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Autore: Life Lover    04/03/2012    1 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Won’t stop until I’ll get you.
Aeroporto di Linate, Milano.
Non ero una grande fan degli aerei anzi, a dirla tutta, era completamente terrorizzata da quei velivoli.
Avevo proposto alla mia migliore amica/compagna di viaggio di tornare a casa in treno, ma la sua risposta era stata una risata fragorosa.
In effetti il tragitto Milano - Londra era parecchio lungo in treno, ma mi sembrava un’idea carina. Non so per quale starno motivo mi ricordava quei vecchi treni a carbone che producevano un fumo nero e denso.
Ebbene sì, vivo a Londra.
Io, Summer, sono nata in Italia e lì ho vissuto tutta la mia infanzia, ma all’età di dieci anni mia madre decise che io meritavo un’ educazione impeccabile e quindi mi spedì in un collegio in Inghilterra, a Londra.
Oramai vivo in Inghilterra da sette anni e lì ho vissuto le esperienze più importanti della mia vita e conosciuto delle persone fantastiche. Se potessi cambiare la mia nazionalità, la cambierei in inglese.
Io e la mia migliore amica Shelley ci trovavamo a Milano perché avevamo passato gli ultimi giorni d’estate a casa dei miei genitori.
Non era stata una visita che definirei propriamente divertente. I miei genitori non erano molto loquaci, o per lo meno, non con me.
Amavano parlare di investimenti, di acquistare e di soldi. Tutto ciò che non amavo io.
Volevo bene a miei genitori, ma certe volte li vedevo un po’ come degli estranei. Negli ultimi sette anni li avevo visti, sì e no, una ventina di volte.
I passeggeri del volo z135 sono pregati di imbarcarsi. Il decollo avverrà alle ore 08.30. Ripeto..’
La voce stridula della hostess dell’altoparlante interruppe i miei pensieri sulla decina di giorni passati in Italia.
Io e Shelley prendemmo i nostri bagagli a mano e ci dirigemmo verso la porta d’imbarco dell’aereo.
Sapevamo già sarebbe stato un viaggio tranquillo, senza nessuno ci avrebbe disturbato.
L’aereo era poco più che vuoto, c’era talmente poca gente che le hostess cercarono persino di riassumere le norme di sicurezza.
Entrambe ci prendemmo due o tre sedili per sdraiarci e cercare di riposare un po’.
Non è che non avessimo voglia di parlarci, vivevamo insieme, potevamo parlarci quando più ne avevamo voglia.
Mi misi le cuffiette e sulle note di I’m gonna find another you di John Mayer, mi addormentai.
Fui svegliata da un bisbiglio. Shelley.
‘ Summer, Summer’
‘Dimmi, sono sveglia’
Lei mi indicò due ragazzi che si erano seduti affianco a noi.
Ero ancora in una fase di trance in cui non riuscivo bene a distinguere le forme ed i colori. Sgranai gli occhi e realizzai che i due ragazzi che ci stavano seduti di fianco erano forse due dei ragazzi più carini che avessimo mai visto.
Dormivano entrambi.
Il ragazzo che era seduto a qualche posto di distanza dal mio era moro, con dei capelli ricci adorabili ed un viso angelico. L’altro ragazzo, più vicino a Shelley, era biondo e con una faccia simpatica.
Notai altri tre ragazzi poco più avanti. Capii che dovevano essere amici dal fatto che tutti e cinque indossavano qualcosa di rosso, chi un paio di pantaloni, chi una t-shirt, chi una giacca. Evidentemente era il loro modo di vestirsi. Adorabile.
Cercai di ricompormi senza fare troppo rumore, ma il mio tentativo fallì miseramente. Il ragazzo riccio aprì gli occhi.
Scusami, non era mia intenzione svegliarti.’ Tentai di scusarmi.
