osservare i movimenti leggiadri dei suoi corti capelli biondi e la grazia con cui camminava verso il tavolo della sua famiglia…
Rachel era incantata… E, quasi come sapesse di essere osservata, la bionda si voltò per un secondo nella sua direzione, permettendo ai loro sguardi di incrociarsi…
“Quella? E’ Quinn Fabray…”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Interrompiamo il programma per annunciare l’ennesima sparizione avvenuta nella zona di Seattle. Si tratta stavolta di un diciassettenne, il giovane Rory Flanagan, avvistato per l’ultima volta nei pressi della periferia. Con la sua scomparsa sono ormai dodici i ragazzi spariti misteriosamente nelle ultime settimane nella stessa zona. Cosa sta succedendo? Che questi eventi siano tutti collegati tra loro? Dal notiziario delle 20.00 è tutto, linea allo studio.

Quinn spense il televisore è incrociò le braccia al petto.
“E’ il vampiro che vuole la lupa, Sebastian..”
William si portò due dita sotto il mento, assumendo una posizione pensierosa, mentre Emma, sua moglie, lo osservava preoccupata. Sam e Mike erano dall’altro lato della stanza e fissavano Brittany con uno sguardo serio stampato sul viso, mentre Kurt si limitava a guardare fuori dalla finestra.
“Non è noi che vogliono… Vogliono quella lupa, l’hai detto anche tu. Diamogliela e basta!”
Brittany mantenne sorprendentemente un’espressione tranquilla, mentre stava seduta comodamente sul divano. Nonostante Quinn potesse leggere la sua mente, i suoi pensieri erano così ingarbugliati che fu impossibile seguirli.
“Kurt.. I vampiri attaccheranno Forks e se riusciranno a far fuori tutti i lupi, distruggeranno la città.. Dobbiamo intervenire..”
“Sono più di venti.. Come faremo?” Sam si morse leggermente il labbro inferiore.
“Sono neonati… Io sono esperto nel cacciare i neonati.. E poi non si aspettano di vedere anche noi, il loro obiettivo sono i lupi.. E sono più che certo che Mercedes e gli altri ci daranno una mano…”
Quinn annuì convinta alle parole del biondo mentre Kurt sospirava.
“Non abbiamo niente da spartire con quegli indigeni!” All’improvviso Brittany parlò, mantenendo però un tono di voce molto rilassato.
“Sebastian li vuole istruire, attaccheranno tra tre mesi…” Quinn strinse il bordo del tavolo tra le dita, frantumandolo .
“Digli anche il resto Brittany.” Le due bionde si osservarono per un secondo prima che quella con gli occhi azzurri continuasse il suo discorso.
“Sue ha preso una decisione. Tre Volturi verranno qui, ma non interverranno..”
Will incrociò le braccia al petto, pensieroso, mentre Emma gli posava dolcemente una mano sulla spalla…
“Immaginavo avrebbero fatto così…” Mike si avvicinò a Brittany, accarezzandole piano i capelli, prima di porre al resto della famiglia la fatidica domanda.
“Cosa facciamo allora?” Will guardò prima Emma e poi Quinn…
“Dobbiamo parlare con il branco… E combatteremo.”


