Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: historygirl93    04/03/2012    4 recensioni
"-No! No, no e ancora no. Non insistere Mei!- continuava a ripetere Vietnam.
-Andiamo Kim, è solo una festa di Carnevale da Italia, che male ti può fare?- le chiese Taiwan. Quand'era andata a casa dell'amica ad avvisarla della festa non si aspettava certo salti di gioia, ma neanche il rifiuto assoluto a partecipare."
Una festa di Carnevale che Vietnam ricorderà per sempre.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Vietnam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Star Pairing: AmeViet'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

-TU!- esclamò Kim.

Come aveva fatto a non riconoscerlo prima?

Il colore dei capelli, quello degli occhi, la voce.

Davanti alla ragazza c'era America.

Lui non era affatto stupito di trovarsi davanti la vietnamita, anzi. A giudicare dal sorriso che gli illuminava il volto, sembrava felice come un bambino che apriva un regalo la mattina di Natale e trovava il giocattolo che desiderava.

-Kim! Sapevo che eri tu, ti ho riconosciuto subito, sai? Ancora una volta, l'eroe ha vin...-

-Che cosa vuoi da me?- gli chiese bruscamente lei. Non bastava trovarselo davanti all'improvviso, aveva anche iniziato a parlare in quel suo modo così egocentrico, che non riusciva a sopportare.

Alfred si portò una mano ai capelli, spettinandoli in modo che tornassero al solito taglio con il ciuffo che gli cadeva sulla fronte: -Voglio solo passare una bella serata con te. Insomma, non abbiamo più parlato dopo San Valentino e..- si interruppe, arrossendo leggermente.

Vietnam si sentì in colpa per averlo attaccato in quel modo, lui le rivolgeva solo pensieri gentili e veniva ricompensato con risposte sgarbate e remate.

Ma cosa ci poteva fare? Lui l'aveva bombardata per ben dieci anni, lei era riuscita a liberarsi delle sue truppe solo continuando incessantemente a lottare.

Se quell'occidentale non si fosse impicciato nella sua guerra, forse adesso non lo odierebbe.

Ma davvero lo odiava? Prima di quella sera avrebbe risposto di sì, ma in quel momento, su quel balcone che dava sulla laguna veneziana, si sentiva diversa.

Possibile che bastassero pochi balli per cambiare idea su una persona?

Alzò gli occhi, tenuti bassi fino a quell'istante, incontrando quelli dell'americano.

America prese quello sguardo come un invito ad andare avanti con il suo discorso:- Vedi Kim, c'è una cosa che volevo dirti a San Valentino, ma tu sei stata così veloce a darmi il remo in testa che non ce l'ho fatta.

"Bravo scemo, dalle la colpa per non averglielo detto. Poi non stupirti se ti manda al diavolo, stupido che non sei altro” pensò Alfred accorgendosi della frase poco gentile.

-Ecco, io mi sono...- e arrossì. “Perchè arrossisci? Sei l'eroe, devi essere diretto con lei!” -Mi sono innamorato di te!-

Vietnam rimase di sasso al sentire quella dichiarazione d'amore così diretta, non se l'aspettava proprio. Sapeva che America aveva una cotta per lei, ma non pensava che gliel'avrebbe detto per davvero.

-Com'è possibile?- domandò, rivolgendogli il quesito che l'assillava da mesi.

-È successo durante un meeting con Russia, quando eri appena finita sotto il suo controllo. Ti ho vista ed è stato praticamente un colpo di fulmine.- spiegò lui.

Kim si ricordava bene di quel meeting, erano presenti tutte le Nazioni che erano alleate con i due avversari della Guerra Fredda. Appena aveva visto Alfred, le era venuta una fitta improvvisa alla bocca dello stomaco, e l'aveva attribuita all'antipatia istantanea. E allora perchè quella stessa morsa tornava in quel momento?

-In quel momento ho giurato che ti avrei salvato dal comunista, l'unica cosa che volevo era vederti lontana da lui...e vicino a me.- continuò America, avvicinandosi alla ragazza.

Facendo quel giuramento si era sentito uguale ad un principe delle fiabe, come in quelle che gli leggeva Inghilterra quand'era piccolo.

Perchè un principe ha sempre una principessa da salvare dal mostro cattivo, no?

-E non hai pensato che a me andasse bene quella situazione?- chiese Vietnam, facendo un passo indietro per allontanarlo da lei.

-No, io...-

-Ti rendi conto di quello che hai detto? Dici di amarmi, eppure non hai esitato a uccidere la mia gente, a farmi soffrire.- la voce era incrinata dal pianto e dalla rabbia; quella situazione le sembrava impossibile.

Le avevano sempre detto che l'amore risolveva i conflitti, non che li creava.

Si girò ed iniziò ad allontanarsi, ma Alfred la raggiunse e l'abbracciò da dietro: -Mi sono pentito tantissimo di quella guerra. Non volevo farti soffrire, ma mi sono lasciato convincere dai miei capi, dicevano che era un modo per combattere Russia. Te lo giuro, l'unica cosa che importava per me eri tu! Ho continuato ad aspettarti ed amarti per tutto questo tempo.

Dentro Kim fu come se tutto cambiasse. Quelle parole, insieme alle gentilezze di Alfred, trasformarono quanto restava del rancore nei confronti dell'americano in qualcosa di completamente diverso.

Altro che desiderio di non vederlo e non averlo accanto a sé, era solo timidezza!

Quell'abbraccio, che il ragazzo aveva fatto per timore di lasciarla andare e perderla, era rassicurante e protettivo, la faceva sentire bene.

Lo capì solo in quel momento, l'antipatia a prima vista non esiste, ma l'amore sì.

-Mi dispiace per quello che ti ho detto.- disse Vietnam, rigirandosi e appoggiando la testa contro il petto del ragazzo. -L'ho capito solo ora, ma anch'io mi sono innamorata di te.

Alzò la testa, incrociando il suo sguardo con quello di America.

Il celeste del cielo si perse nell'oro del sole.

Il nero delle ali corvine si accostarono al biondo del grano.

Due cuori, che fino a quel momento si consideravano troppo lontani l'uno dall'altro, scoprirono di essere sempre stati vicini.

Le labbra si unirono per suggellare un'amore che aveva saputo superare rancori e differenze; tutto quello che c'era stato prima non aveva più importanza.

Sarebbe stato un “per sempre felici e contenti”? Non lo sapevano, ma avevano entrambi una gran voglia di scoprirlo insieme.

 

Note dell'Autrice:

non so voi, ma scrivendo questo pezzo mi sono commossa un sacco. Spero vi sia piaciuto.

Ah, sia chiaro che, rispetto a quello che ho scritto, non considero la guerra del Vietnam (o le guerre in generale) come sciocchezze o argomenti da trattare in maniera superficiale.

Vorrei ringraziare Cosmopolita, Bazylyk19 e NaruHina91, che recensiscono ogni storia di questa serie, grazie mille.

Grazie a chi leggerà o recensirà.

Historygirl93

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: historygirl93