‘No, figurati. Ho dormito anche abbastanza. Scusami tu per non averti nemmeno chiesto se i posti fossero liberi, ma stavi dormendo e non volevo svegliarti.’
‘Figurati, non c’è alcun problema.’ ‘ Problema? Averne di problemi così tutti i giorni!’ Pensai maliziosamente.
Lui si avvicinò a me di un posto. E mi chiese ‘John è il tuo ragazzo?’
‘ John? Chi sarebbe John?’
‘ Non lo so. Continuavi a nominarlo nel sonno.’
Scoppiai in una risata.
‘John Mayer. Stavo ascoltando lui mentre mi sono addormentata.’ Rise anche lui della mia goffaggine.
‘ Quindi ti piace John Mayer?’
‘Non è che mi piace, io lo amo alla follia.’
‘E se ti dicessi che Free fallin è la mia canzone preferita?’
‘Ti risponderei che hai fatto una scelta eccellente.’
‘Beh, grazie. Oltre ad essere una fan sfegatata di John Mayer hai anche un nome?’
Quella domanda mi mandò in panico. Voleva sapere il mio nome? Non era possibile.
‘Summer. Mi chiamo Summer.’
‘Piacere Summer. Io sono Harry.’
Piacere mio.’
Mentre tutto ciò stava avvenendo, vedevo Shelley lanciarmi degli sguardi come per dire tu mi devi raccontare tutto, ma proprio tutto.
Harry se ne accorse.
Spero che quella ragazza che ti sta fulminando con lo sguardo sia tua amica’
‘Sì, lei è Shelley. Viviamo assieme.’
‘Ah,ok.’
‘Tu,invece? Sei con quegli altri quattro ragazzi?’
‘ Sì. Da cosa l’hai capito?’
‘Beh.. diciamo che il colore rosso mi ha aiutato molto.’
‘AHAH, è una fissa di Louis, il ragazzo con la maglia a righe.’
‘ Siete molto carini vestiti tutti uguali.’
‘Grazie. Anche tu sei molto carina, anche con i capelli un po’ scompigliati.’
Presi dalla mia borsa il mio mini-specchietto e mi guardai.
‘Io ho parlato con te con questi capelli per tutto questo tempo?Dirmelo no, eh?’
‘Ti trovavo molto carina con quei capelli. AHAH’
‘ Che stronzo!’
‘Ma come? Io ti faccio un complimento e tu mi tratti così?’
‘Beh, grazie.’
Non avevo mai flirtato così con un ragazzo.
‘Si informano i gentili passeggeri che il decollo sta avendo luogo, si pregano quindi i passeggeri di spegnere tutti gli apparecchi elettronici che potrebbero causare problemi con l’atterraggio.’
Per la seconda volta nella giornata l’altoparlante aveva interrotto i miei pensieri.
A quanto sembra dobbiamo andare.’
‘Si, a quanto sembra.’ Feci eco io.
è stato un piacere conoscerti Summer.’ E se ne andò stampandomi un bacio sulla guancia senza neanche darmi il tempo di replicare.
Rimasi come paralizzata.
Lo vidi scendere dall’aereo insieme ai suoi quattro amici.
Una hostess mi si avvicinò e in maniera molto scocciata mi diede un bigliettino, senza spiaccicare parola.
Lo aprii e lo lessi: 555-9872questo è il mio numero in caso ti venga voglia di chiamarmi. Sono sicuro che ci rincontreremo prima di quanto tu possa pensare. Harry. Xx’
Misi il biglietto in tasca.
Cosa avrei dovuto fare IO? Chiamarlo?
 

 
Eccomi. Questa è la mia prima fan fiction sugli One Direction, spero vi piaccia e che non la troviate troppo scontata.
Questo è solo il primo capitolo di una lunga serie.
In caso vi abbia incuriosito almeno un po’, beh.. continuate a leggere.
Posterò mediamente una volta alla settimana quindi stay tuned (?)
Grazie mille in anticipo. Xx :) 
  
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