*******

Volterra era una piccola cittadina toscana in provincia di Pisa ed è uno dei luoghi cruciali per la storia dei freddi, in quanto sede dei Volturi, la famiglia di vampiri più antica e potente del mondo, l'unica in grado di regolamentare il comportamento del resto della specie.
I Volturi capostipiti erano in tre e, attorno a loro, stava un esercito di potentissimi sudditi, scelti accuratamente per le loro caratteristiche e i loro poteri particolari. Il primo dei tre governanti era anche la persona che prendeva tutte le decisioni e sotto le cui mani passavano tutti gli affari importanti, ovvero Susan Aro Sylvester, dotata del potere di leggere il pensiero ma in modo diverso rispetto a Quinn Fabray. Infatti Sue, toccando una persona, poteva vedere tutti i pensieri che essa aveva avuto durante la sua vita.. Il secondo vampiro in comando era Teresa Caius Delmonico, chiamata semplicemente Terri e infine, c’era Sandy Marcus Rayerson.
“Signora Sue…”
Uno dei sudditi si inginocchiò davanti ai tre troni dei vampiri millenari.
“Parla pure…”
“C’è una situazione incontrollata in America, nei pressi di Seattle… In poche settimane sono venuti fuori troppi neonati per passare inosservati…”
“Capisco… Se non sbaglio quello è il territorio degli Schuester… Bene, bene..”
“Cosa dobbiamo fare somma signora?” La vampira bionda sorrise in modo abbastanza sadico e si voltò per osservare gli altri due Volturi i quali, in modo rispettoso, aspettavano la sua decisione.
“Sarà meglio mandare qualcuno a controllare la situazione… Canarino, Becky, bambolina… Andate voi tre e portate i miei saluti a William Schuester…”


*******

“Vai da qualche parte Santana?”
Il branco era piazzato davanti casa Lopez mentre la ragazza stava uscendo per andare da Brittany. Tutti avevano uno sguardo abbastanza arrabbiato e duro, ma restarono fermi mentre Puck parlava.
“Esco Noah, non mi pare siano affari tuoi dove vado.” Fece per andarsene, ma la voce dell’alfa la bloccò.
“Santana! Ti abbiamo seguita ieri.”
La ragazza si immobilizzò, deglutendo leggermente.
“Te la fai con una vampira? Ti sei bevuta il cervello!? Non ti è bastata l’esperienza di Sebastian? Vuoi sbatterci il muso di nuovo?”
La mora strinse i pugni, arrabbiata.
“Tu non sai un cazzo Puckerman!” Il branco la circondò, per impedirle di scappare.
“Ti vieto di rivederla.” Lo spirito da lupa di Santana si sentì sopprimere dalla voce del capobranco, tuttavia in lei c’era qualcosa di più forte… Qualcosa che la spingeva a ribellarsi..
“N-non…” Chiuse gli occhi mentre si sentiva soffocare da quelli che dovevano essere i suoi fratelli per la vita.. Joe, Dave, Matt e Noah la osservavano con espressione seria e allo stesso tempo preoccupata.
“Lo stiamo facendo per te San… Una succhia sangue non potrà mai darti amore…” Strinse i pugni e crollò in ginocchio a terra mentre la sua testa lottava contro gli ordini del maschio alfa…
“Non farmi questo Noah…” Puck strinse i denti e voltò la testa di lato, dispiaciuto per lo stato in cui si trovava la sua migliore amica…
