04/03/2012
6 recensioniCoppia: Arachnes/Desuta (Makai Gundan Z)
Genere: erotico/sentimentale
Parole totali: 710 secondo word
Non prometto che ti sposo e un futuro sicuro,
ma un letto senza riposo e mattina a muso d’uro.
Ne villetta, ne camino,
ma rimani stretta qui vicino,
E metto fuoco al mondo con un accendino.
SENZA REGOLE:
Lentamente, si accostò alla fredda parete per riprendere fiato, gli occhi, d’un intenso viola, incantati ad osservare i movimenti sinuosi delle fiamme vermiglie in balia del vento.
Delicatamente, accarezzò le sue piccole ali, con tocco amorevole e protettivo, prima di riprendere svelta la sua solitaria discesa negli inferi.
Un sorriso malizioso le sfuggì spontaneo, non appena due mani decise le cinsero i fianchi, trascinandola nuovamente contro il muro.
“Sei arrivata finalmente” esclamò freddamente il ragazzo, ad un centimetro dal suo collo, sul volto il ghigno divertito di un vero demonio.
Arachnes scoppiò a ridere, una risata fredda e priva d’emozioni.
“Sei impaziente capitano” lo punzecchiò, accarezzandogli la guancia con le lunghe unghie laccate di rosso.
Desuta sorrise sadico, imprigionandole il mento con la mano, in un movimento privo d’ogni gentilezza.
“ Attenta a quello che dici” l’ammonì divertito, lanciando un’occhiata eloquente a quel corpo formoso che oramai conosceva nei minimi dettagli.
Senza galanteria, iniziò a baciarle il collo, beandosi del contatto con quella pelle bollente, mentre le sue mani, la spingevano con maggiore forza verso la dura parete.
In un gesto automatico, la ragazza gli circondò le spalle con le braccia, iniziando a giocherellare coi suoi indomabili capelli ramati, mentre la torcia cadeva tintinnando sul pavimento in granito.
Erano anni oramai che i due demoni erano diventati amanti, in quel corridoio ombroso dimenticato da Dio, in preda alla lussuria.
Non vi era ne amore, ne dolcezza nei loro gesti.
Solamente un gran desiderio e il bisogno incalzante di primeggiare sull’altro.
Sentimenti spregevoli, gli unici però che un demone poteva provare, i soli che il loro cuore corrotto era in grado di comprendere.
“Bruceremo all’inferno per questo” esclamò sarcastica Arachnes, tra i sospiri di piacere, facendo scoccare la lingua al palato.
Desuta rise malevolo, prima di portare il viso ad un centimetro dal suo “ci bruciamo già da secoli e non mi sembra che la cosa ti dispiaccia” la stuzzicò malizioso, passandole una mano tra i sottili capelli verde scuro.
Lei sorrise complice “ in effetti trovo sia un passatempo piuttosto coinvolgente”.
Senza ulteriori indugi, il ragazzo riprese a lambirle la pelle coi suoi rudi baci, senza badare ulteriormente alle sue parole.
Quel giorno però, Arachnes proprio non ne voleva sapere di tacere, mille pensieri le tormentavano la mente, dubbi di cui sentiva l’assurdo desiderio di rendere partecipe anche l’amante.
“Hai mai baciato qualcuno?” chiese curiosa, percorrendo il suo torace con le dita sinuose.
Il demone corrugò la fronte sconcertato “ solamente gli innamorati si baciano lo sai” rispose infine gelido, cercando di trattenersi dal posare lo sguardo sulle labbra invitanti della compagna.
Lei sbuffò “ lo so non ti scaldare era solo per dire” disse con malcelata indifferenza.
“Se vuoi parlare vai da Barbatos, io non me ne faccio niente delle tue parole” la rimproverò immediatamente lui serafico, sfidandola coi suoi occhi verde-giallo.
Per tutta risposta Arachnes gli baciò capricciosa il mento, percorrendo successivamente l’intera mandibola, così ché, il ragazzo, completamente soddisfatto, riprendesse il lavoro che stava svolgendo sulla sua spalla.
Non ci volle molto, prima che i due diventassero un groviglio perfetto di corpi, mentre le loro mani si muovevano con un’impeccabile complicità, tra sospiri e passione.
“ Visto, non c’è bisogno di parlare o di baci” esclamò, dopo diversi minuti, il capitano, staccandosi lievemente con un ultimo lungo sospiro.
La ragazza rise tagliente, accoccolandosi contro il suo petto, alla ricerca di un semplice abbraccio.
Perché sebbene l’amore fosse un tabu lì nelle viscere della terra, ed il significato della parola stessa completamente estraneo ai loro cuori, il loro rapporto era ciò che di demoniaco più vi si avvicinasse.
Non c’erano baci di vero amore, carezze gentili o semplici gesti d’affetto tra di loro, nemmeno un accenno di dialogo, eppure si appartenevano l’un l’altro, si completavano perfettamente, addirittura meglio degli angelici Sein e Guel.
Perché dove i dubbi di Arachnes si concretizzavano, lui era pronto a distruggerglieli, mantenendo quella freddezza che maggiormente li univa.
Questo Desuta lo sapeva bene mentre la stringeva a se, coinvolgendola in quell’abbraccio che aspettava insistentemente.
La ragazza sorrise lievemente “Si, stiamo tanto bene così noi due”.
Spazio dell’autrice bordò:
Innanzitutto ringrazio Cha, Marts e Fede per aver indetto il contest.
Un argomento che davvero merita, io amo i crack pairing.
Inoltre credo che questa sia la ff più perversa che io abbia mai scritto, me ne vergogno come una ladra, ma la coppia, che mi ha folgorato mentre guardavo l’episodio del rapimento di Haruna, non poteva comportarsi diversamente.
Spero comunque che vi sia piaciuta e di non avervi deluso.
Tutti: è orrenda!!
Lo so, comunque il titolo è preso da una canzone degli articolo 31, mentre le righe iniziali dal brano Spirale Ovale sempre dello stesso splendido gruppo.
Un bacio
Mary che ora va a leggere le altre ff partecipanti.