“Dobbiamo eliminare Sebastian… Deve essere solo questo il tuo pensiero…” I ragazzi le lasciarono spazio, permettendole di rialzarsi e Santana si rivolse ancora direttamente a Puck.
“Tu però ogni giorno torni a casa dalla tua Lauren… Non mi pare che Sebastian sia il tuo unico pensiero…”
“Lauren è il mio imprinting! E nessuno ti sta vietando di amare…” La ragazza ringhiò selvaggiamente.
“Voi me lo state impedendo!”
“E’ un vampiro Santana! Non farti abbindolare dalle sue chiacchiere! Anche se ti ha salvata da Sebastian l’hanno scorso, sicuramente l’avrà fatto per farti provare questo senso di gratitudine verso di lei! Per tenerti nella sua rete!” Non sapeva che l’amica non fosse a conoscenza di questo fatto, quindi lei gli rivolse un’espressione alquanto stupita…
“Mi ha… salvata…” Il branco si irrigidì.
“Non lo sapevi?” Chiese Karofsky, voltandosi per guardare gli altri compagni, i quali erano stupiti quanto lui…
“Non ti ha detto che ti ha tolto lei il veleno di Sebastian l’anno scorso?” Senza dire una parola e contrastando mentalmente gli ordini del maschio alfa, Santana si trasformò in lupa e iniziò a correre attraverso la foresta. Non le importava ormai che gli altri potessero leggere la sua mente, anzi lo preferiva, così forse si sarebbero resi conto di quanto dolce fosse Brittany… La cosa che voleva realmente era incontrarla e farsi spiegare cosa fosse accaduto davvero lo scorso anno, la notte in cui Sebastian l’aveva morsa…
Non ci fu bisogno di avvertenza o altro, le bastò andare nella loro radura e ululare con sofferenza per permettere a Brittany di raggiungerla. Per un momento, Santana sembrò non riconoscerla, in quanto sul suo viso sempre dolce era dipinta un’espressione leggermente più seria… La grande lupa nera si accucciò, abbassando gli occhi. Non era stata una buona idea andare lì trasformata, ma si era fatta assalire dalla rabbia verso il suo branco e dalla fame di sapere cosa era successo davvero… E la vampira lo capì.. Tanto che si avvicinò alla Quileute e le accarezzò lentamente le orecchie, facendola rilassare.
“Anche l’anno scorso ti ho trovata a dormire nella foresta… Però avevi tanto sangue intorno e stavi tanto tanto male perché un vampiro cattivo ti aveva morsa…” Pronunciò quelle parole con tono sofferente, quasi come se il ricordo della lupa in fin di vita la facesse soffrire…
“Avevi tanto veleno in corpo… Così ho appoggiato le labbra sul tuo collo e ho tirato via tutto il possibile… Un po’ ne è rimasto, è per questo che hai un odore buono rispetto agli altri…” Sorrise, più tranquilla e neanche per un secondo smise di accarezzarla o di specchiarsi nei suoi occhi grandi e carichi di dolcezza.
“Dopo averti tolto il veleno ti ho portata ai confini della riserva perché i tuoi amici erano tanto preoccupati per te e anche se puzzano non mi piace vederli tristi!” La bionda scosse la testa prima di tornare a puntare i suoi occhi azzurri in quelli neri della lupa.
“E ora sono felice che stai bene… Così possiamo giocare insieme e puoi raccontarmi le storie antiche!”


*******

Quando Rachel andò a scuola quella mattina era felice del fatto che, per una volta, ci fosse il sole. Dovette ammettere a se stessa che le era mancato davvero molto e che ormai iniziava a stancarsi della pioggia. Quando arrivò a lezione, tuttavia, si ricredette. Quella che sembrava essere iniziata come una bellissima giornata aveva preso una brutta piega: il tavolo degli Schuester era vuoto.
Rachel passò tutta la lezione di biologia a chiedersi il motivo dell’assenza di Quinn e, nonostante si scervellasse, non riuscì a trovare una risposta plausibile, finchè non si accorse di un raggio di sole che illuminava parte del loro banco e, allora, tutto ebbe un senso. A Forks il sole era raro e proprio per questo era l’ambiente adatto per permettere ai vampiri di uscire di giorno e, quando se ne rese conto, Rachel capì che era la cosa più normale che quando il sole si faceva vedere, loro sparivano. Sorrise leggermente, fiera di quell’ulteriore prova della sua teoria e uscì di scuola pronta ad andare a casa, quando, al limitare della foresta, nascosta tra le ombre dei fitti alberi, notò una sagoma ormai molto familiare. Lasciando perdere il pensiero di tornare a casa, iniziò a camminare verso la foresta e, solo quando anche la sua figura sparì tra gli alberi, Quinn si fece vedere.
“Mi hai lasciata sola oggi…” La mora parlò tranquilla, camminando verso l’interno della foresta, seguita dalla bionda…
“No, non è vero…” Rachel sorrise e si fermò.
“Quanti anni hai?” Si fece seria e guardò dritta davanti a se, mentre la bionda stava dietro di lei, osservandola e chiedendosi che intenzioni avesse.
“Diciassette” La sua voce era candida e vellutata e sembrava incastrarsi perfettamente con la natura circostante… La mora prese un bel respiro e si preparò alla prossima domanda.
“Da quando tempo hai diciassette anni?”
“Da un po’…” La bionda era decisa ad essere totalmente sincera e Rachel si stava giocando tutte le sue carte.
“So cosa sei.. La tua pelle è bianca e freddissima.. Sei forte e veloce e non esci alla luce del sole… Io lo so cosa sei…”
“Dillo allora…”
“Sei.. un vampiro…” Quinn che si trovava a distanza da lei, in un secondo fu davanti ai suoi occhi.
“Hai paura?”  La mora osservò i suoi occhi color smeraldo, che sembravano ardere come un fuoco vivo. Ne restò incanta come ogni volta…
“No…”
“Non dire sciocchezze!” La bionda sembrò arrabbiarsi “Sono un vampiro! Mi nutro di sangue… Io sono un’assassina… Io avevo sete del tuo sangue! Potrei ucciderti adesso, su due piedi! Hai paura?” La osservò ancora, con ardore, mentre Rachel continuava a tenere gli occhi incatenati ai suoi, incantata…
“Ho solo paura di perderti…” E la cosa che terrorizzò Quinn fu che la mora era totalmente sincera… Esasperata da ciò la prese per un braccio e se la caricò sulle spalle, iniziando a correre per la foresta. Rachel sentiva un vuoto allo stomaco, come se stesse andando sulle montagne russe, tanto che fu costretta a chiudere gli occhi e a stringersi ancora di più a lei.. Quando la bionda la mise giu, ebbe bisogno di aggrapparsi ad un albero per non cadere.
“Q-quinn…”
“Devi vedermi alla luce del sole…” Tenendosi lo stomaco, Rachel alzò gli occhi giusto in tempo per osservare lo spettacolo più bello che avesse mai visto in vita sua.. Quinn Fabray si era levata la maglietta, restando solo con una canottiera color panna che le fasciava il corpo dolcemente, mentre la sua pelle, nei tratti in cui era nuda, brillava e rifletteva la luce come il più meraviglioso dei cristalli, facendo sembrare la bionda ancora più bella e preziosa. Era incredibile, Rachel aveva smesso di respirare…
“S-sei bellissima…”
“E’ la pelle di un’assassina! Potrei ucciderti…”
“Non mi faresti mai del male…” Quinn osservò i suoi occhi e capì che era vero, che non le avrebbe mai fatto del male davvero. La mora si avvicinò leggermente a lei e allungò una mano per sfiorarle il viso.. Quando finalmente le sue dita sfiorarono quella pelle fredda e perfetta, tutto sembrò sciogliersi e la bionda sospirò.
“Così il leone si innamorò dell’agnello…”
“Che agnello stupido…”
“Che leone pazzo e masochista…” Si sorrisero, dolcemente, e passarono il pomeriggio insieme, alla luce del sole. Stettero stese sull’erba a guardarsi e a parlare, permettendo alle loro mani di stare in contatto tra loro e alle loro pelli di scambiarsi calore.

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Angolo della matta:
Ho veramente poco tempo, non ho neanche dato un'ultima revisione al capitolo, quindi se ci sono errori o altro non ci badate troppo. Allora oggi ho introdotto i Volturi :D Quinn è uscita allo scoperto, Brittany anche... E i prossimi capitoli saranno un misto di avventura e romanticheria xD Grazie a tutti coloro che seguono la storia e in particolare grazie a chi commenta xD E grazie ad evelyn_cla che sembra ragionare al mio stesso modo visto che molte macchinazioni che pensa sono le stesse che la mia mente partorirà xD E non anticipo nulla! :S grazie a tutti, un bacione :)
Crim
   
 
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